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#buon sapore
iosognatore · 2 months
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Che un qualcosa abbia un buon sapore lo puoi scoprire solo con la bocca...
Come accade con il cibo, con il vino...con una donna...
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mynameis-gloria · 6 months
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Svegliarsi alle otto e trenta anche la domenica mattina, ancor prima della sveglia, ieri sera ho preferito andare a letto rassegnata a quello che era decisamente un sabato no. Caffè, fette biscottate e burro d'arachidi, scarpette e felpa in vita pronta per una corsetta, che poi si è trasformata in mezza camminata, ho cambiato pure giro, avevo bisogno di stimoli nuovi, di addentrarmi nel fittobosco (idea non molto geniale essendo giorno di caccia) ma per la mia testa ed il mio corpo è stato decisamente un toccasana. Tornata a casa ho svolto pure gli esercizi. Per pranzo mi attende un super risotto ai funghi. Questa domenica ha un buon sapore
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sophie-blanceur · 3 months
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Il pudore di una donna
ha sempre un buon sapore.
Malika Hayer
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io-sono-la-tua-favola · 3 months
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Sono le emozioni
a dare quel sapore buono alla vita….
Buongiorno e buon inizio settimana ☀️😘☕☕🌹
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occhietti · 2 months
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Trovati qualcuno
che sappia prepararti ogni mattina
un ottimo caffè amaro
perché tu sappia riconoscere il sapore
delle cose buone e fatte bene
che ti metta le mani tra i pensieri
facendoti arrossire senza farti vergognare.
- Andrew Faber
Buongiorno...☕🌻
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sciatu · 8 months
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IL CREPUSCOLO A SIRACUSA
Il tramonto ad Ortigia, vive di leggeri contrasti, come nel colorarsi di rosa delle antiche case e dei palazzi rivestiti così di una parvenza di quiete e pace contro la rombante fretta dei turisti che cercano un parcheggio, o di ciarliere comitive colorate che seguono sul cellulare, strade serpeggianti verso i punti più belli dell’isola o verso i tanti ristoranti che riempiono vicoli e cortili. È un contrasto che vive del lento scurirsi del cielo e dell’accendersi dei piccoli vicoli, del vociare dei ragazzi e delle silenziose forme statuarie dei grandi alberi, un contrasto che trovo nei balconi che raccolgono l’ultima luce contro il vociare sereno ed allegro delle famiglie sedute nei vicoli, nel veloce cambiare della luce del sole riflesso sulle alte finestre contro il pallore ingrigito dei vicoli bui, dell’andare e venire dei camerieri con le mani ingombre di profumate pietanze e nell’immobile nell’attesa del desiderato pranzo, nel passeggio lento ed intimo delle copie che raccolgono passionale amore nell’eleganza compita dei palazzi contro l’indifferente sonno dei bambini distesi in traballanti passeggini, nella musica tradizionale siciliana allegra e travolgente che scioglie la freddezza dei turisti nordici. Contrasto che si perde nelle strade principali affollate e luminose e nel silenzio dei vicoli dove i padroni sono gatti curiosi, contrasto che rivive nel silenzio degli imponenti cortili e nella baraonda dei ragazzi che giocano a calcio con una lattina di coca. Un contrasto che si scioglie nelle discussioni oziose delle coppie mentre si aspettano i piatti da consumare, nel sospiro leggero della brezza che scivola tra i vicoli silenziosi, nell’odore del mare che riempie le strade deserte e la barocca bellezza delle chiese. Anche noi ci fermiamo in un buon ristorante così che il sapore della notte ormai prossima si impreziosisca con il sapore dei calamari farciti da pinoli e uva passa e la fragranza fiorita di un vino bianco siciliano.
The sunset in Ortigia thrives on light contrasts, such as in the pink coloring of the ancient houses and buildings thus clad in a semblance of quiet and peace against the roaring rush of tourists looking for a parking space, or of chatty colored groups following on their cell phones winding roads towards the most beautiful points of the island or towards the many restaurants that fill alleys and courtyards. It is a contrast that thrives on the slow darkening of the sky and the lighting up of the small alleys, the shouting of the boys and the silent statuesque forms of the large trees, a contrast that I find in the balconies which collect the last light against the serene and cheerful shouting of the families seated in the alleys, in the rapid change of sunlight reflected on the high windows against the graying pallor of the dark alleys, in the comings and goings of the waiters with their hands full of perfumed dishes and in the motionless waiting for the desired lunch, in the slow and intimate walk of the copies that collect passionate love in the refined elegance of the palaces against the indifferent sleep of children lying in rickety strollers, in the cheerful and overwhelming traditional Sicilian music that melts the coldness of Nordic tourists. A contrast that is lost in the crowded and bright main streets and in the silence of the alleys where the owners are curious cats, a contrast that relives in the silence of the imposing courtyards and in the hubbub of the boys playing soccer with a can of coke. A contrast that dissolves in the idle discussions of the couples while they wait for the dishes to be eaten, in the light sigh of the breeze that slips through the silent alleys, in the smell of the sea that fills the deserted streets and the baroque beauty of the churches. We too stop in a good restaurant so that the flavor of the coming night is embellished with the flavor of squid stuffed with pine nuts and raisins and the flowery fragrance of a Sicilian white wine.
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diceriadelluntore · 2 months
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Pagine Golose
In polipo: pipere, liquamine, lasere inferes - Apicio, De Re Coquinaria, 9.5.1
Traduzione: Per il polpo: pepe, liquamen, laser e servi
De Re Coquinaria di Apicio è il primo grande libro sul cibo della nostra cultura occidentale: è solo in parte riassumibile in un ricettario perchè assomiglia più ad un indiretto atlante del gusto dell'Impero Romano (il libro, su cui ci sono le consuete dispute filologiche, risale al I secolo D.C., al culmine della potenza Imperiale romana). Nella ricetta del polpo, Apicio consiglia quindi di condirlo con il pepe (spezia le cui quantità di commerci nel corso della Storia fanno venire le vertigini), il liquamen, che è una variante del famoso garum, e il laser: non era una diavoleria di una primitiva cucina molecolare, ma un ingrediente ottenuto dalla resina estratta dalla radice del silfio, una pianta che cresceva esclusivamente sulle coste prossime alla città di Cirene in Libia. In età romana, tanto era richiesto il laser che la continua e non regolata raccolta del silfio ne provocò l’estinzione. Plinio ci dice che l’ultima pianta venne regalata all’imperatore Nerone e si dovette ripiegare su una sostanza analoga, anche se non identica all’originale, ricavabile da una pianta simile al silfio: l’asafoetida o assa fetida. Il nome, diremmo, non promette nulla di buono e infatti la presenza di zolfo rende il prodotto particolarmente maleodorante, almeno prima della cottura. Il laser originario, come il succedaneo da assa fetida, avevano notevoli proprietà medicinali riconosciute da sempre.
Piccola curiosità leggendaria: i semi hanno una forma particolare, che assomiglia al geroglifico egizio utilizzato per indicare il concetto del cuore (ỉb):
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da cui alcuni speculano si sia arrivato all'immagine del cuoricino.
Questa storia l'ho ritrovata in un foglietto in un altro libro stupendo che parla di cibo, Buono da Mangiare di Marvin Harris, dove il famoso antropologo si chiede e cerca di spiegare, per esempio, perchè in certe zone si mangia la carne di maiale e in altre no. E c'è una lista di libri legati al cibo (alcuni non li posseggo nemmeno, probabilmente era anche una lista di desideri) che lascio qui, divisi nelle sue sezioni con annessa piccola spiegazione:
Claude Levi-Strauss, Il Crudo e il Cotto; Marvin Harris Buono Da Mangiare e Cannibali e Re; Massimo Montanari, Il Cibo come Cultura
Il cibo dei giallisti: Manuel Vázquez Montalbán, Ricette Immorali. Camilleri scelse Montalbano come cognome del suo indimenticabile commissario proprio in onore del suo amico scrittore catalano, ed entrambi condividono la passione, critica e viscerale, per il cibo, tra le ricette della tradizione siciliana o quella catalana di Pepe Carvalho. Ma la passione del cibo è presenta in tutta la giallistica europea, dalle colazioni che la signora Hudson fa a Sherlock Holmes e al Dottor Watson, oppure ai pranzetti dei bistrot del Commissario Maigret annaffiati di Calvados. Al contrario, raramente i personaggi degli hard boiled americani hanno un buon rapporto con il cibo, se non con l'alcool con cui si accompagnano, spesso, sin dalle prime ore del mattino.
Antony Bourdain, Kitchen Confidential
José Manuel Fajardo, Il Sapore Perfetto
Redcliffe N. Salaman, Storia Sociale Della Patata
Nel 1903 Salaman fu nominato direttore dell'Istituto patologico del London Hospital, ma nel 1904 si ammalò di tubercolosi e dovette smettere di esercitare la professione medica e trascorrere sei mesi in un sanatorio svizzero. Gli ci vollero più di due anni per riprendersi completamente dalla malattia. Acquistò una casa a Barley, nell'Hertfordshire e, poiché non poteva tornare a praticare la medicina, iniziò a sperimentare una nuova scienza emergente, la genetica sotto la guida del suo amico William Bateson. Dopo diversi esperimenti falliti con una serie di animali e dopo aver chiesto consiglio al suo giardiniere, Salaman iniziò a sperimentare con le patate. Iniziando per caso, notò dapprima le caratteristiche recessive e dominanti delle varietà che incrociava (come aveva notato Mendel con i piselli), poi attraverso vari incroci fu il primo a creare ibridi di patate, che notò essere resistenti a numerose malattie, tra cui la peronospora della patata, che fu la causa principale della grande carestia che colpì l'Irlanda tra il 1845 e il 1849, decimandone la popolazione. Lo studio di Salaman, che spazia dall’antropologia all’archeologia alla storia agraria, incrocia molteplici campi dell’esperienza storica: ricostruisce i caratteri originari dei sistemi agrari dei vari paesi, riporta in luce la profonda commistione degli interessi agrari con quelli politici, restituisce scorci della vita materiale dei ceti più poveri; riconduce infine l’analisi dei comportamenti alimentari alle forme dell’immaginario collettivo."Un monumento insuperato di erudizione e di simpatia umana” (Eric Hobsbawm).
Se vi va, si potrebbe allungare la lista con tutti i contributi sul rapporto cibo\libri che vi vengono in mente, così da creare una piccola biblioteca al riguardo! Aspetto le segnalazioni!
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angela-miccioli · 1 year
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"L'ho anche frequentato per un periodo, uno tutto muscoli e addominali. Uno di quelli che quando ci sedevamo al ristorante faceva il conto delle calorie che gli mancavano da ingurgitare per completare il percorso ottimale segnato dal personale trainer. Uno di quelli che ordinava un filetto scondito. E che quando esordivo con la mia carbonara, mi guardava come se avessi arrotato un pedone sulle strisce.
"Ma di sera non è troppo pesante?".
Così mi disse, e io ripiegai con un finto sorriso su di un'ottima caprese.
Uno di quelli che poi, quando arrivi al dopo cena, ti toglie il vestito, lo ripiega, lo appoggia sull'appendino e volendo ci passa anche un po' di Stira e ammira.
Fu drammatica la serata e la ricordo ancora. La ricordo così tanto che da allora sono stata molto più accorta. Ho capito che un uomo (come una donna del resto) lo si capisce e lo si conosce a tavola.
Uno che ti ordina una bistecca con l'osso e magari ci sorseggia un brunello e quando ti versa il vino ti guarda negli occhi. Poi taglia il primo pezzo di Fiorentina e ti guarda ancora. E mica ti guarda. Ti spoglia. E ti spoglia mentre mastica e gode. Per il piacere della carne, per il sapore del rosso.
Uno che si siede e si ordina un'amatriciana. E alla prima forchettata ti fa il piedino, quasi a dirti "cazzo, ora ti metto al posto della pancetta".
Uno che si prende un tiramisù, e col cucchiaino ti imbocca, lasciando a te il pavesino più buono.
Uno che a tavola gode. E gode perché mangia e perché mentre mangia ti guarda.
E non vale solo per gli uomini. No la tavola è unisex.
Ma che son donne quelle che si siedono ed ordinano un'insalata? Ma che son donne quelle che guardano ad un pezzo di salame come se fosse un testimone di Geova? No, che non lo sono. E sono quelle che se poi ti invitano per un drink nella loro casa dopo cena, sull'uscio ti fanno levare le scarpe e ti infilano le pattine.
Le donne sexy sono altre. Sono quelle che un bicchiere di vino lo gustano e una pastasciutta la seducono.
Ricordo una scena, del film Flashdance. Lei un'operaia, lui il grande capo. La prima cena. Lei si toglie la giacca mostrando una schiena che vabbè. Si arriva fino lì. Ma poi inizia a mangiare aragosta. Con le mani. E si lecca pure le dita. Ma lo fa con una grazia, con una eleganza con una sensualità, che lui era già andato, era suo, che nemmeno quando lei ballava mezza nuda nel night.
Perché il buon cibo è come il buon sesso. E non c'è l'uno senza l'altro.
Ed io se parlo degli uomini, è perché donna sono.
E allora dico che va bene il romanticismo, la canzone ed il tramonto. Ma quando c'è da amare, come da mangiare, il maschio deve essere maschio.
E deve essere quello che ordina l'amatriciana e il vino rosso.
Perché poi noi donne siamo così. E ci piace essere prese così. Con passione con forza ed impeto. Con voglia ed irruenza. Così come si agguanta e si gusta un pezzo di rosticciana. Con le mani, mica con la forchetta."🍀
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relaxbeach1 · 3 months
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Tutto deve iniziare con un po di calore e propagarsi con un buon sapore...
Buongiorno a tutti!
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sophie-blanceur · 6 months
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Il pudore di una donna
ha sempre un buon sapore.
Malika Hayer
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io-sono-la-tua-favola · 11 months
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Quanto dura la felicità?
Il tempo di un sorriso...
E poi?
Poi passa e lascia un buon sapore... Buongiorno e buon fine settimana .. ☀️😘☕☕🌹
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occhietti · 6 months
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Trovati qualcuno che per te sappia scrivere d’amore che non abbia timore di mettersi contro gli dei, gli astri, il cielo i santi e le madonne che abbia il coraggio di ripeterti: non riesco a non pensarti senza essere felice.
Trovati qualcuno che sappia prepararti ogni mattina un ottimo caffè amaro perché tu sappia riconoscere il sapore delle cose buone e fatte bene che ti metta le mani tra i pensieri facendoti arrossire senza farti vergognare
qualcuno che ti faccia ripartire anche quando la vita entra a gamba tesa sui tuoi sogni e per rialzarti ti allunghi una carezza sopra gli occhi che non creda nei miracoli però li sappia fare
qualcuno se capisci cosa intendo a cui il cuore batta in modo strano e che non abbia paura di fartelo ascoltare.
- Andrew Faber
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canesenzafissadimora · 2 months
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Le donne lo sanno...
Le donne lo hanno sempre saputo...
che non si muore per amore,
ma che di amore al massimo si vive.
Ogni giorno.
Che certe delusioni,
bruciano come sapone negli occhi
e che i rimpianti fanno più male dei rimorsi.
Che anche quando il cielo
sembra essere troppo pesante,
avremo spalle abbastanza forti da sorreggerlo.
Le donne lo sanno che
lo sfarfallio allo stomaco
è l’anticamera di grossi guai.
Che nella vita si possono dare molti baci,
ma quelli che ce la cambiano,
sono al massimo un paio.
Che certi amori grandi iniziano quasi per gioco.
Che certi amori grandi durano per sempre.
O almeno fino a quando è bello crederci.
Che le amiche vere sono leali e discrete.
E un po’ pagliacce quando serve.
Che si può essere amiche di un uomo,
fino a quando uno dei due
non perderà la testa per l’altro.
Che gli ex si, sono buoni.
Ma solo se ripassati in padella.
Le donne lo sanno (bene)
che questo non è un mondo per donne.
Che ci sarà sempre il prepotente,
il maschilista, il cafone.
Che spesso si sarà giudicate
in base alla taglia del reggiseno
e non a quella del cervello.
Che le notti buie non sono mai troppo sicure.
Che la maternità non è spesso un diritto,
ma una scelta.
Che dovranno impegnarsi il doppio
per ottenere metà di quello che meriterebbero.
Le donne lo sanno che si può piangere
anche senza motivo.
Che essere emotive e lunatiche
non è poi cosi malaccio.
Che la sindrome premestruale
e le paturnie, sono un buon motivo
per prendersela con il prossimo.
Che l’ottimismo ha il sapore
del dolce della domenica
e il colore di un nuovo paio di scarpe.
Le donne lo sanno che essere sexy
è una questione di testa. E di lingerie...
Che gatte morte, paradossalmente, si nasce.
Che sono pochi, anzi rarissimi,
gli uomini ad avere il dono
di farti sentire come Mae West tra le lenzuola
e come Grace Kelly in mezzo alla gente.
E che sono questi gli uomini che ci piacciono.
Le donne, infine, lo sanno che
essere donne è un dono.
E forse anche un danno.
Che da loro tutto ha inizio e tutto finisce.
Che si nasce femmine
e che donne e libere
lo si diventa per propria scelta.
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cit.
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