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#Stefano Bollani
noneun · 9 months
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E tu, hai mai letto Kundera?
—Stefano Bollani
"Pavoni di grandezza inusitata si stagliano nel cielo di Bangkok. È la fine del mondo…"
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ilciambellano · 7 months
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Ottimo modo per pulirsi le orecchie da Italo Disco
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undutre-punto · 1 year
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#UnDiscoPerLaPausaPranzo - #1406 - 3 Marzo 2023 - Stefano Bollani e Hamilton de Holanda - O que será - 2013 
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mindsaver-blog · 1 year
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themrbinno · 2 years
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Oggi.. Fresu e Bollani 🎶
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francescacammisa1 · 5 months
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l mio pensiero vola verso te Per raggiungere le immagini Scolpite ormai nella coscienza Come indelebili emozioni Che non posso più scordare Il pensiero andrà a cercare Tutte le volte che ti sentirò distante Tutte le volte che ti vorrei parlare Per dirti ancora che sei solo tu la cosa che per me importante Che per me è importante
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ladrodiciliegie · 5 months
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Sempre quelle
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omarfor-orchestra · 11 months
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Pronostici basati su nient'altro che vibes:
Miglior film
Esterno notte, regia di Marco Bellocchio
Il signore delle formiche, regia di Gianni Amelio
La stranezza, regia di Roberto Andò
Le otto montagne, regia di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch
Nostalgia, regia di Mario Martone
Miglior regia
Marco Bellocchio - Esterno notte
Gianni Amelio - Il signore delle formiche
Roberto Andò - La stranezza
Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch - Le otto montagne
Mario Martone - Nostalgia
Miglior regista esordiente
Carolina Cavalli - Amanda
Jasmine Trinca - Marcel!
Niccolò Falsetti - Margini
Giulia Steigerwalt - Settembre
Vincenzo Pirrotta - Spaccaossa
Migliore sceneggiatura originale
Gianni Di Gregorio e Marco Pettenello - Astolfo
Susanna Nicchiarelli - Chiara
Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi e Davide Serino - Esterno notte
Gianni Amelio, Edoardo Petti e Federico Fava - Il signore delle formiche
Emanuele Crialese, Francesca Manieri e Vittorio Moroni - L'immensità
Roberto Andò, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso - La stranezza
Migliore sceneggiatura adattata
Salvatore Mereu - Bentu
Massimo Gaudioso e Kim Rossi Stuart - Brado
Francesca Archibugi, Laura Paolucci e Francesco Piccolo - Il colibrì
Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch - Le otto montagne
Mario Martone e Ippolita Di Majo - Nostalgia
Miglior produttore
Lorenzo Mieli per The Apartment e Simone Gattoni per Kavac Film - Esterno notte
Alberto Barbagallo per Bibi Film, Attilio De Razza per Tramp Limited con Medusa Film e Rai Cinema - La stranezza
Wildside, Rufus, Menuetto, Pyramide Productions, Vision Distribution in collaborazione con Elastic, con la partecipazione di Canal+ e Cine+ in collaborazione con Sky - Le otto montagne
Medusa Film, Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella per Mad Entertainment, Roberto Sessa per Picomedia e Angelo Laudisa per Rosebud Entertainment Pictures - Nostalgia
Carla Altieri e Roberto De Paolis per Young Films e Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori e Viola Prestieri per Indigo Film con Rai Cinema - Princess
Miglior attrice protagonista
Margherita Buy - Esterno notte
Penélope Cruz - L'immensità
Claudia Pandolfi - Siccità
Benedetta Porcaroli - Amanda
Barbara Ronchi - Settembre
Miglior attore protagonista
Alessandro Borghi - Le otto montagne
Ficarra e Picone - La stranezza
Fabrizio Gifuni - Esterno notte
Luigi Lo Cascio - Il signore delle formiche
Luca Marinelli - Le otto montagne
Migliore attrice non protagonista
Giovanna Mezzogiorno - Amanda
Daniela Marra - Esterno notte
Giulia Andò - La stranezza
Aurora Quattrocchi - Nostalgia
Emanuela Fanelli - Siccità
Miglior attore non protagonista
Fausto Russo Alesi - Esterno notte
Toni Servillo - Esterno notte
Elio Germano - Il signore delle formiche
Filippo Timi - Le otto montagne
Francesco Di Leva - Nostalgia
Migliore autore della fotografia
Francesco Di Giacomo - Esterno notte
Giovanni Mammolotti - I racconti della domenica - La storia di un uomo perbene
Maurizio Calvesi - La stranezza
Ruben Impens - Le otto montagne
Paolo Carnera - Nostalgia
Miglior compositore
Fabio Massimo Capogrosso - Esterno notte
Stefano Bollani - Il pataffio
Michele Braga ed Emanuele Bossi - La stranezza
Daniel Norgren - Le otto montagne
Franco Piersanti - Siccità
Migliore canzone originale
Se mi vuoi (musica, testo e interpretazione di Diodato) - Diabolik - Ginko all'attacco
Caro amore lontanissimo (musica di Sergio Endrigo, testo di Riccardo Sinigallia, interpretata da Marco Mengoni) - Il colibrì
Culi culagni (musica di Stefano Bollani, testo di Luigi Malerba e Stefano Bollani, interpretata da Stefano Bollani) - Il pataffio
La palude (musica e testo di Niccolò Falsetti, Giacomo Pieri, Alessio Ricciotti e Francesco Turbanti, interpretata da Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti e Matteo Creatini) - Margini
Proiettili (ti mangio il cuore) (musica di Joan Thiele, Elisa Toffoli ed Emanuele Triglia, testo e interpretazione di Elodie e Joan Thiele) - Ti mangio il cuore
Miglior scenografo
Andrea Castorina, Marco Martucci e Laura Casalini - Esterno notte
Marta Maffucci e Carolina Ferrara - Il signore delle formiche
Tonino Zera, Maria Grazia Schirippa e Marco Bagnoli - L'ombra di Caravaggio
Giada Calabria e Loredana Raffi - La stranezza
Massimiliano Nocente e Marcella Galeone - Le otto montagne
Miglior costumista
Massimo Cantini Parrini - Chiara
Daria Calvelli - Esterno notte
Valentina Monticelli - Il signore delle formiche
Carlo Poggioli - L'ombra di Caravaggio
Maria Rita Barbera - La stranezza
Miglior truccatore
Federico Laurenti e Lorenzo Tamburini - Dante
Enrico Iacoponi - Esterno notte
Paola Gattabrusi e Lorenzo Tamburini - Il colibrì
Esmé Sciaroni - Il signore delle formiche
Luigi Rocchetti - L'ombra di Caravaggio
Miglior acconciatore
Alberta Giuliani - Esterno notte
Samantha Mura - Il signore delle formiche
Daniela Tartari - L'immensità
Desiree Corridoni - L'ombra di Caravaggio
Rudy Sifari - La stranezza
Miglior montatore
Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni - Esterno notte
Simona Paggi - Il signore delle formiche
Esmeralda Calabria - La stranezza
Nico Leunen - Le otto montagne
Jacopo Quadri - Nostalgia
Miglior suono
Esterno notte
Il signore delle formiche
La stranezza
Le otto montagne
Nostalgia
Migliori effetti speciali visivi
Alessio Bertotti e Filippo Robino - Dampyr
Simone Silvestri e Vito Picchinenna - Diabolik - Ginko all'attacco!
Massimo Cipollina - Esterno notte
Rodolfo Migliari - Le otto montagne
Marco Geracitano - Siccità
Miglior documentario
Il cerchio, regia di Sophie Chiarello
In viaggio, regia di Gianfranco Rosi
Kill me if you can, regia di Alex Infascelli
La timidezza delle chiome, regia di Valentina Bertani
Svegliami a mezzanotte, regia di Francesco Patierno
Miglior cortometraggio
Le variabili dipendenti, regia di Lorenzo Tardella
Albertine Where Are You?, regia di Maria Guidone
Ambasciatori, regia di Francesco Romano
Il barbiere complottista, regia di Valerio Ferrara
Lo chiamavano Cargo, regia di Marco Signoretti
Miglior film internazionale
Bones and All, regia di Luca Guadagnino
Elvis, regia di Baz Luhrmann
Licorice Pizza, regia di Paul Thomas Anderson
The Fabelmans, regia di Steven Spielberg
Triangle of Sadness, regia di Ruben Östlund
David Giovani
Corro da te, regia di Riccardo Milani
Il colibrì, regia di Francesca Archibugi
L'ombra di Caravaggio, regia di Michele Placido
La stranezza, regia di Roberto Andò
Le otto montagne, regia di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch
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cico-mato · 2 years
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Valentina Cenni insieme a Stefano Bollani, " Via dei Matti " RAI 3 ,lo consiglio, bella musica e belle persone, soprattutto loro due, ✌👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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Stefano Bollani, 'in tour con Danish Trio e tanta musica nuova'
Stefano Bollani è pronto a partire per un tour di nove date in Italia con il Danish Trio, ovvero la formazione che da più di venti anni lo vede protagonista con due musicisti di punta della scena danese: Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria. “Ci siamo incontrati nel 2002 a Copenaghen grazie ad Enrico Rava che ci ha chiamato in occasione della sua vittoria al premio Jazzpar.…
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lamilanomagazine · 2 months
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Ancona, concerto di Joe Barbieri all'auditorium della Mole
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Ancona, concerto di Joe Barbieri all'auditorium della Mole Nell'ambito del progetto Stage di Spaziomusica -l'associazione che da mezzo secolo organizza AnconaJazz- venerdì prossimo 2 febbraio fa tappa ad Ancona, all'Auditorium della Mole, JOE BARBIERI, ecclettico e affascinante musicista di origine napoletana, figura di spicco sulla scena nazionale e internazionale. Accompagnato dal suo supertrio, Barbieri offrirà al pubblico una performance avvincente, ripercorrendo oltre 30 anni di carriera e presentando i temi più apprezzati e amati della sua vasta discografia. Nato come evoluzione naturale di Le Strade del Jazz, STAGE Teatro e Territorio è frutto della collaborazione tra Spaziomusica e dieci Comuni della provincia di Ancona inclusi i quattro che ricadono nel territorio del Parco del Conero ovvero Ancona, Camerano, Sirolo e Numana ma anche Corinaldo, Ostra e altri storici e new entry e si configura come un'esperienza itinerante che si propone di unire la bellezza della musica a quella dei teatri della provincia di Ancona. INFO CONCERTI E BIGLIETTERIA - Ancona | Auditorium della Mole Vanvitelliana - ore 21:30 - ingresso: posto unico numerato € 15,00 PREVENDITA - Prevendita biglietti c/o Casa Musicale, c.so Stamira 68, Ancona Punti vendita del circuito Vivaticket e prevendita online su Vivaticket.com - La sera del concerto la biglietteria alla Mole è aperta dalle ore 20,00 - Al costo dei biglietti in prevendita va aggiunto il diritto di prevendita Nato a Napoli nel 1973, Joe Barbieri è una figura fuori dagli schemi. Dopo un iniziale apprendistato alla corte di Pino Daniele, che fu il suo primo produttore, Joe Barbieri ha fatto il suo debutto nel 2004 con l'album "In Parole Povere". Questo lavoro, un irresistibile caleidoscopio che unisce la world music al jazz e alla tradizione cantautorale italiana, è stato pubblicato in dodici Paesi e ha conquistato il titolo di disco dell'anno da parte del periodico tedesco Cd-Kritik. Il 2009 ha visto la pubblicazione di "Maison Maravilha", distribuito in Giappone, Nord America ed Europa, vendendo oltre 20.000 copie e ottenendo il Premio Lunezia per il valore dei testi. La Francia ha descritto Barbieri come "un modo per discriminare la vera grazia dalla semplice bellezza" (Le Nouvel Observateur). Il brano "Malegría", un fado struggente in duetto con Omara Portuondo, è diventato uno dei momenti clou di questo album. "Respiro", del 2012, ha visto la partecipazione di artisti del calibro di Jorge Drexler, Gianmaria Testa, Fabrizio Bosso e Stefano Bollani. L'album è stato un successo in Italia, debuttando in classifica FIMI, e ha consolidato la presenza internazionale di Barbieri con concerti in tutto il mondo. Joe Barbieri è anche riconosciuto per i suoi album-tributo a Chet Baker ("Chet Lives!", 2013) e a Billie Holiday ("Dear Billie", 2019), oltre ad altri progetti che dimostrano la sua versatilità e profonda connessione con la storia del jazz. Il 2021 ha segnato il suo ritorno alle proprie canzoni con l'uscita di "Tratto Da Una Storia Vera", un album sinfonico con la partecipazione di numerosi artisti, tra cui Jaques Morelenbaum, Carmen Consoli e Mauro Ottolini. Nel corso del 2022, Barbieri ha scritto il testo del brano "Eternità" per la colonna sonora della serie TV "Le Fate Ignoranti" di Ferzan Özpetek. Inoltre, per celebrare i suoi trent'anni di carriera, ha pubblicato l'album antologico live "Tratto Da Una Notte Vera" il 7 ottobre 2022. Joe Barbieri continua a essere una figura di spicco nel panorama musicale italiano, unendo maestria tecnica, innovazione creativa e una profonda connessione con il pubblico. La sua presenza nel concerto inaugurale di STAGE promette un'esperienza unica e indimenticabile per tutti gli appassionati di musica e poesia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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dritezerresire · 2 months
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I took myself to the opera tonight to watch a piano concert of an intalian famous pianist Stefano Bollani who was so professional and charismatic making us love the atmosphere .
The melodies,everything,it was like a chaos and very complex and yet delicate,i had childhood flashbacks of memories I thought i had forgotten,i felt it all,i felt it all to my cells giving me shivers. A night to remember! Oh how i love being an old soul,how i love taking myself to places that now are old fashioned to the majority of my age. I was happy to be there and that’s all i needed,making myself happy is my priority ☺️
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noisynutcrusade · 3 months
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The Christmas that awaits us: at the cinema with Sotto18 Film Festival and at the theater with the classics under the stage
The city welcomes parties with events for all ages, stages with important debuts and stages for the music of Stefano Bollani who plays for Mirror of the timesCalcutta and the Casino Royale, and then the opening of the new Gallery of Writing at the Egyptian Museum. Source link
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micro961 · 4 months
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Anna Jencek
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esce “Saffosonie - Cantando liriche di Saffo”
Il disco dello spettacolo dedicato alle liriche di Saffo nella traduzione di Salvatore Quasimodo. Un recital teatrale di Alessandro Quasimodo, "Operaio di Sogni", dedicato alla poesia del padre Salvatore, con la regia di Lorenzo Vitalone e la partecipazione di Mario Cei. Ad Anna Jencek il compito di inframmezzare l'interpretazione poetica di Alessandro con siparietti musicali, accompagnando con la chitarra, musicando e cantando alcune liriche di Saffo nella traduzione di Salvatore Quasimodo: «di questo suo lavoro il poeta parlava spesso a noi, allievi affascinati del suo corso di letteratura al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano». Nasce così “Saffosonie” il nuovo disco di Anna Jencek,
«Bisogna ringraziare Saffo: l'invito di Bollani in quella puntata del 5 aprile 2021 del bel programma televisivo di Stefano Bollani, "Via dei Matti n. 0", mi ha spinta a completare quel lavoro appena accennato e a restituire nuovo canto a quei versi d’amore.
D'altronde non sono affatto estranea all'ispirazione di musicare poeti (Goethe, Marc De Pasquali, Cesare Pavese, Shakespeare, Neruda, Arturo Schwarz) formata dall'esperienza entusiasmante, negli anni giovanili della bohème, del comporre canzoni per e con Herbert Pagani, con cui ho condiviso la magia di quel tempo». Anna Jencek
Traduzione: Salvatore Quasimodo Musica: Anna Jencek, Flavio Minardo Orchestrazione: Dario Toffolon Canto: Anna Jencek Voci Recitanti: Matteo Chiarelli, Anna JencekSolisti: Jacopo Dentice (cornamusa) - Flavio Minardo (chitarra e sitar) - Simone Rossetti Bazzaro (viola)
Anna Jencek, artista poliedrica, svolge intensa attività nei settori della musica, del teatro, della danza. Ha studiato pianoforte e canto, nonché chitarra classica al conservatorio G. Verdi di Milano, sotto la guida del M° Ruggero Chiesa, negli anni in cui Salvatore Quasimodo era docente di letteratura italiana. Ha scritto musica per Herbert Pagani, con cui ha condiviso anni di lavoro e di vita, e altri artisti; per spettacoli teatrali e di danza, spot radiofonici e televisivi, ottenendo vari premi e un disco d'oro. Cantautrice, attrice, tiene recitals nei principali teatri milanesi, in Italia e all'estero. Ha diretto stage professionali di canto in cui era docente di interpretazione, tecniche vocali e presenza scenica. È stata vocal coach in talent televisivi. Ha inciso numerosi dischi con sue composizioni. È citata nel dizionario delle compositrici lombarde. Voce di Radio Montecarlo e altre, affronta le prime esperienze di palcoscenico sotto la guida registica del M° Alessandro Brissoni. Ha collaborato con la scuola del Piccolo Teatro. È stata docente di recitazione, commediografa e regista in compagnie filodrammatiche. Ha partecipato come compositrice cantante e attrice nella "Compagnia del lago", diretta da Luigi Chiarelli. Allieva di Ada Franellich nel percorso decennale di "Ginnastica, Ritmica, Danza secondo il metodo Hellerau - Laxenburg", ha studiato all'Istituto Yoga di Carlo Patrian. Danzatrice e coreografa, ha insegnato danza creativa, nei corsi del Comune di Milano e presso la scuola di danza Mara Terzi. È insegnante di yoga. Dal padre, mecenate di artisti, ha appreso il gusto della pittura. La scrittrice Lalla Romano, amica di famiglia, ha guidato i suoi primi passi nella conoscenza di poesia e letteratura, per cui fin da bambina ha ottenuto premi e borse di studio. È stata redattrice editoriale. Ha insegnato attività creative presso le scuole medie statali durante il primo settennato di sperimentazione didattica, avendo ottenuto abilitazione ministeriale. Ha tenuto laboratori di scrittura della memoria e di lingue. Consulente di Assessorati alla Cultura, aveva fondato e diretto l'associazione di servizi culturali "L'albero dell'Arte", per l'ideazione e organizzazione di eventi nei campi dell'arte, dello spettacolo, della cultura, dell'educazione, con all'attivo centinaia di progetti realizzati per enti privati e, soprattutto, pubblici (Vacanze a Milano, Milano d'estate, Carnevale ambrosiano, Folk festival, Cinema nel parco, Celebrazioni mozartiane, Celebrazioni per la Certosa di Pavia, Il giardino dell'Arte: teatro musicale per bambini e ragazze, Centri socio ricreativi, Università della terza età ecc.). La sua discografia ha sempre cercato il connubio tra musica, letteratura e poesia. La sua ultima pubblicazione è “Saffosonie - Cantando liriche di Saffo” per Moletto Edizioni Musicali.
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tempi-dispari · 5 months
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Soluzioni per l'underground: Noise Symphony
Prosegue il nostro viaggio nell’underverso per trovare una via di uscita all’attuale stagnazione. Questa volta ci dicono la loro i ragazzi e le ragazze di Noise Symphony. Un punto di vista sicuramente interessante perché viene da chi sta ‘dall’altra parte’, ossia da chi si occupa di produrre nuovi talenti.
Una breve presentazione della vostra etichetta
Noise Symphony, creata dal musicista e produttore Francesco Tosoni (credits inc. Raffaella Carrà, Battiato, Brunori Sas, Nada, Roberto Bolle, Ornella Vanoni, Silvia Salemi, Drag Race, XFactor, Valentina Cenni e Stefano Bollani – Via dei Matti numero Ø) nasce a Roma nel 2009 come etichetta discografica indipendente e studio di registrazione.
La nostra peculiarità è quella di includere in un solo ambiente tutto ciò che riguarda il fare musica: a partire dalle prime fasi della pianificazione di un progetto, fino alla sua distribuzione e comunicazione agli addetti ai lavori. Lavoriamo sia con artisti emergenti che già conosciuti, seguendo ognuno di questi progetti in maniera del tutto personale creando un percorso basato sulle peculiarità del singolo artista.
Da qualche anno ci occupiamo, inoltre, di post produzione audio, consulenza musicale e composizione tailor made di musiche per programmi tv, documentari, film, serie e pubblicità e abbiamo avuto il piacere e l’onore di lavorare per alcuni programmi con personaggi come Raffaella Carrà, Roberto Bolle, Stefano Bollani, Brunori Sas e molti altri.
Nel 2019 abbiamo dato vita ad Indieffusione, piattaforma dedicata alla musica nuova ed emergente. Ci eravamo resi conto che il discorso di etichetta tradizionale stava iniziando a cambiare rispetto a quello che era negli anni passati e che ci fosse bisogno di un safe place in cui gli artisti potessero trovare un confronto costante per crescere e migliorare nel loro lavoro.
Com’è, secondo la vostra esperienza, lo stato di salute della musica?
Dopo la nascita delle piattaforme digitali e delle conseguenti possibilità del DIY che permettono di distribuire in autonomia e in pochi click la propria musica, assistiamo ad un sovraffollamento del mercato musicale dove solo nel nostro Paese escono centinaia di singoli ogni settimana.
In questo mare magnum di pubblicazioni, molto spesso realizzate in maniera embrionale e non ancora veramente pronte per essere sul mercato, anche quegli artisti emergenti che – seppur in maniera indipendente – hanno realizzato un prodotto con delle grandi potenzialità, finiscono nel dimenticatoio.
È un peccato perché di artisti validi ne ascoltiamo ogni giorno tantissimi. Crediamo sia stressante per gli artisti pubblicare la propria musica e vedere che poco accade, senza ricevere un riscontro e capire effettivamente perché non funziona o perché non si riesce ad emergere.
Come è cambiato nel corso del tempo il vostro approccio alle nuove proposte?
Proprio attraverso la nascita di Indieffusione. Con Noise Symphony ci siamo resi conto del boom di proposte degli ultimi anni e abbiamo capito che l’idea di etichetta doveva essere in qualche modo trasformata. Indieffusione è una piattaforma gratuita che nasce per dare agli artisti emergenti, ma anche ad etichette e uffici stampa, la possibilità di proporre i propri progetti e ricevere un confronto in un ambiente assolutamente non competitivo.
Abbiamo una Community, un social network interno alla piattaforma depurato da ogni tipo di algoritmo, in cui è possibile iscriversi e condividere le proprie uscite che ogni settimana ascoltiamo attentamente. Da qui, i brani selezionati entrano a far parte delle nostre attività settimanali: la radio in rotazione 24/7 con interviste e approfondimenti, le classifiche, i nostri spazi live in collaborazione con Largo Venue e Latte Fresco a Roma.
Alcuni di loro vengono anche supportati proprio dalla nostra realtà attraverso la finalizzazione di un brano che riteniamo abbia un potenziale, il sostegno nella distribuzione e nella promozione.
Oggi è più facile o più difficile proporre nuovi artisti?
È decisamente più facile proporre nuovi artisti ma molto più difficile avere un riscontro, uno spazio dedicato o anche un semplice feedback… soprattutto per un progetto esordiente. I canali di comunicazione (i social network ma non solo…) sono aumentati in modo esponenziale.
Tuttavia riuscire a creare un seguito, sedimentare nel cuore del pubblico e mantenere una reale fan base è la vera sfida per gli artisti della nuova era. Attraverso le attività promozionali radiofoniche, social e Spotify di Indieffusione cerchiamo di amplificare il messaggio degli artisti della nostra Community e di selezionare quelli più pronti per offrire un pubblico reale e attento a cui proporli attraverso i nostri eventi esclusivi.
Come sono cambiati gli artisti?
L’essere un artista è una caratteristica in continua evoluzione da sempre. Oggi la figura dell’artista concentrato esclusivamente sulla creazione dei propri prodotti creativi sembra essere quasi del tutto tramontata. L’artista di oggi deve prima di tutto saper comunicare un messaggio, avere una personalità carismatica e trainante. Deve offrire uno stile di vita capace di plasmare quello degli altri ma contemporaneamente essere un imprenditore capace di tracciare una road map del suo progetto artistico.
Serve la capacità di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle innumerevoli piattaforme a disposizione sul proprio smartphone e di saperle soprattutto monetizzare. Non c’è una regola perfetta, ognuno affronta questa sfida con il proprio carattere e la propria personalità. Il rischio di perdere il focus sull’obiettivo è molto alto e per questo il ruolo delle Label, dei manager o di piattaforme come la nostra possono risultare un supporto molto prezioso per gli artisti della nuova era.
Qual è l’iter per essere accettati dalla vostra etichetta?
Suggeriamo sempre di venire a trovarci nella nostra Community su indieffusione.com e inviarci lì le proposte da valutare. Le analizziamo attentamente e diamo in qualunque caso un riscontro con delle indicazioni per mettere eventualmente meglio a frutto il progetto.
Non abbandoniamo però mai la selezione live perché il palco, secondo noi, è il posto migliore in cui ci si può rendere conto delle potenzialità di un artista, al di là di ogni sovrastruttura creata dalla produzione. È quello che è successo con Narciso, uno dei nostri artisti attualmente in roster.
Quali sono i criteri di selezione?
Non siamo mai stati indirizzati ad un genere particolare ma siamo attenti solo a quello che ci fa vibrare ed emozionare per primi. Per questo gli artisti nel nostro roster di etichetta si contano sulla punta delle dita, perché ci poniamo come obiettivo quello di lavorare un progetto a 360 gradi dedicandogli tutte le nostre risorse e le energie che merita. Uno degli artisti che abbiamo attualmente in roster è, appunto, Narciso.
Lo abbiamo scoperto durante il Tour Music Fest dove è arrivato in finale e ne abbiamo intuito subito le potenzialità da cantautore e performer. Abbiamo iniziato con lui un percorso da oltre un anno che ci ha portati all’ingresso in Drag Race Italia, la versione italiana del celebre talent di RuPaul, alla pubblicazione di 3 singoli, due dei quali scritti in collaborazione con Roberto Casalino, autore che ha segnato gli ultimi 10 anni della musica italiana e che abbiamo l’onore di avere in squadra.
Quest’anno si è esibito al Roma Pride e, con il suo ultimo singolo “Discoball”, siamo arrivati in semifinale al Deejay On Stage, il contest di Radio Deejay a Riccione dove il riscontro di giuria e pubblico è stato pazzesco.
Con lui, ad esempio, abbiamo dato vita a “Musica Q”, un format live in collaborazione con Latte Fresco dove ogni mese diamo la possibilità a tre artisti emergenti di esibirsi sul prestigioso palco di Largo Venue a Roma e alternarsi sul palco proprio con Narciso, padrone di casa che, oltre a condurre la serata, si esibisce anche con i suoi brani e originalissimi mash-up.
Tornando alla domanda: quello che ci ha catturati è stata la sua personalità da vera e propria pop-star internazionale con una vocalità incredibile e il suo modo di stare sul palco che troviamo unico ed eccezionale. Attualmente siamo al lavoro su nuove uscite che sveleremo al più presto.
Quanto contano i trend del mercato nella scelta delle nuove proposte?
Siamo sempre molto attenti a quello che oggi il mercato propone ma abbiamo anche un mantra che ripetiamo da anni: “C’è chi segue il trend e chi lo crea”. Noi siamo proiettati verso la creazione di nuove scene, nuovi solchi creativi originali e sostenibili che possano lasciare traccia e delineare un percorso proficuo per l’intera scena musicale. È una grande ambizione, quasi utopica – ne siamo coscienti – ma è la benzina che tiene acceso il motore della nostra attività.
L’approccio diy (do it yourself) ha influito sul mondo delle etichette? In che modo?
Come dicevamo prima, con i mezzi a disposizione oggi l’artista è abilitato a bypassare il concetto di etichetta per realizzare, distribuire e promuovere la propria musica in autonomia. Le possibilità del DIY sono molteplici ma crediamo che il confronto con dei professionisti del settore, anche solo per avere un feedback esterno che possa aiutare l’artista a perfezionarsi e a migliorarsi sia fondamentale.
Qual è il peggior difetto dei nuovi artisti?
Crediamo sia impossibile generalizzare e preferiamo pensarla in maniera costruttiva. Quello che riscontriamo maggiormente è l’impazienza e la fretta di voler arrivare. Siamo tutti coinvolti in un mondo che oggi va velocissimo ma gettare delle basi per diventare veramente un artista richiede dedizione costante che non può essere spenta dal primo insuccesso o dal numero di stream e follower che non si riesce ad ottenere.
La nostra società oggi è basata sui numeri, sul dover apparire a tutti i costi, ma crediamo che la verità dell’essere artista abbia a che fare con la genuinità della propria personalità e del proprio messaggio, che è unico. Anche se il fatto di raggiungere un pubblico appassionato e fedele richiede del tempo, quando il proprio lavoro è una missione, alla fine porterà i suoi frutti.
Cosa dovrebbero cambiare per avere più possibilità di essere notati?
Prima di tutto dovrebbero apprendere il concetto che capacità e notorietà artistica sono due elementi complementari dell’essere artista ma che molto spesso hanno tempi di maturazione diversi e, soprattutto, pesi diversi nella creazione di un percorso artistico sostenibile e duraturo.
La notorietà ai giorni nostri può avvenire in modo improvviso e anche molto veloce ma se dietro non c’è una ricerca e una costruzione solida del soggetto artistico rischia di essere prematura e del tutto controproducente. Il contrario no.
Ma anche il pubblico e gli addetti al settore dovrebbero tornare a vivere più attivamente la scena, con più curiosità, attenzione, ritrovando l’ebbrezza della scoperta di nuovi artisti e di nuova musica… ma questa è un’altra storia!
Un consiglio per chi volesse iniziare a fare musica oggi?
Lavorare, durante tutto il percorso, al fine di creare una squadra di persone amiche e addette al settore che possano fare da specchio onesto, sincero e reale oltre a supportare l’artista in tutte le fasi di sviluppo del suo progetto. È il motivo per cui nasce Indieffusione.
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