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#c'era una volta in america
nickmikeoneshot · 1 year
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“In another life, I would have really liked just doing laundry… and taxes with you.”
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sslimbo · 3 months
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Sergio Leone sul set di C’era una volta in America - 1984
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patemi-pk · 9 months
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Nuovo episodio delle Altre $aghe, questa volta dedicato al mondo dei Topi.
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Mafia
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Emotivamente instabile dopo rewatch di tutti i film de Il padrino. E come se non bastasse decido di farmi del male facendo rewatching con C'era una volta in america edizione integrale (mancano 50 minuti che continuerò domani).
Questa estate doveva essere all'insegna di film con ambientazione estiva e invece a parte Corleone assolata e vari luoghi della Sicilia, i film di base sono tutti su morti ammazzati.
Eppure, è indescrivibile trovare sfaccettature diverse negli sguardi di Al Pacino e Robert De Niro. É emozionante sentire Ennio Morricone con le sue colonne sonore torcibudella. La scena finale de Il padrino parte terza mi ha distrutta: perfetto accostamento tra Cavalleria Rusticana e omicidio di Maria, colonna sonora da La cavalleria rusticana da pelle d'oca, scena disperata di Michael Corleone assolutamente struggente.
Mamma mia, questo sì che è cinema.
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valesempretanto46 · 2 years
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haiku--di--aliantis · 26 days
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Siamo schiavi di abitudini mentali che costruiamo noi stessi, per darci un'identità. Sbarre di liquirizia. Ma le cose, le persone, i sentimenti, il gusto, il senso del pudore e il comune sentire cambiano di continuo. E la tua identità te la dai solo essendo vero. È arduo e comunque sciocco ricercare e magari anche ottenere il consenso adattandoti alle mode o a ciò che viene ritenuto accettabile dalla media al momento. Se vuoi essere considerato "accettabile", allora persegui il consenso. Conoscerai il vero sapore della frustrazione. E il vuoto dentro di te.
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Se vuoi vivere da persona libera invece, segui le tue inclinazioni, i tuoi gusti e la tua stella polare interiore. A dispetto di chi ti tira per la giacca, di chi ti punta il dito contro. Le abitudini mentali, invece di darti sicurezza ti indeboliscono dall'interno. Ti danno un falso senso di appartenenza di cui non hai bisogno. Tutto si sgretola. Allora tu vivi davvero alla ricerca dello stupore. Ogni giorno. Cambia idea, se necessario, ma sii coerente con quello in cui credi adesso. È l'unico modo di esistere da persona veramente libera.
Aliantis
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Deborah's theme (Ennio Morricone da 'C'era una volta in America')
youtube
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telefonamitra20anni · 13 days
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Italian lover, italian Power.
#nonsonounlatinlover
Indossare la divisa di maschio latino, equipararsi ad un'etichetta per Marcello, sfiorava una latente intollerabilità. Italian lover, cadenzava una eco di convenzioni, in una misoginia contraria, canonica, una collocazione in un' etichetta, in un confine volgare dai tratti disturbanti e pruriginosi. Gli attribuiva meriti velleitari e demeriti, a cui Marcello non sentiva appartenenza. Tutto nasce per gioco, in America in un tempo scandito dagli anni sessanta, dopo la dolce vita, l'immagine in anima di quel personaggio, permane negli occhi dello spettatore e Marcello suo malgrado, complice di una straordinaria e fascinosa bellezza tutta italiana, permette a quegli stessi occhi di sognare, e li convince al punto tale di conquistarli. È nato il latin lover. Ma questa probabile conquista , lo inizia ad una "lotta eterna" all'etichetta, fatta di ironica intelligenza e incisività garbata. Durante tutta la sua carriera, nelle interviste, tra le domande a lui poste, c'era sempre spazio per quella, più inospitale: << "Marcello parliamo di donne" , "tu che sei un latin lover".. >> ma per lui, notoriamente uomo semplice, la semplificazione d'un esito di uomo, non poteva essere riducibile solo a questo. L'interesse dello spettatore però, era solleticato indiscretamente da un immagine, la sua, ridotta, ridimensionata, a ciò che avrebbe fatto tra le braccia di una donna. La convenzione di quell' etichetta, anche per sua ammissione, per quanto pruriginosa, talvolta in paradosso, ha calzato comodamente, meglio dire che Marcello abbia "riconosciuto rassegnatamente" che lo facesse, senza però non mancare di restarne distante, smentirla, indebolirla. Lo fa, e ancora una volta, si concede il "lusso di giocare", normalizzare, rendere leggero, guardare altrove.
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nickmikeoneshot · 4 months
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fallimentiquotidiani · 3 months
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Con quali?
C'era una volta in America, Blade Runner, La Sottile Linea Rossa, Il Cacciatore, Heat...
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filorunsultra · 10 months
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Heritage: Val di Rabbi - June 23
La settimana scorsa, a URMA, ho visto una vecchia borraccia Ultimate Direction appoggiata su un tavolo. Era venerdì pomeriggio, e i corridori dovevano ancora arrivare, così mi sono guardato attorno per provare a capire di chi potesse essere. Inaspettatamente, era del Michelino Sandri, che mi ha subito ragguagliato su dove l'aveva trovata. È venuto fuori che un negoziaccio di Dimaro, Val di Sole, aveva dei rimasugli di magazzino di UD: roba che nessuno comprerebbe, avanzi di epoche passate, per veri intenditori. Così qualche giorno dopo ho convinto Mattia e Roby a salire in valle con la scusa di fare una corsa in Val di Rabbi.
In realtà non mi capita spesso di andare in Val di Rabbi, ma è il posto perfetto per preparare gare dure, tipo UTMB o Hardrock, e anche per fare un giro in quota prima di Leadville. Siamo partiti dall'ultimo parcheggio gratuito del fondo alla valle, con l'idea di salire al Dorigoni e poi proseguire fino al Rifugio Lago Corvo per scendere dall'altro lato, ma purtroppo il tempo è peggiorato e una volta arrivati al Dorigoni siamo tornati indietro. Abbiamo pranzato con un panino al Casolet pagato 1$, poi ci siamo fermati a raccogliere un po' dell'acqua ferruginosa che esce da una piccola fontanella nascosta nel sottoscala delle terme locali. Entrando nella stanzina con il rubinetto si sente odore di ruggine, e il lavandino su cui cade l'acqua è incrostato di calcare rosso: l'acqua che ne esce non sa da acqua, pare di leccare un cacciavite, con retrogusto da Ferrarelle. Non è pubblicizzata né segnalata, la conosco per passaparola, e il che mi ha sempre fatto pensare che non siano molto soddisfatti se qualcuno la prende; comunque la porta è aperta. Arrivati a Dimaro abbiamo bevuto un caffè e mangiato un pasticcino, poi abbiamo cambiato bar e abbiamo bevuto due birre, e in fine siamo andati in questo famoso negozio.
In tutto, erano rimaste 12 borracce UD, di quelle vecchie, grigie, col beccuccio rosso. Le avevo cercate a lungo, anche su eBay e in altri siti di roba usata, ma in Europa sono introvabili, e quelle erano di certo le ultime rimaste. Il tipo del negozio ci racconta che una volta, prima che il marchio esplodesse, era lui a distribuirlo in Italia, ma quelle borracce non le capiva nessuno, così aveva finito per regalarle come premio alle gare. Il tipo del negozio deve averci presi per dei disagiati e ha fatto il possibile per rifilarci tutto a uno sconto del 60-70%, in modo da liberarsi definitivamente di quelle vecchie cianfrusaglie. UD si è diffusa in Europa solo negli ultimi anni, all'epoca era ancora una piccola azienda di Boulder, CO, fondata da Buzz Burell, ex brand manager di LaSportiva North America ma soprattutto fondatore del sito (e inventore del termine) Fastest Known Time. Una vera leggenda. Abbiamo finito per comprare tutte le borracce che aveva, inoltre Roby ha trovato un vecchio zainetto Ultimate Direction "Scott Jurek", che ha comprato per SwissAlps, e visto che c'era ha deciso di regalarmi in modo del tutto ingiustificato un bellissimo zaino "Anton Krupicka" del 2013 o 2014. In tutto gli abbiamo lasciato giù 300 euro, direi praticamente regalati: spero che almeno il tipo del negozio abbia portato a cena fuori la famiglia, quella sera. Probabilmente non è stato un grande affare, ma sarà divertente andare a correre con quella borraccia oggi, e con una vecchia maglietta Patagonia Montrail comprata a 5$ in un negozio di roba usata in Dakota Ridge a Boulder. Patagonia Montrail è stata la prima squadra professionistica di ultrarunning, e quella maglietta deve risalire agli anni in cui Goeff Roes vinse Western States, forse anche prima guardando il materiale della maglietta. In fondo, nemmeno quella maglietta usata è stata un grande affare, ma mi piace pensare che possa essere stata di Roes, o Jurek, o Koerner. Tra le altre cose, ho trovato anche questo vecchio blog (tutt'ora aggiornato): Run100s ("Run Hundreds") - A Not-For-Profit UltraRunning Corporation. Non lo conoscevo, ma il tipo che lo cura non è l'ultimo arrivato, è un ottimo concorrente di Matt Mahoney.
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antowilly · 9 months
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Hola,
Ahora vengo yo a hacerte una pregunta, tiene que ser algo relacionado con música, ya que es lo primero que se me viene a la mente cuando pienso en ti.
¿Cuál es tu banda sonora de películas favorita?
Wow, me encanta la pregunta porque soy un fan absoluto de la música de cine. Te voy a poner tres muy diferentes:
1.- La BSO de la película "The Omen" (La profecía en España). Es de Jerry Goldsmith, uno de mis autores favoritos. Esta compuesta a la manera de una misa clásica, con orquesta y coros, pero una misa satánica. Me parece aterradora y bellísima a la vez. Tengo debilidad por esta música, aunque no sea la idónea para escuchar en una reunión de amigos o en el coche. Jaja!
2.- Otro autor que me encanta es Ennio Morricone, y aunque tiene muchas, a cuál mejor, me quedo con la de "Once upon a time in America". Tiene unas melodías de un lirismo arrebatador, es profunda, tiene momentos jazzísticos, y es de una enorme belleza.
3.- Te pongo por último otro de mis autores favoritos, como es Danny Elfaman. Y como soy muy fan de los musicales, me decanto por la música que compuso para "Nightmare Before Christmas", que me parece un puñado de canciones maravillosas y con una orquestación magistral. Elfman tiene un prodigioso sentido del ritmo (lo demuestra en cada compás) y una gran inventiva melódica.
Esta es mi selección. Me he dejado en el tintero muchos autores (Vangelis, Miklos Rozsa, John Williams, Alex North, Alberto Iglesias...). Otro día más! Gracias por el aso, @amaranto. Un beso del tamaño de Australia.
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vvvounds · 7 months
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Buongiorno a tt, nessuno mi ha taggata ma volevo comunque fare sto post con 10 gif dei miei 10 film preferiti 🌟
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Profumo: storia di un assassino (2006)
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Inception (2010)
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Persona (1966)
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Black Swan (2010)
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Il cielo sopra Berlino (1987)
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Taxi Driver (1976)
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L'odio (1995)
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Trainspotting (1996)
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Blow Up (1966)
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C'era una volta in America (1984)
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“Nessuno t’amerà mai come ti ho amato io. C’erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: «Deborah esiste, è là fuori, esiste!». E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me?” (C’era una volta in America).
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scorcidipoesia · 1 year
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"Per non impazzire dovevi non pensare che fuori c'era il mondo, proprio non pensarci. Dovevi dimenticarlo. Eppure, sai, gli anni passavano, sembrava che volassero. Strano ma è così quando non fai niente. Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse "Sono inciampato". E l'altra eri tu. Tu che mi leggevi il Cantico dei Cantici, ricordi? «Oh figlia di principe | quanto sono belli i tuoi piedi nei sandali». Lo sai che leggevo la Bibbia tutte le sere? E tutte le sere io pensavo a te. «Il tuo ombelico è una coppa rotonda | dove non manca mai il vino. | Il tuo ventre un mucchio di grano circondato da gigli. Le tue mammelle sono grappoli d'uva. | Il tuo respiro ha il profumo delicato delle mele.» Nessuno t'amerà mai come t'ho amato io. C'erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: "Deborah esiste, è la fuori, esiste!" E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me?
C'era una volta in America (1984)
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patemi-pk · 8 months
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Ho iniziato una rilettura delle saghe pezziniane, che considero un po' l'inizio di un certo modo di pensare la serialità in Disney.
Sono partito dai Signori della Galazzia, una via di mezzo fra delle storie lunghe collegate e una vera impostazione seriale, per poi passare a C'era una volta in America, un grande classico e, forse la migliore del lotto, per la sua compiutezza.
Ora, grazie a Ebay, ho recuperato anche la vecchia ristampa delle Cronache della Frontiera.
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