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#moni ovadia
maurosempre · 6 months
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Io accetto la grande avventura di essere me stesso. (Simone de Beauvoir)
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2023/10/16/news/moni_ovadia_israele_dimissioni_direttore_teatro_comunale_ferrara-417947569/?ref=RHLF-BG-P1-S1-T1
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Caro Diario
1993. Comedy
By Nanni Moretti
Starring: Nanni Moretti, Giulio Base, Antonio Petrocelli, Renato Carpentieri, Marco Paolini, Moni Ovadia, Mario Sciano, Valerio Magrelli, Raffaella Lebboroni, Claudia Della Seta, Jennifer Beals...
Country: Italy
Language: English
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marcogiovenale · 1 year
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oggi, h 14, "il duce delinquente" @ radio onda rossa
oggi, h 14, “il duce delinquente” @ radio onda rossa
Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fmmartedì 8 novembre 2022, ore 14● IL DUCE DELINQUENTE“recital” dal libro ‘Mussolini il Capobanda’ di Aldo Cazzullo, con Aldo Cazzullo, Moni Ovadia e la musica dal vivo di Giovanna FamulariLa maggioranza degli italiani pensa che Mussolini fino al 1938 le abbia azzeccate quasi tutte, fino all'”errore” dell’alleanza con Hitler, delle leggi razziali, della…
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criptochecca · 6 months
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Moni Ovadia, one of the most important voices of the Italian Jewish community, socialist, antizionist and actor, had to resign last week from his role as the Director of the Ferrara Theatre because of the backlash against him.
Translation of title
“They call me a traitor but I follow the lessons of Moses”
“They are replying to a horror with a crime. The deaths of Gaza are fuel on terrorism. Netanyahu? A fascist. Those who use the Shoah to justify the crimes of Israel are the worst of the antisemites. Two States? Idiocy.”
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colonna-durruti · 6 months
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Moni Ovadia
Il vittimismo lo facevano anche i nazisti. Noi dobbiamo ammazzare gli ebrei, sterminarli, perché sennò quelli ci distruggono. Questo era il mantra dei nazisti. Perché ve la prendete con gli ebrei, cosa vi hanno fatto di male? Vogliono distruggere la Germania e impossessarsi del mondo. La propaganda di Goebbels si fondava su questo. Un vittimismo criminale che fece presa sui tedeschi.
Oggi quando tu dici distruggi mezza Gaza, e poi dici è successa questa cosa, chi è stata la vittima? Gli israeliani, ti dicono loro. Guai a questo vittimismo. Ricordo un’affermazione di un grande intellettuale palestinese scomparso, Edward Said: “la tragedia dei palestinesi è essere vittime delle vittime”. Che è altra cosa dal vittimismo giustificato, quando gli ebrei si dicevano giustamente vittime. Ma adesso, con non so quante centinaia di testate nucleari?
https://www.unita.it/2023/10/28/seguo-la-lezione-di-mose-non-sono-un-traditore-intervista-a-moni-ovadia/?fbclid=IwAR0TwZiFDMuXoGDGHxKBiFPgSRRgF4V0D2wPsd_hzWvrI9l8Ot9YOqNAvRM
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aitan · 3 months
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"La memoria è un progetto per il futuro, non è volgersi nostalgicamente al passato. Il passato si onora solo se edifichiamo un futuro fondato su quei principi calpestati e denigrati per i quali innocenti sono caduti e uomini giusti hanno combattuto e sono morti. Purtroppo in questa nostra Europa ci sono segnali di pesanti regressioni [...]. Un'Europa pavida, vile che tace, che accetta tutto. [...] L'antifascismo si pensa, si pratica, lo si esercita avendo memoria e opponendosi a ogni forma di sopruso. Primo Levi ci ha lasciato un'eredità definitiva sulla questione: ciò che è stato può avvenire di nuovo perché appartiene al lato oscuro dell'umanità. [...] Dobbiamo combattere con tutte le nostre forze, la logica del privilegio, del sopruso, della disuguaglianza e la più grande pestilenza che può ammorbare una società: l'indifferenza.
Sono parole di Moni Ovadia. Risalgono al 2016.
Una delle funzioni degli intellettuali è subodorare la puzza di gas, di fogna, di bruciato o di sterco prima ancora che si diffonda lentamente nell'aria; tanto lentamente che finiamo per abituarcene. E tutto ci sembrerà NORMALE.
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curiositasmundi · 6 months
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“Prima che mi caccino, mi dimetto io della direzione del Teatro Comunale di Ferrara”. Moni Ovadia anticipa l’umiliazione della cacciata prossima ventura da parte del cda del teatro, dopo il polverone alzato sulla questione Hamas-Israele. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’artista di origine ebraica ha rassegnato le proprie dimissioni, chieste peraltro da giorni e a gran voce da tutta la maggioranza di centro-destra che governa Ferrara.
Non più di una decina di giorni fa Ovadia aveva dichiarato all’Adnkronos che “la morte anche di una sola persona, sia essa israeliana o palestinese, è sempre una tragedia e va condannata con tutte le forze”; dopodiché aveva criticato la politica del governo Netanyahu sostenendo che “Israele lascia marcire le cose, fingendo che il problema palestinese non esiste, per cancellare la stessa idea che i palestinesi esistano; e la comunità internazionale è complice: questi sono i risultati. Questa è la conseguenza di una politica di totale cecità, di occupazione e colonizzazione”. Ovadia aveva concluso sottolineando che la “Striscia di Gaza non è un territorio libero, è una gabbia, una scatola di sardine: è vero che dentro non ci sono gli israeliani, ma loro controllano comunque i confini marittimi e aerei, l’accesso delle merci, l’energia, l’acqua. Non a caso l’Onu aveva già dichiarato Gaza zona ‘non abitabile’. La situazione è vessatoria, dirò di più: è infernale. Come ci insegna persino l’Iliade, l’assedio è una forma di guerra… e allora? A Gaza non sono forse assediati da Israele? Poi, hanno deliberatamente lasciato il governo di Hamas perché per gli israeliani la rottura inter-palestinese fra Hamas e l’Olp-Al Fatah è stata fondamentale”.
Insomma, un punto di vista non allineato alla vulgata comune nell’improvvisa fiammata di guerra tra Israele e Hamas. “Ho detto che la responsabilità di tutto quello che è accaduto ricade sul governo israeliano. Non ho detto “Viva Hamas”. Ho solo aggiunto che hanno lasciato marcire la situazione. E ho scritto cose molto, molto più forti in questo senso in passato”, ha quindi puntualizzato Ovadia al Corriere. “Fino a ieri ero intenzionato a non dimettermi ma a farmi cacciare, piuttosto. Dopodiché sarei andato in tribunale. Ma, ripeto, non voglio danneggiare il teatro. Non solo, questa situazione si sarebbe ripresentata continuamente, perché questo è il nuovo fascismo: stigmatizzare l’opinione delle persone criminalizzandole”.
[...]
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noneun · 7 months
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"Il nazionalismo è un coltello piantato nella schiena dei popoli"
—Attribuita a Ivo Andrić, premio Nobel per la letteratura nel 1961, da Moni Ovadia in un testo del 2011 (qui). Non sono riuscito a trovare la fonte originale del testo citato.
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autolesionistra · 10 months
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Analizzeremo quindi nella maniera speditiva e superficiale che ci è propria alcune dinamiche degli ultimi giorni legate alla segreteria del PD, con particolare attenzione alla direzione prevalente degli schiaffoni arrivati a EllySchlein (spoiler alert: non c’è una direzione prevalente, arrivano a 360°).
Partiamo dall’inizio (circa). I cinque stelle indicono una manifestazione “Basta vite precarie” a tema (in teoria) lavoro, quello su cui si fonda la ns. pregiata repubblica democratica. Per il PD non è che ci fosse modo di uscirne bene in nessun caso, né a disertarla né ad andarci, la segreteria segue quindi un complicato processo decisionale riassunto da questa infografica:
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La linea adottata ricalca più o meno alla lettera le direttive del manuale Manovre Evasive per Feste Sgradite™, ovvero dire di non poter venire per impegni pregressi salvo poi appalesarsi a sorpresa, schiacciare un paio di cinque a persone strategiche e poi andarsene rapidi come un F14 guidato da Tomcrùis.
Su questa dinamica da festa-delle-medie è montato un paglione insensato.
Dalle dimissioni un filo pretestuose di Alessio D’Amato alle esternazioni di Pina Picierno, l’idea di base è che ci sia un qualche nesso fra quello che ha detto Grillo sui passamontagna e la (temporanea) presenza della segretaria PD. Vagamente più sensate per l’ala centrista (almeno a livello di consecutio) le critiche sulle posizioni di Moni Ovadia visto che quello che ha detto domenica lo ripete da un pezzo ed erano uscite un filo più prevedibili. Ma anche lì, i cinquestelle avran chiamato Ovadia ma il PD ad un convegno chiamò pure Guia Soncini, io non starei a fare a gara a chi si piglia l’ospite che le spara peggio.
Comunque, la nobile arte della pugnalata nella schiena al momento opportuno non è che a Roma non sia di casa, e in generale che la componente centrista del PD preferisca far detonare il proprio partito al minimo rischio di slittata a sinistra non è una novità. Certo, potrebbero ricambiare la cortesia per tutti gli anni in cui la frangia a sinistra ha ceduto spazi (e segreterie) al centro senza dire beo, ma non tutti sono così beneducati. La cosa che mi ha colpito è che mentre internamente piovevano critiche sulla Schlein per un suo (presunto) antiatlantismo, contemporaneamente da movimenti a sinistra del PD arrivavano critiche... al suo atlantismo.
E a memoria mia nella storia dei segretari del PD anche infilandoci satelliti come Epifani, Martina e Orfini non c’è mai stata una persona che abbia preso questa costante compilation di schiaffazzi (cit) da dentro e da fuori. Non è che abbia molto da dire sul tema se non che in queste dinamiche c’è un po’ la quintessenza del PD: l’autodistruzione come stile di vita e le difficoltà croniche sul concetto di rappresentanza, anche al proprio interno.
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mchiti · 6 months
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I was reading a recent interview of an italian jewish artist named moni ovadia who's always been vocally and strongly pro-palestine. He was born from bulgarian parents who escaped the holocaust and he's mainly a theatre actor, his shows are mostly on pre-WWII jewish /mitteleuropean/ culture which I also find very fascinating (and nothing to do with isr*el whatsoever). He was wondering what happened to jewish communities in europe: before nazism, when the seeds of zionism were slowly growing between the most bigoted and fanatics, a lot of jewish people didn't like the sound of it. Especially those who were mostly integrated in european culture and life. I can't help but think of a scene from the Fred Uhlman's Reunion novel (for those who read it, it's a school classic here) when a zionist knocks on the door of the house of the main character (german jewish) in the early 30s, babbling about a promise land to take away from the arabs, and the father kinda tells him to piss off.
But today, though, it's not a matter of educated vs ignorant/bigoted anymore. it's hard to find a jewish person outside of isr*el who stands for palestine. I know they exist and I'm glad when they speak out, but it's extremely rare. And them supporting isr*el comes from a place of privilege now, not a lack of cultural and historical conscience and certainly not oppression. They know pretty well what's going on and they love to see. I see those who are marching in new york in support of isr*el and it's crazy how verbally violent they are. Yet us muslims are called to dissociate against "terrorism" 24/7 aren't we.
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thesoulmustbebreath · 3 months
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Buongiorno!!☕
Buon giovedì 🤗🍀
Lucia 💓
Luli ❤️ Lu 💖🌞🌊♾️
La diversità è la base
su cui si costruisce
la vera uguaglianza.
• Moni Ovadia
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falcemartello · 2 years
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Divertente alterco tendente paradossalmente al grottesco..
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intotheclash · 6 months
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Moni Ovadia: "Menzogne su menzogne! Israele occupa da sessant'anni terri...
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bidonica · 1 year
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Ehi scusa!!! Qual è l'edizione (?) audiolibrica (???) del nome della rosa che stai ascoltando? Non sono una fan degli audiolibri ma dopo aver letto i tuoi tag mi piacerebbe provare!
E’ quella che c’è su audible letta da Tommaso Ragno! C’è anche una lettura di Moni Ovadia su Ad Alta Voce di Radio Rai ma non è la versione integrale, hanno tagliato delle parti (soprattutto manca quella di Adso e la ragazza)
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criptochecca · 3 months
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Ma davvero non esistono prominenti voci antisioniste tra gli ebrei italiani? Moni Ovadia e poi?
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gcorvetti · 1 year
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Tifoserie
Quando stavo nel nido dell'uccelletto mi sono capitati diversi casi di istigatori, ne parlammo in una riunione del team italiano; questi trogloditi non solo si iscrivono alle pagine degli altri partiti politici, ma si prendono anche la briga (a CT si dice 'ti prendi le corna da terra') di fare gne gne come i bimbiminkia di 15 anni. Una cosa da fare è evitare di parlargli, non dargli corda è la prima regola, se insiste bloccarlo così non vedi più le stronzate che scrive. Qualcuno ipotizza che sono pagati dai partiti stessi per fare innervosire chi gli risponde, che sia un utente o direttamente il politico di turno, quindi in qualche modo destabilizzarti. Su twitter ci sono degli account così, che sono pagati e che invertono la verità, il caso nazisti Azov l'abbiamo ampiamente visto noi che eravamo dietro, si è partiti proprio da tweet che dicevano chiaramente che erano nazisti a tweet che dicevano "ma no sono solo dei ragazzi che fanno parte della resistenza, le svastiche sono segni runici", a tale proposito Moni Ovadia si incazzo come una bestia, da ebreo pensante; il giochetto è quello, invertire l'opinione pubblica, poi a noi erano stati dati ordini precisi di eliminare tutto quello che riguardava l'associazione nazi azov e in meno di un mese sti qua sono diventati delle pecorelle. Il modus di sti tifosi accaniti è ripetere i mantra e insultare, perché il loro obiettivo è farti innervosire, qualcuno ci casca qualcuno no, è un giochino del cazzo che purtroppo i social non riescono a debellare o non vogliono; nell'ambiente si vocifera che quelli americani siano pagati dall'FBI direttamente e godano della protezione dei piani alti dei social.
Quindi se vi imbattete come è capitato a me l'altro giorno in uno che non risponde alle vostre domande e che ripete i mantra propagandistici bloccatelo immediatamente, vi eviterete nervosismi inutili.
Magari non è il caso di sto decerebrato, ma vorrei chiedere se posso mandare il CV così forse mi assumono anche a me come disturbatore e ci guadagno pure :D non ho idea di chi potrebbe recrutare per un lavoro del genere, oppure potrei propormi a partiti a cui serve un manovalanza a basso QI, il disturbatore seriale :D hahahhhaha Ma anche no.
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Frankie è il migliore paroliere degli ultimi 30 anni.
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