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#CARCINOMA DEL CAVO ORALE. E' un #tumore abbastanza frequente e negli ultimi anni ha subito un significativo... 💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥 Per informazioni e Prenotazioni Contattaci. Ti aspettiamo! STUDIO DENTISTICO AIELLO ESTETICA DENTALE DOTTORESSA DANIELA AIELLO VIA CRUDELE N7 PONTECAGNANO FAIANO SALERNO ☎️TEL/089385297 📱CEL/3389402109 🌐WWW.STUDIODENTISTICOAIELLO.IT 💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥 #salerno #pontecagnano #pontecagnanofaiano #battipaglia #montecorvinorovella #giffoni #eboli #avellino #bellizzi #benevento #cavadetirreni #nocerainferiore #nocerasuperiore #moliterno #potenza #moliternocity Bellezza benessere #sorriso #smaile #salute #salernocity #medicina odontoiatra @SOLOPONTECAGNANOFAIANO  genitore #mamma #bambini  #instasalernocityn 💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥 #DENTISTANUMBER1 💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥💥 (presso Studio Dentistico Aiello) https://www.instagram.com/p/Ch604_Wsl8S/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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chasseurdeloup · 9 months
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A package arrives from Harry & David with a card inside for Kaden:
“Thanks for being cool about the mime stuff. Share this with your cousins.”
Along with the card is a list of the contents included in the box:
Creamy Coppinger cheese
Peppadew pepper white cheddar cheese
Aged yellow cheddar cheese
Blueberry Wensleydale cheese
Espresso pecorino cheese
Fig and rose goat milk cheese
Apple-smoked cheddar cheese
Ubriacone wine-bathed cheese
Blueberry vanilla goat milk cheese
Mobay cheese
Wasabi horseradish cheddar cheese
Moliterno al tartufo cheese (truffle-infused)
Maple bacon cheddar cheese
Black truffle salami
Peppered salami
Italian bresaola
Salami piccante
Dried strawberries
Turkish dried figs
Juicy apricots
Crystallized Thai ginger
Dried tangerines
Dried mango slices
Sun-dried tomatoes
Candied walnuts
Caramelized pecans
Pepperoncini
Sweet sesame almonds
Everything seasoned cashews
Dijon seasoned pistachios
Fig and orange marmalade
Tangerine- and chili-marinated green olives
Sparkling prosecco cordials
Chocolate espresso bean mix
Rosemary and olive oil crackers
Tart cherry and cacao crackers
Everything spice crackers
Bamboo cutlery kit (20 fork pickers, 2 mini spreaders, 2 mini spoons, 4 tongs)
Acacia wood serving board, 17 in L x 13 in W x 1.5 in H (43.1 cm x 19 cm x 3.8 cm)
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vecchiodimerda · 9 months
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lizbethborden · 6 months
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Why didn't she call me when she was in NY for this I could have carried her purse I would have paid for her moliterno al tartufo and prosciutto di San Daniele at Eataly I would have bought her anything she wanted at the gelateria and she could have had all the free coffee in the world
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napolialunnideltempo · 8 months
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-----------LA STORIA NEGATA----------- "I MORIBONDI DI PALAZZO CARIGNANO!
Questi “napoletani”! Sono camorristi, sfaticati, e così ignoranti che credono che “l” Italia sia la moglie di Garibaldi”. Così scrivevano al Nord nel 1861.
Proclamata la nascita del Regno d”Italia, subito i politici e i giornalisti del Nord cercarono di far passare la tesi che, senza l”intervento di piemontesi e di lombardi, il Sud non si sarebbe mai liberato, per difetto di energia morale, dalla tirannia dei Borbone. A questo “mito” i “napoletani” opposero un altro “mito”: quello del Sud spogliato e saccheggiato dai presunti liberatori. La polemica non si è più spenta,
da allora: e oggi è un incendio gigantesco. Perciò, bisogna ripartire dal principio, bisogna scoprire quanta verità ci sia nei due “miti”. In questa rubrica di storia “magra”, di storia liberata dal grasso dei preconcetti, della retorica e delle chiacchiere, pubblicheremo i documenti, i dati dell”agricoltura, le cifre del commercio, i bilanci delle imprese: cercheremo di capire, quale fosse lo stato dell”economia e della società nelle terre vesuviane e nell”agro nolano alla vigilia dell” Unità. Il tutto sarà fatto “ si tenterà di farlo“ con stile leggero: racconteremo storie di uomini, poichè la storia la fanno gli uomini, gli individui. Che aria si respirasse nelle prime sedute del primo Parlamento dell”Italia unita, ce lo racconta un testimone eccellente. Ferdinando Petruccelli della Gattina, di Moliterno, medico, giornalista, romanziere, patriota amico di Mazzini, di Garibaldi e di briganti lucani e calabresi, partecipò come deputato alla seduta del Parlamento in cui, il 14 marzo 1861, fu approvato il decreto che proclamava la nascita del Regno d”Italia. Avendo un temperamento che facilmente si infiammava, il Petruccelli si aspettava che tutti i colleghi, che erano stati protagonisti e testimoni di un evento così solenne, ribollissero di entusiasmo, di idee e di speranze. Ma restò deluso, e quel giorno, e nei giorni successivi.
Era il primo ad entrare nell”aula, e ne usciva per ultimo, dopo aver svegliato il Ranieri -Antonio Ranieri, l”ultimo amico di Leopardi- che a una certa ora reclinava la testa sul banco e si addormentava. Immancabilmente. Dopo alcune sedute, in cui l”assemblea espresse con chiara evidenza tutti i soliti vizi della politica: l”avidità, la doppiezza, l”attaccamento alla sedia, Petruccelli decise che tentar di capire quei colleghi era molto più interessante che seguire le fasi del dibattito. Cedette all”istinto del polemista, e schizzò ritratti corrosivi e implacabili dei membri del primo Parlamento dell”Italia unita. L”anno dopo pubblicò il tutto in un libro che intitolò “I moribondi di Palazzo Carignano”. Il termine “moribondi” gli parve il più adatto per rappresentare quell” espressione mista di insoddisfazione, di delusione e di stanchezza che vedeva stampata sulla faccia della maggior parte dei deputati e dei senatori. Erano scontenti gli uomini di Cavour, che avrebbero voluto un”Italia più ristretta, Piemonte, Lombardia, Romagna, Toscana, e, quando fosse stato liberato, il Veneto; mugugnavano i federalisti; erano confusi i liberali, perchè le idee e gli interessi – interessi legittimi e non – dei liberali del nord non coincidevano con gli interessi e le idee dei colleghi del Sud; tenevano il broncio i mazziniani, che avevano sognato la Repubblica e si sentivano traditi da Garibaldi; Garibaldi, dal canto suo, non si fidava più di nessuno. C”erano poi i nemici dichiarati dell”unità d”Italia, e cioè i clericali e i borbonici. I borbonici gridavano al complotto, alla “macchinazione universale”: Napoli e il Sud erano stati venduti a Garibaldi, massone, da una congiura orchestrata dalla Massoneria, dagli Inglesi, e dai traditori interni.
Fatta l”Italia, bisognava fare gli Italiani. Ma si partì col piede sbagliato. Per dieci anni le consorterie dei parlamentari del Nord e del Centro misero le mani sulla maggior parte degli investimenti per le opere pubbliche: strade, porti, ferrovie. Nel 1873, quando il Senato bocciò la legge a favore del porto e dell”arsenale di Taranto, l”on.Billia non potè trattenersi dal dichiarare che le province meridionali erano state trattate “quasi fossero un accessorio del Paese”. La campagna elettorale per le fondamentali elezioni del “74 fu un furioso duello di artiglieria tra i giornali del Nord e i fogli napoletani, “il Pungolo” in particolare. Le accuse lanciate dal Nord erano le solite: il Sud vuole tutto dallo Stato, il Sud non è capace di iniziativa privata, il Sud non paga le tasse. Il riferimento alle tasse faceva andare in bestia gli onorevoli napoletani, che vedevano come al danno si aggiungesse la beffa. In un”infuocata seduta che la Camera tenne nel maggio del “74 Mariano Englen dimostrò che, in rapporto alla rendita dei fondi, le province meridionali pagavano le tasse più delle altre, e l”on. Sorrentino accusò il governo di aver fatto, per motivi elettorali, “questo brutto gioco di far intendere alle popolazioni dell”Italia superiore che nell”Italia meridionale non si pagano i tributi”. Ma nella seduta del 13 giugno il Senato prima bocciò i provvedimenti proposti a favore dei porti di Napoli, Castellammare, Salerno, Girgenti e Palermo e subito dopo approvò la legge a favore dei porti di Genova, Venezia e Livorno. Intanto un giornaletto emiliano accusava sarcasticamente le genti del Sud di non sapere cosa fosse l”Italia, e di pensare, tutt”al più, che potesse essere la moglie di Garibaldi.
Un articolista del foglio “La Provincia di Belluno” svelava ai lettori che “i meridionali non hanno nessuna abitudine al lavoro e al risparmio”, e non su un giornale qualsiasi, ma sulla prestigiosa “La Nuova Antologia” ( XXVII, 12, 1874), Diomede Pantaleoni si preoccupava, bontà sua, dei molti problemi dei meridionali: “diversa istruzione, diverso grado del morale sentimento, diverse condizioni fisiche, civili, sociali, insomma, diversa cultura”. Ovviamente, il delicato Pantaleoni scriveva “diverso”, e intendeva dire “inferiore”. Come si vede, non c”è nulla di nuovo sotto il sole.
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dicasbh · 10 days
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O futuro da humanidade
Peça baseada na obra de Augusto Cury, com kadu Moliterno, terá duas sessões no Teatro do Centro Cultural Unimed-BH Minas   O Teatro do Centro Cultural Unimed-BH Minas apresenta duas sessões do espetáculo “O futuro da humanidade”, da obra de Augusto Cury, nos dias 23/3, sábado, às 20h, e 24/3, domingo, às 18h. A trama gira em torno de Marco Polo, jovem psiquiatra idealista que se rebela contra os…
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Poco latte, "allargare l'area per produrre il Canestrato Igp"
Modificare l’attuale disciplinare per il Canestrato di Moliterno Igp attraverso l’inserimento di nove nuovi comuni nell’area geografica di produzione autorizzata (Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Castelmezzano, Laurenzana, Pietrapertosa, Satriano, Sasso di Castalda e San Mauro Forte) e di due ulteriori razze caprine, la Grigia Lucana e la Rossa Mediterranea “da sempre presenti nelle aree…
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instantebookmart · 7 months
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Malignant Brain Tumors: State-of-the-Art Treatment by Jennifer Moliterno Gunel, ISBN-13: 978-3319498638 [PDF eBook eTextbook] Publisher: ‎ Springer; 1st ed. 2017 edition (January 6, 2017) Language: ‎ English 308 pages ISBN-10: ‎ 3319498630 ISBN-13: ‎ 978-3319498638 This text addresses all aspects of patient evaluation and care. This includes new findings in imaging that provide a better understanding of the extent of the lesion as well as its relationship with critical neuroanatomic function. The evolution of intraoperative imaging, functional brain mapping,and technology to identify tumor from brain is covered. This has significantly improved the ability of surgeons to more safely and aggressively remove tumors.More importantly, a better understanding of tumor biology and genomics has created an opportunity to significantly revise tumor classification and better select optimal therapy for individual patients. The text covers novel and innovative treatment options including immunotherapy, tumor vaccines, antiangiogenic agents,and personalized cancer treatment. In addition, novel agent delivery techniques are covered to offer the potential for increasing the effectiveness of treatment by delivering active agents directly where they are needed most. What makes us different? • Instant Download • Always Competitive Pricing • 100% Privacy • FREE Sample Available • 24-7 LIVE Customer Support
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austinpublications · 7 months
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A Case of Multiple Embolic Strokes Caused by a Congenital Left Ventricle Diverticulum Undetected on Echocardiography
Rovere G¹; Perazzolo A²; Moliterno E²; Giarletta L²; Brancasi A²; Marano R²*
1Department of Diagnostic Imaging, Oncological Radiotherapy and Haematology, Agostino Gemelli University Polyclinic Foundation IRCCS, Rome, Italy
2Department of Radiological and Haematological Sciences; Section of Radiology, Catholic University, Rome, Italy
*Corresponding author: Marano R Agostino Gemelli University Polyclinic Foundation IRCCS, Department of Diagnostic Imaging, Oncological Radiotherapy and Haematology, Rome, Italy. Catholic University, Department of Radiological and Haematological Sciences; Section of Radiology, Rome, Italy. Email: [email protected]
Received: April 26, 2023 Accepted: May 18, 2023 Published: May 25, 2023
Abstract
Congenital Left Ventricular Diverticulum (CLVD) is a rare cardiac malformation caused by a localized protrusion of the left ventricular wall and usually diagnosed with routine echocardiography. CLVD is often associated with other cardiac and noncardiac abnormalities, but it can also occur alone. When echocardiography is non diagnostic, other noninvasive techniques such as cardiac CT (CCT) and Cardiac MR (CMR) can help to rule in/out the diagnosis by providing additional information on myocardial structure, morphology, and kinetics of both ventricles and of the diverticulum itself. We report the case of a patient who arrived in the Emergency Department for an acute cerebrovascular ischemic event with embolic pattern, who underwent non invasive diagnostic tests in order to identify the etiology.
Keywords: Cardiac malformation; Left ventricle wall abnormalities; Left ventricle diverticulum; Stroke; Echocardiography; Cardiac MR (CMR)
Abbreviation: CVLD: Congenital Left Ventricular Diverticulum; CCT: Cardiac CT; CMR: Cardiac Magnetic Resonance; CAD: Coronary Artery Disease; RV: Right Ventricle; LV: Left Ventricle; CLVC: Congenital Left Ventricle Cleft; LVA: Left Ventricle Aneurysm
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petyolo · 8 months
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Capitale Italiana della Cultura 2026: candidatura congiunta per Maratea e Moliterno - Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia
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greatebookstoreblog · 8 months
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royalebook · 8 months
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Malignant Brain Tumors: State-of-the-Art Treatment by Jennifer Moliterno Gunel, ISBN-13: 978-3319498638 [PDF eBook eTextbook] Publisher: ‎ Springer; 1st ed. 2017 edition (January 6, 2017) Language: ‎ English 308 pages ISBN-10: ‎ 3319498630 ISBN-13: ‎ 978-3319498638 This text addresses all aspects of patient evaluation and care. This includes new findings in imaging that provide a better understanding of the extent of the lesion as well as its relationship with critical neuroanatomic function. The evolution of intraoperative imaging, functional brain mapping,and technology to identify tumor from brain is covered. This has significantly improved the ability of surgeons to more safely and aggressively remove tumors.More importantly, a better understanding of tumor biology and genomics has created an opportunity to significantly revise tumor classification and better select optimal therapy for individual patients. The text covers novel and innovative treatment options including immunotherapy, tumor vaccines, antiangiogenic agents,and personalized cancer treatment. In addition, novel agent delivery techniques are covered to offer the potential for increasing the effectiveness of treatment by delivering active agents directly where they are needed most. What makes us different? • Instant Download • Always Competitive Pricing • 100% Privacy • FREE Sample Available • 24-7 LIVE Customer Support
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lamilanomagazine · 8 months
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Salerno: Gusto Italia torna nel Cilento
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Salerno: Gusto Italia torna nel Cilento Da mercoledì 26 a domenica 30 luglio l'appuntamento è a Marina di Camerota, al Porto Turistico, con ingresso libero e gratuito dalle ore 17 a mezzanotte. Una location di facile accesso da tutta la costa limitrofa, area premiata sia con la Bandiera Blu per il mare che con quella Verde assegnata dai pediatri italiani. Gusto Italia, evento itinerante firmato dall'Associazione Italia Eventi, è patrocinata dal Comune di Camerota, grazie al sindaco Mario Salvatore Scarpitta, all'assessore Teresa Esposito, dalla Camera di Commercio di Salerno, dal Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni e con la collaborazione dello Sportello Turistico La Perla del Cilento, dei portali turistici In Camerota e Infreschi di Camerota, del Marina Yachting Porto Turistico di Marina di Camerota, dell'UNOE Unione Nazionale Organizzatori di Eventi e della Confederazione Nazionale Artigianato CNA di Salerno. Tra le attività collaterali alla fiera, dal venerdì alla domenica, andranno in scena gli spettacoli del Teatro Nazionale di burattini di Mauro Apicella. "Siamo nel pieno del nostro tour estivo e tornare nel Cilento è sempre bellissimo. Nella patria della Dieta Mediterranea l'attenzione alle produzioni di eccellenza e ai prodotti artigianali è sempre alta. Continuiamo a portare il meglio del Made in Italy nei più affascinanti luoghi di vacanza", commenta Giuseppe Lupo, presidente di Italia Eventi. Cinque le regioni italiane presenti a questa tappa, partendo dalla Campania e da Camerota. Difatti sono numerose le aziende locali che considerano Gusto Italia una importante vetrina per le proprie produzioni tipiche. Dall'Irpinia giungeranno salumi, formaggi, tartufi, composte di frutta, biscotteria artigianale ed un elisir a base di zafferano ed erbe aromatiche. Presenti anche i donuts, le crepes e i waffelini in vari gusti e colori. Per i golosi caramelle, lecca lecca e marshmallow di una giovane azienda, liquore alla canapa e al finocchietto. Da Capaccio Paestum ottimo miele da apicoltura artigianale, assieme a numerosi prodotti derivati. Dalla Puglia taralli friabili, anche senza lievito e in tanti gusti. Dalla Basilicata pasta artigianale, peperoni cruschi, legumi, sott'oli, formaggi e salumi tra cui il noto Canestrato di Moliterno e un vino medievale ottenuto da un'antica ricetta. Dalla Calabria tanta liquirizia, da cui nascono una serie di declinazioni e abbinamenti, torroncini e croccantini al sesamo, i pregiati salumi di maiale nero calabrese e una dolce bevanda ottenuta dal mosto d'uva. Dalla Sicilia il cioccolato di Modica, assieme ai tanti dolci tipici dell'isola tra cui cannoli e pasta di mandorle. Ricco anche l'angolo dell'artigianato, dove sarà possibile trovare bigiotteria, prodotti in pelle, cappelli e bracciali. Presenti anche le ceramiche artigianali, i cristalli profumati e i prodotti per l'aromaterapia. Attesi i capi Moda Positano ed i coralli lavorati a Torre del Greco. Non mancheranno tegole dipinte, prodotti in vetro soffiato e creme alla canapa e all'aloe. Gusto Italia in tour è attivo tutti i giorni dalle ore 17 a mezzanotte. Partner dell'iniziativa il blogzine Rosmarinonews.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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eduebookstore · 8 months
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Malignant Brain Tumors: State-of-the-Art Treatment by Jennifer Moliterno Gunel, ISBN-13: 978-3319498638 [PDF eBook eTextbook] Publisher: ‎ Springer; 1st ed. 2017 edition (January 6, 2017) Language: ‎ English 308 pages ISBN-10: ‎ 3319498630 ISBN-13: ‎ 978-3319498638 This text addresses all aspects of patient evaluation and care. This includes new findings in imaging that provide a better understanding of the extent of the lesion as well as its relationship with critical neuroanatomic function. The evolution of intraoperative imaging, functional brain mapping,and technology to identify tumor from brain is covered. This has significantly improved the ability of surgeons to more safely and aggressively remove tumors.More importantly, a better understanding of tumor biology and genomics has created an opportunity to significantly revise tumor classification and better select optimal therapy for individual patients. The text covers novel and innovative treatment options including immunotherapy, tumor vaccines, antiangiogenic agents,and personalized cancer treatment. In addition, novel agent delivery techniques are covered to offer the potential for increasing the effectiveness of treatment by delivering active agents directly where they are needed most. What makes us different? • Instant Download • Always Competitive Pricing • 100% Privacy • FREE Sample Available • 24-7 LIVE Customer Support
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napolialunnideltempo · 3 months
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"Questa pagina non ha scopo di lucro, diffonde la Cultura Napoletana e Meridionale nel Mondo"
"LA STORIA DA UN ALTRO
PUNTO DI VISTA"
NASCITA DELLA NAZIONE NAPOLITANA
a cura di #NunzianteRusciano
Mi corre l'obbligo prima di affrontare questo tema, di introdurlo con una premessa che ritengo essenziale ai fini della comprensione della storia duo-siciliana.
«Nel suo importante volume “Mito e realtà della nazione napoletana”, (Guida Editori, Napoli, 2016), Aurelio Musi traccia un magistrale affresco che, nella lunga durata storica che va dalla stagione dell’Umanesimo all’Italia liberale, ricostruisce la genesi e le successive trasformazioni del concetto di «patria napoletana».
Concetto antico, questo, che si presenta alla ribalta della storia già nel tardo Quattrocento con Giovanni Pontano, il quale a proposito del Mezzogiorno peninsulare parlò esplicitamente di un organismo politico, territorialmente individuato, uno per cultura, costumi, istituzioni giuridiche, spazio economico. Un organismo il cui collante più forte era, comunque, rappresentato dal monarca, in grado di garantire la sovranità e l’indipendenza del Regno di Napoli nello schema internazionale della «libertà d’Italia» e in quello interno di un’alleanza tra la corona e una nobiltà anch’essa precocemente nazionalizzata e quindi sollecita del bene comune.
E’ questa l’ideazione della nazione-Regnum, luogo della storia e della memoria, dove si manifesta la fedeltà dei sudditi «alla terra e al re», che si trasporterà nella meditazione politica cinque-sei-settecentesca e che conoscerà con Giovanni Antonio Summonte una versione “democratica” e “repubblicana” (la Nazione napoletana come unione dell’elemento aristocratico con quello popolare), per poi conoscere una nuova metamorfosi, con Pietro Giannone per il quale il Regno nella sua costituzione storica era sì fusione d’integrità territoriale e sovranità statuale ma rappresentava anche la pienezza delle prerogative regie contro l’anarchia feudale e il potere temporale del Papato. Con l’avvento dello «Stato nazionale» di Carlo III di Borbone, Antonio Genovesi modernizzerà il concetto di Nazione-Regno, alla luce della filosofia di Hobbes e Locke, proclamando, che pur nella cornice istituzionale dello Stato assoluto, il primo fondamento di una comunità nazionale andava ricercato nel «patto primitivo sociale espresso o tacito» che legava governante a governanti.»
Il 5 giugno 1796 a Parigi fu firmata una pace che fin dalla sua firma sembrò più un armistizio che un accordo che potesse durare nel tempo. La politica espansionista della Francia sembrava non doversi mai fermare; dopo il trattato di Campoformio i francesi rivolsero le loro mire allo Stato Pontificio dove, preparata ad arte una sommossa nella quale fu ucciso il generale Duphot, procedettero alla occupazione del territorio ed alla creazione della Repubblica Romana, altro fantoccio nelle loro mani, e seguitarono nella spoliazione del patrimonio artistico, costringendo il Pontefice Pio VI ad abbandonare Roma per chiudersi in un convento in Toscana.
Questo grave fatto cambiò i rapporti con Napoli, che iniziò a temere una invasione da parte della Francia: si assistette quindi ad una mobilitazione generale di tutto il Paese, facendo emergere prepotentemente quello spirito di attaccamento alla Patria in pericolo che caratterizza una Nazione ormai compiuta. Gli appelli del sovrano alla guerra contro l’invasore dello Stato Pontificio fecero correre migliaia di volontari sotto le bandiere, e di nuovo buona parte della nobiltà fece a gara per equipaggiare reggimenti a proprie spese: il siciliano Conte di Caltanissetta ed i napoletani Girolamo Pignatelli, Principe di Moliterno, e Lucio Caracciolo, Duca di Roccaromana, formarono tre reggimenti di ben 650 cavalli.
Era evidente la precarietà della pace, e Ferdinando continuò ad armarsi ed a prepararsi alla guerra. Tra il mese di gennaio e quello di giugno del l798 si radunarono tra San Germano e Mignano, vicino alle frontiere, ben 30000 uomini, che furono giornalmente impegnati nell’addestramento; vennero requisiti ai privati ed alle chiese oggetti in argento per un valore di quattro milioni di ducati; vennero ipotecati i beni privati del Re, quelli della casa Reale ed i beni patrimoniali dei comuni: tutti collaborarono alla raccolta di denaro.
La Francia ed il suo genio militare, Napoleone, non volevano far precipitare gli eventi e lasciarono correre, inviando un ambasciatore a Napoli per gettare acqua sul fuoco. Nel frattempo Napoleone andò in Egitto per la famosa campagna e, nell’attraversare il Mediterraneo, si impadronì dell’isola di Malta, suscitando le proteste di Ferdinando IV per i diritti che aveva il Re di Napoli su tale isola, che fu tolta ai Cavalieri Gerosolimitani. La vittoria inglese nella battaglia di Abukir influenzò negativamente l’animo del Re, che si sentì forte dell’appoggio di quella potenza e strinse trattati di alleanza con gli stessi inglesi, con la Prussica, la Russia, l’Austria e con l’impero Turco.
Orazio Nelson, vincitore di Abukir, giunse a Napoli per la prima volta, e fu accolto come il salvatore della Patria. Da quel momento l’influenza nefasta dell’ammiraglio inglese e della potenza da lui rappresentata avrebbe inciso profondamente nelle scelte del governo napoletano. A questo occorre aggiungere che più ascoltato a corte era ormai l’ammiraglio Sir John Acton. L’uomo, dotato di grandi qualità organizzative, aveva negli anni precedenti modernizzato l’esercito, facendo giungere a Napoli tutta una serie di istruttori stranieri; tutta la pubblicistica successiva stigmatizzò l’influenza di questi inglesi sulla corte. Il nostro Regno fu sempre un rifugio accogliente per ogni sorta di straniero, che immancabilmente si stabiliva da noi, e diventava in capo ad una generazione napoletano a tutti gli effetti, tanto che i discendenti di Sir Acton vivono ancora oggi a Napoli.
Il Re si diede poi da fare per ottenere dall’Imperatore austriaco un generale cui affidare l’esercito, e mai consiglio fu più letale. Giunse a Napoli il barone Carlo de Mack, che alla prova dei fatti si rivelerà una vera e propria nullità.
L’esercito napoletano, nonostante le riforme volute dall’Acton, subiva ancora molto dell’influenza settecentesca delle truppe e degli ufficiali di mestiere al servizio di uno stato; molti quindi gli stranieri agli alti vertici, cadetti di famiglie reali europee come il Principe d’Assia Philipstal ed il Cavaliere di Sassonia, molti gli istruttori stranieri rimasti poi a Napoli, molti gli emigrati francesi in cerca di sistemazione.
Nella gerarchia militare, dopo i due Capitani Generali Francesco Pignatelli e Giovanni Acton, venivano i Generali de Gambs, francese, il Principe di Ripa, napoletano, Diego Naselli ed Alessandro Filangeri, siciliani, e due ammiragli, il toscano Bartolomeo Forteguerri ed il napoletano Giovanni Danero.
Tanto si è detto, anche a sproposito, riguardo questo esercito e sulla disastrosa campagna che ne seguì, ma nessuno tra gli storici ricorda che la sfortuna si accanì sulle truppe radunate a San Germano per l’addestramento. Una spaventosa epidemia si diffuse tra i soldati, che morirono a migliaia, finché non fu deciso di levare il campo per evitare il peggio. I morti furono rimpiazzati con nuove leve, che non poterono essere istruite a dovere. In un’atmosfera sempre più gravida di paura per l’imminente pericolo, un episodio dimostra quanto fu conservato da parte del Re il senso dello stato e della giustizia: il Marchese Vanni, un esaltato giudice sempre più onnipotente per le sue richieste contro i giacobini napoletani, chiese al Re di poter torturare cinque nobili napoletani da lui sospettati. Non soltanto gli fu opposto un deciso rifiuto, ma dieci giorni dopo la richiesta fu rimosso dall’incarico per cui, incapace di comprendere l’accaduto, il Vanni si suicidò.
Il 21 novembre Ferdinando emanò un durissimo proclama contro le invasioni francesi dello stato del Papa e dell’isola di Malta, e soprattutto contro la continua ed incessante minaccia di invasione francese del Regno. Annunciava quindi che, per salvaguardare il diritto dei sovrani e quello delle genti, aveva deciso di invadere lo stato romano per restituirlo al Pontefice, esortando i francesi a ritirarsi, denunciando di fatto la pace del 1796.
Il popolo di tutto il Regno fu con il Re, e lo dimostrerà nei successivi avvenimenti, che contribuirono a battezzare la nascita della Nazione Napoletana nonostante la sconfitta militare, combattendo con ogni mezzo e disposizione l’invasione francese.
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