Tumgik
#antropocentrismo
bocadosdefilosofia · 6 months
Text
Tumblr media
«En vano dirán que los hombres llevan ventaja sobre los animales, pues construyen ciudades, organizan Estados, tienen magistrados y jefes para que los gobiernen. Otro tanto se ve entre las hormigas y las abejas. Las abejas tienen una reina a la cual siguen y la cual obedecen. Tienen como nosotros guerras, victorias y exterminio de los vencidos; como nosotros tienen ciudades y poblaciones; como nosotros, horas de trabajo y de reposo; como nosotros, castigos para la pereza y la perversidad: ellas persiguen y matan a los zánganos. En cuanto a las hormigas, no quedan atrás en materia de previsión y de ayuda mutua, si las comparamos con los hombres. Auxilian a las compañeras cuando éstas están fatigadas; transportan a las agonizantes para un lugar reservado que es como un túmulo familiar. Se ayudan mutuamente cuando se encuentran, y las que se desencaminan son de nuevo retornadas al sendero. Ellas poseen, en cierto modo, la plenitud de la razón, ciertas nociones generales de sentido común y lenguaje para comunicarse entre sí lo que desean. Para quien contemplase la tierra desde lo alto del cielo, ¿qué diferencias habría entre las acciones de las abejas, las de las hormigas o las acciones de los hombres.»
Celso: Discurso verdadero contra los cristianos. Alianza Editorial, págs. 201-202. Madrid, 2009.
TGO
@bocadosdefilosofia
13 notes · View notes
gregor-samsung · 10 months
Text
“ Sebbene, oggi, il numero delle prove a sostegno del ruolo fondamentale della cooperazione nell’evoluzione delle specie viventi si sia enormemente arricchito, l’idea continua a essere percepita come del tutto marginale rispetto alla solidità della controparte competitiva. Perché? Sono convinto che la causa principale dello scarso interesse per lo studio della cooperazione come forza evolutiva sia legata al fatto che la maggior parte – quasi la totalità – delle evidenze a sostegno di questa teoria proviene dal mondo delle piante che, come tali, non sono considerate rilevanti. L’antropocentrismo o, a voler essere magnanimi, l’animalocentrismo che affligge il mondo della scienza è un problema serio. La nostra visione del mondo come un luogo in cui i conflitti e le privazioni sono forze basilari che dominano l’evoluzione sono un classico esempio di questa distorsione animale. Modelli matematici molto conosciuti come, ad esempio, quello della competizione interspecifica, diventato poi noto come il modello predatore-preda, sviluppato da Vito Volterra e Alfred Lotka nel 1926, sebbene oggi siano intesi come validi universalmente, sono stati eleborati per descrivere una relazione di tipo animale. Poco dopo la fine della prima guerra mondiale, Umberto D’Ancona, uno dei più importanti zoologi italiani del Novecento, studiando le popolazioni di pesci nel mare Adriatico, aveva notato che le percentuali delle diverse specie pescate mostravano un andamento tipicamente fluttuante. Cercando di capirne di più, ne parlò con Vito Volterra, grande matematico che in seguito sarebbe diventato anche suo suocero, e quest’ultimo sviluppò appunto il modello matematico che spiegava il fenomeno. Al di là della bellezza e del valore indiscutibile del modello predatore-preda, resta il fatto che questo modello, che ha così profondamente influito sullo studio della dinamica delle popolazioni naturali e più in generale, direi, sulla nostra idea di relazioni fra specie, è un modello ideato, sviluppato e sperimentato per rispondere ad esigenze tipicamente animali. Che ha a che fare il modello predatore-preda con il mondo delle piante? Non è l’unico caso, molti altri modelli che hanno avuto un grande peso sulla nostra consapevolezza del funzionamento delle comunità, meno noti al grande pubblico, ma molto influenti fra gli addetti ai lavori, hanno valore quasi unicamente in ambito animale e non possono assolutamente essere considerati di valore generale.
Vorrei fosse chiara l’assurdità della faccenda: scoperte ottenute nel mondo vegetale non vengono ritenute meritevoli di alcuna attenzione fin quando non sono replicate in ambito animale; al contrario, modelli ovviamente validi nel solo mondo animale sono, ipso facto, considerati di natura universale. Pensate all’irrazionalità di questa posizione: le scoperte effettuate nell’85% degli esseri viventi (le piante) richiedono, per essere ritenute universalmente valide, di essere confermate nello 0,3% del mondo animale! Non il contrario. E così viviamo con l’idea ridicola e pericolosa che quel che vale per lo 0,3% nobile della vita (gli animali) sia ciò che caratterizza la vita intera e che è meritevole di essere conosciuto, il resto è del tutto marginale. Non so se l’irragionevolezza di questa situazione vi colpisca come colpisce me. Che l’85% del mondo vegetale sia, da solo, la rappresentanza unica e indiscutibile della vita del pianeta non interessa a nessuno. È come se una legge proposta dall’85% dei rappresentanti del nostro Parlamento, per essere definitivamente promulgata, dovesse passare al vaglio di uno 0,3% della stessa rappresentanza parlamentare che, a sua discrezione, può approvarla o respingerla. “
Stefano Mancuso, La pianta del mondo, Laterza (collana i Robinson / Letture), 2022⁷; pp. 81-82.
14 notes · View notes
Text
Tumblr media
“Portanto, não sejam insensatos, mas procurem compreender qual é a vontade do Senhor”. Efésios 5:17
4 notes · View notes
filosofiavegana · 2 years
Photo
Tumblr media
El veganismo no es elitista. El antropocentrismo sí que lo es. Comprender que los demás animales merecen el mismo respeto básico que nosotros es una extensión lógica del principio moral de igualdad que ya aplicamos entre humanos. Creer que los demás animales existen para servir a los intereses humanos es una forma de supremacismo: bit.ly/elcultoalahumanidad
4 notes · View notes
aitan · 2 years
Text
"Continuiamo a crederci i padroni di un mondo creato apposta per noi da un dio fatto a nostra immagine e somiglianza. Continuiamo a pensare che non siamo parte della Natura, ma suoi padroni; come se non fossimo noi ad appartenere alla terra, ma la terra ad appartenere a noi."
Da A rischio d'estinzione
2 notes · View notes
soficierva1734 · 2 years
Text
Odio esta tendencia a representar alguna fuerza de la naturaleza, o alguna fuerza superior de la vida o el cosmos, con características humanas. O sea, ¿por qué la muerte sería un esqueleto humano? ¿Acaso no se lleva también a todos los otros seres vivos? ¿Por qué la Pachamama tendría forma humana? ¿Acaso no le da vida y sustento a todos los demás seres vivos? ¿Por qué todo tiene que ser tan antropocentrista? Estoy harta de ver representaciones antropocéntricas en todas partes.
2 notes · View notes
Text
Idolatrando l'uomo. Dalla riforma liturgica alla Dignitas Infinita
Abbiamo tradotto per i nostri lettori un articolo del giornalista americano John A. Monaco, in cui viene magistralmente spiegato che il problema della dichiarazione Dignitas Infinita è quello dell’antropocentrismo, ovvero mettere l’uomo al posto di Dio. Un problema, spiega il giornalista, che non comincia con la suddetta Dichiarazione, nemmeno col pontificato di Francesco, ma con la svolta della…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
anticattocomunismo · 9 months
Text
La genesi della svolta antropologica
La teologia moderna e protestante ha generato la svolta antropologica della Chiesa attuale. Continue reading Untitled
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
stefaniaperinelli · 1 year
Text
Bestie da soma
Tumblr media
Acquistato qualche mese fa, mi ha chiamato ieri e così ho aperto il 2023 iniziando a leggere questo superlibro!
Sunaura Taylor, in questo libro scabroso, ruvido, difficile nel porsi questioni alle quali non è possibile rispondere se non vivendole nella contraddizione, ci indica un cammino arduo. Da pensatrice radicale, essenziale, Sunaura Taylor, artista, attivista per i diritti dei disabili e degli animali, affronta in questa sua opera, smontandole, le diverse maschere della normalità. Di ciò che si può definire abilismo. Di una visione antropocentrica del mondo. Di una visione patriarcale e razzista che attraversa le nostre società che definiamo civili.
L'introduzione curata da Marco Reggio e Feminoska sono già un ottimo inizio, non solo perchè ci aprono ad una loro maggiore conoscenza, ma perchè chiariscono il collegamento fra tutti i diversi temi dell'Antispecismo perchè il dualismo binario (bene/male, etero/omosessuale, umano/animale, bianco/nero, maschile/femminile, ecc.) è solo una costruzione concettuale volta ad etichettare così da poter emarginare, sfruttare, opprimere e dominare.
Sunaura Taylor propone e collega tematiche estremamente importanti, spesso chiuse nei propri scompartimenti, con semplicità e acume, spaziando nei mondi degli Invisibili.
"Gli animali siamo noi, tutti noi. Dobbiamo sciogliere le catene che li (ci) imprigionano. La cura diviene così una forma di interdipendenza, di etica liberatrice."
Consigliatissimo!
0 notes
blue---lake · 2 years
Text
Yegorka (girlfriend's character)
Tumblr media
1 note · View note
posthumanrkive · 2 years
Text
0 notes
bocadosdefilosofia · 1 year
Text
Tumblr media
«—Oh, Adán, no te he dado ni un lugar determinado, ni un aspecto propio, ni una prerrogativa peculiar con el fin de que poseas un lugar, el aspecto y la prerrogativa que conscientemente elijas y que de acuerdo con tu intención obtengas y conserves. La naturaleza definida de los otros seres está constreñida por las precisas leyes por mí prescritas. Tú, en cambio, no constreñido por estrechez alguna, te la determinarás según el arbitrio a cuyo poder te he consignado. Te he puesto en el centro del mundo para que más cómodamente observes cuanto en él existe. No te he hecho ni celeste ni terreno, ni mortal ni inmortal, con el fin de que tú, como árbitro y soberano artífice de ti mismo, te informases y plasmases en la obra que prefirieses. Podrás degenerar en los seres inferiores que son las bestias, podrás regenerarte, según tu ánimo, en las realidades superiores que son divinas».
Giovanni Pico della Mirandola: Discurso sobre la dignidad del hombre. Editorial Pi, pág. 5. Medellín, 2006.
TGO
@bocadosdefilosofia
@dies-irae-1
7 notes · View notes
dentesguardados · 2 years
Text
O estudo dos irmãos Darwin [sobre os movimentos das plantas] me lembra acima de tudo a obra O grande vidro, de Marcel Duchamp, também conhecida como A noiva despida pelos seus celibatários, mesmo. O grande vidro contém dois painéis de vidro fixos numa moldura de madeira. Duchamp trabalhou na obra por mais de uma década, quase o tempo todo em segredo, de 1915 a 1923, quando ela foi instalada no Museu do Brooklyn. Continua sendo uma das obras de arte mais importantes e enigmáticas do século vinte.
Sobre seus painéis de vidro emoldurados, Duchamp projetou não apenas tempo e movimento, mas também uma física, ou uma cosmologia, alternativa. Algumas partes de O grande vidro são esboços em perspectiva, como os movimentos de plantas ampliados em vidro pelos Darwin, enquanto outros elementos são artefatos do acaso e processos naturais. Quando a obra, intocada por meses, ficou coberta de poeira, Duchamp aplicou verniz para fixar essa evidência da passagem do tempo. Os quadrados na parte superior do painel de cima – os “pistões de corrente de ar” da Noiva – são silhuetas das cortinas do seu estúdio moldadas pela força do vento. Dessa e de outras maneiras, Duchamp procurou incorporar à obra uma agência não humana: uma acomodação com o tempo e o destino; uma insistência no mistério, na incompletude e no incognoscível. A teia de rachaduras que percorrem diagonalmente o painel de cima foram resultado de dano acidental ocorrido ao transportar a obra após a primeira exibição, um elemento do acaso que complementou e deu continuidade ao seu empenho consciente.
O grande vidro é interpretada de maneira diferente por cada espectator – e isso é parte da sua proposta e de seu grande triunfo artístico. Equilibrando-se na tensão entre a Noiva flutuante no parte de cima do vidro e os esforços eternamente incompletos dos Celibatários na parte de baixo, a obra contrasta o desejo sexual individual, humano e dominador com um auto-erotismo maquinal e vegetal. Ela afirma o gênio criativo do artista e ao mesmo tempo rejeita a condição do sujeito e as intenções conscientes. Contrapõe nossa experiência do tempo linear e limitado com o tempo natural e cíclico do universo. É ao mesmo tempo espelho e janela, permitindo que nos vejamos cintilar e dissolver nas operações mais amplas, sejam elas frutíferas ou estéreis, do mundo.
Parece que tanto para os Darwin quanto para Duchamp existe algo no método de projeção em vidro – nos instantâneos em time-lapse de uma realidade mais profunda – que estimula um tipo particular de atenção e de consciência aos modos de vida invisíveis. Enquanto os vidros de Darwin tentavam descriptografar os segredos da vida vegetal, os de Duchamp nos lembram que alguns de seus aspectos permanecem totalmente alheios à visão e à mente humanas, e no fundo jamais serão conhecidos. Essa é a dança do antropocentrismo: a transparência e compreensão não são equiparáveis; ver não implica saber ou dominar.
-- James Bridle, Ways of being
0 notes
lunamagicablu · 1 year
Photo
Tumblr media
Tutti gli abitanti del Piccolo Popolo, (Fate, Folletti, Ninfe e tutti gli Spiriti degli Alberi), vivono e danno vita a tutta la meravigliosa Natura che ci circonda. Ma concedono la loro saggezza ed i loro favori solo a chi, emancipato dall’ottuso antropocentrismo, incarna umiltà, purezza di cuore e sincero rispetto per tutte le forme di vita.
Da Il Grimorio degli Spiriti di Natura
Art by Ed-Binkley-
*****************************
All the inhabitants of the Piccolo Popolo, (Fairies, Goblins, Nymphs and all the Spirits of the Trees), live and give life to all the wonderful Nature that surrounds us. But they grant their wisdom and their favors only to those who, emancipated from obtuse anthropocentrism, embody humility, purity of heart and sincere respect for all forms of life.
From The Grimoire of Nature Spirits
Art by Ed-Binkley-
89 notes · View notes
filosofiavegana · 2 years
Photo
Tumblr media
Sobre los problemas humanos ya se habla el 99,99% del tiempo. Por favor, discúlpennos por dedicar un poco de nuestro tiempo a denunciar la injusta e innecesaria violencia que los humanos ejercemos sobre billones de animales cada día: https://filosofiavegana.blogspot.com/2021/04/una-critica-al-interseccionalismo.html
4 notes · View notes
blueminoe · 11 months
Text
Fantastic Planet: la otra cara de la animación
youtube
El estreno de la película Spider-Man: a través del Spider-Verso inició varias conversaciones sobre las grandes historias que está contando la animación, pero también sobre cómo hemos dejado de lado este estilo de cine por mucho tiempo, reduciéndolo en muchas ocasiones y de manera errónea, a un genero cinematográfico. Hoy en día, se ha hecho un esfuerzo para que además se aprecien películas de animación que no salgan de la gran productora del ratón, sin embargo, los reflectores siguen estando sobre filmes infantiles pertenecientes a productoras estadounidenses.
Preguntándome qué hay más allá de las películas de animación que llegan a nuestros cines encontré, la que ahora es mi película favorita, Fantastic Planet (2023) un filme que demuestra que dentro de la animación el límite es el cielo.
Tumblr media
La planète sauvage es una película francesa dirigida por René Laloux, que es una adaptación del libro Oms en serie. Roland Topor fue el encargado de la animación, y ya había trabajado previamente con Laloux en otros proyectos como Les temps morts y Les esacargots. Ambas películas tocaban temas similares a Fantastic Planet: la naturaleza destructiva del hombre.
 Sin embargo, Fantastic Planet se diferencia de estos otros dos trabajos ya que critica principalmente la corriente filosófica del antropocentrismo. El argumento gira en torno a los Draags que son una raza extraterrestre con forma humanoide, pero mucho más antigua, con piel azul, orejas como aletas de pez y enormes ojos rojos. Ellos ven a los humanos o oms como animales que solo sirven para ser domesticados. Terr es uno de los oms que logra huir hacia una comuna de otros oms, al abandonar su hogar, él lleva consigo uno de los auriculares que utilizan los oms para adquirir conocimiento, y con esa herramienta, los oms logran crear una sociedad sofisticada capaz de enfrentarse a los Draags. La película hace una critica al antropocentrismo a través de los Draags, quienes son indiferentes hacia el dolor y sufrimientos que ocasionan a los oms, lo cual muchas veces es aterrador pues es bastante similar al comportamiento que nosotros tenemos hacia ciertos animales como por ejemplo insectos o vacas.
Tumblr media
Fantastic Planet no solo es genial por su trama, sino que también por las decisiones artísticas que se tomaron en su creación. Muchas escenas parecen obras surrealistas. Y la banda sonora, hace que la experiencia sea mucho más extravagante. De hecho, muchos artistas de rock alternativo y rap han usado el soundtrack como simples para hacer su propia música.
Tumblr media
2 notes · View notes