In Giappone, il thè Bancha è noto, apprezzato e utilizzato per le sue proprietà, in un certo senso terapeutiche. Bancha in giapponese significa “thè ordinario”, proprio a indicarne l’uso comune e frequente.
Lo hojicha, ottenuto dalle foglie, lasciate essiccare per 1 anno e poi tostate.
Il kukicha, ottenuto invece dai rametti della pianta (di almeno 3 anni) che vengono lasciati essiccare per 3 anni e poi tostati.
Per questa particolarità di lavorazione il thè bancha viene genericamente chiamato anche "thè dei tre anni".
Ho letto che sia l’hojicha che il kukicha vengono raccolti a fine stagione di maturazione, che inizia a giugno fino a ottobre, per cui rispetto al thè verde:
essendo composto da steli e rametti, hanno un contenuto molto più basso di teina, hanno un sapore più fresco, ma delicato e deciso allo stesso tempo (il kukicha ha un sapore tostato e un retrogusto leggermente amarognolo, mentre l’hojicha è un po' più delicato) per cui possono essere sorseggiati anche ai pasti.
«Kukicha e hojicha hanno lo stesso profilo nutrizionale e vantano un discreto contenuto di vitamina A e B3 (la niacina) e di minerali come calcio e ferro e fluoro. La presenza di polifenoli, flavonoidi, antiossidanti e aminoacidi rendono il bancha un thè che supporta la maggior parte dei processi dell’organismo.»
Il bancha viene utilizzato per i suoi molteplici benefici sull’organismo umano, tra cui:
- Miglioramento della digestione: oltre ad aiutare il transito intestinale, il bancha aiuta a eliminare gonfiori e senso di pesantezza addominale.
- Depurazione dell’organismo: come pure il thè verde, il bancha favorisce il drenaggio dei liquidi corporei stimolando la diuresi. In questo modo aiuta l’organismo a eliminare le tossine immagazzinate e sostiene il fegato nella sua attività di depurazione.
- Ha effetti antiossidanti: aiuta l’organismo a eliminare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento precoce e dello stress ossidativo.
- Accelera il metabolismo.
- Dona energia: grazie alle vitamine e ai minerali che contiene aiuta a dare energia all’organismo, senza però gli effetti negativi, ad esempio, del caffè.