Tumgik
#immagine da condividere
Text
Buongiorno
APRI E CONDIVIDI L’IMMAGINE
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
attimi-sfuggenti · 25 days
Text
Forse alla fine ciò che sento è solo tanta paura. Il che è un bel guaio, è una sensazione che non so condividere, mi son sempre difesa da sola o comunque non l'ho mai mostrata. Una persona anni fa mi disse che prima o poi il bicchiere delle emozioni sepolte sarebbe traboccato. Ultimamente questa immagine mi torna in mente spesso. Che fosse vero? Che valesse anche per me? Ma soprattutto, cosa si fa ora?
6 notes · View notes
nineteeneighty4 · 6 months
Text
L'umiltà, questa sconosciuta.
Ieri il mio-pseudo- datore di lavoro mi ha presa in disparte e si è lamentato circa un fatto che stamani fatico ancora a comprendere. Dalle telecamere poste nel negozio si è accorto che io e l'altra ragazza, ovvero sua cugina, durante le ore lavorative parliamo o per meglio dire - dato che possiamo farlo di rado - scambiamo qualche battuta . Quando mi assunse fu chiaro nel dirmi che bisognava lavorare e non perdere tempo( del resto si sa come ragiona certa gente : deve sempre avere la certezza che non ti stia pagando per fare nulla), però specificò anche che la dipendente da loro assunta prima aveva un carattere e un umore terribili, tanto che i primi a lamentarsi furono proprio i clienti per la modalità con la quale venivano accolti e/o sbrigati. Fatta questa premessa mi disse poi che ci teneva ad instaurare un buon rapporto con il personale, a creare un ambiente sano e stimolante ma soprattutto specificò che il modo di rapportarsi è fondamentale, che bisogna essere gentili con le persone, e sorridere a chiunque. Memore, quindi, delle sue parole, pensando di avere a che fare con una persona intelligente e nonostante la mia reticenza ad essere "un animale sociale ", ho cercato fin da subito di instaurare un ottimo rapporto con chiunque, in particolar modo con la collega cui sono costretta, mio malgrado, a condividere mezza giornata. Ebbene questa cosa, nonostante io non stia un attimo ferma e adempia in maniera più che efficiente ai miei compiti (tanto da aver ricevuto complimenti da amici, conoscenti, clienti e tanti altri) è stata vista da uno dei figli del gestore - lo stesso che mi ha sottolineato l'importanza di certi atteggiamenti ; il più frustrato al quale andrà la gestione dell'attività-come una mancanza di rispetto nei suoi riguardi e se n'è uscito con un discorso senza né capo, né coda che è iniziato così :«Tu sai che quando qualcosa non va te lo dico, parlo chiaro e in faccia soprattutto. Il punto è questo, ogni tanto (che poi secondo me lo fa sempre) controllo le telecamere da casa, mentre sto sul divano e nel farlo mi sono accorto che tu e V parlate. Io mo' non voglio essere pesante, però te lo dissi che qua si deve lavorare. So che il più delle volte la colpa è di mia cugina perché questo problema è sorto anche con l'altra ragazza, ma la mia dipendente sei tu. Di certo non posso rimproverare lei. V è mia cugina, se qualcosa non funziona io me la devo prendere per forza con te. A lavoro non si deve discutere, evita di darle corda, non rispondere, lascia cadere la cosa. In altri posti funziona diversamente ma qui comando io, e così è . Non mi piace che i dipendenti parlino, per cui la parola da oggi in poi cerchiamo di rivolgerla solo al cliente. Poi fuori dal locale, ognuno può fare come vuole. Spero di essere stato chiaro,inoltre mi auguro che questa conversazione rimanga fra me e te».
Immaginate la scena o la situazione di stress che verrà ad instaurarsi da oggi in poi quando V mi saluterà/parlerà come di consuetudine e da parte mia troverà un muro... Come si può pretendere l'armonia quando in cambio si dà il comando tipico degli stupidi?. Purtroppo anche per essere un leader serve l'intelligenza. Una delle prime cose che mi ha insegnato mio nonno, è stata l'umiltà. Mi raccontava sempre che i suoi operai sedevano a tavola con lui, che nessuno discriminava nessuno. E che quella gentilezza dimostrata, quella fiducia concessa a priori e non l'oppressione a prescindere perché si è un capo e bisogna assurgere a quel ruolo, gli è stata sempre ripagata con la lealtà e con un team affiatato sul quale poter contare. Qui invece credono di poter ottenere cento dando in cambio uno zero spaccato e parlano di evoluzione senza essere evoluti mentalmente. L'armonia, la gentilezza, la tranquillità, la Bellezza d'animo, sono qualità che bisogna coltivare proprio come le piante di certo non si sviluppano negli ambienti oppressivi. Dominare è forza, e la forza è tipica dell'uomo, del maschio. Il capofamiglia detta leggi e nessuno deve permettersi di replicare. Questo ruolo nasce con la storia, perché fin dall'antichità il maschio si preoccupava di procacciare il cibo necessario alla sua sussistenza. Ma oggi non si fa neanche quello, oggi la gente va al supermercato e trova il prodotto, il cadavere o come volete chiamarlo bello e imbustato. Allora questa mentalità patriarcale ha rotto veramente le scatole. L'uomo di oggi-mai evolutosi realmente - può solo dettare leggi perché è un incapace.
9 notes · View notes
sorella-di-icaro · 2 years
Text
Tumblr media
Ciao sono Elena, ma sul web ho un sacco di soprannomi presi da tutti i miei fandom preferiti 🐇
Sono una piccola nerd, io adoro i videogiochi, l'abbigliamento comodo è diventato il mio migliore amico durante i periodi caldi e freddi, i film, gli anime, le serie tv, parlare della tecnologia.
Il caffè è la mia droga preferita da sempre, ovvero da quando lo scoperto e da lì non me ne sono distaccata, ci son giorni in cui ne bevo almeno due al giorno e la stessa cosa vale per le tisane in quei freddi e tardi pomeriggi di ottobre.
A volte leggo... I romance sono la mia passione più grande! Non solo per quanto riguardano i libri, ma anche i fumetti o i film.
Sono una nerd timida che cerca sempre di nascondere i propri sentimenti, ma che se riesci a tirarla fuori dal guscio forse ti parlerà dei suoi sogni e delle proprie passioni.
Sono gran appassionata di animali, mi piacciono tutti da quelli marini a quelli terrestri ma i cani di piccola taglia sono di gran lunga i miei preferiti.
Adoro la fotografia e spero che un giorno potrò approfondire questa mia passione, ma per ora mi limito a tenerla come hobby e condividere i miei scatti più belli su tutti i miei social e/o blog.
I videogiochi son diventati i miei migliori amici durante il periodo dell'infanzia che mi hanno accompagnata per tutta l'adolescenza fino ai miei attuali 26 perché nessuno come loro non mi capivano, potevi fare ciò che volevi senza essere criticata da nessuno... un mondo in cui a gente come me piace celarsi in un mondo dove tutto è possibile senza che tu venga giudicato.
Batman è uno dei miei supereroi preferiti che spero di approfondire un po' di più con i fumetti e non solo con i videogiochi o i film, praticamente adoro questo supereroe e tutte le sue gesta che compie con l'aiuto di Alfred il suo maggiordono di fiducia ed il suo braccio destro Robin che aiutano questo fantastico supereroe a tenere la loro città del cuore pulita da criminali come Joker, Harley Quinn o Poison Ivy che sono alcuni dei supercattivi di Gotham.
Sono un'amante delle schifezze, non ne mangio spesso ma quando le mangio mi metto sempre a guardare un buon film o una buona serie sul mio (g)old pc.
La mia bevanda preferita è l'Estathé al limone 🍋 in bottiglia di vetro e la birra fredda nei caldi periodi estivi.
Sono un'amante dei Dramma Asiatici, me ne sono vista un paio e, se anche sono tutti uguali o quasi, non riesco a farne a meno 🙈
Mi piace scrivere, non che mi consideri una scrittrice ai livelli dell Rowling, ma mi è sempre piaciuto mettere i miei pensieri e i miei piccoli sfoghi su carta per poi scoprire, all'età di 13 anni che si possono scrivere anche online grazie ai blog.
Ho iniziato a creare spazi web all'età di 13 anni e da lì non mi sono più fermata.
Dopo aver creato il mio primo blog con Blogger sono passata a Tumblr piatta forma molto più interessante di quella di Google perché puoi anche interagire con gli altri blogger.
Sono una fissata con i taccuini 🙈 ne ho così tanti che ne vorrei degli altri ma non so che farmene visto che non sono mai stata in grado di scrivere su quelle pagine per la paura di rovinarle o addirittura bucarle con la punta della penna 🤡 (I KNOW THIS IS TOTALLY INSANE)
Sono un'amante dei social media, mi piace creare profili e postare le mie passioni praticamente ovunque sul ma non per essere apprezzata per ciò che posto dagli altri ma bensì per aumentare le mie conoscenze informatiche 💻
Come altre passioni ho quello del viaggio... Un giorno mi piacerebbe viaggiare verso l'Oriente e scattare un sacco di belle fotografie da postare ovunque sui miei social
Sono una sognatrice, e rimarrò tale affinché uno dei miei tanti sogni che ho custodito nel mio preziosissimo scrigno non si avvererà.
Questo è il mio piccolo mondo, un mondo fatto di piccole cose come scatti fotografici fatti alla rinfusa, vestiti comodi, sogni, pizza, paranoie h24 e una gran dose di voglia di vivere che non vi immaginate.
Se tutto questo non vi garba... Non è un mio problema 🤍
Source image: @cassandracalin
179 notes · View notes
lostaff · 1 year
Text
Ch-ch-changes
🌟 Novità
La versione aggiornata della pagina delle impostazioni del blog sul Web è ora disponibile per tutti.
Il 2022 Year in Review di Tumblr è ora disponibile!
Tumblr ora può essere installato come app Web progressiva tramite Google Chrome e Microsoft Edge. Per verificarlo, vai su tumblr.com/dashboard in Chrome o Edge e fai clic sull'icona di installazione nella barra degli URL all'estrema destra.
L'editor di post sul Web ora supporta alcune scorciatoie da tastiera aggiuntive: ctrl + maiusc + z inserisce un blocco di collegamento, ctrl + maiusc + p inserisce un blocco di immagine (solo in Google Chrome), alt + maiusc + p inserisce un blocco di immagine (tutti i browser ), ctrl shift + L inserisce un blocco audio, e infine ctrl + virgola trasformerà il testo selezionato nel piccolo formato.
🛠 Correzioni
Abbiamo apportato alcuni miglioramenti al modo in cui gestiamo i post con immagini di dimensioni/proporzioni molto diverse nel modulo del post sul Web. L'anteprima nel modulo del post ora corrisponde anche a come apparirà il post nella dashboard una volta pubblicato.
La scheda "I tuoi tag" non si aggiornerà più dopo aver aperto le opzioni "Gestisci" (a meno che tu non modifichi effettivamente qualcosa nelle opzioni "Gestisci").
Risolto un problema per cui lo spostamento di un'immagine all'interno del modulo del post contava come un caricamento.
Sul Web, abbiamo risolto un problema per cui il pulsante "Segui" nella pagina /following si spostava su due righe in alcune lingue.
Risolti un paio di problemi con il modo in cui il nuovo editor di post web gestisce i blocchi di testo "Più grandi", che potrebbero causare la perdita della loro formattazione o la duplicazione.
Risolto un problema nell'editor di post in cui le icone dell'inseritore di blocchi venivano allineate in modo errato nelle finestre del browser più piccole.
La scorsa settimana, i post in coda sono stati pubblicati più tardi del previsto. Questo problema è ora risolto.
🚧 In corso
Niente da segnalare oggi.
🌱 In arrivo
Il tuo Year in review personalizzato!
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile! 
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un'occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
46 notes · View notes
piovra · 2 months
Text
Piovrandom 3.0!
Tumblr media
1. Piovrandom ha 16 anni e ho deciso di creare una terza veste. L’ultima realizzata era ormai datata nel 2015, ai suoi 7 anni.
2. Doppia colonna per la versione desktop, monocolonna per i dispositivi mobili (>1024px), con menu a comparsa da sinistra.
3. La 3.0 l’ho battezzata come “Nuntemollo” perché era doveroso e necessario un intervento serio sia di abbellimento che di ordine, oltre che di pulizia. Tra le altre cose, recentemente sono apparsi problemi con i post sincronizzati con Instagram, da cui venivano condivise le foto e diciamo chiaramente che era "l'alimentatore" principale in questo lido. Purtroppo però, non per colpa mia, non è più possibile il sincronismo automatico e gli embed manuali risultano orripilanti per la grafica: in sostanza non è più possibile condividere la sola immagine, bensì l'intera porzione del post su ig che comprende anche il nickname con sfondo bianco: soluzione orripilante per la veste di questo sito. In termini tecnici, il post viene inserito come se fosse un iframe che include tutto il contenuto. Per quanto mi riguarda, tutto ciò comporterà che le prossime foto verranno pubblicate manualmente. Una bella seccatura, ma non posso fare diversamente. Ultimamente le politiche di Zuckerberg mi stanno allontanando spontaneamente da Instagram poiché ormai è tutto incentrato sui reels e sulle produzioni video. In sostanza, è diventato un secondo Tik Tok e ciò è il motivo per cui ho condiviso mooolto meno anche qui. Tumblr, dopotutto, è rappresentato il mio terzo lido per quanto concerne la blogosfera: la mia storia sulla blogsfera, difatti, è sintetizzabile con l’esordio su Splinder nel 2002/03, poi MSN Spaces (12/2024) infine WordPress. Tumblr è nato a cavallo tra gli MSN Spaces e Wordpress nel 2006 ed oggi è l'unico blog rimasto in vita dopo aver mandato Piovrablog in pensione due anni fa.
4. I Tumblr sono l’unico luogo dove sento così vicino il ricordo degli MSN Spaces, per quello che hanno rappresentato nella vita del sottoscritto. La soddisfazione di tirare su un proprio spazio graficamente, con solo codice HTML/CSS/JS è un qualcosa di indescrivibile. Cerco sempre di realizzare le cose come meglio dovrebbero rappresentarmi e ciò vale anche per questo luogo.
5. Elenco dunque le cose su cui ho lavorato principalmente:
Fix alla struttura mobile che aveva diversi bug, alcuni dei quali da impazzirci solo per individuarli. Ho anche fixato lo sfondo che ora rimane fisso;
Riordinato le info post spostando tutto sotto ogni post. In sede ho aggiunto anche i pulsanti di condivisione: Facebook, Whatsapp, X, Pinterest, Telegram e mail;
Aggiunti effetti ai bordi (ben visibili su desktop) e gli effetti slide alle due colonne.
Sistemate le immagini e i video adattandoli ad ogni schermata. Ho cercato quanto più possibile di ordinare la visualizzazione di un set di foto;
Aggiunte pagina "privacy policy" e "disclaimer", ricordando a tutti questo tumblr è monitorato da tempo da Google Analytics e che i dati prelevati sono in formato anonimo;
Sistemate le pagine di ricerca e tag;
Tornata visibile la lista dei like e reblog sotto ogni post. I pulsanti stessi di interazione per la Community sono stati spostati sulla sinistra.
Sembrano poche cose, ma in realtà mi hanno portato via diverse ore che ho sfruttato nel mio tempo libero. E' da Gennaio che ho iniziato a rimettere mani sul codice. Così, tanto per farvi capire. Conclusioni. Anche se ormai i social hanno letteralmente divorato il pubblico delle nostre blogsfere, non smetterò mai di ringraziare gli ormai pochissimi sopravvissuti che mi leggono e soprattutto tutti coloro che come il sottoscritto continuano ostinatamente a produrre contenuti alla vecchia maniera, che poi alla fine sono il modo migliore per descrivere i nostri mondi, più di qualunque altra cosa, immagini filtrate e ben selezionate comprese.
Grazie a tutti. ❤️
2 notes · View notes
iviaggisulcomo · 10 months
Text
I giorni di giugno fatti a fette contengono le due parole d'ordine ripetute da tutti all'infinito "non affaticarti" - consiglio paradossalmente molto faticoso da seguire, per certi versi. Pare che passeggiare dopo il tramonto e leggere siano le uniche due cose che mi sono concesse, al momento. Non sto scrivendo, a parte i soliti scarabocchi su cose sciocche e insignificanti su un vecchio diario.
La fine di giugno mi ha regalato una bella immagine: i miei due amici più cari che passeggiano a piedi nudi sulla spiaggia mentre le onde bagnano le loro caviglie, si confidano di voler condividere il resto della vita, intrecciano le loro mani come a voler rendere visibile un legame che c'è sempre stato, anche quando erano distanti e soli.
Mi sono chiesto come ho fatto ad avere il loro affetto incondizionato, perché rientrano tra le poche persone che non mi vorrebbero diverso, nonostante tutto. Ho capito che la loro gioia condivisa conta molto di più, e che sacrificherei tutto per vederli felici, anche la mia vita.
(Grazie)
9 notes · View notes
Text
Tumblr media
La psicoanalisi ha smascherato le credenze umane nei confronti degli idoli e degli ideali di ogni specie. Sotto la sua onda d’urto anche i sentimenti più altruistici e solidaristici si sono rivelati solo povere maschere che ricoprivano l’avidità originaria della pulsione. Al fondo della natura umana non si incontrano buoni sentimenti, ma solo una spinta pulsionale che afferma sé stessa. All’origine della vita – come sosteneva già Hobbes – non c’è l’amore ma la guerra di tutti contro tutti. E se allora l’amore, di cui la retorica di ogni tempo si è riempita la bocca, non fosse che una impostura? Se l’essere umano al suo fondo volesse solo potenziare il proprio Ego, se la natura stessa dell’inconscio fosse profondamente criminogena, se la pulsione avesse di mira solo il suo proprio soddisfacimento, come spiega Freud, come potrebbe mai esistere un amore altruistico? Un atto di donazione di sé stessi verso l’Altro capace di prescindere dal narcisismo? Come può esistere un amore che non sia solo rivolto a noi stessi?
L’odio è più antico e originario dell’amore, scriveva Freud. È sotto i nostri occhi una escalation individuale e collettiva dell’incultura dell’odio, dell’anti-amore, del rifiuto, della segregazione, del respingimento dell’Altro in qualunque forma esso appaia. L’odio è una risposta difensiva finalizzata a salvaguardare la vita in pericolo, esposta, come direbbe sempre Freud, alla natura straniera e ostile del mondo. Se dimenticassimo questa verità ridurremmo l’amore ad una marmellata di buoni sentimenti o, più precisamente, per usare una categoria della psicoanalisi, ad una rimozione dell’odio. Ma proprio perché il primo movimento dell’uomo, il più originario, è quello della chiusura, dell’arroccamento e della paura nei confronti del mondo “straniero e ostile”, la possibilità dell’amore non può prescindere da questo carattere primario e dominante dell’odio. Ecco perché siamo così colpiti dai gesti di amore altruistico. Ci stupiamo forse sempre meno dell’orrore – che non ha limiti – e sempre di più dei gesti di amore e di solidarietà. Nondimeno è evidente, non solo agli psicoanalisti, che anche dove c’è amore serpeggia sempre una ambivalenza affettiva: io ti amo, ma poiché tu hai introdotto in me il seme della mancanza – poiché tu mi manchi proprio perché ti amo –, tu mi fai paura, io non mi posso fidare di te, tu sei pericolosa per la mia identità, ergo, ti odio.
L’amore è una vera alternativa all’odio solo quando sa assumere con slancio la dimensione della mancanza che l’esperienza dell’amore apre in noi. Si tratta di un movimento contro-natura: amo chi mi rende mancante. Come è possibile? La condizione dell’amore è quella di stabilire un rapporto di amicizia con la propria mancanza. Solo se si accoglie la nostra mancanza si può amare, ovvero sentire la mancanza di chi amiamo. Eppure ci sono amori che finiscono nell’odio e nella distruzione. Molto spesso sono gli amori più idealizzati, amori che hanno escluso l’insopportabile amando solo la bella immagine dell’Altro e non il suo fondo più insopportabile. Poi accade fatalmente che, in un momento o nell’altro, l’insopportabile faccia inaspettatamente irruzione e tutto frana, cade, si dissolve e di quell’amore non resta più nulla. Gli amori che finiscono nell’odio sono quelli che hanno cancellato l’insopportabile, che hanno amato solo l’immagine ideale dell’Altro, ovvero l’immagine che corrisponda alla nostre attese. Per questo Lacan diceva che un amore degno di questo nome sa amare tutto dell’Altro, dunque anche la sua parte più insopportabile. È un insegnamento che travalica il piano della vita amorosa e che investe ogni forma di legame umano: l’odio subentra all’amore quando l’idealizzazione lascia il posto alla delusione e questo accade tanto più facilmente quando l’infatuazione per l’Altro vorrebbe ricoprire i suoi limiti. Diversamente gli amori che durano sono gli amori che sanno condividere l’insopportabile, ovvero ciò che è veramente impossibile condividere.
Si dovrebbe allora aggiungere che se l’amore è amore non di qualcosa dell’Altro, ma di “tutto”, nulla
consentirà mai agli amanti di fare o di essere un tutto, di coincidere l’uno con l’altro. Ciascuno sarà infatti
confinato al non-tutto come verità ineliminabile di ogni rapporto. Il mito platonico dell’androgino non dice la verità sull’amore: ricostruire l’intero non può mai essere la meta dell’amore. Piuttosto quando amiamo facciamo esperienza di perdere l’intero, di conoscere la nostra insufficienza e la nostra vulnerabilità. L’amore da questo punto di vista non ricompone la sfera, non sana la ferita ma la apre perché ci costringe a incontrare la mancanza.
Ma se non possiamo aspirare a una totalità – è quello che accade invece nei regimi totalitari dove la massa ama e si sente amata dal suo leader, sentendosi un “tutto” – allora l’amore può essere una vera alternativa all’odio e non solo la sua fatale prosecuzione. L’amore scade nell’odio solo quando apre la ferita che avrebbe dovuto illusoriamente chiudere, ma se l’amore, invece, è la ferita, se è l’esperienza della mancanza, non è nel ritrovamento dell’intero, ma nella sua perdita che esso può realizzarsi. L’amore diventa così un grande antidoto ad ogni forma di odio, perché ci rende possibile fare amicizia con la nostra mancanza.
Il punto è che Freud non coglie la verità più profonda del messaggio cristiano. Egli riduce l’amore per il
prossimo ad una contraddizione insanabile: perché dovrei amare lo sconosciuto? Lo straniero? O, addirittura, chi non sopporto? E come dargli torto? Ma il limite del suo ragionamento consiste nel non intendere che il “prossimo” – come spiegherà invece Lacan – è innanzitutto la parte più dissonante di me stesso. L’amore suppone sempre l’accettazione di questo “prossimo interno”, di questo insopportabile che porto dentro di me. Allora colui a cui dichiaro il mio amore non è più la rappresentazione ideale di me stesso, lo specchio narcisistico che rende amabile la mia stessa immagine, ma diviene l’incontro con ciò che non intendo, che non posso avere e che non sono. La non coincidenza è, infatti, il senso più profondo di ogni legame d’amore. Per questo non c’è amore senza libertà, senza rispetto per la libertà dell’Altro. E per questo la violenza non fa parte dell’amore ma è la sua profanazione più estrema. Ogni amore ci espone al rischio di perdere una parte di noi stessi più che – come pensava Platone – di ritrovarla. Ma questo rischio comporta una gioia ineguagliabile che rende l’amore il più potente anti-depressivo in circolazione: esso introduce, infatti, una pausa, una tregua nel dolore infinito del mondo. Un nascondiglio? Un riparo? Una tana? Quando facciamo esperienza dell’amore facciamo esperienza di una interruzione nell’orrore insensato che accompagna l’esistenza. La mia esistenza, una volta amata, non è più alla deriva, non è più “di troppo”, ma si trova, come direbbe Sartre, voluta sin nei suoi minimi dettagli, “chiamata”, “attesa”, “salvata”. È tantissimo.
Massimo Recalcati
13 notes · View notes
alex23196 · 6 months
Text
Io sono una persona reale. Completa, con una terza dimensione, e tutte le mie controversie. Faccio rumore, parlo troppo, a volte poco, mi arrabbio, mi intristisco, sono idiota, e poi felice, e ballo, e cammino ed inciampo, e sono imperfetta. Non ti innamorare della mia immagine ombra. Se devi amarmi, ama anche i miei difetti.
Perché dopo anni di terapia e continue auto analisi, l'ho capito: non curerò mai le mie ferite, perché sono cicatrici che mi solcano da sempre. E come tali mi rimangono appiccicate addosso; bianche, frastagliate fratture della mia pelle, a ricordo indelebile di un dolore passato che pulsa ogni volta che ci poso lo sguardo e ci faccio scorrere le dita, e tu, ci fai scorrere le tue di dita.
All'inizio me ne vergognavo. Mi nascondevo dall'esterno perché pensavo di potermi annientare, uccidendomi con esse. Tacevo, e perdendomi nel mio stesso silenzio, speravo di non doverle affrontare.
Mi sono imposta poi di doverle camuffare. E mi rendevo matura, forte e stabile agli occhi di chiunque. Una quercia inamovibile, un cuore di ghiaccio, una barriera insormontabile. Determinata e ottusa forza a sfondamento inarrestabile.
Ho dato loro tutto il mio spazio, poi. Facendomi allagare, invadere, arrendendomi, rendendomi non vulnerabile, ma inerme. Ho vagato disarmata facendomi fare del male, accettandolo come giusto compenso per le mie mancanze: mi sono fatta imporre tutto il dolore che pensavo di meritare.
Ora, voglio credere di essere quasi adulta. Voglio credere di poter accettare questi segni, come la responsabilità di esserne custode attivo e luogo sicuro, che devo difendere e affermare. Scegliendolo giorno per giorno. Vorrei guardare le mie crepe e credere di essere normale, una semplice persona con comuni danni. Vorrei prendermi cura di me, e della mia personale ed unica storia.
E forse non dovrei condividere tutto ciò, perché troppo criptico e personale, ma la solitudine che ho provato mi spinge a raggiungere con poche parole chiunque io possa e necessiti di sentirlo: è normale soffrire, e arriveranno giorni migliori. Te lo prometto.
4 notes · View notes
Text
CAPIRAI..
APRI E CONDIVIDI L’IMMAGINE
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
plassocean · 9 months
Text
Tumblr media
Oggi sono stato con una mia amica per circa tre ore nella piazza di Piscinola, proprio nel luogo in foto, alchè una signora, passando, ci ha fermato dicendo: "Siete un quadro bellissimo"
Togliendo quanto mi abbia fatto sciogliere tale frase, m'ha fatto anche riflettere su quanto noi "giovani" tendiamo a soffermarci su cose come "Gli anziani che si tengono per mano", contemplando la bellezza di quei momenti che non appartengono a noi ma che speriamo un giorno siano momenti condivisibili anche da noi( insomma tutte quelle immagini molto Tumblr dei vecchietti che vedo pubblicare costantemente, anche se ormai ciò che vedo pubblicato qui su Tumblr sono solo foto di culi seni peni e sesso che,per carità, normalizzazione e sessualità sono concetti importanti però mi mi sono un po' rotto il cazzo della monotonia di questo social che ormai più che un social è diventato un diario per me), sottovalutando però quanto gli anziani facciano la stessa cosa nei nostri confronti, probabilmente il doppio di noi, e quanto questo possa essere un ottimo reminder per ritrovare semplicità o semplicemente apprezzare il bello, respirando, assaporando i momenti, o quantomeno, se proprio non si sa godere quasi di niente (come me), cercare di aver sempre presente che possiamo ancora essere noi stessi e ricominciare, con calma.
È anche interessante che una signora anziana, passando, si sia soffermata prima e fermata poi a dirci le belle cose che ci ha detto, dandoci tanta Gioia, e probabilmente provandola anche lei, seppur attraverso la malinconia, per il solo fatto di aver condiviso con noi quello che sentiva, laddove noi al massimo scattiamo una foto da lontano, o di nascosto, la postiamo su Tumblr perché "yo, questa foto è Deep, la devo condividere" e non condividiamo quella sensazione con i diretti interessati, perché magari loro non ci possono capire o boh, abbiamo vergogna.
La foto sopra è nata perché incuriositi dalla frase della signora, abbiamo chiesto a un altra passante di farci una foto cercando di ricreare tale situazione.
Ci siamo fatti na risata, ne è uscita na cosa carina, quasi vera come la precedente, seppur finta.
Mi piace come quella signora apprezzasse l'inarcatura della mia schiena e della sua solo perché vera. E come se sputasse in faccia a tutta la finta perfezione propinata oggi. È uno sputo in faccia a tutte le cose brutte e a tre quarti della nuova apparenza tossica di questa generazione. Non c'è niente di Tumblr, di Parigino/bolognese, Americano, artistico. Non ci sono poesie, non le stavo donando una rosa, non stavamo cantando come usignoli. Eppure abbiamo commosso il cuore di una persona con un immagine quasi tipica, statica, imperfetta.
Evviva i vecchi,
Evviva i giovani.
3 notes · View notes
arcobalengo · 10 months
Text
Chi si occupa di comunicazione sa che lo spazio dell'informazione e' militarizzato da anni. Cerberi dei servizi di sicurezza dei paesi della NATO presidiano i cancelli per difendere le narrazioni ufficiali, anche le piu' assurde e illogiche, ed evitare che voci ed opinioni discordi possano contraddire la propaganda e incrinare il consenso. Siedono nelle commissioni di vigilanza, lavorano nelle redazioni di giornali e telegiornali e nelle agenzie preposte a combattere "fake news e disinformazione" - sono in guerra contro tutto cio' che potrebbe disturbare la formazione e la tenuta del consenso. I social media, nati come progetto di questi stessi servizi di intelligence, hanno ovviamente schiere di cerberi a libro paga. Wikipedia e' uno dei canali privilegiati per veicolare revisionismo storico e narrazioni considerate "politicamente corrette" dall'apparato ideologico delle elite occidentali, incensare gli "amici" e diffamare persone scomode, demonizzare paesi e leader che rappresentano un pericolo per l'egemonia dell'Occidente. Non sorprende quindi che tra gli editor e gli amministratori di Wikipedia ci siano persone che lavorano per agenzie di comunicazione legate alla NATO, come non sorprende che l'autore del servizio del TG2 sui missili russi a Kiev contenente immagini tratte da un videogioco avesse partecipato alle missioni NATO in Kosovo, Libano, Afghanistan, Bosnia e Albania proprio come addetto alle psyop. Per lavorare nei canali mainstream un passato militare come propagandista della NATO non costituisce conflitto di interessi ma bensi' una garanzia di affidabilita'.
Per difendere la propria reputazione ormai si e' costretti a intentare procedimenti legali che durano anni contro chi diffonde informazioni false sul proprio conto. Io ad esempio ho querelato il Corriere della Sera e ad oggi non ho ancora ottenuto una risposta alla querela. Per difendersi invece dalla disinformazione di regime occorre in primo luogo collegare i neuroni e adottare un atteggiamento critico verso le narrazioni proposte, confrontarle sempre con quelle provenienti da fonti non allineate o di paesi non sottomessi ai diktat anglo-americani. Lungo preambolo per condividere questa notizia. L’amministratore HyperGio che lavora per la Nci Agency, agenzia di comunicazione della Nato, si e' dimesso da Wikipedia dopo aver bannato un editor che cercava di riportare una parvenza di imparzialita' sulla pagina dedicata al professor Alessandro Orsini. Purtroppo per un HyperGio che se ne va, ce n'e' subito un altro meno compromesso pronto a prendere il suo posto...e la pagina su Orsini resta comunque oscurata.
Alessandro Orsini: “Numerosi tentativi sono stati fatti di correggere la mia biografia nel rispetto delle regole (gli editor onesti non mancano) ma un gruppo di amministratori-detrattori, tra cui un analista della Nato, bloccava i profili che cercavano di emendare le menzogne pubblicate sul mio conto per danneggiare la mia immagine umana e professionale”. @LauraRuHK https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/06/21/dopo-le-proteste-ora-wikipedia-chiude-la-pagina-sul-prof-orsini/7201924/
6 notes · View notes
der-papero · 2 years
Text
Venerdì è stato uno di quei momenti dove rivivi un qualcosa che avevi e adesso non hai più.
Ero in mezzo ad un migliaio di persone che avevano tutte qualcosa in comune, una identità da condividere ed esibire.
Mi sono sentito nello stesso momento tanto solo e tanto in mezzo a gente con la quale stare, vivendo la sorpresa di come persone lontane le une dalle altre, provenienti da mille realtà, potessero salutarsi e abbracciarsi come vecchi amici. Immaginate un concerto dove, da un lato del palazzetto, uno si alza e urla "guarda chi cazz ce sta", puntando un gruppo che è dal lato opposto: era tutto un inseguirsi, corrersi incontro, stringersi, raccontarsi. Un po' come quando esci dalla chiesa alla messa di Natale.
Quando Nino D'Angelo e Gigi D'Alessio hanno iniziato a cantare, io li ho sentiti cantare tutti, TUTTI, insieme, in un coro perfetto, conoscevano ogni singola parola, intonazione, tutto il repertorio, ma proprio TUTTO, cantavano come se quella fosse stata l'ultima serata da vivi, come se domani dovesse finire il mondo e chisenefotte. Una canzone di Gigi D'Alessio è stata tutta cantata dal pubblico, lui ha solo eseguito al pianoforte, e non hanno sbagliato nulla, al punto che Gigi stesso ha allargato le braccia come se ci avesse voluto abbracciarci tutti, con una soddisfazione e una gioia simile a quella di uno chef che si vede tornare in cucina il piatto consumato dalla scarpetta.
La persona che avevo accanto non cantava soltanto, le interpretava le canzoni, avete presente quella parte de 'O Sarracin, quando la canzone fa
Tene 'e capille ricce ricce Ll'uocchie 'e brigant e 'o sol n'faccie Ogne figliol s'appiccie si 'o ver 'e passà Na sigarett 'mmocc, 'na man rint' 'a sacc E se ne va, smargiass, pe' tutt' 'a città
Lui recitava manco se fosse a teatro, e non era solo lui, eh, una partecipazione così io non l'ho mai vista, e ne ho fatti di concerti belli. L'ennesima dimostrazione che Eduardo de Filippo fosse un genio.
Ad una canzone di Nino D'Angelo, che purtroppo conoscevo poco perché seguo di più il suo periodo musicalmente più recente, si è seduto e ha iniziato a piangere. E questo era solo quello che riuscivo a scorgere con i miei occhi, ognuno ci metteva proprio l'anima in quello che sentiva, sciarpe del Napoli ovunque, foto di bambini appena nati da far vedere a mezzo palazzetto, e l'ha fatto anche Gigi D'Alessio, portando sul palco in braccio suo figlio, come se non ci fosse più differenza tra artista e pubblico, è come quando torni a casa, tiri via le scarpe e inizi a fare quello che ti piace, ti senti nel tuo mondo, e quello era un pezzo di Campania che si era trasferito a Stoccarda, per intero, senza contaminazioni, senza giudizi da culture che non capirebbero e alle quali non chiediamo di capire.
Io ci sto provando a scrivere quello che ho vissuto, ma non è facile, le parole non le trovo. Potrei raccontarvi, per farvi fare due risate, di quando Nino D'Angelo, in un raptus di follia partenopea, gli è venuta l'idea, pessima dal punto di vista tedesco, di arrampicarsi sul traliccio del palco per saltare su una cassa frontale e accompagnare il pubblico, come un direttore d'orchestra alto 3 metri, mentre due persone dello staff teutonico bestemmiavano in lingua ariana e provano a tirarlo giù di peso, prima che potesse cadere e poi chi cazzo glielo spiegava alla Versicherung che noi siamo fatti così, la cazzata la facciamo e basta, non esiste il verbo überlegen nella nostra cultura.
Tanto mi resterà di una serata dove sono stato a casa, incluse queste parole di una canzone di Nino D'Angelo, che da sole significano tutto:
te voglie ben pur assi' me dice ca' nun me vuo' ben
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
10 notes · View notes
lostaff · 11 months
Text
Ch-ch-changes
🌟 Novità
Sul web, stiamo sperimentando una riprogettazione delle attività che metta in risalto gli amici, le persone che segui e gli elementi non letti! Consulta questo annuncio per maggiori dettagli.
Sul web è ora possibile accedere all'Editor dei post di massa direttamente dal menu Account. Basta cliccare sull'icona dell'omino ed espandere un blog per rivelare il collegamento.
Nel modulo del post sul web, abbiamo rimosso varie scorciatoie da tastiera relative all'inserimento di nuovi blocchi o alla trasformazione di blocchi di testo in diversi sottotipi di testo. Molte di queste scorciatoie erano in conflitto con le scorciatoie a livello di sistema operativo e browser ed erano tutte ridondanti di fronte al menu di inserimento blocchi del modulo post, a cui è possibile accedere digitando una barra (/) in un blocco di testo vuoto. Continua a digitare dopo la barra per cercare il blocco desiderato, ad esempio /immagine.
Abbiamo aggiunto alcuni nuovi badge del blog per l'acquisto in TumblrMart: "Goncharov Enthusiast", "Commissions Open" e "Coppy". Vai a dare un'occhiata! Al momento, potresti avere solo uno di questi tipi di badge visibile sul tuo blog in una pila, ma resta sintonizzato per gli aggiornamenti in merito.
Il conteggio delle note sui post ha subito un piccolo intervento restyling per rendere più chiaro che è selezionabile/cliccabile.
Abbiamo aggiunto un nuovo indice di ricerca per gli URL utilizzati nei post, in modo che tu possa cercare un URL specifico su Tumblr e sfogliare i post che rimandano a quell'URL.
I nostri documenti API pubblici sono stati aggiornati con informazioni su come silenziare le notifiche push e l'attività su un post, più info in merito nell'attuale interfaccia di Tumblr!
🛠 Correzioni
Risolto un problema sul web per cui era possibile ribloggare accidentalmente o mettere in coda un post rispettivamente ricaricando la scheda o chiudendo il browser.
Sul web, non è più possibile attivare ripetutamente alcuna scorciatoia da tastiera tenendo premuti i tasti.
Risolto un problema con il modulo del post sul web in cui il limite di 140 caratteri sui tag veniva trattato come esclusivo, consentendo solo tag fino a 139 caratteri. I 140 caratteri completi sono ora consentiti, come previsto.
Risolto un problema che poteva causare la visualizzazione di una miniatura con contenuti per adulti nell'attività del blog quando qualcuno utilizzava una tua GIF in un post contenente contenuti per adulti. La miniatura è ora nascosta.
Quando si utilizza l'API per ottenere l'elenco delle note su un post, l'oggetto "avatar_url" del blog è ora incluso, come per altri endpoint API simili.
Abbiamo corretto un bug sul web che a volte impediva l'azione rapida di reblog/messa in coda solo per il primo post nel feed dei follower.
🚧 In corso
Analogamente alla correzione sopra menzionata, ora siamo a conoscenza di più tasti di scelta rapida che attivano azioni indesiderate, come il reblog o la coda, accidentalmente. Stiamo lavorando a una soluzione, quindi resta sintonizzato per gli aggiornamenti.
Se hai acquistato badge, ma non li hai ricevuti, contatta l'assistenza.
Siamo consapevoli del fatto che l'app per Android presenta ancora alcuni problemi di inserimento di tag di 140 caratteri, stiamo lavorando per risolvere anche questo problema. Al momento, devi premere "fatto" per inserire un tag di 140 caratteri.
🌱 In arrivo
Stiamo lavorando per aggiornare il Theme Garden per mettere in evidenza i temi che sono "compatibili con NPF", il che significa che sono impostati per fare in modo che i post di tutti i nostri editor abbiano l'aspetto che dovrebbero avere. Puoi leggere di più su cosa intendiamo con questo qui (EN).
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile! 
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un'occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
14 notes · View notes
rk-tmblr · 11 months
Text
“Being a part of a twin set” -Miya Twins [Haikyuu!!]
Note: ↓[Engl. version]↓
Prologo: “La necessità di un equilibrio”
Essere un fratello non è una cosa semplice.
Non lo è affatto, soprattutto quando ti ritrovi a condividere anche il tuo aspetto.
Perché in una casa dove è rimasto solo uno dei genitori, inevitabilmente cresci con la necessità di capire quanto importante sia l'equilibrio.
Per questo motivo Atsumu ed Osamu avevano imparato a comportarsi come il sole e la luna: se il biondo non sapeva trattenersi, era il cenerino ad essere paziente; se il maggiore (di soli sette minuti!!) aveva in bocca la parola voglio, il minore scuoteva la testa fingendo disinteresse; se il primo si faceva travolgere dalle emozioni, era il secondo a farsi abbastanza forte da sostenere entrambi...
Insieme facevano di tutto pur di non gravare sulle spalle della loro adorata Ma'. 
Anche se alle volte questo significava rinunciare ad una parte di loro stessi.
"Se sono felici loro, lo sono io" è il motto che sforzavano di ricordarsi quando diventava difficile e stringevano i denti, serravano i pugni, si mostravano invincibili per poter cautelare quell'equilibrio, per far sì che la sua bilancia non pendesse da un solo lato quando uno dei due osava essere un poco egoista, senza mai farlo vacillare né cedere.
Superficialmente la gente ha da sempre additato la loro interdipendenza come un legame morboso, ignorando il vero motivo latente: se sei da solo come faresti mai a sbarazzarti della tua immagine speculare, l'unica indissolubilmente a te legata per geni per sangue, l'unica che capisce e resta al tuo fianco nonostante tutto?
Osamu avrebbe tanto voluto chiederlo a quei bambini cattivi che alla materna prendevano in giro Atsumu, poiché incapace di relazionarsi con chiunque non fosse il suo gemello, ma tra i due era proprio lui ad essere fatto di parole e allora rispondeva ai bulli con le botte.
Solo il cenerino aveva il diritto di schernire il biondo e nessun altro.
Per calmare i suoi pianti mocciosi aveva provato a ragionare con lui, tuttavia Atsumu continuava comunque a voler fare amicizia con gli altri, ugualmente desiderava far parte del gruppo... quello stesso gruppo che irrazionalmente accoglieva Osamu, ma non anche lui. Ed allora incominciava a diffidare di quelle "amicizie", rinunciava loro dubitando della loro onestà dato il comportamento esclusivo che avevano nei confronti del suo gemello. Il cenerino cresceva sempre più cinico con il passare del tempo ed imparava a mostrare agli altri solo la sua apatica superficie, stanco della gente intenta a confrontarli per capire quale dei due potesse essere il migliore.
Le lagne di uno e l'asocialità dell'altro avevano portato la loro Ma' a preoccuparsi per loro, quindi assieme avevano cercato un modo per far parte di un gruppo in cui la loro sincronia sarebbe stata impossibile da rinnegare, fondamentale.  All'Inarizaki High tutti conoscevano i Gemelli Miya, la coppia incredibile ed intercambiabile divenuta l'incubo dei professori e di chiunque si azzardasse a sfidarli ma soprattutto il mostruoso duo nel campo da pallavolo.
Per forza di abitudine Osamu assecondava i capricci del biondo, come spendere ore extra in palestra per allenarsi o partecipare ad eventi sociali per conoscere persone, al caro prezzo della sua porzione di budino. Esatto, perché sarebbe andato anche il capo al mondo per suo fratello e la sua Ma', però il cibo aveva la sua priorità. Era in grado di restare impassibile ad una rovinosa caduta di Atsumu davanti ai suoi occhi, se fra le mani stringeva un caldo dorayaki, e di spezzare braccia se qualcuno tentava di rubargli un morso.
"Samu ama mangiare di gusto come Tsumu ama giocare a pallavolo!" scherzava di tanto in tanto Ma', facendogli passare l'appetito inconsapevolmente.
L'amore non c'entrava nulla con il suo peccato di gola.
No, lui non provava quel genere di sentimenti...
Quello ad agire di cuore era Atsumu, non lui.
No, lui era il gemello noioso, silenzioso e (anche si, dai) goloso, mentre Atsumu...
Beh, Atsumu era definitivamente il più solare dei due, quello più bello con il sorriso stirato sulle labbra, gli occhi vispi e vivaci ed il ciuffo dorato. Per questo aveva un fan club di ragazze che gli sbavavano dietro, anche se stranamente bastavano cinque minuti delle sue chiacchiere senza filtri a farle scappare via. Già, via per andare a cercare la sua copia e fare il paragone.
Se il biondo era stronzo per innocente natura, Osamu lo era diventato per esaurimento.
Era una cosa insopportabile, la odiava, la odiavano entrambi.
Come mai avrebbero potuto essere la loro libera persona, se la ricerca di comprendere quale dei due fosse quello giusto li perseguitava dovunque?
Al secondo anno di liceo Atsumu ed Osamu vennero divisi in due classi diverse e parallele.
2 notes · View notes
oblaz · 1 year
Note
Mia zia è acquario, finché ci siamo frequentati era una persona molto padrona della vita pratica, professionale e della gestione delle cose, ma anche abbastanza preda di sensazioni e sentimenti. Curiosa e sognatrice per natura, faticava molto a condividersi con qualcuno (e io la capisco moltissimo perché in qualità di gemelli che è un altro segno d'aria, suppongo e soprattutto ho le prove che a condividere i sogni si annacquano nel compromesso e alla fine muoiono sotto una spessa coltre di schifo) e infatti a 56 anni era single da 30 e io che pure ho una compagna da 8 anni penso proprio che non durerà molto e moriro felicemente solo.
Personalmente io amo stare per conto mio ma necessito - e ricerco costantemente - la condivisione del mio tempo, spazio e soprattutto pensiero! E per quanto qui traspaia sicuramente una mia versione molto sensazionistica nella vita vera sono molto più concreta, pratica e radicata, mi dicono dalla regia essere "colpa" del mio ascendente in capricorno. Però grazie, e che bellissima immagine quella dei sogni annacquati nel compromesso!!! Non assicuro di non rubartela in futuro!
4 notes · View notes