non so più gestire le mie crisi d'ansia
la notte mi manca l'aria
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Io non capirò mai come si possa considerare accettabile, figuriamoci desiderabile, l'ideale (perché la prassi poi è tutt'altra e diversificata) standard di vita dettato dalla morale borghese per cui io dovrei dividere la mia esistenza tra doveri professionali che consistono nell'infoltire la ricchezza e poi il capitale di qualcuno a cui sono sottoposta per otto ore al giorno, con solo due settimane di ferie all'anno (sempre nella prospettiva più rosea) e doveri coniugali/biologico- riproduttivi, che ovviamente essendo le giornate umane limitate finiscono per sopprimere il tempo disponibile per vivere la dimensione affettiva dell'amicizia e la mia personale dimensione ricreativa, senza parlare del mio sacro spazio di ozio e solitudine che sarebbe totalmente invaso dall'Altro in senso lato che in una prospettiva anche solo strettamente coniugale vuol dire dormire tutta la vita insieme a qualcuno mi manca l'aria solo al pensiero eppure la gente desidera davvero questo forse sono pazza io? Però a me sembrano pazzi gli altri tra cui il mio terapeuta che mi dice di smetterla di ragionare in maniera così astratta e cerebrale e di pensare in maniera più terrena, trovare la bellezza delle piccole cose, della natura ecc. Cioè io dovrei mettermi a guardare il tramonto secondo lui ma come faccio, che poi i tramonti oggi per colpa di Instagram sono pure inflazionati e mi hanno rotto il cazzo
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I cigni fanno finta di niente cignorano.
Ho preso un post-it e sopra ho scritto "Comprare post-it", alché mi guarda e mi dice "Ma che cazzo, sono qua, me lo dici in faccia, me lo scrivi addosso?" e non sapevo come rispondere così ho puntato sull'essere onesti "Bello mio è il 2023 è ora che impari che siamo tutti sostituibili, tu, me, tutti" lui si è preso male, si è scolorito, è passato da quel bel rosa shock acceso tipico dei post-it in uno avvilito e depresso e ha aggiunto "Vabbé ok come vuoi, ricordati solo di prendere le medicine, mi avevi comprato per questo..." e io mi ero scordato in effetti. Ho preso le medicine, il post-it ha smesso di parlare. Peccato, perché era proprio un bravo post-it.
Nel telefono ho solo foto del mio gatto, praticamente. Mi piacciono molto ma mi piacerebbe anche variare un po'. Magari con foto tue di ogni tipo, anche vestita non è un problema. Sono un ragazzo aperto. Non troppo vestita però ché la distanza sarà sempre un problema e poi vorrei inciampare su qualcuna di queste foto mentre sto facendo vedere quanto è bello il mio gatto e "Guarda qua come è seduto in maniera buffa! Guarda qua che panza che ha! È proprio un ciocciottone!!! E invece qua ooops, eh no questa non dovevi vederla, però l'hai vista, ecco, hai visto che bella che è? Sì, pensa che ho il permesso di stringerla. Ti rendi conto? Io, con questa faccia e questa panza che neanche il mio gatto c'ha, posso stringere lei. Posso mettere queste mani su quella pelle. Assurdo eh? Beh, torniamo alle foto di Ernesto, ecco, qua si sta leccando la zona dove una volta aveva le palle, eh poverino, chissà se gli manca avere le palle".
La mostra è stata fatta. Mi hanno finanziato. Ho esposto tutte le tessere degli abbonamenti viennesi. Ho invitato altri artisti e c'era pure una vecchia conoscenza nostra, il caro Spaam, che ha portato un suo lavoro bellissimo ma racconterò tutto quando rebloggherò per la millesima volta il lunghissimo post delle tessere degli abbonamenti viennesi. Però dai metto una foto qui perché sono un sacco orgoglioso.
Questa primavera che non vuole saperne di arrivare mi piace. Anche se sono tornato a indossare i calzini di lana, il secondo paio di mutandoni invernali (fuori sarò ancora un bellissimo ragazzo ma dentro invecchio come non mai e ho qualcosa come centocinquantotto anni portati malaccio) e pure la maglietta della salute. Ogni tanto spunta il sole e Vienna si ricorda di essere viva e i viennesi come lucertole si fiondano sotto ogni raggio disponibile e io salgo sulla bici e pedalo fino a un laghetto poco distante. Non è facile arrivarci, devi seguire una strada piena di automobili e quanto fanno schifo le automobili sono rumorose e lentissime mentre io con la mia bici mossa dalle mie gambe alimentate dalla mia panza siamo molto più eco-amichevoli. Arrivato al laghetto mi sono seduto su un tavolino ignorato dagli osservatori di uccelli locali, quelli che vanno nella natura armati di fotocamere dal lunghissimo teleobbiettivo, e mi sono messo a guardare il cielo. Il tessutto azzurro pallido era graffiato dal passaggio di alcuni aeroplani diretti chissà dove così ho immaginato la mia vita lassù, su un aeroplano, che poi cade, spezzandosi in due. La mia testa non capisco cosa abbia di sbagliato ma vuole sempre che mi accada qualcosa di terribile. Immagino di ritrovarmi a cadere da non so quante migliaia e migliaia di metri da terra a una velocità assurda, anzi no non voglio cercare sul noto motore di ricerca qual è la velocità di caduta ma se ricordo bene deve essere 9,81 metri al secondo. Confermate? Sto cadendo velocissimo e mi manca l'aria ma riesco a raggiungere il telefono e prima di spiattellarmi al suolo vorrei almeno salutare tutti quelli a cui voglio bene, anche quelli che mi stanno sul cazzo dai, perché meritano di sapere che c'è un motivo per cui non li ho mai più contattati ed era proprio perché mi stavano sul cazzo. Quindi preparerei due messaggi, uno che dice "Ti ho sempre voluto bene" e un altro che dice "Sei un essere di merda e sono felice di morire prima di te perché stare ancora su un pianeta dove c'è pure la tua faccia di cazzo è una sofferenza costante". Perché il messaggio d'odio è più lungo di quello d'amore? Non lo so. Ho molta rabbia dentro. In ogni caso non credo sia fattibile. La pressione dell'aria non appena l'aereo si spezza in due sommata allo shock sommato alla temperatura glaciale ecco secondo me io crepo all'istante. Ho pensato a tutto questo mentre stavo seduto su quella panchina e i cigni mi hanno circondato. I cigni appartengono al secondo gruppo, quello dei messaggi di odio. Quanto mi stanno sul cazzo i cigni.
Ero alla mostra, stavo aspettando qualche visitatore. Tre curiosi sono passati, uno però è entrato solo perché credeva fosse stato recapitato qua da noi il pacco che gli hanno spedito. L'ho mandato al tabaccaio vicino ma prima di farlo uscire gli ho fatto vedere tutte le opere contenute quindi conta come visitatore! Ho fatto una videochiamata con mio nonno, volevo fargli vedere che suo nipote, disoccupato, prossimo ai quaranta, panciuto, biondo, rancoroso e ossessionato dal suo gatto ci è riuscito: ha fatto la sua prima mostra personale a Vienna. "Bravo Matteo, bravo!" ha detto prima di passarmi la nonna. La nonna non dice nulla da almeno 6 anni. È immobile sulla sua sedia, rinsecchita come una foglia sopravvissuta a troppe stagioni. Le ho detto "Guarda Pupetta! La mia prima mostra viennese! C'è il mio nome qua!" e lei non ha detto nulla. I suoi occhi erano sacchetti di acqua opaca. Sono tornato a parlare con il nonno che ultimamente si commuove per un nonnulla sempre. "Hai visto? Sono proprio felice nonno. È proprio una bella sensazione". Penso che la nonna abbia sentito che per la prima volta in non so quanti anni non mi sono lamentato di qualcosa e anzi ho detto di essere felice e forse ha capito che dai, pure quell'anima in pena di Matteo in qualche modo ha trovato il suo posto. E ha deciso di andarsene.
Guardo il telefono senza riuscire a staccarmi da ventiquattro ore in attesa della comunicazione ufficiale da parte di mia madre. Salirò su un aereo, arriverò a salutarla e le dirò "Ti ho sempre voluto bene" perché era lei il primo numero a cui avrei mandato un messaggio in caso di disastro aereo.
Per bilanciare allora mi sa che passo al laghetto, sulla via per l'aeroporto, a pestare di mazzate qualche cigno. Questa rabbia e lacrime devo sfogarle in qualche modo e quei pezzi di merda sanno di meritarsele.
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mi sento male, come avere uno squarcio nel petto e l'aria che manca. un vuoto immenso che mi trascina a se e io ci cado e ci ricado dentro.. mi sento così fuori posto. sto affogando.
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Madonna, 30 anni fa sapeva già che fine avrei fatto!!
ARIA
È domenica e tu chissà che cosa fai
ti rivedo sempre lì che mi dici che mi vuoi
la mia voglia è grande, è scandalosa ormai
c'è una gatta accanto a me e non rinuncia a lei.
Aria, ti respiro ancora sai
Nell'aria, ti scaccio ma ci sei
Voglia, tanta voglia dentro me
Una febbre che mi assale, io mi sento così male.
Spero solo che non bussi un uomo adesso
mi comporterei come non vorrei
la mia mente è chiara , ma a volte è più forte il sesso
la mia gatta è ancora lì, non parla ma dice sì
Aria, quasi manca l'aria
Nell'aria, ci siamo ancora noi
voglia, maledetta voglia che
a intervalli mi riassale, io mi sento così male
io non sono un animale, sono un essere che ama chi non c'è
il valore è sempre uguale, carne e anima impastata senza te
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ennesimo attacco d'ansia, mi manca il respiro, ma almeno l'aria è rinfrescata dalla pioggia.
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L'aria fresca stasera mi accarezza leggera la pelle...
Inevitabilmente mi attraversi i pensieri e... le mie labbra divengono madide di miele...
Manca poco ormai, i battiti del Cuore scandiscono il tempo che ci separa.
⛓️🐺❤️⛓️
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