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#il ritratto di dorian gray
magismagisque · 2 years
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Molti danno agli altri ciò di cui avrebbero maggiormente bisogno per se stessi.
- Oscar Wilde, "Il ritratto di Dorian Gray"
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princessofmistake · 5 months
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Quando una persona mi piace infinitamente non rivelo mai il suo nome. Mi parrebbe di perderne una parte. Mi sono abituato ad amare in segreto. Credo che questa sia la sola cosa che possa farci sembrare misteriosa e meravigliosa la vita moderna. Le cose più comuni divengono deliziose, se appena si sappia nasconderle. Quando parto da Londra non dico mai dove vado. Se lo facessi, perderei tutto il mio piacere. È un'abitudine assurda, ne convengo, ma in questo modo ci si illude di attribuire qualche senso romanzesco alla vita. Pensate che io sia un po' sciocco, nevvero?
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schizografia · 2 months
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«Gladys, spero che Dorian ti abbia detto del mio piano di ribattezzare ogni cosa. È un'idea deliziosa.» (…) « Pensavo soprattutto ai fiori. Ieri colsi un'orchidea per mettermela all'occhiello; era una mirabile cosa, tutta macchiata, efficace come i sette peccati mortali. Senza pensarci, ne chiesi “il nome al giardiniere e questi mi rispose che era un bell'esemplare di Robinsoniana o un'altra tremenda cosa di questo genere. È una triste verità che abbiamo perduto il dono di dare alle cose dei nomi graziosi. I nomi sono tutto. Io non mi disputo mai con le cose; litigo unicamente con le parole, e questa è la ragione per la quale in letteratura detesto il realismo volgare. L'uomo che chiama vanga una vanga dovrebbe esser costretto a maneggiarla; è l'unica cosa per la quale sia adatto.
Oscar Wilde
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ilfascinodelvago · 2 years
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La differenza tra un capriccio e una passione eterna è che il capriccio dura più a lungo.
O. Wilde (non Olivia)
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th3decadentclam · 2 years
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"Never again! commanded his will. Again! Tomorrow! begged his heart. Oh Dorian. Oh Dorian!" Hesse ft Wilde
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"Adoro i piaceri semplici. Sono l'estremo rifugio che resti alle persone complicate."
- Il ritratto di Dorian Gray
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gregor-samsung · 2 years
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Vittorio Sgarbi
“ Vittorio Sgarbi nasce nel 1952 a Ferrara. Si capisce subito che non è un bambino come gli altri. Appena venuto al mondo è già così antipatico che l'ostetrico, per farlo respirare, anziché dargli il solito schiaffetto, decide di dargli un pugno. Sgarbi all'inizio incassa, ma poi la sera va al Maurizio Costanzo Show, manda a cagare il medico, querela la levatrice, si scopa tre signore del pubblico e torna a Ferrara in tempo per la poppata di mezzanotte. A sei anni Vittorio ha i primi guai con la giustizia. Iscritto dalla madre Caterina all'Istituto dei Canonici Mattei di Ferrara, Sgarbi durante uno scambio di figurine dei calciatori coi compagni, per avere Skoglunt, Stacchini e Dell'Omodarme, che gli consentivano di finire la raccolta, offre in cambio un Correggio, un Pisanello e un Vivarini della pinacoteca paterna. Succede il finimondo: il padre lo va a prendere a scuola e davanti a tutti i compagni e al Direttore gli dà un ceffone. Allora, come in una pagina di De Amicis, il piccolo Vittorio, con gli occhi gonfi di lacrime, si inginocchia, abbraccia le gambe del padre e gli morde le palle. «Lasciami, birba!», implorava dolorante il genitore. «Inculati, stronzo», rispose Vittorio tra il deliquio delle compagne di scuola. Allora il Direttore guardò fisso Sgarbi in mezzo al silenzio della classe e gli disse con un accento da far tremare: «Sgarbi, tu uccidi tuo padre!» Tutti si voltarono a guardare Sgarbi. E l'infame sorrise. Uscito dal liceo, Vittorio comincia ad appassionarsi alla storia dell'arte. Fruga cantine, magazzini, sacrestie. Rimuove quintali di polvere e ragnatele, poi finalmente mette a segno il colpo che gli cambia la vita. In un antico palazzo veneziano con l'intuito di uno Schliemann scopre, quasi completamente corrosa dall'umidità e dalla muffa, una vecchia contessa. La restaura, si fa fotografare al suo fianco e lei in cambio lo introduce nei salotti della mondanità veneta. Da quel giorno in poi il suo successo con le donne è strepitoso. Sarà quella faccia da vir melanconicus, saranno quelle gambucce di tenero sedano, saranno quelle manine eburnee e irrequiete sta di fatto che Sgarbi è come Shelley, come D'Annunzio, come Majakovskij, ha cioè il fascino del contenuto che fa trascurare quello della confezione. In una recente indagine della Makno alla domanda: Andreste a letto con Vittorio Sgarbi?, 50 donne su 100 hanno risposto «sì», mentre le altre 50 hanno risposto: «un'altra volta?» Naturalmente è proprio grazie a questo genere di riscontri che Sgarbi ha sviluppato un narcisismo spropositato: ormai non solo si crede più intelligente di Maurizio Costanzo ma addirittura più attraente. “
Gino & Michele, Saigon era Disneyland (in confronto), Milano, Baldini & Castoldi, 1991¹; pp. 75-76.
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castorin0 · 2 years
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L'amo e devo farmi amare da lei. Voglio ingelosire Romeo; voglio che tutti gli amanti morti odano il nostro riso e ne siano rattristati; voglio che un alito della nostra passione agiti la loro polvere e le ridonino la coscienza, svegli alla sofferenza le loro ceneri.
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xophiavisona · 2 years
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Al mondo c'è una sola cosa peggiore del far parlare di sé ed è il non far parlare di sé
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tvserie-film · 3 months
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Title:  The Picture of Dorian Gray (1890)
Author: Oscar Wilde
Vote: 7/10
Novel that succeeds in a philosophical way of beauty and pleasure in opposition to each other. Well-being is considered as an expression of the same inner purity and therefore a man addicted to vice can only be horrendous. However, the young Gray manages to avoid this misfortune with the help of a painting but his spirit will be devastated.
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princessofmistake · 13 days
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Lo studio era pervaso dal ricco profumo delle rose e, quando la brezza estiva frusciava lievemente tra gli alberi del giardino, dalla porta aperta penetrava l’intenso effluvio dei lillà o la fragranza più delicata delle rose canine. Dall’angolo del divano di cuoio orientale sul quale era sdraiato, fumando come suo solito innumerevoli sigarette, Lord Henry Wotton intravedeva lo scintillio dei fiori dei maggiociondoli – del colore e della dolcezza del miele –, i cui tremuli ramoscelli parevano appena in grado di sopportare il fulgore di tanta bellezza. A tratti, fantastiche ombre di uccelli in volo guizzavano sulle lunghe tende di seta tirate davanti all’ampia finestra, e creavano un fuggevole effetto giapponese che gli ricordava quei pittori di Tokyo dal viso di pallida giada che, con i mezzi di un’arte fatalmente statica, tentano di esprimere sulla tela il senso del movimento e della velocità. Il cupo ronzio delle api – che si facevano largo tra i fili d’erba alta non falciata o roteavano con monotona insistenza intorno agli aghi impolverati d’oro dei caprifogli sparsi in terra – rendeva la sensazione d’immobilità ancora più opprimente.
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schizografia · 2 months
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Come il ritratto di un'afflizione,
Un volto senza un cuore.
-Sì, a questo somigliava. Lord Henry rise.
Oscar Wilde
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la-novellista · 2 months
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"Definire è limitare."
-Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray
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perpassareiltempo · 9 months
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Ognuno di noi porta in se stesso il cielo e l’inferno.
Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray
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abatelunare · 1 year
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Libri che vanno letti 6
A mio modestissimo - nonché sindacabile - giudizio, le ragioni per cui bisognerebbe leggere Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde sono due. La prima è che l’ha scritto, appunto, Oscar Wilde. Ma se questo non fosse di per sé sufficiente, ecco la seconda: la prefazione di pugno dell’autore stesso. Una frase, per me, spicca su tutte le altre.
Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto.
Andrebbe impressa a fuoco nelle carni delle bestie ignoranti che pretendono di riscrivere la nostra cultura cancellando e proibendo questo o quel libro. Sulla base oltretutto di criteri che nemmeno loro capiscono fino in fondo. E direi che mi fermo qui. Se no finisce che trascendo. E mi bloccano i post.
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