Tumgik
#mai visto prima
omarfor-orchestra · 4 months
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che poi a me mimmo e simone sono piaciuti molto, a mio parere le loro scene sono le migliori della stagione (non che ci volesse molto, in effetti) e avere mimmo come love interest principale di simone sarebbe pure andato bene, ma allora dovevi mettere in chiaro fin dalla prima stagione l'eterosessualità di manuel (e non farlo limonare e scopare con il quasi fratello), non renderlo geloso e soprattutto non basare tutta la promozione della tua serie su una coppia che sai non sarà mai canon. Perché così stai solo prendendo in giro l'intelligenza del tuo pubblico.
Sì penso che il punto principale sia questo, che hanno fatto baiting. È che ad un certo punto i personaggi escono anche dalla penna di chi li scrive, quindi se gli è uscito Manuel geloso all'inizio avrebbero dovuto assecondarlo, non ostacolarlo.
Posso anche però aggiungere che tipo la Banijay non l'aveva fatto all'inizio, nessuno aveva detto niente, poi la gente ha cominciato a chiedere foto e contenuti di nic e dami insieme perché si erano convintə che la coppia serbbe stata ottenuta e loro hanno cominciato a metterli. Magari loro manco ci pensavano a sta cosa e poi hanno capito che era una richiesta anche piuttosto insistente, quindi hanno cavalcato l'hype.
Onestamente mi sento più di dare la colpa proprio alla scrittura e all'idea di partenza, perché se Petraglia mi viene a dire che Manuel "era stato scritto etero" e poi invece si dimostra tutt'altro io due domande me le faccio. O Damiano ha fatto il cazzo che voleva o non sai manco tu quello che hai scritto. Poi ripeto, chiamate zoom durante le pause pranzo di altri lavori
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deathshallbenomore · 10 months
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i hate men 2 electric boogaloo
[potenziale molestia/atteggiamento molesto nei tag siete avvisatə]
#allora recap: ieri incrocio collega sconosciuto e per educazione mi presento#NON L’AVESSI MAI FATTO (poi no. è anche questo un meccanismo che ci porta ad auto incolparci per nessun motivo)#cinque minuti dopo passa in stanza da me e mi fa ‘domani avresti voglia di venire in stanza da me alle 13 per discutere il tuo lavoro?’#e io tipo ‘guarda a quell’ora io mangio ma se tanto siamo sempre tutti qui si fa presto a beccarci in giro e fare due parole o prendere#un caffè. e lui un po’ scocciato per il mio rilancio comunque fa ok ok#A QUANTO PARE OKAY UN CAZZO perche oggi visto che alle 12:59 non ero da lui è stato lui a materializzarsi davanti alla mia stanza#senza bussare si è messo lì tipo ologramma solo che abbiamo le porte trasparenti quindi vedi se c’è uno che fissa dentro e che cazzo#va beh vado ad aprire e lo faccio entrare così che ci fosse anche la mia compagna di stanza#e questo praticamente era venuto a chiedere conto del mancato ritrovo delle 13 quando comunque non c’era stata alcuna conferma#fermo restando che comunque potrebbero essere sopraggiunti anche i cazzi miei e in assenza di accordi non vengo certo a comunicartelo#beh insomma farfuglia qualcosa di poco comprensibile (ci parliamo in inglese ma il problema non è linguistico ma è che lui è molto ambiguo#e non si capisce cosa intenda veramente) e io la butto sempre sul conviviale. che comunque possiamo parlare anche qui e ora (visto che ero#nella mia stanza e non ero sola) e che alla peggio ci si becca in giro senza doversi dare un orario fisso#continuano le incomprensioni e quindi gli faccio ‘what did you have in mind scusa’ e lui ‘you’#MA PRONTO POLIZIA MA QUANTO DEVI AVERE LE SINAPSI BRUCIATE#la cosa che mi fa incazzare è che io non mi aspettavo affatto questa situazione e quindi non è che avessi la risposta pronta. ero solo#estremamente a disagio#va beh alla fine se ne è andato ma non prima di essere ripassato tre volte mentre eravamo in corridoio ad aspettare di uscire per pranzo#ora non è certo una situazione nuova mai sentita prima ed è per questo che fa incazzare#perché poi si attivano tutti quei meccanismi del cazzo#per cui tendi a sminuire perché dai non è possibile che sia successo#poi questo tizio ha un fare abbastanza ambiguo tale per cui se poi ti lamenti pari tu la pazza perche lui mica intendeva quello che hai#capito tu. ma poi veramente cosa ti fa sentire legittimato a comportarti così#hai buone intenzioni ma sei disagiato? non è un problema mio#io mi sento molestissima a invitare una ragazza per un caffè anche se ci sto gradualmente facendo conoscenza e peraltro in senso generico#che potrebbe portare anche ‘solo’ all’amicizia#e questo perché io sono stata abbastanza educata da presentarmi con un collega pensa di avere delle pretese MA QUANDO MAI#io basita veramente mi fa incazzare non solo lui ma anche la sensazione di impotenza e disarmo che si ha in questi casi#per fortuna poi c’erano le colleghe che si sono prese a cuore la situazione🥲
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persephoneflouwers · 10 months
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gelatinatremolante · 2 years
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Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
La brutta notizia è che su novantadue giorni di estate ne sono passati soltanto ventisei, tra l'altro passati tutti in modo molto divertente studiando e ancora studiando.
La buona notizia invece è che in un o modo o nell'altro stiamo riuscendo a sopravvivere, pronti ad affrontare anche gli altri sessantasei giorni con la stessa grande vitalità.
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killiandestroy · 1 year
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io arrivata a un punto per cui per me può vincere qualunque concorrente che non sia ultimo
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lonelysmile · 1 year
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BRUNO BRUNO BRUNO
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sentimentalismi · 11 months
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mi ha incuriosito il modo in cui mi hai guardato
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curvascirea · 9 days
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E niente, il city ha vinto la premier
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sensazioneultra · 2 months
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grief is so strange. something that made me feel warm and good a couple months ago is making me feel such an overwhelming emptiness the kind that makes me feel like my heart is sinking
#c'è questa foto di anna magnani in cui sembra troppo mia nonna#non si assomigliano generalmente ma in quella foto per una combinazione di cose(vestiti taglio di capelli età) la somiglianza è incredibile#e quando avevo trovato quella foto mi aveva fatto tanto piacere era stato come trovare una foto mai vista prima della mia nonna#e visto che anna è una delle mie attrici preferite boh era bello vedere un po' della nonna in lei in un certo senso#ma adesso l'ho ritrovata sul mio.blog quella foto e boh... mi è presa una tristezza profonda che appunto diventa quel senso di vuoto#non so spiegarlo. è come se l'avessi ripersa. per l'ennesima volta. a volte mi sembra che la vita sia un continuo perderla#e cazzo sono passati quasi 15 anni! ma penso sia il fatto che con ogni giorno che passa mi ricordo sempre meno di lei#e questo mi fa sentire così... male. io voglio ricordarla. lei. com'era. come parlava come mi sorrideva cosa mi diceva i dettagli della sua#vita#ma purtroppo la mia memoria mi fallisce sempre. sempre. non so dirvi quanto è difficile avere così tanti vuoti di memoria così tanta#difficoltà a ricordarsi una marea di cose. è terribile mi sembra sempre di vivere senza pezzi. pezzi di me delle persone che amo della mia#vita. e fa 400000 volte più male quando penso a questo in relazione a mia nonna#perché SO che lei era una delle personi più importanti dei miei primi 14 anni di vita e SO che mi influenza sicuramente tutt'ora#l'essere cresciuto con lei e tutto quello che mi ha insegnato#solo che non ricordo. quasi nulla. non saprei raccontare nessuna conversazione che abbiamo mai avuto. e ok avevo neanche 14 anni non è che#potremo aver fatto discorsi su chissà che probabilmente ma#boh io sento le altre persone parlare dei loro nonni e delle cose che gli raccontavano sulle loro vite... e io. niente.#ricordo cose di mio nonno anche qualcosa di quello che raccontava sulla guerra ecc ma lui c'è stato fino a 4 anni fa#quindi è più fresca la cosa (infatti sono perlopiù ricordi abbastanza recenti)#mia nonna... dio non riesco neanche a ricordare la sua voce se non per come l'ho sentita nei filmini e non è la stessa cosa#vorrei... a volte vorrei solo tenere la sua mano un'ultima volta solo una solo per ricordarmi di com'era essere bambino e sentire il suo l#calore nella mia piccola manina e guardarla dal basso con probabilmente tutta la devozione che io credo (credo) avessi per lei#niente. va così oggi. mi manca ma nel senso letterale perché mi mancano così tanti pezzi di quello che era la sua persona#sono stanco di questi fantasmi di ricordi#scusate la roba depressa se qualcuno ha letto tutta sta roba lasciatemi un like mi fa tristezza pensare di star parlando da solo lol#nonostante abbia scritto in italiano quindi qui poch* capiranno. vbb#buona serata
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omarfor-orchestra · 1 year
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Mi sta venendo da piangere
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deathshallbenomore · 2 years
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vlahovic · 9 months
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io sono rimasta scioccata sia dal contesto che dalla parola. non mi reputo una che fa parte della polizia del politically correct di twitter, però la scelta del termine fr*cio è proprio infelice. eppure, anche se avesse usato il termine "gay" la frase non sarebbe migliorata tanto, perché è vergognoso proprio ciò che ha detto. che brutta cosa e che brutti gli uomini insicuri della propria "mascolinità".
sono d'acordo!
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killiandestroy · 1 year
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incazzatura di oggi provided by conqui P (ovviamente)
#sta fuori ma proprio tanto. le ho detto che finalmente ho chiamato la veterinaria per portare la gatta a fare la vaccinazione (che doveva#fare a novembre ma visto che eravamo tutte impegnate e la gatat sta in casa abbiamo detto che quando avevamo tempo la portavamo)#e lei si è messa a lamentarsi che queste decisioni si prendono insieme che abbiamo un gruppo apposta che non va bene fare le cose e#avvisarla dopo. e quando le ho detto che ne abbiamo discusso CON LEI PRESENTE A OTTOBRE/NOVEMBRE lei fa. e ma mi pare che conqui A non#fosse d'accordo. al che le faccio NO NO GUARDA CHE CONQUI A E' D'ACCORDO NON HA MAI DETTO IL CONTRARIO HA SOLO DETTO CHE VISTO IL PERIODO#INCASINATO PURE CHE LA PORTAVAMO NEI MESI SUCCESSIVI NON ERA LA FINE DEL MONDO#e niente poi continuava a dire cose tipo.vabbè ma allora se eravate impegnate la portavo io a novembre. e io.MA ALLORA PERCHE' NON L'HAI#PORTATA. e lei. eh ma mica ne abbiamo discusso. e io.SI' CHE NE ABBIAMO PARLATO E' STATO QUANDO ABBIAMO PARLATO ANCHE DEL RISCALDAMENTO.#e lei. eh ma non mi sembra.non mi ricordo#che poi è proprio scema perchè prima mi fa che aveva capito che l'altra conquilina non era d'accordo e poi mi dice che non si ricorda che#ne avevamo parlato......scusa e tu quando avresti raccolto l'informazione che l'altra conquilina non voleva fare vaccinare la gatta???#no mi ha fatto stra incazzare sto fatto perché lei pare sempre cadere dal pero però poi non le van bene le cose e te lo dice pure. quando#non c'era manco di che parlarne a prescindere perchè la gatta va vaccinata e basta#mo' non solo io mi sono accollata l'impegno di telefonare prendere appuntamento e domani. dopo che sto in università tutto il giorno.#correre a casa a prendere la gatta e portarla a fare la vaccinazione. ma mi devo pure sorbire lei che si lamenta. e io st'accollo me lo son#presa perché delle tre io non lavoro e quindi ho impegni più flessibili (almeno finché non mi chiamano per le 200 all'università)
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kon-igi · 5 months
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QUESTA È UNA STORIA CHE NON SO COME COMINCIARE A RACCONTARVI
È una storia triste con un finale velato di speranza che però non riesce a diminuire in me la tristezza, visto che è troppo spesso ripetuta ovunque nel solito loop di solitudine e sofferenza.
Non a caso ho deciso di raccontarla solo adesso e a taluni potrà sembrare che io mi voglia agganciare furbescamente al trend 'femminicidio' e con questo post fare virtue signaling.
Tutt'altro, credetemi.
Questa storia parla del coraggio di una ragazzina di 20 anni, l'unica reale protagonista, mentre noi come famiglia, semmai, abbiamo avuto solo il merito di essere al posto giusto al momento giusto.
Ricordate questo: AL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO e poi nella chiusa a questo post capirete.
Anche se dubito fortemente che conosciate lei o siate venuti a sapere della sua storia, per un mio senso di riservatezza cambierò molti particolari, senza però far perdere mai il senso di quanto accaduto.
Mia figlia piccola aveva una compagna di studi con la quale era rimasta in contatto anche dopo la maturità e una sera questa ragazza è venuta a cena a casa nostra, su strana insistenza di nostra figlia perché era già tanto tempo che non si vedevano, tranne qualche messaggio con cui lei la teneva informata sullo stato di salute del fratellino di 7 anni, affetto da una forma aggressiva ma curabile di leucemia.
Avevamo capito che era successo qualcosa e infatti questa ragazza, durante la cena, ci confida che lei, la madre e, soprattutto, il fratellino sono da anni vittime di maltrattamenti psicologici e fisici a opera del padre.
E noi, su insistenza di nostra figlia che è riuscita a convincerla, siamo state le prime e uniche persone alle quali trova finalmente la forza di dirlo, visto che il padre aveva costretto la madre a chiudere i contatti con ogni parente e cerchia di amici.
Erano sole, la madre non lavorava e tutti dipendevano da un unico stipendio, quello del padre, che inoltre decideva quando e quanto potessero uscire di casa.
Una storia di abusi familiari come tante, solo che invece di sentirlo in un telegiornale ce le stava raccontando di persona una ragazzina smilza e che sorrideva triste per l'imbarazzo.
E poi ho visto gli occhi di mia figlia, pieni di rabbia e indignazione ma scintillanti anche di qualcos'altro... speranza, anzi, convinzione che noi potessimo aiutarla.
Con un peso enorme nel cuore, le abbiamo allora parlato tutta la sera, l'abbiamo consolata, consigliata e spronata a fare quello che la madre non aveva più la forza di fare: denunciare ai carabinieri e rivolgersi a un centro antiviolenza.
E mentre lei piangeva lacrime di gioia per aver finalmente trovato qualcuno con cui aprirsi, le arriva un messaggio wathsapp sul telefono con una foto.
Una foto da suo fratello.
Che si era fotografato il naso.
Rotto e sanguinante.
E il messaggio sotto diceva 'Papà ha picchiato la mamma e poi me. E poi se n'è andato'.
Un bambino di 7 anni con la leucemia che deve andare a fare la chemio due volte a settimana.
A vederlo scritto pare assurdo pure a me, una di quelle brutte sceneggiature per una fiction rai in prima serata ma il fatto era che stava succedendo di fronte ai nostri occhi e non so come io sia riuscito a non prendere una delle mie asce appese al muro per andare schiantarlo in due come un ceppo marcio.
Lei, però, non si scompone più di tanto e ci dice 'Adesso vado. Ci penso io' con un tono che nascondeva stanchezza e abitudine... ma forse anche qualcos'altro di nuovo.
Vent'anni anni e ci pensava lei, quando noi - cinquantenni - eravamo solo riusciti a dire delle belle parole, tutto sommato inutili.
Prende ed esce, con noi che le andiamo dietro urlandole di chiamare subito i carabinieri e cercando di andare assieme ma lei sembra essere molto decisa, finché le luci posteriori della sua macchina non scompaiono nella notte.
Minuti, decine di minuti e poi ore ad aspettare notizie, senza conoscere il suo indirizzo e senza sapere dove mandare qualcuno a controllare.
Poi squilla il telefono. È lei. Ci racconta che quando è arrivata a casa ha subito controllato che non ci fosse la macchina del padre, è entrata e ha chiuso la porta da dentro lasciandoci le chiavi sopra. E quando il padre, ore dopo, ha provato a entrare e, non riuscendoci, ha cominciato a dare in escandescenze, ha chiamato i carabinieri dicendo loro che aveva picchiato la madre e il fratello.
Carabinieri che, ovviamente, lo hanno beccato mentre prendeva a calci la porta di un appartamento con dentro una donna e un bambino sanguinanti per le botte ricevute.
Nonostante tutto, quella notte non siamo riusciti a dormire.
Il giorno dopo mi arriva un audio su whatsapp (le avevo dato il mio numero per emergenza) e per quanto forse avrei potuto postarvelo qua per farvelo ascoltare, preferisco trascrivervelo
'Ciao, sono E. Ti volevo dire che ieri sera siamo stati al pronto soccorso e io ho insisitito con i medici che facessero tutte le foto a mamma e L. e che poi chiamassero la polizia che c'è dentro. L. è stato coraggioso e ha raccontato tutto, poi anche mia mamma ha trovato il coraggio di parlare. Ora stiamo andando al centro antiviolenza di Parma così ci aiutano con gli avvocati e magari ci trovano anche un altro posto dove andare. Io vi volevo ringraziare perché per la prima volta in vita mia mi sono sentita in una famiglia vera che capiva il mio dolore e la mia paura e con voi ho trovato la forza di parlare. Grazie di essere così meravigliosi'
Io ogni tanto ascolto quell'audio e poi le telefono per sapere come va. Lo ascolto perché, vedete, non mi sembrava che avessimo fatto chissà che cosa ma il tono della sua voce diceva tutto il contrario.
E allora mi sono ricordato di quella vecchia storia del ragazzino con la gamba rotta al quale ho fatto compagnia mentre aspettavamo l'elisoccorso e di come i genitori, mesi dopo, mi hanno riconosciuto in mezzo alla folla e mi sono venuti ad abbracciare come se gliel'avessi riattaccata, quando io mi ero limitato solo a rassicurarlo in attesa dei soccorsi.
Però ero al posto giusto al momento giusto.
Quel posto e quel momento, però, che non sono e non accadono mai a caso alla persona che sa cosa sia la sofferenza.
Se questo mondo non vi ha reso cattivi - e se siete arrivati a leggere fin qua non solo non siete cattivi ma anzi molto pazienti - allora avrete capito che il posto giusto al momento giusto è quello in cui siete ora, nello stesso frammento di tempo in cui decidete di spostare gli occhi dal centro del vostro dolore personale alla consapevolezza di quello degli altri.
Come non mi stancherò mai di dire, una mano protesa salva tanto chi la stringe quanto chi la tende.
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