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#buddhismo
klimt7 · 1 month
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Festival di tutto ciò
che è Oriente
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kaffe-mania · 1 year
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Tutti gli aggregati fisici o mentali sono causa di sofferenza qualora li si voglia trattenere ed essi cessino, oppure si voglia separarsene ed essi permangano.
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elisaluceanima-blog · 6 months
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greta1996 · 9 months
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Quando perdi, non perdere la lezione.
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nicksalius · 10 months
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Se desiderate vedere il Buddha
Oggi vi propongo la lettura di un brano attribuito a Bodhidharma, il fondatore del buddhismo Zen. In questo testo, il maestro ci invita a scoprire il nostro vero sé, la nostra natura buddhica, che è la fonte di ogni saggezza e felicità. Non basta seguire le pratiche esteriori della religione, come recitare i sutra o osservare i precetti, se non siamo capaci di guardare dentro di noi e di…
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kurokumoryuninjutsu · 9 months
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aledelvino · 1 year
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L'indecisione è causa di infelicità. #si #yes #no #forse #maybe #indecisione #indecision #infelicità #unhappy #unhappiness #buddha #buddhism #buddismo #buddhismo #filosofia #zen #zenbuddhism #yellow #light #pensieri #thoughts https://www.instagram.com/p/CpwJd5uo0Z0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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3rosesbloom · 1 year
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sophiaepsiche · 1 year
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Ajahn Chah citazioni
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Sulla natura della meditazione come conoscenza di sé
‘È solo quando rendiamo la liberazione dal dolore il nostro obiettivo ultimo che siamo sul giusto sentiero, niente di meno.’
‘La via d’uscita dalla sofferenza è la stessa meditazione. Detto in modo semplice, dobbiamo avere consapevolezza. Consapevolezza è conoscere, presenza mentale.’
‘Se siamo abili non ci aggrappiamo, lasciamo che le cose siano. Diventiamo ‘colui che conosce’.’
‘La conoscenza che sorge dalla pratica che conduce a una mente serena e la conoscenza che proviene dallo studio sono davvero lontane l’una dall’altra. La conoscenza che proviene dallo studio non è vera conoscenza della nostra mente.’
‘Il Buddha non elogiò chi crede agli altri, elogiò chi conosce se stesso’
‘Siccome le persone non osservano se stesse, non capiscono veramente cosa succede nella vita.’
‘Dicono di avere molte responsabilità e di non avere perciò tempo per la meditazione. Io chiedo: ‘[…] Avete tempo di respirare?’ ‘Sì’, rispondono. ‘Allora come potevate avere il tempo di respirare se il lavoro è così frenetico e caotico?’
‘Tutto quello che dobbiamo fare è cercare di essere consapevoli. Continuate solo a provare a entrare dentro di voi per vedere con chiarezza. Questa è meditazione.’
‘Quel che importa è essere consapevoli di voi stessi, ovunque siate e qualsiasi cosa stiate facendo.’
‘Da questo momento in poi la vostra consapevolezza si terrà lontana dal mondo esterno e sarà indirizzata all’interno, per focalizzarsi sulla mente.’
‘Il mondo scomparirà gradualmente dalla vostra consapevolezza e la mente non andrà più a svolgere alcuna attività esteriore. È come se foste entrati nella vostra ‘casa’, dove tutte le facoltà dei vostri sensi si sono riunite per formare un’unità compatta.’
‘Conservate sempre la presenza mentale e la consapevolezza. Samadhi significa che la mente è salda e incrollabile, e non è che la meditazione si pratica solo da seduti. Quando continuate la vostra vita quotidiana, rendete la mente ferma e stabile e mantenete sempre questo senso di saldezza come oggetto mentale.’
‘Dovreste continuare a praticare e a sviluppare costantemente la presenza mentale, senza mollare.’
‘Insegno spesso che se non si pratica con costanza, si tratta solo di gocce d’acqua. Gocce d’acqua perché la pratica non è un continuo e ininterrotto fluire. Sati (la consapevolezza) non è sostenuta in modo uniforme. Il punto importante è che la mente pratichi e non faccia altro. Il corpo non pratica. È la mente a farlo, è la mente che pratica. Se lo comprendete con chiarezza, vedrete che non dovete necessariamente sedervi in meditazione formale perché la mente conosca il samadhi. È la mente che pratica. Dovete farne esperienza e comprenderlo da voi stessi, nella vostra mente.’
‘Non appena lo capite da voi stessi, inizierete a sviluppare la consapevolezza nella mente sempre e in ogni postura. Se state facendo fluire sati in modo costante e ininterrotto, è come se le gocce assumessero la forma di un flusso d’acqua corrente dolce e continuo. Sati sarà presente nella mente di momento in momento e, di conseguenza, ci sarà sempre consapevolezza degli oggetti mentali. Se rendiamo la mente contenuta e composta senza interruzioni mediante sati, ogni volta che sorgono stati mentali salutari o non salutari saprete quali sono gli oggetti mentali che li causano. Conoscerete la mente che è calma e la mente che è confusa e agitata. Praticherete in questo modo ovunque andiate. Se addestrerete così la mente, la vostra meditazione maturerà velocemente e con profitto.’
‘Cercate di praticare in modo costante. Guardate gli svantaggi della pratica priva di costanza e sincerità e cercate di sostenere uno sforzo più mirato e continuo.’
‘Se praticate in un ritiro, non parlate per sette giorni e poi andate a indulgere per un po’ di mesi, non conta quanto rigorosamente abbiate praticato quei sette giorni, non otterrete alcun durevole vantaggio da quella pratica. Praticando così non andrete proprio da nessuna parte. In molti luoghi in cui si insegna meditazione questo problema non viene preso in reale considerazione o lo si trascura del tutto’
‘Il Buddha voleva che noi contemplassimo sempre’
‘Il Buddha disse: ‘la distrazione è la via per la morte’’
‘Ognuno dovrebbe essere il testimone di se stesso’
‘Gli insegnamenti che gli altri possono darti servono a indicare il sentiero, ma non è vera conoscenza.’
‘È come se il Buddha ti prendesse e ti portasse all’inizio del sentiero, dicendoti: ‘questo è il sentiero, percorrilo’. Non ti aiuta a camminare. Devi farlo da te.’
‘Ognuno si illumina da se stesso’
‘Devi solo praticare con tutto il cuore e arriverai alla vera comprensione; la pratica ti porterà nello stesso posto di cui parlano gli insegnamenti.’
‘Rendi te stesso un rifugio per te stesso’
‘Il vero rifugio è il cuore, nient’altro.’
‘Ove c’è confusione, proprio lì può sorgere la pace. Quando la confusione è penetrata dalla comprensione, quel che resta è la pace.’
‘’Rendere la mente vuota’. È vuota ma è ancora attiva. Questa vacuità è una cosa che di solito la gente non capisce; solo chi la raggiunge capisce il suo reale valore. Non è la vacuità del non avere nulla, è una vacuità interna alle cose che sono qui.’
‘Non è una vacuità in cui non c’è nulla, non è così. La gente che capisce in questo modo, sbaglia completamente.’
‘Il Buddha è ancora qui. Il Buddha è Verità. Indipendentemente da chi nasca o muoia, la Verità è ancora qui. Noi dovremmo avvicinarci al Buddha, dovremmo entrare in noi stessi e trovare il Dhamma.’
Dal libro ‘Insegnamenti’ Ajahn Chah scarica pdf o ascolta audiolibrio
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nata-yoga · 2 years
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Plesso laringeo-cervicale Viśuddha  विशुद्ध (il purissimo) 14 maggio 2022 h 16.00 Nutrimento, espressione e risonanza dell'Identità Creativa Yogadanza Counseling e Arteterapie Lu' ॐ Ayubowan ❤ ॐ ❤ #beyourself #yoga #yogagram #mandala #asana #yogalover #kundalini #yogacommunity #yogatime #evoluzionepersonale #pleasefollow #firstpost #buddhismo #compassione #frasi #instalike #followme #tantra #picoftheday #tantrismo #benessere #empatia #energiapositiva #counseling #equilibrio #me #buddha #donna #love #meditazione (presso San Lorenzo (Roma)) https://www.instagram.com/p/Ccqg6sXq1pg/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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it-d0esnt-matter · 5 months
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Allora raga, stasera vorrei parlarvi di un botto di cose. Non so cosa pubblicare per prima fra un post sul patriarcato, uno sul buddhismo e n'altro sul tuning (c'è una bella novità per la mia piccolina)
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Riferimenti buddhisti in "Saiyuki" parte 1
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Questa scena mi piace molto sia per come è disegnata (lo stile molto bello, lineare, pulito e dettagliato) sia per le parole di Hakkai. Quando Goku dice “Sembra quello vero”, Hakkai replica dicendo “Perché lui è quello vero”. Nonostante non sia sempre come un vero Sanzo (come uno si aspetterebbe, sentendo il suo nome), egli è il vero Sanzo poiché è investito sia del titolo di “Sanzo” sia del Sutra che porta alle spalle. Anche qui notiamo la “doppia natura” dei personaggi minekuriani, in questo caso Genjo Sanzo, che solitamente non si comporta da “vero” Sanzo (conosciamo bene i suoi difetti) ma che in base all'occasione (cerimonia religiosa) sa esserlo (meno male che i fedeli non lo vedono quando i riflettori sono spenti altrimenti XD). Dobbiamo indossare delle vesti e delle maschere non sempre proprie in funzione dell'occasione e del momento.
La cosa però che mi è piaciuta di più (a dire il vero mi piace tutto, specie il Reload Blast), dato che sono un po' di anni che studio il Buddhismo, sono stati i riferimenti buddhisti che qui metto, prendendo l'immagine di sopra e modificandola un po':
Il primo simbolo che mi ha colpita è stato il Nodo senza fine (in Sanscrito srivatsa, in Tibetano dpal be’u) o Nodo dell'eternità. Esso è composto da linee chiuse intersecantesi ad angolo retto e simboleggia il ciclo di esistenza senza inizio, il legame inestricabile di saggezza e metodo compassionevole dell’illuminazione di Buddha e l’infinito amore ed armonia. In origine pare sia stato connesso ai Naga (in Tibetano klu) esseri serpentini metà umani e metà serpenti, legati all'elemento acqua, protettori di tesori, Sutra (il Sutra della Prajnaparamita venne nascosto dal Buddha nel reame dei Naga) e anche Insegnamenti tant'è che alcuni di essi sono Dharmapala (protettori del Dharma). Questo simbolo è anche associato al nandyavarta una variante dello swastika, simbolo primordiale del divenire senza fine inoltre è uno degli Otto Simboli di Buon Auspicio nel Buddhismo, buon auspicio perché? Perché esso è il più alto simbolo di buon auspicio se viene offerto insieme a un dono o a uno scritto ed indica il legame tra chi dona e chi riceve, ricordando che ogni effetto positivo e favorevole per noi in futuro ha le sue radici, le sue cause dalle nostre azioni nel presente. Come detto rappresenta il legame di Saggezza e Metodo e questi due, tantricamente, sono l'energia femminile (Saggezza) e maschile (Metodo). Dato che non ha né inizio né fine simboleggia anche l'infinita saggezza e conoscenza del Buddha e l'eternità del Dharma per mezzo del suo incessante divenire ed essere nella sua manifestazione per il bene di tutti gli esseri senzienti. Qui una sua immagine:
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Autore Dontpanic (= Dogcow on de.wikipedia) anche se è in pubblico dominio
L'altra cosa che balza all'occhio è il Mandala ( in Tibetano dkyil khor) che più in generale rappresenta il palazzo,il campo di energia,l'ambiente illuminato,la Terra Pura dello Yidam considerato. Qui nell'immagine il disegno è molto generico,ma avvicinandomi e ingrandendo l'immagine al suo centro potrei dedurre una sillaba-seme,le quali sono legate agli Yidam (tradotto dal Sanscrito,secondo me molto malamente perché fuorvianti,come “divinità meditazionali”,mentre Yidam in Tibetano vuol dire “sforzo della mente”). Esso rappresenta la quintessenza di tutte le percezioni fenomeniche,il supporto permette al praticante di accedere a tali percezioni e il centro non è altro che la mente dei Buddha. Il Mandala è perciò un mezzo abile per purificare e trasmutare la percezione oscurata degli esseri ordinari in percezione illuminata. Abbiamo tre modi per considerare il Mandala:
Mandala della Base: è il Mandala naturale della Visione, la purezza di tutti i fenomeni.
Mandala della Via: esso è il mezzo per integrare la pratica con tale Visione e si suddivide in due aspetti. Il Mandala grafico che rappresenta il piano della realtà e il Mandala del significato che riguarda le esperienze del praticante, che riguarda a sua volta il Mandala esterno delle percezioni esterne, il Mandala interno delle percezioni interne e il Mandala segreto che rivelano la mente di saggezza.
Mandala del Frutto: è realizzato quando si ottiene l'Illuminazione (il Frutto della Via) di un Buddha (i tre corpi o trikaya e le cinque saggezze).
Il Mandala può avere molti significati a seconda del contesto,ad esempio può rappresentare il Maestro circondato dai propri discepoli (non escludo che possa esserci un certo collegamento simbolico in questo senso, vedendo Sanzo che recita il Sutra circondato da fedeli). Il Mandala può essere suddiviso in “Mandala residenza divina” e “Mandala divinità che risiedono”: deve essere immaginato come un edificio di luce, quadrato con quattro porte che poggia su di un enorme vajra a croce. Le quattro porte simboleggiano le “quattro nobili verità”, i quattro lati uguali della base del Mandala rappresentano l'Equanimità dei Buddha verso le creature.Il palazzo è circondato da una barriera di vajra che impediscono a chiunque e a qualsiasi cosa di penetrare,a sua volta questa barriera è avvolta da delle fiamme,le fiamme della Saggezza Originaria. Esternamente o internamente (dipende dal tipo di Tantra, qui però non si vede bene, perché come detto è un Mandala molto generico) a tale linea di fuoco o meglio cerchio di fuoco si trovano otto cimiteri (non vorrei azzardare un'ipotesi, credo possano essere gli Otto cimiteri dell'India antica considerati adatti alla meditazione ma potrei anche sbagliarmi) abitati da esseri terribili e spaventosi. Questo simboleggia la comprensione della Vacuità,che va oltre la divisione dualistica di impuro/puro poiché nel tantrismo (non solo tibetano anche giapponese, kashmiro ecc.) si è al di là della dicotomia dualistica delle cose e tutto è manifestazione della purezza originaria. Queste tre barriere (i cimiteri, i vajra e il fuoco) ci insegnano una cosa molto importante: per accedere al palazzo dello Yidam e alla pratica tantrica bisogna avere l'attitudine ad abbandonare il Samsara, l'aspirazione altruistica e comprendere la Vacuità. Il “Mandala delle divinità che vi risiedono” è costituito dall'insieme delle divinità,quella principale ed il suo seguito. Al centro di ogni mandala c'è lo Yidam principale,che rappresenta la condizione primordiale dell'esistenza, corrispondente all'elemento spazio, il Mandala è dunque uno spazio sacro carico dell'energia dello Yidam e del suo seguito in grado di trasformare il discepolo,qui metto un Mandala pacifico di Mahamayuri:
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L'altro oggetto che si vede è il porta incenso molto importante negli altari e nelle offerte come si vede bene anche qui.
Per quanto possano sembrare funzionali (e lo so sono in parte) questi oggetti e simboli alla rappresentazione grafica del luogo, qui sono stati inseriti elementi dal profondo significato che devono far riflettere. Apprezzo moltissimo che la Minekura li abbia inseriti.
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henriquemillan · 9 months
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Reencarnación
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elisaluceanima-blog · 6 months
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OM MANI PADME HUM ~ ॐ मणि पद्मे हूँ,
È il mantra della compassione e della misericordia.
OM ~ ॐ
è composto da tre lettere
Simboleggia il corpo, la parola e la mente. Lavorando sui nostri pensieri, parole e azioni, possiamo purificarci per raggiungere il corpo, la parola e la mente pura ed elevata di un Buddha.
MANI ~ मणि
significa gioiello.
Proprio come un gioiello rimuove la povertà,
il mantra rimuove la sofferenza.
Quindi rimuove gli ostacoli nei nostri pensieri, parole e azioni.
Purifica la nostra luce interiore, la compassione e la volontà di fare del bene.
PADME ~ पद्मे
significa Loto.
Simboleggia la saggezza.
Proprio come un loto cresce nel fango ma non è influenzato dai difetti del fango,
la saggezza ci mette in uno stato di non contraddizione.
HUM ~ हूँ,
indica indivisibilità.
La purezza può essere raggiunta da un’unità indivisibile di metodo e saggezza.
Questo è il modo in cui il corpo puro, esaltato, la parola e la mente di un Buddha possono essere raggiunti.
La ripetizione di questo mantra porta la discesa delle benedizioni e dell’energia divina dal Buddha della Misericordia e della Compassione alla persona che lo recita.
Energeticamente, l’energia divina del Buddha Avalokiteshvara entra nella corona,
quindi nel corpo e si irradia verso l’esterno.
La persona che lo recita e le altre persone ed esseri intorno a lui sperimenteranno la calma e la pace interiore.
❤️📿 Che tutto sia di buon auspicio
Tashi Delek!
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#méditation
#mantras
#om
#buddhismteachings
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greta1996 · 8 months
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Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
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nicksalius · 10 months
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Mente della saggezza
Il testo che presentiamo oggi è un estratto degli insegnamenti di Sua Santità il 16° Gyalwa Karmapa, Rangjung Rigpe Dorje, uno dei più grandi maestri del buddhismo tibetano. In esso, il Karmapa spiega il significato e l’importanza della Bodhicitta, la mente della saggezza che aspira all’illuminazione per il bene di tutti gli esseri. La Bodhicitta non è qualcosa che si ottiene per caso o per…
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