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#linguaggi
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ALFABETO MORSE (L’estate sospesa) #linguaggi #nuvole #acqua #segnievidenti #dodicilettere #estate #agosto2022 #marketingterritoriale #gardalake #turismi #estatesospesa #grigio #fotografiaacolori #bisogno #idrico #lageografiadellenuvole (presso Torri Del Benaco - VR) https://www.instagram.com/p/ChZaTMKoBCL/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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marcogiovenale · 7 months
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da oggi al 10 settembre, stecca3 (milano): "alingue e apostrofi", i 150+1 anni dell'era patafisica
Da Milano a Milano, Festival degli universi supplementari e dei nuovi (A)linguaggi. Festeggiamo 150+1 anni dell’Era Patafisica e altre soluzioni immaginarie https://www.facebook.com/events/s/alingue-e-apostrofi/663217329201810/
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queerographies · 9 months
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[Sherocco][Titti De Simone][Sara Garbagnoli][Francesca R. Recchia Luciani][Porpora Marcasciano]
Il volume raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto di Sherocco un cantiere di pensiero critico
Cosa significa l’espressione “comunità LGBTQIA+”? Esiste davvero qualcosa che può fare da legame per un gruppo eterogeneo come quello formato dalle persone lesbiche, gay, trans, queer, non binarie? Le rivoluzioni del desiderio raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto…
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herbstsalonpfp · 1 year
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Jhumpa Lahiri Racconti Romani introduce Francesca Alfano Miglietti - in dialogo con Cristina Battoletti 29/09/2022 #jumphalahiri #raccontiromani #letteraturaitaliana #letteraturacontemporanea #antoniomarras #francescaalfanomiglietti #linguaggi (hier: Antonio Marras) https://www.instagram.com/p/CjLG0o_o2RG/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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fashionbooksmilano · 5 months
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Moda e pubblicità
Una storia illustrata
Vanni Codeluppi
Carocci editore, Roma 2016, 130 pagine, 15,5x20,4cm, collana Sfere, ISBN 9788843079247
euro 16,00
email if you want to buy [email protected]
Tra moda e pubblicità sussiste da sempre un rapporto molto intenso. Sin dalla fine del Settecento la pubblicità della moda ha dato infatti un grande contributo all'evoluzione dei linguaggi della comunicazione in generale e a quelli della comunicazione pubblicitaria in particolare. Il libro ripercorre la sua storia attraverso un ricco repertorio di immagini che la documentano e ne evidenziano l'intreccio con l'evoluzione dei costumi, del gusto e dei movimenti artistici.
15/10/23
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ross-nekochan · 1 year
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Ogni famiglia, che sia composta da due, tre o quattro membri, ha un suo linguaggio. Un linguaggio strettamente linguistico, uno fisico, uno comportamentale e così via.
Ognuno ha un suo modo di rapportarsi a sé e all'altro unico e che, in famiglia, diventa in qualche modo qualcosa di condiviso, così che questo linguaggio possa essere letto e scritto da tutte le parti.
Ebbene, io vorrei sapere qual è stato il mio primo evento della mia vita che mi ha portato letteralmente a scollarmi dal linguaggio della mia.
Ero decisa: sarà stato il lontano 2017, quando ho preso quell'aereo e ho vissuto una vita mia per la prima volta.
Poi ho pensato ancora: no, forse è stato prima. Forse è cominciato tutto con il DCA: quando piangevo all'improvviso e l'unica cosa che mi si riusciva a dire era che ero pazza e che mi dovevo alzare dal letto perché andava rifatto.
O forse ancora prima: quando ho incontrato a 14 anni la mia migliore amica che, gracile gracile, mi ha dato uno zuccherino ogni volta per sciogliere un po' questo muro di ghiaccio che mi hanno insegnato a portare.
O forse, io ci sono nata con un altro linguaggio e basta, chi lo sa. Perché sennò... perché piangevo tutte le volte che mamma non rimaneva all'asilo con me? Perché io dovevo sentire questo bisogno costante di essere considerata, di avere la prova di esistere e di essere presente, di sentirsi voluta bene?
Il mio linguaggio è sempre stato diverso da quello della mia famiglia. E infatti, a quei pianti non ho mai ricevuto carezze per calmarmi, ho ricevuto abbandono perché mia mamma se ne andava a casa. Non ho ricevuto abbracci (pure finti) che da maggiorenne.
E quindi anche oggi mi ritrovo in una dinamica la cui grammatica mi è proprio estranea, totalmente.
Ma la vogliamo smettere di stare con il muso lungo?
Ma come stai? Che ti senti? Oggi stai meglio?
Non sono di certo pronta a ricevere col sorriso domande del genere, il mio orgoglio non me lo permette, ma non posso negare che desidererei ricevere queste domande. E invece, forse per lo stesso orgoglio, queste domande nemmeno le si fanno. Ah quindi forse il linguaggio ha una base comune? Sni perché io ho subito un torto, un torto che potrei fare come lo avessi dimenticato il prossimo minuto se qualcuno facesse anche solo la mossa di un tentativo di riappacificazione. Invece nessuna mossa, nessun tentativo. Si aspetta, passivi, che la rabbia sbollisca. Perché così è scritto nel linguaggio, nei secoli dei secoli.
Io però non parlo più questa lingua. Non tollero più di dimenticare senza ricevere le mie dovute scuse. Le mie amiche, quando ho raccontato l'accaduto, non hanno fatto altro che ripetere le stesse parole e tra di loro non si sono nemmeno sentite: che schifo, che vergogna. Parole per me fortissime, sono arrabbiata ma forse non avrei usato schifo. Ma se le usano le mie amiche, chi sono io per non accettarla? Forse questo dimostra nuovamente quanto io abbia perdonato talmente tanto da non sentirmi più una dignità, una importanza. In effetti è come mi sono sentita quella sera: senza nessuna importanza. Perché un altro linguaggio in questa famiglia è che l'importanza te la devi da solo, nessuno te la da perché è giusto che sia così.
Se dico un mezzo fatto mio che mi preoccupa, nessuno mi chiederà dettagli. Te lo devo sciorinare tutto per filo e per segno per ricevere, forse, la tua attenzione.
Io però non sono fatta così, di nuovo. Io per ogni cosa ho sempre questa cosa per cui mi vorrei fare piccola piccola, così non disturbo nessuno. E nella mia testa continuo a farlo pure se sono ancora arrabbiata - anche perché poi vengo etichettata come dispettosa ed è una cosa che proprio non tollero.
Non lo so quand'è che ho cominciato ad avere un linguaggio mio. Forse è così da sempre e io non ho fatto altro che soffrire proprio per questo motivo perché non mi si capiva e io non capivo quello che mi si diceva. È una sofferenza anche così. Purtroppo, per me è una sofferenza sempre e comunque: sia nella tempesta che nella quiete. Ma se il campo avversario non è in grado di abbassare armi che non si capisce nemmeno perché siano state alzate, allora non posso fare altro che arrendermi alla mancanza di volontà della quiete.
Ovviamente anche questa volta piangerò sempre e solo io, come sempre. Ma per quanto farà male, forse farà bene dopo. E va bene così. O forse no.
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francesco-nigri · 5 months
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Hebe Munoz e Francesco Nigri a Siviglia per il libro di poesie d'amore HEFRA
Hebe Munoz e Francesco Nigri a Siviglia per il libro di poesie d’amore HEFRA La poetessa italovenezuelana Hebe Munoz ed il poeta italiano Francesco Nigri, sposi dall’aprile di quest’anno, saranno a Siviglia dal 12 al 22 novembre – Hotel Don Paco – per incontrare amici e follower e presentare il loro primo libro di poesie d’amore scritto assieme “HEFRA amarsi amarse”, il più recente di circa 12…
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#A Francesco Nigri il Primo Premio d&039;Eccellenza "Città del Galateo" per il libro IL SEGRETO DI EBE Sezione Libri Editi di Poes#adamar poesia di hebe munoz#belle poesie d amore#bellissime poesie d amore#capoversi maiuscole a capo doppi a capo#circolo degli scrittori del venezuela#contemporaneità non significa cedimento ma co evoluzione#cosmica poesia facebook page#Da Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse”: i due poeti sposi annunciano il loro libro di poesie d’amore a quattro mani#desiderio di contemporaneità#discontinuità sillabe estetica non forzata non ricercata grazia passione per la vita l amare l essere l essersi poesia#ebe divinità giovinezza#ebe mitologia#endecasillabi#evolversi musicalità linguaggi#fotografo matteo mignani#frasi poesie d amore#Hebe Munoz e Francesco Nigri a Siviglia per il libro di poesie d&039;amore HEFRA | Acquistabile in Book Cartaceo su Amazon#hebe munoz poetessa#hebe munoz poetessa italovenezuelana#hotel del quirinale roma#Il nuovo libro di poesie d&039;amore di Hebe Munoz e Francesco Nigri HEFRA | Acquistabile in Book Cartaceo su Amazon#inclinaziona agli accenti#la più bella poesia d amore#lasciare libera l oralità interiorità della declamazione lettura a compenetrazione riflessione confronto#Le motivazioni del Primo Premio d&039;Eccellenza "Città del Galateo" per i Libri Editi di Poesia a Francesco Nigri organizzato da#le piu belle poesie d amore#libri di poesie d amore#libro libri poesie d amore#libro per riscaldare il cuore
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stilouniverse · 7 months
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Lo sapevi che...? Modi di dire di ieri e di oggi: “A ufo”
Quante volte avremo sentito usare l’espressione “a ufo” sapendo bene che è sinonimo di “a gratis”? Sì, ma da dove derivi e la storia che si accompagna a questo modo di dire non è sempre conosciuta. Presumibilmente è nato dall’acronimo di Ad usum Fabricae Opera ovvero AUFO. La sigla accompagnava, nel Medioevo, i materiali utilizzati per la costruzione di strutture architettoniche esenti da dazi,…
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i-libri-di-ale · 7 months
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Scoprire i Paradossi Linguistici: Un Viaggio tra Contraddizioni e Significati Nascosti
I paradossi linguistici. Questi enigmi concettuali, apparentemente contraddittori, emergono dalle pieghe stesse del linguaggio umano, rivelando un intricato labirinto di significati nascosti.
IntroduzioneEsempi StoriciIl Paradosso del MentitoreIl Paradosso di Grelling-NelsonIl Paradosso del Gatto di SchrödingerIl Paradosso del Barbiere Conclusioni Introduzione Nel vasto e affascinante mondo della linguistica, dove le parole non sono semplici strumenti di comunicazione, ma bensì le tessere di un intricato mosaico di significati, troviamo un fenomeno che sfida la nostra comprensione…
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magodelpc · 1 year
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Siti per imparare: linguaggi di programmazione
Siti per imparare: Tecnologia – linguaggi di programmazione. In questo articolo scopriremo alcuni siti che ti aiuteranno ad imparare a muovere i primi passi nel mondo della tecnologia e della programmazione. La tecnologia è oggi una parte inseparabile della nostra vita e, che ci piaccia o no, ne sfruttiamo i vantaggi ogni giorno. Strumenti più o meno complessi ci accompagnano nello svolgimento…
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libroazzurro · 1 year
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QUESTO VISIBILE PARLARE – PARTE OTTAVA - SULLA CENSURA 
 Alcibiade aveva studiato dai sofisti, ma aveva capito che manipolare l’immaginazione degli uomini è pericoloso e controproducente. Non bastava che la gente pensasse quello che voleva lui: la gente, aveva capito Alcibiade, non doveva pensare punto e basta. Doveva ubbidire punto e basta. E, allora, una notte, Alcibiade mutilò tutte le erme di Atene. Le erme erano delle statue sacre, dei grossi rettangoli di pietra sormontate da un volto e fornite di un fallo, veneratissime in Grecia. Le erme erano sacre ad Hermes, e Hermes è il dio dell’immaginazione, il dio che ha inventato la scrittura, e che ha congegnato quale rapporto dovesse correre fra il sapere e la conoscenza, inventando la scienza e la cultura. La censura è questo: castrare quella forza erotica insita nel sapere quando si concede agli uomini come conoscenza. Una generazione dopo l’atto terroristico di Alcibiade, la Grecia crolla per sopravvivere come il sogno di una civiltà ancora da avverare: e questo sogno, cotto nel suo sangue dall’odio gnostico per gli dèi e i bei ragionamenti; dall’odio per le immagini e il loro potere erotico; dall’odio per i sabba femminili e ogni forma di incoercibile persistenza del continuo e del mutevole: questo sogno, cotto nel suo icore, continua e sopravvive a questa smania di censura che rende residuale il mondo.
 Nell’immagine, una xilografia a colori realizzata nel 1533 dall’incisore Erhard Schön da Norimberga per illustrare il testo di un volantino stampato con il titolo "Ein erschröcklich geschicht vom Tewfel und einer unhulden" ("Una storia terrificante del diavolo e di un demone"), cronaca del processo a una presunta strega (condannata poi a morte per rogo), accusata di essere responsabile, insieme al diavolo, dell'incendio della città di Schiltach nel 1531. Il documento è conservato preso la Biblioteca Centrale di Zurigo (Foto nel pubblico dominio, tramite Wikimedia Commons).
 Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.
https://www.libroazzurro.it/index.php/note/questo-visibile-parlare/208
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marcogiovenale · 7 months
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8-10 settembre, stecca3 (milano): "alingue e apostrofi", i 150+1 anni dell'era patafisica
Da Milano a Milano, Festival degli universi supplementari e dei nuovi (A)linguaggi. Festeggiamo 150+1 anni dell’Era Patafisica e altre soluzioni immaginarie https://www.facebook.com/events/s/alingue-e-apostrofi/663217329201810/
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eleonorasimoncini · 4 months
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Per essere liberi bisogna avere fantasia. Bisogna allenarsi a immaginare altre vite, altri mondi, altri sentimenti, altri pensieri, altri linguaggi.
Björn Larsson
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giovannamcarli · 2 years
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Le parole dell'amore. Ritratti di donne
Le parole dell’amore. Ritratti di donne
San Casciano in Val di Pesa, Firenze – Festa della Toscana 2021 Biblioteca Comunale, sabato 7 maggio 2022, ore 18 San Casciano in Val di Pesa, Firenze – La conferenza performance ideata e curata da Giovanna M. Carli per esprimere con forza il no ai linguaggi d’odio, in occasione della Festa della Toscana 2021, sarà presentata sabato 7 maggio 2022 alle ore 18.L’evento, organizzato dalla…
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mchiti · 2 months
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Vorrei solo ricordare a tutti che Ghali è stata la prima rappresentazione nordafricana in Italia. A quei livelli, con quel successo…non so, immaginate che significa vedere qualcuno che parla i tuoi linguaggi e che li porta in alto dandogli legittimità. È da una decade che continua a farlo! C’è anche questa Italia e non è più invisibile. Khouya nmout 3lik ti voglio un bene dell’anima da anni. ana dima m3ak. Llah y barik fik 🤲🏼💗
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lucianocaggianello · 3 months
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<< ZEBRATTO >>
© Luciano Caggianello
Lo "Zebratto" è una sorta d'invenzione letterale che unisce una ipotetica zebra e un gatto e trae spunto da quei linguaggi inventati (come ad esempio le fanfole) che non posseggono un vero e proprio senso compiuto però nell'intrinseca verbalità propongono una sonorità che sembra attribuirgli una profonda credibilità.
In fondo rappresenta l'espressione del nostro tempo entro i cui perimetri non è strettamente utile o necessario dire qualcosa di sensato ma è sufficiente parlare, cantare, scrivere.........
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The "Zebratto" is a sort of literal invention that combines a hypothetical zebra and a cat and draws inspiration from those invented languages (such as fanfole) which do not have a real complete meaning but in their intrinsic verbality they propose a sound that seems give it profound credibility.
Ultimately it represents the expression of our time within whose perimeters it is not strictly useful or necessary to say something sensible but it is sufficient to speak, sing, write.........
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Un esempio (che ovviamente non è traducibile in nessuna lingua) :
An example (which obviously cannot be translated into any language)
.....
<< ....La surbitassi dell'allogaritmo invoca lo fernale intento e, nel composito abbirabeddu, s'intenerisce l'arrafferia così che la scompitaggine si sgnacchera dall'eucaristico disprosio e il preambolo impoetisce......>>
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