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#anima inquieta
animatormentata · 2 years
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L’anima sa
Lei conosce tutte le risposte alle nostre domande
Bisogna solo ascoltarla
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ragazzoarcano · 4 months
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“Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze. Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell'emozione. È un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l'anima.”
— Fernando Pessoa
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sofysta · 1 month
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Non sono mai io che decido il mio desiderio, ma è il desiderio che decide di me, che mi ustiona, mi sconvolge, mi rapisce, mi entusiasma, mi inquieta, mi anima, mi strazia, mi potenzia, mi porta via.
Recalcati
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donaruz · 1 month
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Federico Garcia Lorca
Pioggia
La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio.
 
È un bacio azzurro che riceve la Terra,
il mito primitivo che si rinnova.
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
con una pace da lunghe sere.
 
È l'aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
Quella che sparge la vita sui seminati
e nell'anima tristezza di ciò che non sappiamo.
 
La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di esser nati tardi,
o l'illusione inquieta di un domani impossibile
con l'inquietudine vicina del color della carne.
 
L'amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
nel contemplare le gocce morte sui vetri.
 
E son le gocce: occhi d'infinito che guardano
il bianco infinito che le generò.
 
Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
e vi lascia divine ferite di diamante.
Sono poeti dell'acqua che hanno visto e meditano
ciò che la folla dei fiumi ignora.
 
O pioggia silenziosa; senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
 
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.
 
Il canto primitivo che dici al silenzio
e la storia sonora che racconti ai rami
il mio cuore deserto li commenta
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.
 
La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
ho all'orizzonte una stella accesa
e il cuore mi impedisce di contemplarla.
 
O pioggia silenziosa che gli alberi amano
e sei al piano dolcezza emozionante:
da' all'anima le stesse nebbie e risonanze
che lasci nell'anima addormentata del paesaggio!
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Ci chiamano dannati perché abbiamo l'anima inquieta,
ma la nostra vera dannazione è avere vicino chi non sa ascoltare la nostra anima,
ma si limita a sentire le nostre parole.
M. Strega
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l-incantatrice · 5 months
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Vivimi così,
intenta ad unire fiaba e desiderio
tra le righe di una poesia
lontana dal mondo.
Tienimi così,
tra le mani,
ignorando la mia anima inquieta
in balia dell’umore
di un attimo.
Prendimi così,
accesa come scintilla di fuoco
che illumina la notte,
mentre antitetiche parti di noi,
ballano in silenzio,
in cerca di un suono percettibile
(Carina Spurio)
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duca-66 · 8 months
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Sinead O'Connor ripping Pope picture - Fight the real enemy
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Una morte annunciata
Oggi si spegne, si spezza, la vita di una delle voci più promettenti del panorama musicale mondiale
SINEAD O'CONNOR
Aveva 56 anni. Capelli rasati. Occhi grandi e profondi che riflettevano l'abisso più nero che albergava dentro di lei. Voce straordinaria. Anima inquieta. Personalità disturbata. Arrivata al successo con il "NOTHING COMPARES 2 U", brano scritto da PRINCE, il genio di Minneapolis, che non volle mai più cantare. Negli anni successivi non riuscì a replicare quel successo planetario che ebbe. Lottò sempre con i suoi demoni, che la portarono ad una profonda depressione, che raggiunse la forma più drammaticamente acuta quando perse uno dei suoi 4 figli, Shane, di soli 17 anni, morto suicida, nel 2022. Depressione e turbe mentali lacerarono irrimediabilmente la sua fragile personalità un giorno scrisse su Facebook
"Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma: all'improvviso tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male"
un segno chiaro di una richiesta di aiuto... rimasta tale. Nel video scelto, durante un'esibizione al Saturday Night Live del 1992, straccia la foto di Giovanni Paolo II, scagliandosi contro la chiesa per i casi di pedofilia, lei ex cattolica, scandendo "Fight the real enemy", combatti il nemico reale. Ostracizzata dallo star system, dalle case discografiche, dai programmi televisivi. Una scomoda. Arriverà a convertirsi all'Islam. Oggi è compianta da tutti...gli stessi che avrebbero potuto e dovuto aiutarla a sopportare le sue inquietudini, le sue fragilità, le sue contraddizioni che la rendevano vulnerabile.
ADDIO ANIMA INQUIETA CHE LA TUA TOMBA SIA L'ESPIAZIONE DELLE COLPE DI CHI TI HA ABBANDONATO.
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be-appy-71 · 5 months
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Non sono mai “io” che decido il “mio” desiderio, ma è il desiderio che decide di me, che mi ustiona, mi sconvolge, mi rapisce, mi entusiasma, mi inquieta, mi anima, mi strazia, mi potenzia, mi porta via... ♠️
Massimo Recalcati
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mikaelarebel · 8 months
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Non sono mai "io" che decido il "mio" desiderio , ma è il desiderio che decide di me, che mi ustiona, mi sconvolge,mi rapisce , mi entusiasma, mi inquieta, mi anima, mi strazia, mi potenzia, mi porta via.
-Massimo Recalcati
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sciatu · 1 year
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PANTELLERIA
Hai mai visto le scogliere di lava di Pantelleria? Alte sul mare hanno un colore scuro cangiante, ora nero e tenebroso quando le nuvole coprono il sole, ora di un marrone rossiccio, quasi rosato, quando ad est il sole rotola oltre l’orizzonte come un rosso melograno caduto dall’albero e colora il cielo di mille sfumature rosa ed arancio prima che la notte arrivi vestita di stelle infinite. Il mare a volte è quieto, immobile e pigro, culla i grandi pesci nel grembo di piccole baie o stretti fiordi colorandosi di un blu zaffiro intenso e seducente. Altre volte il vento gonfia le onde, le inquieta rendendole enormi come se negli abissi del mare enormi mostri lottassero rabbiosi tra loro e le onde fossero l’immenso effetto della loro infinita forza. Allora le onde partono da lontano, alte, immense e dalla chiara cresta e dopo una corsa che pare il respiro del mare, con fragore urtano le nere scogliere con una forza che le spinge in alto sui pendii scoscesi. Tanta è la loro rabbia che cambiano colore e ora da profondo blu diventano una schiuma di un bianco luminoso, rabbioso e ritirandosi graffiando la lava, scavandola con unghie invisibili, mutandosi in un verde delicato e fragile stretto tra la luce brillante della schiuma e il cupo colore blu notte del resto del mare. Nell’aria senti l’urlo che le onde fanno infrangendosi contro le scure scogliere figlie dell’antico fuoco e nell’urlo trasformato in fragore, respiri le infinite gocce che dallo scontro titanico sono nate, ne senti il sapore salato e l’intenso profumo di mare. La tua mente, abituata a cercare nel visibile, quella invisibile parte che Dio vi pone per parlarci, paragona quell’urto liquido e distruttivo contro un corpo invincibile e indifferente, a quelle che sono le parti della vita, come l’amore, la gioia, la vita stessa, come se ogni amore, ogni gioia, ogni vita, nulla possa contro il tempo, l’egoismo, l’indifferenza e sia destinato ad esserne vinto e domato. Eppure, il gioco d’azzardo della ragione, portato ai suoi estremi, rivela l’ambiguità del suo senso, ne definisce i limiti, perché cambiando la prospettiva ti chiedi invece, se amore e solitudine, se onestà e verità o ogni altro senso tu consideri dell’animo umano, non siano quella roccia immobile e invincibile e in questo tuo diverso pensare, arrivi a credere che nel difendere con fermezza i pilastri della tua anima, definisci chi sei, riassumi te stesso nella lotta contro il mare degli egoismi e delle falsità, contro le onde dei silenzi e dei tradimenti e nella forza della scogliera, anche se erosa e provata, motivi il tuo essere e dai una forza universale a tutti i tuoi giorni.
Have you ever seen the lava cliffs of Pantelleria? High above the sea they have an iridescent dark colour, now black when the clouds cover the sun, now a reddish brown, almost pinkish, when in the east the sun rolls over the horizon like a red pomegranate fallen from the tree and colors the sky of a thousand shades of pink and orange before the night arrives dressed in infinite stars. The sea is sometimes calm, still and lazy, cradling the big fish in the lap of small bays or narrow fjords, coloring itself in an intense and seductive sapphire blue. Other times the wind swells the waves, disturbs them making them enormous as if in the abyss of the sea enormous monsters were fighting each other angrily and the waves were the immense effect of their infinite strength. Then the waves start from afar, high, immense and with a clear crest and after a rush that seems like the breath of the sea, they crash against the black cliffs with a force that pushes them up the steep slopes. Such is their anger that they change color and now from deep blue they become a foam of a luminous white, angry and retreating scratching the lava, digging it with invisible nails, changing into a delicate and fragile green squeezed between the brilliant light of the foam and the gloomy midnight blue color of the rest of the sea. In the air you hear the scream that the waves make as they break against the dark cliffs daughters of the ancient fire and in the scream transformed into a roar, you breathe the infinite drops that were born from the titanic clash, you feel the salty taste and the intense perfume of sea. Your mind, accustomed to seeking in the visible, that invisible part that God places in it to speak to us, compares that liquid and destructive impact against an invincible and indifferent body to those which are the parts of life, such as love, joy , life itself, as if every love, every joy, every life, can do nothing against time, selfishness, indifference and is destined to be won and tamed. Yet, the gamble of reason, taken to its extremes, reveals the ambiguity of its meaning, defines its limits, because by changing the perspective you ask yourself instead, if love and loneliness, if honesty and truth or any other sense you consider the human soul, are they not that immobile and invincible rock and in this different thinking of yours, you come to believe that in firmly defending the pillars of your soul, you define who you are, you summarize yourself in the fight against the sea of selfishness and falsehood, against the waves of silences and betrayals and in the strength of the cliff, even if eroded and tested, motivate your being and give a universal strength to all your days.
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bluesitinerante · 15 days
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Il vento gelido del Mississippi sibilava tra le foglie di cotone, trasportando con sé la voce roca di Robert Johnson. Le sue dita volavano sulla chitarra, intrecciando note malinconiche che narravano di amori perduti, patti col diavolo e la dura vita nel Delta.
Nato in una famiglia povera e segnato dalla discriminazione razziale, Robert trovava rifugio nella musica. La sua anima inquieta era attratta dalle note blues che risuonavano nei juke joint, storie di sofferenza e riscatto che dipingevano la cruda realtà del Sud.
La leggenda narra che una notte, spinto dalla frustrazione e dal desiderio di fama, Robert si recò a un incrocio sperduto nel cuore del Delta. In quell'inquietante luogo, sotto un cielo plumbeo, si dice che abbia incontrato il diavolo.
Alcune versioni raccontano di un rituale macabro, con Robert che accorda la sua chitarra con l'anima in cambio di un'abilità sovrumana. Altri sussurrano di un incontro più subdolo, dove il diavolo, ammaliato dalla musica di Robert, gli offrì un patto: fama in cambio della sua immortalità.
Qualunque sia la verità, da quel momento in poi la vita di Robert cambiò radicalmente. La sua chitarra divenne un'estensione del suo corpo, le sue note evocavano una potenza e un'intensità mai sentite prima. La sua voce roca e graffiante narrava storie di vita vissuta, di passioni tormentate e di un'inquietudine che non poteva essere placata.
Il suo talento esplosivo lo catapultò sulla scena blues, lasciando il pubblico a bocca aperta. La sua fama si diffuse rapidamente, attirando l'ammirazione di musicisti come Son House e Muddy Waters. Le sue canzoni, come "Crossroad Blues", "Love in Vain" e "Me and the Devil Blues", divennero pietre miliari del genere, influenzando generazioni di musicisti a venire.
Ma la fama di Robert era avvolta da un'aura oscura. La leggenda del patto col diavolo lo perseguitava, alimentando le dicerie sulla sua natura maledetta. La sua vita privata era tormentata da relazioni complicate e da un'incessante ricerca di sollievo nell'alcool.
A soli 27 anni, Robert Johnson morì in circostanze misteriose. La sua morte prematura alimentò il mito e la leggenda, lasciando un alone di mistero che ancora oggi avvolge la sua figura.
Il fantasma di Robert Johnson continua ad aleggiare nel Delta del Mississippi, la sua musica risuona nelle note di innumerevoli bluesman che hanno tratto ispirazione dalla sua tragica e leggendaria esistenza. La sua anima inquieta, intrappolata tra il blues e il diavolo, continua a raccontare storie di passione, dolore e riscatto, immortali nella memoria del Mississippi.
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ilpianistasultetto · 2 years
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I monti innevati del Nord America, le acque dell' Ontario, il disfacimento morale americano, quelle domande esistenziali: "Ti sei mai perso? Ti sei mai ritrovato? Sei mai stato scelto?". NEIL che prova ad abbattere i muri del dolore per poter camminare ancora. Contro la guerra, contro il razzismo. Lui conosce la purezza dell'amore, l'ansia, la solitudine. Una vita passata a vagabondare imbracciando una chitarra e a soffiare dentro un'armonica a bocca sulle interminabili highways dell'America profonda per colmare quell'infinita vita di paure ed esperienza. Neil my my, hey hey. Neil "the loner" , un solitario cantore degli abissi umani e della disperazione individuale tra cavalcate elettriche e ballate dolenti. Anima inquieta che racconta storie sospese tra il "tomorrow" e il "today". Meta' Dylan, meta' Gothrie..
@ilpianistasultetto
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(...) non sono mai “io” che decido il “mio” desiderio, ma è il desiderio che decide di me, che mi ustiona, mi sconvolge, mi rapisce, mi entusiasma, mi inquieta, mi anima, mi strazia, mi potenzia, mi porta via...
Massimo Recalcati
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simolegheg75 · 11 months
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Un grosso legno danza dentro il moto ondoso del              lago. Porta nel vibrare della sua anima il viaggio, porta il mistero di odori e sapori    lontani, ancestrali. Porta nella sua anima il mio sguardo solitario, vaga la mia anima, vaga assurda e inquieta... Respiro via da me legioni di       demoni urlanti. Improvvisi nel cielo compaiono due bianchi uccelli, cormorani?           Aironi? Non so... Li seguo con lo sguardo       lentamente svaniscono oltre il mio sguardo, oltre l’orizzonte.
[Costruirsi una semplice tana, un semplice giaciglio di legni, pietre, frasche è sempre un atto magico...]
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la-novellista · 10 months
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Gentilissima, mi dica trova disdicevole che le abbia scritto? Che le abbia svelato i miei pensieri? Sono giorni che mi passeggia nella mente, deve sapere almeno cosa provo! Non è da me ammetterlo ma ogni volta che la sento è come perdessi forza e ne acquisissi altra, di altro tipo, nuova. Lei riesce a placare i miei moti, placa la mia anima inquieta. So che starà pensando come, lo so che non ha fatto niente, lo so che mi conosce a malapena. Ma lei sa cosa vuol dire essere oltre? Sa cosa vuol dire essere come un profumo ed averla per me sempre soltanto respirandola nell'aria? Non è tocco è ben altro, forse incomprensibile, ma sono sicuro che piano piano capirà. Lei è parte della mia stessa anima, lei mi è dentro senza che nulla abbiamo fatto. Siamo destino la metta così per il momento può bastare. L' attendo per respirarla ancora, per averla mia!
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corneliusnolitta · 6 months
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Poesie
Scrivo versi. Annotando pensieri che prima d,'arrivare alla mente, passan per anima e cuore.
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Scrivo, parto d'anima inquieta.
Su carta metto note che sento mie figlie.
Ma consapevole che come i figli, mie non sono. Han vita propria.
Allora libere le lascio, lontane vanno dalla memoria, come foglie d'autunno portate dal vento.  Lontane per il mondo. Sperando che portino emozioni, sensazioni. Barlume di luce che come stella tremante s'accenda nei cuori.
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