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#grammatica
ninoelesirene · 9 months
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Vorrei ringraziare i miei genitori, il mio quoziente intellettivo (in rapido ridimensionamento), la mia maestra Madre Marisa e il Liceo Ginnasio Classico Carlo Rinaldini per avermi equipaggiato con parole e costrutti sufficienti a stare dignitosamente al mondo e saperlo più o meno pensare e descrivere, nella forma e nella sostanza.
Mi sento un re a sapere, per esempio, che la punteggiatura è una ricchezza o che non si possono usare settantadue relative, di cui alcune ascrivibili al fenomeno maldestro del “che polivalente”, per raccontare fatti e opinioni i quali, quand’anche di valore, risultano inesorabilmente ridicoli se trasferiti con la sintassi de mi zia in cariola che fa la profonda (ed è arrogante, pure).
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scogito · 23 days
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Le verità bisogna dirle tutte 😄
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aitan · 2 months
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L'elezione in Sardegna della presidente Alessandra Todde mi ha fatto tornare in mente questa mia futile riflessione linguistica di un paio di anni fa.
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primavereautunni · 2 years
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L’equivoco più grande sta però nell’idea che si possa introdurre lo schwa o un altro simbolo grafico, ad esempio l’asterisco, senza prima pensare a come – e se – pronunciarlo, nella convinzione che si possa riformare la morfologia di una lingua partendo dallo scritto. Sarà pedante ricordarlo, ma le lingue nascono orali; i suoni precedono ontologicamente le lettere, la scrittura è un tardo – molto tardo – spin-off del parlato.
Andrea De Benedetti, Così non schwa, Einaudi 2022.
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daimonclub · 2 months
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Breve storia della lingua latina
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Breve storia lingua latina Breve storia della lingua latina, un articolo che ripercorre le vicende della lingua latina dal primo periodo al latino moderno, con alcune citazioni illuminanti, collegamenti e materiali utili. Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto 'sonoro' potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino. Giovannino Guareschi (1908-1968) Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciar passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio. Antonio Gramsci La lingua latina così esatta, così regolata e definita, ha nondimeno moltissime frasi ec. che per la stessa natura loro, e del linguaggio latino, sono di significato così vago, che a determinarlo, e renderlo preciso non basta qualsivoglia scienza di latino, e non avrebbe bastato l'esser nato latino, perocch'elle son vaghe per se medesime, e quella tal frase e la vaghezza della significazione sono per essenza loro inseparabili, né quella può sussistere senza questa. Giacomo Leopardi Sia in greco sia in latino, fino a Tertulliano, il significato che si dava al termine persona (che è l'equivalente del greco prosopon) era quello di "maschera" oppure di volto. Battista Mondin Il testo rappresenta il latino di oggi. È attraverso il testo che comunicano le élite (come voi, che state leggendo questo libro). Per le masse, invece, la maggioranza delle informazioni viene raccolta attraverso altre forme mediatiche: TV, film, musica e video musicali. Lawrence Lessig Escludete il Latino ed il Greco dalla vostra scuola e confinerete i vostri alunni entro angusti interessi limitati alla loro generazione e a quella immediatamente precedente, tagliando fuori tanti secoli d'esperienza quasi che la razza umana fosse venuta al mondo nel 1500. Thomas Arnold
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Breve storia del latino Loquendum ut vulgus, Sentiendum ut Sapientes. Parliamo come il volgo e ragionimao come i sapienti. Omnia vincit amor, et nos cedamus amori. L'amore vince ogni cosa; cediamo all'amore. Virgilio Dum inter homines sumus, colamus humanitatem. Finché siamo tra gli esseri umani, cerchiamo di essere umani. Seneca Acceptissima semper munera sunt, auctor quae pretiosa facit. Doni sempre assai ben accetti, è il donatore che li rende preziosi. Ovidio Si vis amari, ama. Se vuoi essere amato, ama. Seneca Amicitiae nostrae memoriam spero sempiternam fore. Spero che il ricordo della nostra amicizia sia eterno. Cicerone Ad turpia virum bonum nulla spes invitat. Nessuna aspettativa può indurre un uomo buono a commettere il male. Seneca Aequam memento rebus in arduis servare mentem. Ricorda quando il percorso della vita è ripido per mantenere la mente calma. Orazio Acclinis falsis animus meliora recusat. La mente intenta alle false apparenze rifiuta di ammettere cose migliori. Orazio Ubi concordia, ibi Victoria. Dove c’è unità, c’è vittoria. Publius Syrus Semper inops quicumque cupit. Chi desidera è sempre povero. Claudian
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Sintesi lingua latina La lingua latina era l'idioma dell'antica Roma e del vicino territorio del Lazio. Con la diffusione del potere romano il latino fu diffuso in ogni parte del mondo antico conosciuto e divenne la lingua dominante dell'Europa occidentale. Era la lingua degli studiosi e della diplomazia fino al XVIII secolo e della liturgia cattolica romana fino alla fine del XX secolo. La lingua latina non era originaria dell'Italia ma fu portata nella penisola italiana in epoca preistorica da popolazioni italiche emigrate dal nord. Il latino è un membro della sottofamiglia italica delle lingue indoeuropee; tra le lingue indoeuropee non italiche, è strettamente imparentato soprattutto con il sanscrito e il greco e con le sottofamiglie germaniche e celtiche. In Italia, il latino era originariamente il dialetto della regione intorno a Roma. All'interno delle lingue italiche il latino, il falisco e altri dialetti formavano un gruppo latino distinto dalle altre lingue italiche, come l'osco e l'umbro. Le prime iscrizioni latine sopravvivono dal VI secolo aC; i testi più antichi chiaramente in latino romano risalgono principalmente al III secolo a.C. Il latino fu influenzato dai dialetti celtici nell'Italia settentrionale, dalla lingua etrusca non indoeuropea nell'Italia centrale e dal greco, parlato nell'Italia meridionale già nell'VIII secolo a.C. Sotto l'influenza della lingua greca e della sua letteratura, tradotta per la prima volta in latino nella seconda metà del III secolo a.C., il latino si sviluppò gradualmente fino a diventare una grande lingua letteraria. Latino letterario antico La lingua letteraria latina può essere divisa in quattro periodi, corrispondenti in generale ai periodi della letteratura latina. Il primo periodo (240-70 a.C.). Questo periodo comprende gli scritti di Ennio, Plauto e Terenzio. L'epoca d'oro (70 a.C.-14 d.C.). Questo periodo è famoso per le opere in prosa di Giulio Cesare, Cicerone e Livio e per la poesia di Catullo, Lucrezio, Virgilio, Orazio e Ovidio. Durante questo periodo, sia nella prosa che nella poesia, la lingua latina si sviluppò in un mezzo di espressione altamente artistico e raggiunse la sua massima ricchezza e flessibilità. L'età dell'argento (14-130). Questo periodo è caratterizzato da una ricerca sia per l'elaborazione retorica e l'ornamento sia per l'espressione concisa ed epigrammatica, qualità queste ultime riscontrabili soprattutto nelle opere del filosofo e drammaturgo Seneca e in quelle dello storico Tacito.
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Breve storia della lingua latina Il periodo tardo latino Questo periodo, che va dal II secolo al VI secolo d.C. (636 circa), comprende la patristica latina dei Padri della Chiesa. Durante il periodo tardo latino le tribù barbare invasori introdussero nella lingua numerose forme e idiomi stranieri; questo latino corrotto era chiamato lingua Romana e si distingueva dalla lingua Latina, la lingua classica coltivata dai dotti. Latino parlato antico Il linguaggio colloquiale dei romani colti appare nelle opere di vari scrittori, in particolare nelle commedie di Plauto e Terenzio, nelle lettere di Cicerone, nelle Satire ed Epistole di Orazio e nel Satyricon di Petronio Arbitro. È caratterizzato dalla libertà di sintassi, dalla presenza di numerose interiezioni e dall'uso frequente di parole greche. Questo linguaggio colloquiale della buona società (sermo cotidianus) non va confuso con il sermo plebeius, la lingua delle classi non istruite, che mostra un maggiore disprezzo per la sintassi, un amore per le parole nuove e una ricerca della semplicità, soprattutto nelle parole ordine. Il sermo plebeius è noto come latino volgare, termine che talvolta include il sermo cotidianus dei romani più colti. Le lingue romanze si svilupparono non dalla lingua latina letteraria ma dal sermo plebeius del periodo tardo latino, quando era conosciuto anche come lingua Romana. Ad esempio, equus ("cavallo") cadde in disuso, e caballus ("nag", "cavallo da soma") fornì le parole romanze per cavallo (cheval, caballo); allo stesso modo, la parola romanza per testa (tête, testa) non deriva dal latino caput, ma da una parola gergale latina per testa (testa), letteralmente “pentola”. Latino medievale Il latino era la lingua delle lettere nell'Europa occidentale nel Medioevo. Il latino di questo periodo è chiamato latino medievale o latino basso. Anche per il popolo in generale il latino continuò ad essere una lingua viva, perché la chiesa forniva un'enorme massa di letteratura ecclesiastica sia in prosa che in poesia. La lingua, tuttavia, ha subito molti cambiamenti. La sintassi fu ulteriormente semplificata, nuove parole furono adottate da varie fonti e vennero all'esistenza nuovi significati; tuttavia, il latino cambiò molto meno durante questo periodo rispetto al francese o all'inglese. Nuovo latino o latino moderno Nei secoli XV e XVI nacque il Nuovo latino, chiamato anche latino moderno. Gli scrittori del Rinascimento produssero una nuova e brillante letteratura latina che imitava da vicino gli scrittori classici latini e in particolare Cicerone. Quasi tutti i libri importanti, scientifici, filosofici e religiosi, furono scritti in latino in questo periodo, comprese le opere dello studioso olandese Desiderius Erasmus, del filosofo inglese Francis Bacon e del fisico inglese Isaac Newton, e il latino era il mezzo di comunicazione. rapporti diplomatici tra le nazioni europee. Solo alla fine del XVII secolo il latino cessò di essere una lingua internazionale. Durante i secoli XVIII e XIX, tuttavia, rimase la lingua degli studiosi classici, e anche nel XX secolo i trattati accademici sono talvolta composti in latino. La Chiesa cattolica romana utilizza ancora il latino come lingua dei suoi documenti ufficiali. Nell'insegnamento moderno del latino sono stati accettati diversi metodi di pronuncia. Il metodo continentale si basa sulla pronuncia delle lingue europee moderne, la principale pronuncia continentale oggi è quella usata dalla chiesa cattolica romana, che favorisce una pronuncia simile a quella italiana. Nel metodo inglese, le parole latine vengono pronunciate come in inglese, ma ogni sillaba viene pronunciata separatamente.
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Modernità del latino Il metodo romano è una ricostruzione congetturale della pronuncia latina del periodo ciceroniano. Questo metodo è in uso nelle scuole e nelle università sia negli Stati Uniti che all'estero. I nomi propri, tuttavia, quando menzionati fuori dal loro contesto latino, vengono ancora pronunciati secondo i principi che governano la lingua del particolare paese; quindi, la pronuncia del nome Cicerone sarebbe in Germania Tsítsero, in Italia Chíchero, in Spagna Thíthero, in Francia Siséro, in Inghilterra Sísero. Il latino nell'antichità ha meno flessibilità e grazia del greco; il suo vocabolario era più limitato ed era meno capace di esprimere idee astratte. I romani si resero conto dei limiti della loro lingua e presero in prestito molte parole dai greci. Il latino, rigoroso nella sintassi e pesante nella dizione, ha vigore e precisione e si è rivelato nel corso dei secoli un mirabile veicolo per l'espressione di un pensiero serio. La sua sopravvivenza è stata duplice: non solo il latino letterario stesso è rimasto in uso fino ai giorni nostri, ma sopravvive anche nelle lingue romanze, che rappresentano l'evoluzione moderna del latino volgare; L'italiano, in particolare, può essere descritto come latino moderno (lingue romanze). L'inglese ha preso ampiamente in prestito dal latino, sia direttamente che indirettamente attraverso il francese. La lingua latina è significativa non solo per la sua letteratura, ma anche perché lo studio del suo sviluppo fornisce informazioni sulla storia della lingua in generale e in particolare sull'origine e lo sviluppo di alcune delle principali lingue dell'Europa moderna. Dal XVII secolo in poi, ma soprattutto durante il XVIII secolo, quando i modelli romani furono copiati in prosa e poesia, gli scrittori usarono parole o costruzioni grammaticali che avevano origine dal latino e che davano un'impressione del latino in inglese. Le parole di derivazione latina sono comunemente più lunghe e di significato più astratto rispetto alle loro controparti anglosassoni: ad es. visione (lat.) = vista (O.E.). In generale la dizione latina, quindi, sarà più astratta e suscettibile di essere polisillabica. La frase periodica è un tentativo di imitare la sintassi latina, lasciando il verbo principale fino alla fine della frase. Due prosatori del XVIII secolo appassionati di latinismo sono il dottor Johnson e Gibbon. Milton è famoso anche per le sue costruzioni latine in Paradise Lost (1667), come in "Him the Almighty Power/ Hurled headlong" che distorce il normale ordine inglese soggetto-verbo-oggetto in oggetto-soggetto-verbo. E per finire eccovi alcune tra le parole latine più famose che usiamo abitualmente tutti i giorni: Alter Ego/Bonus/Bonus/malus/Campus/Curriculum Vitae/Deficit/Et cetera/Ex Equo/Extra/Gratis/Idem/Incipit/In Extremis/Factotum/Junior/Lapsus/Monitor/Post Scriptum/Referendum/Sponsor/Super/Una Tantum/Tabula Rasa/Tutor/Vice Versa/Video/Virus. You can also read: Frasi e citazioni latine Proverbi e detti latini English, Greek and Latin Latin influence in the English language Latin and the English language Latin phrases in English Learn more visiting these useful websites: https://www.latin-english.com   Latin English Dictionary https://www.etymonline.com     Online Etymology Dictionary You can download the following books on Latin at this page: Latin Language: Bennett, Charles E.: New Latin Grammar; D’Oogle, Benjamin L.: Latin for beginners; Wine, women and songs. Medieval Latin Student’s Songs, including translation and commentary by John Addington Symonds. Read the full article
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ma-pi-ma · 2 years
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... vabbè il concetto è arrivato 😂
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wellamarke · 1 year
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this is a meme about the futility of Rules
image ID: the “Gru’s master plan” 4-tile meme in which the first page of the flipboard reads “In Italian, singular ‘o’ endings use ‘il’ and change to ‘i’ endings using ‘i’ in the pleural.” The second page reads “Singular ‘a’ endings use ‘la’ and change to ‘e’ endings using ‘le’ in the plural.” The third page, which Gru is also looking at dejectedly in the fourth panel, reads “Today’s lesson is about parts of the body!” end ID.
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ioamolitaliano · 1 year
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quando scrivete i post e mi sbagliate la grammatica vorrei rebloggarli solo per correggervi, che urto da leggere mamma mia, ma manco le elementari avete fatto?
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𝚅𝚘𝚘𝚛𝚣𝚎𝚝𝚜𝚎𝚕𝚜 (𝚙𝚛𝚎𝚙𝚘𝚜𝚒𝚝𝚒𝚎𝚜) / prepositions / prépositions / Präpositionen / preposizioni
🔹 Leer Nederlands ! / Learn Dutch ! / Apprenez le néerlandais ! / Lernen Sie Niederländisch ! / Imparate l’olandese !
🔹 OEFENING / EXERCISE / EXERCICE / ÜBUNG / ESERCIZIO
Antwooord op de vragen : Waar staan / liggen / hangen de dingen? Waar zitten ze in?. Situeer met een voorzetsel (prepositie)!
🔹 Woordenschat / vocabulary / vocabulaire / Wortschatz, Vokabular / vocabolario
de appel : the apple / la pomme / der Apfel / la mela
het gordijn : the curtain / le rideau / der Vorhang / la tenda
de plant : the plant / la plante / die Pflanze / la pianta
de pot : the pot / le pot / der Topf / il vaso
de bloem : the flower / la fleur / die Blume / il fiore
de vaas : the vase / le vase / die Vase / il vaso
het raam (= het venster) : the window / la fenêtre / das Fenster / la finestra
de asbak : the ashtray / le cendrier / der Aschenbecher / il portacenere
de sigaret : the cigarette / la cigarette / die Zigarette / la sigaretta
de vensterbank : the window-sill / l’appui de fenêtre / die Fensterbank, das Fensterbrett / il davanzale
de klok : the clock / l’horloge / die Uhr / l’orologio
de spijker : the nail / le clou / der Nagel / il chiodo
het schilderij : the painting, the picture / la peinture, le tableau / das Gemälde / il dipinto, il quadro, la pittura
de lamp : the lamp / la lampe / die Lampe / la lampada, il lume
de klink : the (door) handle / la poignée (de porte) / die (Tür)klinke / la maniglia (della porta)
de deur : the door / la porte / die Tür / la porta
de kaars : the candle / la bougie, la chandelle / die Kerze / la candela
de schouw : the mantelpiece, the chimneypiece / le dessus de cheminée, la tablette de cheminée / der, das Kaminsims, der Kamin / la mensola (del camino)
de haard : the fireplace / la cheminée, le foyer, l’âtre / der (offene) Kamin / il caminetto, il focolare
het vuur : the fire / le feu / das Feuer / il fuoco
het tafeltje : the small table / la petite table / das Tischchen / la piccola tavola
de telefoon : the telephone / le téléphone / das Telefon / il telefono
de bank : the sofa, the settee, the couch / le divan, le sofa, le canapé / die Couch, das (Liege)sofa / il sofà, il divano
de krant : the (news)paper / le journal / die Zeitung / il giornale
het kussen : the cushion / le coussin / das Kissen / il cuscino
de hond : the dog / le chien / der Hund / il cane
het boek : the book / le livre / das Buch / il libro
de tafel : the table / la table / der Tisch / il tavolo, la tavola
het tapijt (= het vloerkleed) : the carpet / le tapis / der Teppich / il tappeto
de muis : the mouse / la souris / die Maus / il topo
de stofzuiger : the vacuum cleaner, the hoover / l’aspirateur / der Staubsauger / l’aspirapolvere
de stoel : the chair / la chaise / der Stuhl / la sedia
de sla : the slad / la salade / der Salat / l’insalata
de kom : the bowl / le saladier, le récipient, le grand bol / die Schale, die Schüssel / l’insalatiera, la ciotola
de vork : the fork / la fourchette / die Gabel / la forchetta
de lepel : the spoon / la cuillière, la cuiller / der Löffel / il cucchiaio
het bord : the plate / l’assiette / der Teller / il piatto
het mes : the knife / le couteau / das Messer / il coltello
het glas : the glass / le verre / das Glas / il bicchiere
het ei [meervoud/pluralis : de eieren] : the egg / l’oeuf / das Ei / l’uovo
de eettafel : the dining table / la table à manger / der Esstisch / la tavola da pranzo, il tavolo da pranzo
de spin : the spider / l’araignée / die Spinne / il ragno
de robot : the robot / le robot / der Roboter / il robot
de auto : the car / l’auto, la voiture / das Auto, der Wagen / l’auto, la macchina
de mat : the mat / le (petit) tapis, la carpette / die Matte / il tappetino
🔹 OPLOSSINGEN / SOLUTIONS / LÖSUNGEN / SOLUZIONI
👉 Blog profnederlands : voorzetsels (preposities)
📘
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👉 Doctissimo : voorzetsels (preposities)
21-04-2022
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𝕆𝕟𝕧𝕠𝕝𝕥𝕠𝕠𝕚𝕕 𝕥𝕖𝕘𝕖𝕟𝕨𝕠𝕠𝕣𝕕𝕚𝕘 𝕥𝕠𝕖𝕜𝕠𝕞𝕖𝕟𝕕𝕖 𝕥𝕚𝕛𝕕 [= 𝕠.𝕥.𝕥.𝕥.] / 𝕗𝕦𝕥𝕦𝕣𝕦𝕞
future / futur simple / Futur I / futuro semplice
🔸 WERKEN : to work / travailler / arbeiten / lavorare
ik zal … werken : I will (shall) work; I’ll work / je travaillerai / ich werde … arbeiten / (io) lavorerò je zal / zult … werken : you will work; you’ll work / tu travailleras / du wirst … arbeiten / (tu) lavorerai hij, ze, het zal … werken : he, she, it will work; he’ll, she’ll, it’ll work / il, elle travaillera / er, sie, es wird … arbeiten / (lui, lei) lavorerà we zullen … werken : we will (shall) work; we’ll work / nous travaillerons / wir werden … arbeiten / (noi) lavoreremo jullie zullen … werken : you will work; you’ll work / vous travaillerez / ihr werdet … arbeiten / (voi) lavorerete ze zullen … werken : they will work; they’ll work / ils, elles travailleront / sie werden … arbeiten / (loro) lavoreranno u zal / zult … werken : you will work; you’ll work / vous travaillerez / Sie werden … arbeiten / (lei) lavorerà
👉 Profnederlands : o.t.t.t. (onvoltooid tegenwoordige tijd) / futurum
👉 Diaspora : o.t.t.t. (onvoltooid tegenwoordige tijd) / futurum
👉 Pinterest : o.t.t.t. (onvoltooid tegenwoordige tijd) / futurum
16-08-2022
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dosoguan · 15 days
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📚 Scopri la Lingua Coreana 🇰🇷 fin dal suo Alfabeto 🎯 ! ■ Apprendi 📖 Le Prime Regole di Grammatica 📌 la Grafia ✍️ e anche la Fonetica! 🌟 .** ● 🍀 Start from the Beginning with the Korean Language with ↪Progressive and Structured Lessons 🔗↔from the Hangul ✅ *………. 🎯
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s-memorando · 2 months
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Delirioso?
Amo la lingua italiana! È una dichiarazione matura e consapevole, credo che derivi da un gene specifico trasmessomi da mio padre. Mio padre era maestro elementare, poi giornalista, poi sportivo, ma essenzialmente era “maestro elementare”. Anche se è andato in pensione abbastanza presto ed ha quindi smesso di insegnare ai bambini, fondamentalmente è sempre rimasto un “maestro elementare”. Aveva…
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aitan · 10 months
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La volta che insegnai la grammatica italiana a ChatGPT
Approfondendo gli errori del bot (non per demolirlo o denigrarlo, ma per imparare a farne uso in modo attento, critico e attivo).
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Vi sono mai capitate esperienze simili con ChatGPT o con altri strumenti di intelligenza artificiale?
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patricia-heres · 3 months
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Praat Nederlands met me!
Nee, dit artikel gaat niet over het bekende lied of het televisie programma met dezelfde naam. Met een bijna tiener in huis lijkt het soms lastig om Nederlands te praten. Hier in Limburg zie je sowieso vaak al dat kinderen in het dialect met hun ouders praten. En dat is natuurlijk prima, als je dat als ouders ondersteunt. Ik, als niet Limburgse, ken het dialect en ik versta het. Ik kan het zelfs…
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khrenek · 5 months
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Un video riguardo il genere neutro nell’italiano medievale e rinascimentale che in parte è rinasto anche nell’italiano moderno, giusto perché, secondo i “soliti noti”, in italiano esistono solo il maschile e il femminile.
Non facilissimo, ma molto interessante.
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