Perpetually longing for the song Laika (I think?) by some indie band from Singapore (I think?) that starts out, "Laika, Laika, 1957..." and then recounts her experience being launched into space. It's a great song and I've somehow lost the mp3 I'd downloaded of it years ago (I never would've deleted it on purpose). If this at all rings a bell for you, please drop me a message or something.
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Che poi sono sveglio di notte, penso a un articolo ma non lo scrivo. Dovrei smettere, come ho smesso tutte le cose. Non credo d’essere fatto per continuare, uno di quei giochi che si concludono in una serata: si crea il personaggio in un minuto e infine muore, l’arco narrativo compiuto e ormai inattingibile. I monaci tibetani creano continuamente entità all’interno della coscienza e le distruggono per imparare l’impermanenza di tutte le cose.
Quando guardi certi film capisci quanto sono vecchi dagli oggetti, i videoregistratori, i monitor a tubo catodico oblunghi come teste aliene. Non ci sono più eppure sono ancora lì incisi sul monolite d’ossidiana dell’infanzia insieme alla caduta del Muro di Berlino e alle preghiere della sera. Il disagio della sera, c’è scritto che uno smette di credere in dio quando trova se stesso oppure quando perde se stesso. I cani e i gatti e i cavalli che appaiono in film nemmeno troppo vecchi sono certamente morti, ormai. Dolci e abbandonati come gli oggetti. Inizio l’articolo parlando di Laika e dico, non era previsto che sarebbe tornata dallo spazio. Ma abbiamo imparato molto, abbiamo imparato che ovunque nell’universo c’è la stessa atroce ingiustizia di qui.
Ci saranno ancora queste conversazioni così belle? Io credo che ne avremo di più belle. Con altre persone, dici? Intendevo io e te, ma sì, anche con altre persone. Sorrido. Quand’è che si scambia la fascinazione degli inizi con il conforto dei ritorni? Quand’è che ci si accorge di non sapere più iniziare? Forse così si comincia a morire. Che faranno poi le capsule di Frisium che mi ha dato la neurologa. Mai prese. Che faranno per il mal di testa, che faranno per il sonno, e in genere. Con tutta probabilità, niente.
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