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#lando merlo
alessandro54-plus · 1 year
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Addio a Lando Buzzanca, il 'Merlo maschio' tra luci e ombre
Addio a Lando Buzzanca, il ‘Merlo maschio’ tra luci e ombre
Lando Buzzanca, all’anagrafe Gerlando Buzzanca (Palermo, 24 agosto 1935 – Roma, 18 dicembre 2022), è stato un  attore  e  cantante italiano. articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2022/12/18/addio-a-lando-buzzanca-il-merlo-masshio-tra-luci-e-ombre_5e14eaa1-bf6a-418a-8e7c-ed5320a114b2.html L’attore aveva 87 anni. Aveva recitato in oltre 110 film. L’ultima fase della…
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telodogratis · 1 year
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Addio a Lando Buzzanca, il 'Merlo masshio' tra luci e ombre
Addio a Lando Buzzanca, il ‘Merlo masshio’ tra luci e ombre
Read MoreL’attore aveva 87 anni. Aveva recitato in oltre 110 film. L’ultima fase della sua vita segnata da ricoveri e polemiche tra la compagna e i figli della prima moglieL’attore aveva 87 anni. Aveva recitato in oltre 110 film. L’ultima fase della sua vita segnata da ricoveri e polemiche tra la compagna e i figli della prima moglieRSS di – ANSA.it
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goatpaste · 2 years
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mm bout time I go to bed, but some lil oc doodles before I go 
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tvserie-film · 2 years
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Title: Il merlo maschio (1971)
Vote: 6.5/10
It should be a comedy but in reality it is the drama of a man who feels crushed by life is discovered by friends and colleagues. His only point of pride is the beautiful wife who will become an obsession for him that he will want to show off at any cost and pay the price.
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giallofever2 · 5 years
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Born in this Day ...
(In Loving Memory to..) (in 🇮🇹 & 🇬🇧)
Laura Antonelli (as Laura Antonaz)
(28 November 1941 – 22 June 2015) was an film actress, who appeared in 45 films between 1965 and 1991)
🇮🇹 Laura Antonelli, pseudonimo di Laura Antonaz (Pola, 28 novembre 1941 – Ladispoli, 22 giugno 2015)
... Raggiunse l'apice del successo negli anni 1970 e 1980 percorrendo diversi generi cinematografici, dalla commedia leggera erotica al dramma, al cinema d'evasione e al film d'autore. Ottenne notorietà e successo come protagonista sensuale nel film cult Malizia di Salvatore Samperi.
Dopo aver girato alcuni Caroselli per la Coca Cola e posato per numerosi fotoromanzi diffusi anche all'estero, la Antonelli esordì nel cinema con piccoli ruoli in vari film, a cominciare da Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli del 1964 e Le sedicenni di Luigi Petrini del 1965.
La prima parte recitativa importante le venne offerta nel 1969 dal regista Massimo Dallamano che la selezionò come protagonista di Venere in pelliccia, film ispirato al romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, ma l'occasione sfumò per via dell'applicazione di una severa censura che bloccò l'uscita del film, che verrà riproposto sei anni più tardi con il titolo Le malizie di Venere.
La vera notorietà e il successo vennero nel 1971 quando la Antonelli recitò la parte della moglie del violoncellista ne Il merlo maschio, il primo di molti film erotici in cui l'attrice lavorò, interpretato al fianco di Lando Buzzanca e diretto da Pasquale Festa Campanile.
Nel 1973 interpretò il ruolo di una sensuale cameriera in Malizia di Salvatore Samperi, accanto a Turi Ferro ed al giovane Alessandro Momo. Il film, che incassò la cifra di 6 miliardi di lire, divenne un vero cult movie, entrando nell'immaginario erotico degli spettatori e innalzando l'attrice a "icona sexy" italiana: con la sua partecipazione al film la Antonelli ottenne il Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista, conferitole dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani e il Globo d'oro alla miglior attrice rivelazione, premio della stampa estera.
Per Laura Antonelli si spalancarono quindi le porte della notorietà e della ricchezza con un cachet che passò da 4 a 100 milioni di lire per film[4].
In seguito la Antonelli alternò interpretazioni in film d'autore come Trappola per un lupo di Claude Chabrol, sul cui set conobbe Jean-Paul Belmondo con il quale ebbe una travagliata relazione, Sessomatto di Dino Risi e Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini (per il quale vinse un secondo Globo d'oro), a film interamente scritti per la sua figura di attrice come Peccato veniale, sempre di Salvatore Samperi, o Divina creatura di Giuseppe Patroni Griffi nel quale la Antonelli interpretò una scena di nudo integrale della durata di ben sette minuti, un vero record per l'epoca.
Dal 1976 lavorò con registi che disvelarono il lato personale dell'attrice fino ad allora nascosto dalla sua prorompente fisicità: si ricordino L'innocente di Luchino Visconti, nel 1977, Gran bollito di Mauro Bolognini e Passione d'amore di Ettore Scola del 1981, per il quale ricevette una candidatura al David di Donatello per la migliore attrice non protagonista.
In seguito la Antonelli lavorò principalmente in commedie come Il Malato immaginario e L'Avaro, entrambi di Tonino Cervi con Alberto Sordi protagonista alternando altre interpretazioni nel filone erotico, sempre diretta da Samperi, in Casta e pura (1981), al fianco di Massimo Ranieri.
Per tutti gli anni 1980 lavorò in pellicole comiche o erotiche: fu insieme ad altri attori famosi nel cast di Grandi magazzini di Castellano e Pipolo e al fianco di Diego Abatantuono in Viuuulentemente mia di Carlo Vanzina. Nel 1985 interpretò La Venexiana, pellicola ispirata all'omonima commedia del '500, accanto a Monica Guerritore e al figlio dell'attore scozzese Sean Connery, Jason. Sul finire del decennio approdò sul piccolo schermo con due miniserie televisive che riscossero un discreto gradimento del pubblico: Gli indifferenti (1988) e Disperatamente Giulia (1989), dirette rispettivamente da Mauro Bolognini ed Enrico Maria Salerno.
🇬🇧 Antonelli's earliest engagements included Italian advertisements for Coca-Cola. In 1965, she made her first feature-film appearance in Le sedicenni, although her performance went uncredited.
Her American debut came in 1966 in Dr. Goldfoot and the Girl Bombs. Other roles followed; her breakthrough came in 1973's Malizia. She appeared in a number of sex farces such as Till Marriage Do Us Part/Mio Dio come sono caduta in basso!.
She worked in more serious films, as well, including Luchino Visconti's last film, The Innocent (1976). In Wifemistress, a romance film of 1977, she played a repressed wife experiencing a sexual awakening. Later, she appeared in Passione d'Amore (1981). Antonelli's most recent role was in the sequel Malizia 2000 (1991). She won the Italian National Syndicate of Film Journalists Award, Nastro d'Argento, in 1974 for Malizia.
From 1972 to 1980, Antonelli was the companion of actor Jean-Paul Belmondo. Before her relationship with Belmondo, Enrico Piacentini, a publisher, and she were divorced.
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kritikaonline · 7 years
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topbeautifulwomens · 5 years
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#Lando #Buzzanca #celebrities #fashion #girlfriend #instamood #jewelry #photographer #punjabimusic #style #theferragnis #usa
Tolti gli innumerevoli titoli di serie B, tipici del genere della commedia sexy (Il merlo maschio, Il pupazzo, Puro sicappear un angelo papĂ  mi fece monaco… di Monza solo per citarne alcuni), di Lando Buzzanca, ahimĂ©, rimane ben poco. Da giovane emergente siciliano a volto molto noto al grande pubblico italiano, non è stato facile. Ma ci è riuscito. Una fama esplosiva, supportata da una bellezza maschia non trascurabile: mascella prominente, sguardo vispo, bel sorriso e naso particolarmente importante. Con baffi o meno, ha saputo rappresentare quelle che erano le frustrazioni sessuali dell’uomo comune nei confronti del gentil sesso, del matrimonio e, perchĂ© no, anche della borghesia di allora. Disgraziatamente, con il declino della commedia erotica, muore anche il suo mito, condannandolo a un brusco salto all’indietro professionale. Ma con l’arrivo del nuovo Millennio e una rivalutazione di quei “filmacci” di serie B, Buzzanca torna da noi, invecchiato certo, ma sempre con la stessa mascella prominente, lo stesso sguardo vispo, lo stesso bel sorriso e quel naso particolarmente importante che forse, ancora oggi, affascina qualche signora italiana. Dopo aver completato l’istruzione obbligatoria nella sua Palermo, emigra nella Capitale in cerca di fortuna. Ha solo one particularsix anni ed è giĂ  sposato con Lucia, che sarĂ  la madre dei suoi thanks figli. Dopo alcuni lavoretti precari, si spinge a intraprendere la carriera di attore: il suo piĂą grande sogno. Il debutto cinematografico è inizialmente come comparsa. Appare infatti nel kolossal Ben Hur (1959), il capolavoro di William Wyler con Charlton Heston e Sam Jaffe, dove interpreterĂ  un ebreo nel deserto compagno di prigionia del protagonista. Gli porta fortuna. Dal 1961, comincia a lavorare nel piccolo schermo prendendo parte a due sceneggiati di Vittorio Cottafavi: La trincea (1961) e Il mondo è una prigione (1962). Passa poi a ruoli (sempre di secondo piano) in film comici come Totò di notte n.1 (1962), per l’appunto con Totò. SarĂ  Pietro Germi a vedere in questo magro ragazzo siciliano dal naso pronunciato e dall’aspetto titubante un attore degno di lode. Non per niente lo sceglie per recitare accanto a Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli in Divorzio all’italiana (1962), dove offre una delle sue migliori interpretazioni come caratterista, in pieno accordo con l’humour nero dell’autore e con la narrazione di un’Italia grottesca e amara (e buffona!). Tanto sarĂ  il successo che Germi replicherĂ  parzialmente il cast affiancandolo ancora una volta alla Sandrelli in Sedotta e abbandonata (1964). Nel frattempo, Buzzanca continua la gavetta, mettendosi al servizio di grandi autori come Elio Petri (I giorni contati, 1962, con Vittorio Caprioli), Dino Risi (I mostri, 1963, con Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi) e Antonio Pietrangeli (La parmigiana, 1963), diventando anche la spalla di grandi e mitici attori come Amedeo Nazzari (Le monachine, 1963), Gino Cervi (La smania addosso, 1963) e la coppia Franco & Ciccio (I marziani hanno 12 mani o Cadavere per signora, entrambi del 1964). Acquista lentamente, ma con decisione i suoi spazi in una CinecittĂ  nel pieno della dolce vita, imponendosi, ancora per Pietrangeli e con Tognazzi, ne Il magnifico cornuto (1964). Fino a quando viene scelto per una serie di pellicole comiche che dovrebbero essere una parodia di James Bond, alias 007, stiamo parlando della saga cinematografica italiana di James Tont. Acquistata ormai la popolaritĂ , Buzzanca è diretto da Nanni Loy nel film a episodi Made in Italy (1965) accanto a Peppino De Filippo, Anna Magnani e Aldo Fabrizi. SeguirĂ  poi la pellicola di Franco Rossi Una rosa per tutti (1965) e un lungo sodalizio artistico con Bruno Corbucci. Le proposte aumentano ogni giorno di piĂą: passa da Caccia alla volpe (1966) di Vittorio De Sica con Victor Mature e Peter Sellers al Don Giovanni in Sicilia (1967) di Alberto Lattuada (del quale è protagonista), fino a Le dolci signore (1967) con Vittorio Caprioli. Ma Lando Buzzanca sarebbe sicuramente rimasto un semplice caratterista o un attore di secondo piano se non fosse per la commedia sexy, genere cinematografico italiano di serie B all’interno del quale si impone per la graffiante “masculinitĂ ” e per la capacitĂ  di significantly ridere in contesti “libidici”, denotati dalla troppa attivitĂ  sessuale o, per suo contrario, dall’impotenza. Diventa protagonista di avventure di ogni tipo e per tutti i gusti, dal maggiordomo che ha delle relazioni con le sue padrone al marito che cerca disperatamente un erede anche a costo di rendere moralmente giusto il suo tradimento alla consorte disperata e affranta. Pasquale Festa Campanile, Marco Vicario, Steno, Luciano Salce, Gianni Grimaldi e Luigi Filippo D’Amico diventano i suoi autori, mentre Barbara Bouchet, Laura Antonelli, Sylva Koscina, Rossana PodestĂ , Agostina Belli e Femi Benussi le sue compagne di established. Tanta diviene la sua fama che, negli Anni Settanta, il disegnatore di fumetti Leone Cimpellin delinea il personaggio di Jonny Logan proprio con le sue fattezze. Ma Buzzanca non si risparmia e sceglie anche la strada del teatro serio, riscuotendo un notevole successo con la commedia musicale “Il cenerentolo” (1969) e con “Signore e signora” (1970), accanto a Delia Scala, che poi riproporranno anche in televisione (lavorando anche nel telefilm Quel negozio di Piazza Navona, 1969). Con Barbara Steele ne Fermate il mondo… voglio scendere! (1970), con Caprioli ne Io e lui (1973) e con Ciccio Ingrassia ne Il cav. Costante Nicosia demoniaco, ovvero: Dracula in Brianza(1975), delinea una filmografia davvero cospicua di titoli piĂą o meno cult e piĂą o meno d’autore. Ma, con la wonderful degli Anni Settanta e il tramonto del genere commedia sexy, la carriera di Buzzanca ha un brusco declino. A nessuno interessa piĂą vedere un uomo che si eccita fotografando la moglie come un oggetto (inviperendo fra l’altro le femministe dell’epoca), nessuno vuole sapere perchĂ© un tempo le donne avevano la coda e come la persero. Ritorna sporadicamente al cinema, facendo un passo indietro e tornando fra le fila degli attore di secondo piano, per esempio accanto alla Sandrelli ne Secondo Ponzio Pilato (1988). E fugge in teatro, dopo un lungo periodo di eclisse, con “La scuola delle mogli” di Molière (1990), “La cena delle beffe” (1991) e “LiolĂ ” (1994). Assieme al grande Gassman ne Tutti gli anni una volta all’anno (1994) e nel film tv Cornetti al miele (1999), arriva a rifiutare la parte del burattinaio dal cuore d’oro Mangiafuoco nel Pinocchio di Roberto Benigni, perchĂ© pretendeva che il suo nome fosse nei titoli iniziali del film, preceduto da una “e” che indicasse la grande guest star. Non era dello stesso avviso l’autore che infatti lo scartò. Recentemente rinato artisticamente, recita il ruolo di protagonista nella fiction Mio figlio (2005), dove interpreta la parte di un padre che scopre l’omosessualitĂ  del figlio, nonchĂ© quelli di Don Ippolito ne La Baronessa di Carini (2007) e quelli di Pietro di Bernardone, padre di San Francesco D’Assisi ne Chiara e Francesco (2007), tornando al cinema con I vicerè (2006) di Roberto Faenza.
Name Lando Buzzanca Height 6' 0″ Naionality Italian Day of Birth 25 September 1935 Set of Birth Palermo, Sicily, Italy Famous for
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source http://topbeautifulwomen.com/lando-buzzanca-biography-photographs-wallpapers/
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telodogratis · 1 year
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Lando Buzzanca, 'il merlo maschio' della commedia sexy all'italiana
Lando Buzzanca, ‘il merlo maschio’ della commedia sexy all’italiana
Read More(Adnkronos) – Nei suoi tanti film ha saputo rappresentare quelle che erano le frustrazioni sessuali dell’uomo comune nei confronti del gentil sesso e del matrimoniospettacoli(Adnkronos) – Nei suoi tanti film ha saputo rappresentare quelle che erano le frustrazioni sessuali dell’uomo comune nei confronti del gentil sesso e del matrimonioAdnkronos – ultimora
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goatpaste · 3 years
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*holds out a hand full of lint, coins and some new refs of my ocs*
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goatpaste · 4 years
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goatpaste · 7 years
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Introducing class 1A of the year 2063!
hey everyone i have been posting a lot recently BUT iv straight up designed two classes, class 1a and 1b that exist in the future of current bnha. just a fun little project lol
but ill be posting 10 students at a time so keep an eye out for it! for now heres part one of 1A, part two will be the second half of the class and their teacher
check out part two! here!
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giallofever2 · 5 years
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Born in this Day ...
(In Loving Memory to..) (in 🇮🇹 & 🇬🇧)
Laura Antonelli (as Laura Antonaz)
(28 November 1941 – 22 June 2015) was an film actress, who appeared in 45 films between 1965 and 1991)
🇮🇹 Laura Antonelli, pseudonimo di Laura Antonaz (Pola, 28 novembre 1941 – Ladispoli, 22 giugno 2015)
... Raggiunse l'apice del successo negli anni 1970 e 1980 percorrendo diversi generi cinematografici, dalla commedia leggera erotica al dramma, al cinema d'evasione e al film d'autore. Ottenne notorietà e successo come protagonista sensuale nel film cult Malizia di Salvatore Samperi.
Dopo aver girato alcuni Caroselli per la Coca Cola e posato per numerosi fotoromanzi diffusi anche all'estero, la Antonelli esordì nel cinema con piccoli ruoli in vari film, a cominciare da Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli del 1964 e Le sedicenni di Luigi Petrini del 1965.
La prima parte recitativa importante le venne offerta nel 1969 dal regista Massimo Dallamano che la selezionò come protagonista di Venere in pelliccia, film ispirato al romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, ma l'occasione sfumò per via dell'applicazione di una severa censura che bloccò l'uscita del film, che verrà riproposto sei anni più tardi con il titolo Le malizie di Venere.
La vera notorietà e il successo vennero nel 1971 quando la Antonelli recitò la parte della moglie del violoncellista ne Il merlo maschio, il primo di molti film erotici in cui l'attrice lavorò, interpretato al fianco di Lando Buzzanca e diretto da Pasquale Festa Campanile.
Nel 1973 interpretò il ruolo di una sensuale cameriera in Malizia di Salvatore Samperi, accanto a Turi Ferro ed al giovane Alessandro Momo. Il film, che incassò la cifra di 6 miliardi di lire, divenne un vero cult movie, entrando nell'immaginario erotico degli spettatori e innalzando l'attrice a "icona sexy" italiana: con la sua partecipazione al film la Antonelli ottenne il Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista, conferitole dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani e il Globo d'oro alla miglior attrice rivelazione, premio della stampa estera.
Per Laura Antonelli si spalancarono quindi le porte della notorietà e della ricchezza con un cachet che passò da 4 a 100 milioni di lire per film[4].
In seguito la Antonelli alternò interpretazioni in film d'autore come Trappola per un lupo di Claude Chabrol, sul cui set conobbe Jean-Paul Belmondo con il quale ebbe una travagliata relazione, Sessomatto di Dino Risi e Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini (per il quale vinse un secondo Globo d'oro), a film interamente scritti per la sua figura di attrice come Peccato veniale, sempre di Salvatore Samperi, o Divina creatura di Giuseppe Patroni Griffi nel quale la Antonelli interpretò una scena di nudo integrale della durata di ben sette minuti, un vero record per l'epoca.
Dal 1976 lavorò con registi che disvelarono il lato personale dell'attrice fino ad allora nascosto dalla sua prorompente fisicità: si ricordino L'innocente di Luchino Visconti, nel 1977, Gran bollito di Mauro Bolognini e Passione d'amore di Ettore Scola del 1981, per il quale ricevette una candidatura al David di Donatello per la migliore attrice non protagonista.
In seguito la Antonelli lavorò principalmente in commedie come Il Malato immaginario e L'Avaro, entrambi di Tonino Cervi con Alberto Sordi protagonista alternando altre interpretazioni nel filone erotico, sempre diretta da Samperi, in Casta e pura (1981), al fianco di Massimo Ranieri.
Per tutti gli anni 1980 lavorò in pellicole comiche o erotiche: fu insieme ad altri attori famosi nel cast di Grandi magazzini di Castellano e Pipolo e al fianco di Diego Abatantuono in Viuuulentemente mia di Carlo Vanzina. Nel 1985 interpretò La Venexiana, pellicola ispirata all'omonima commedia del '500, accanto a Monica Guerritore e al figlio dell'attore scozzese Sean Connery, Jason. Sul finire del decennio approdò sul piccolo schermo con due miniserie televisive che riscossero un discreto gradimento del pubblico: Gli indifferenti (1988) e Disperatamente Giulia (1989), dirette rispettivamente da Mauro Bolognini ed Enrico Maria Salerno.
🇬🇧 Antonelli's earliest engagements included Italian advertisements for Coca-Cola. In 1965, she made her first feature-film appearance in Le sedicenni, although her performance went uncredited.
Her American debut came in 1966 in Dr. Goldfoot and the Girl Bombs. Other roles followed; her breakthrough came in 1973's Malizia. She appeared in a number of sex farces such as Till Marriage Do Us Part/Mio Dio come sono caduta in basso!.
She worked in more serious films, as well, including Luchino Visconti's last film, The Innocent (1976). In Wifemistress, a romance film of 1977, she played a repressed wife experiencing a sexual awakening. Later, she appeared in Passione d'Amore (1981). Antonelli's most recent role was in the sequel Malizia 2000 (1991). She won the Italian National Syndicate of Film Journalists Award, Nastro d'Argento, in 1974 for Malizia.
From 1972 to 1980, Antonelli was the companion of actor Jean-Paul Belmondo. Before her relationship with Belmondo, Enrico Piacentini, a publisher, and she were divorced.
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Laura Antonelli (as Laura Antonaz)
(28 November 1941 – 22 June 2015) was an film actress, who appeared in 45 films between 1965 and 1991)
🇮🇹 Laura Antonelli, pseudonimo di Laura Antonaz (Pola, 28 novembre 1941 – Ladispoli, 22 giugno 2015)
... Raggiunse l'apice del successo negli anni 1970 e 1980 percorrendo diversi generi cinematografici, dalla commedia leggera erotica al dramma, al cinema d'evasione e al film d'autore. Ottenne notorietà e successo come protagonista sensuale nel film cult Malizia di Salvatore Samperi.
Dopo aver girato alcuni Caroselli per la Coca Cola e posato per numerosi fotoromanzi diffusi anche all'estero, la Antonelli esordì nel cinema con piccoli ruoli in vari film, a cominciare da Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli del 1964 e Le sedicenni di Luigi Petrini del 1965.
La prima parte recitativa importante le venne offerta nel 1969 dal regista Massimo Dallamano che la selezionò come protagonista di Venere in pelliccia, film ispirato al romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, ma l'occasione sfumò per via dell'applicazione di una severa censura che bloccò l'uscita del film, che verrà riproposto sei anni più tardi con il titolo Le malizie di Venere.
La vera notorietà e il successo vennero nel 1971 quando la Antonelli recitò la parte della moglie del violoncellista ne Il merlo maschio, il primo di molti film erotici in cui l'attrice lavorò, interpretato al fianco di Lando Buzzanca e diretto da Pasquale Festa Campanile.
Nel 1973 interpretò il ruolo di una sensuale cameriera in Malizia di Salvatore Samperi, accanto a Turi Ferro ed al giovane Alessandro Momo. Il film, che incassò la cifra di 6 miliardi di lire, divenne un vero cult movie, entrando nell'immaginario erotico degli spettatori e innalzando l'attrice a "icona sexy" italiana: con la sua partecipazione al film la Antonelli ottenne il Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista, conferitole dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani e il Globo d'oro alla miglior attrice rivelazione, premio della stampa estera.
Per Laura Antonelli si spalancarono quindi le porte della notorietà e della ricchezza con un cachet che passò da 4 a 100 milioni di lire per film[4].
In seguito la Antonelli alternò interpretazioni in film d'autore come Trappola per un lupo di Claude Chabrol, sul cui set conobbe Jean-Paul Belmondo con il quale ebbe una travagliata relazione, Sessomatto di Dino Risi e Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini (per il quale vinse un secondo Globo d'oro), a film interamente scritti per la sua figura di attrice come Peccato veniale, sempre di Salvatore Samperi, o Divina creatura di Giuseppe Patroni Griffi nel quale la Antonelli interpretò una scena di nudo integrale della durata di ben sette minuti, un vero record per l'epoca.
Dal 1976 lavorò con registi che disvelarono il lato personale dell'attrice fino ad allora nascosto dalla sua prorompente fisicità: si ricordino L'innocente di Luchino Visconti, nel 1977, Gran bollito di Mauro Bolognini e Passione d'amore di Ettore Scola del 1981, per il quale ricevette una candidatura al David di Donatello per la migliore attrice non protagonista.
In seguito la Antonelli lavorò principalmente in commedie come Il Malato immaginario e L'Avaro, entrambi di Tonino Cervi con Alberto Sordi protagonista alternando altre interpretazioni nel filone erotico, sempre diretta da Samperi, in Casta e pura (1981), al fianco di Massimo Ranieri.
Per tutti gli anni 1980 lavorò in pellicole comiche o erotiche: fu insieme ad altri attori famosi nel cast di Grandi magazzini di Castellano e Pipolo e al fianco di Diego Abatantuono in Viuuulentemente mia di Carlo Vanzina. Nel 1985 interpretò La Venexiana, pellicola ispirata all'omonima commedia del '500, accanto a Monica Guerritore e al figlio dell'attore scozzese Sean Connery, Jason. Sul finire del decennio approdò sul piccolo schermo con due miniserie televisive che riscossero un discreto gradimento del pubblico: Gli indifferenti (1988) e Disperatamente Giulia (1989), dirette rispettivamente da Mauro Bolognini ed Enrico Maria Salerno.
🇬🇧 Antonelli's earliest engagements included Italian advertisements for Coca-Cola. In 1965, she made her first feature-film appearance in Le sedicenni, although her performance went uncredited.
Her American debut came in 1966 in Dr. Goldfoot and the Girl Bombs. Other roles followed; her breakthrough came in 1973's Malizia. She appeared in a number of sex farces such as Till Marriage Do Us Part/Mio Dio come sono caduta in basso!.
She worked in more serious films, as well, including Luchino Visconti's last film, The Innocent (1976). In Wifemistress, a romance film of 1977, she played a repressed wife experiencing a sexual awakening. Later, she appeared in Passione d'Amore (1981). Antonelli's most recent role was in the sequel Malizia 2000 (1991). She won the Italian National Syndicate of Film Journalists Award, Nastro d'Argento, in 1974 for Malizia.
From 1972 to 1980, Antonelli was the companion of actor Jean-Paul Belmondo. Before her relationship with Belmondo, Enrico Piacentini, a publisher, and she were divorced.
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Laura Antonelli (as Laura Antonaz)
(28 November 1941 – 22 June 2015) was an film actress, who appeared in 45 films between 1965 and 1991)
🇮🇹 Laura Antonelli, pseudonimo di Laura Antonaz (Pola, 28 novembre 1941 – Ladispoli, 22 giugno 2015)
... Raggiunse l'apice del successo negli anni 1970 e 1980 percorrendo diversi generi cinematografici, dalla commedia leggera erotica al dramma, al cinema d'evasione e al film d'autore. Ottenne notorietà e successo come protagonista sensuale nel film cult Malizia di Salvatore Samperi.
Dopo aver girato alcuni Caroselli per la Coca Cola e posato per numerosi fotoromanzi diffusi anche all'estero, la Antonelli esordì nel cinema con piccoli ruoli in vari film, a cominciare da Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli del 1964 e Le sedicenni di Luigi Petrini del 1965.
La prima parte recitativa importante le venne offerta nel 1969 dal regista Massimo Dallamano che la selezionò come protagonista di Venere in pelliccia, film ispirato al romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, ma l'occasione sfumò per via dell'applicazione di una severa censura che bloccò l'uscita del film, che verrà riproposto sei anni più tardi con il titolo Le malizie di Venere.
La vera notorietà e il successo vennero nel 1971 quando la Antonelli recitò la parte della moglie del violoncellista ne Il merlo maschio, il primo di molti film erotici in cui l'attrice lavorò, interpretato al fianco di Lando Buzzanca e diretto da Pasquale Festa Campanile.
Nel 1973 interpretò il ruolo di una sensuale cameriera in Malizia di Salvatore Samperi, accanto a Turi Ferro ed al giovane Alessandro Momo. Il film, che incassò la cifra di 6 miliardi di lire, divenne un vero cult movie, entrando nell'immaginario erotico degli spettatori e innalzando l'attrice a "icona sexy" italiana: con la sua partecipazione al film la Antonelli ottenne il Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista, conferitole dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani e il Globo d'oro alla miglior attrice rivelazione, premio della stampa estera.
Per Laura Antonelli si spalancarono quindi le porte della notorietà e della ricchezza con un cachet che passò da 4 a 100 milioni di lire per film[4].
In seguito la Antonelli alternò interpretazioni in film d'autore come Trappola per un lupo di Claude Chabrol, sul cui set conobbe Jean-Paul Belmondo con il quale ebbe una travagliata relazione, Sessomatto di Dino Risi e Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini (per il quale vinse un secondo Globo d'oro), a film interamente scritti per la sua figura di attrice come Peccato veniale, sempre di Salvatore Samperi, o Divina creatura di Giuseppe Patroni Griffi nel quale la Antonelli interpretò una scena di nudo integrale della durata di ben sette minuti, un vero record per l'epoca.
Dal 1976 lavorò con registi che disvelarono il lato personale dell'attrice fino ad allora nascosto dalla sua prorompente fisicità: si ricordino L'innocente di Luchino Visconti, nel 1977, Gran bollito di Mauro Bolognini e Passione d'amore di Ettore Scola del 1981, per il quale ricevette una candidatura al David di Donatello per la migliore attrice non protagonista.
In seguito la Antonelli lavorò principalmente in commedie come Il Malato immaginario e L'Avaro, entrambi di Tonino Cervi con Alberto Sordi protagonista alternando altre interpretazioni nel filone erotico, sempre diretta da Samperi, in Casta e pura (1981), al fianco di Massimo Ranieri.
Per tutti gli anni 1980 lavorò in pellicole comiche o erotiche: fu insieme ad altri attori famosi nel cast di Grandi magazzini di Castellano e Pipolo e al fianco di Diego Abatantuono in Viuuulentemente mia di Carlo Vanzina. Nel 1985 interpretò La Venexiana, pellicola ispirata all'omonima commedia del '500, accanto a Monica Guerritore e al figlio dell'attore scozzese Sean Connery, Jason. Sul finire del decennio approdò sul piccolo schermo con due miniserie televisive che riscossero un discreto gradimento del pubblico: Gli indifferenti (1988) e Disperatamente Giulia (1989), dirette rispettivamente da Mauro Bolognini ed Enrico Maria Salerno.
🇬🇧 Antonelli's earliest engagements included Italian advertisements for Coca-Cola. In 1965, she made her first feature-film appearance in Le sedicenni, although her performance went uncredited.
Her American debut came in 1966 in Dr. Goldfoot and the Girl Bombs. Other roles followed; her breakthrough came in 1973's Malizia. She appeared in a number of sex farces such as Till Marriage Do Us Part/Mio Dio come sono caduta in basso!.
She worked in more serious films, as well, including Luchino Visconti's last film, The Innocent (1976). In Wifemistress, a romance film of 1977, she played a repressed wife experiencing a sexual awakening. Later, she appeared in Passione d'Amore (1981). Antonelli's most recent role was in the sequel Malizia 2000 (1991). She won the Italian National Syndicate of Film Journalists Award, Nastro d'Argento, in 1974 for Malizia.
From 1972 to 1980, Antonelli was the companion of actor Jean-Paul Belmondo. Before her relationship with Belmondo, Enrico Piacentini, a publisher, and she were divorced.
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