Tumgik
#Ride with Tuo
puppiitraining · 7 months
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I juust got home from worke and I wantedt to typee this qhile I am.so incoherent as a remidn3r to mysefl how muhcbmy puppy hole controlss me~
I cantr even gett off my floor i got home and started thrinking about beinggu sed at work and servicijgg custimers with justt my aprron on showing foff m6 slutty ouppy bidy from the back snd hoow easy it towuld be to shove their fingerss into my puppy cunt from iverr the counter orr evenntheir waterbottlees they can buy riigihtt into ky expos3d puppy holes with hoow wet wns drippyy and needy and wet they eaaree and i amq so wet my pupp5 cunt is pullssing gos mych i lm crawwling to the shower to fuck myself even stuoider on a big knottedd cock toy ♡♡♡ my tccock is throbbingg so mych my legss are tremblingg i want to howl ans whineee and hoowl gofdd I'm so in heaat Im @[ so in hEAT
Aahahah okaay braain mushyy eyess glazey thumbs tuoing so faast so i can go ride this toy like a oathetic littlw slut ouppyy i hoopee yo7 all understaaand me whene im at my mostt puppyy~ ♡
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belladecasa · 5 months
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Allora voi dovete sapere (come dite? Ma che ce frega accanna co ste stronzate il tuo blog è ormai una pattumiera?) che mia mamma è dotata di ottime qualità: grande senso pratico, quinta di seno, bel naso, estroversione, assoluta assenza di ogni imbarazzo, pudore, timidezza, non sa cosa sia l’ansia. Poi, a questo si accompagna un pessimo senso del denaro, che viene dissipato senza pietà pur non essendo noi dei borghesi, tendenza a farsi abbindolare per la troppa bontà e soprattutto tendenza all’eccentricità che in lei sfocia spesso nel kitch più hardcore. Il caso (avverso) ha voluto che io ereditassi da lei solamente l’essere un’abbindolabile eccentrica scialacquatrice, tratti che cozzano con il patrimonio ereditario paterno di disturbi d’ansia, tra cui l’ansia sociale. Questa lunga premessa per far capire perché oggi ho passato la mattina (che per me inizia alle 12) in giro per fiorai di Bologna a cercare qualcuno che potesse farmi un bouquet per la mia laurea che contenesse delle piume di pavone. Dunque, a causa del mio patrimonio genetico mal assortito vago per ore a stomaco vuoto con la tachicardia alla ricerca vana di queste piume finché non giungo nel negozio della signora Maria Rosa in zona Murri. Entro poco fiduciosa e mi ritrovo una settantenne minuta e bassina e le esprimo il mio piumato desiderio che la basisce del tutto (signora le piume signoraaaaaa). Proprio la signora Maria Rosa non si capacitava della mia richiesta, soprattutto perché, secondo lei:
- Le piume di pavone portano sfortuna! Ma come le viene in mente
- Ah non lo sapevo, comunque a me piacciono tantissimo e poi sono già una sfigata non mi interessa, sfiga più sfiga meno ahahha
- lei non ride proprio schifa il mio umorismo noir
- Guarda davvero non si trovano io adesso chiamo il mio fornitore (chiama fornitore che dà risposta negativa)
- Ma poi perché le vuole io davvero se fosse mia figlia glielo vie te re i
Mi veniva troppo da ridere per la sua disapprovazione così sentita ma allo stesso tempo per la sua premura nel contattare i suoi fornitori per cercare di rimediarmele. Chiama fornitore che gli manda fiori dall’Olanda e lui risponde che le farà sapere domani se può farle arrivare insieme alle calle (altra mia richiesta precisa).
Nel frattempo lei continua ad oscillare tra disapprovazione e curiosità.
- Mah guardi io faccio la fioraia da 72 anni, e una volta si usavano, ma proprio tanto tempo fa, è una roba vecchia
- Eh lo so signora ma a me piacciono le cose vecchie e poi le mode si ripetono quindi torneranno
- mmmm
…..
- Io tra l’altro sono cristiana, credo in Dio ma non nella Chiesa….
- ….si capisco ognuno ha una sua spiritualità
- (lei sempre: mmm seguito da) quindi per la religione cristiana non va bene questa cosa della fortuna…..
- Eh sì è più un’influenza pagana
- ….però io a volte non ce la faccio tipo se devo fare qualcosa non riesco ad indossare che ne so il viola. Quando presi la patente volevo mettere un pantalone viola bellissimo che avevo cucito (perché sono anche sarta!) ma già mi avevano detto di non presentarmi perché il giorno prima avevo sbagliato tutto ma ci sono andata lo stesso e alla fine ho passato
- :)))))
- comunque anche con le medaglie del papa si dice che portino sfortuna ma quelle le vendo
(Cerco su google e mi piacciono)
- ok, le voglio
- va bene gliele prendo dal contadino, avrà un bouquet unico in tutta Bologna, chissà come sarà il suo matrimonio
- Ma sì già organizzare la laurea mi sta facendo impazzire, non mi sposerò mai
- Ma come non si sposaaaaaaaa 😰😰😰😰😰😰
Vabbè raga ho volato signora Maria Rosa ti amo
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smokingago · 9 months
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🍀
Ti resto accanto anche quando non mi vedi. E cerco di capire, tu che un giorno sei una rosa e quello dopo sei una spina. Ti resto accanto in questo tempo indefinibile, nel tempo che ti prendi per pensare, per trovarti e intanto se la ride, passa e se ne frega. Tempo troppo breve se ci scappa da ridere o da vivere, tempo troppo lungo se ti fai aspettare. Se ti volti non mi vedi. Neanche avanti non mi vedi. Io sono al tuo fianco, senza spingere né tirare, nel posto in cui ti puoi appoggiare quando perdi l’equilibrio. Di fianco, per dirti all’orecchio che ti voglio bene, per non perderti di vista neanche quando ti allontani. Di fianco, per non oscurare la tua luce, per non coprire la strada che vuoi fare, per solleticarti se ti chiudi nei pensieri. E non occorre che allunghi la mano per cercare la mia, non l’ho mai mollata. E non occorre che allungo la mano per cercare la tua, è sempre stata nella mia.
Enrico Cattani
#smokingago
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betty5271 · 3 months
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I've quickly gone through the novel and made some (minor) notes.
Guangyan's dad is called Cao Bairu(曹百祿).
The bridge near Yiyong's home is named Rain Sound Bridge(雨聲大橋).
Guangyan has poor physical strength + is afraid of the cold.
Between the sidewalk case and the doll case, there is another small case, but I'm too lazy to describe it now. You just need to know that Yiyong and Guangyan were still on video calls while sleeping during this period.
In Baosheng's phone, Guangyan's display name is "Nextdoor Hua Tuo (隔壁華陀)."
Here is a segment translated by ChatGPT, taking place before the visit to the amusement park.
Next morning, the two resumed their day of tracking. The weather was pleasant, with sunshine casting its warmth. Guangyan's sweat trickled from his temples down to his chin as he exerted effort pedaling Yiyong's mother's bicycle along the riverside bike path. He was carrying Yiyong, who was seated in the backseat, and also had his backpack slung across his chest. The trinket Yiyong had acquired the previous day dangled from the backpack.
"Why aren't you the one riding?" Guangyan complained.
"You wouldn't be able to spot the child even if you tried," Yiyong's eyes were fixed like a dashcam, staring straight ahead.
"That's why I need you to draw! Why didn't you bring your brush again…" Guangyan, on the verge of exhaustion, couldn't stop complaining.
"Who carries a brush around all the time?" Yiyong casually shut Guangyan's mouth.
In their diagonal line of sight, Yu Zhenyuan was riding a tandem bike with a child in the back seat, engaging in lively conversation with the child.
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sciatu · 4 months
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CERAMICA SICILIA
Chi jè l’amuri, s’amuri nun è? Picchi l’amuri è vuliri dari pi du santu beni chi tra dui c’è ma c’addiventa quannu poi scumpari?
Quannu l’amuri nostru sinni mori cu iddu si potta u to passatu tu votiti, sduvaculu du cori a vita nun è sulu u lassatu.
a idda ommai, lassala stari u beni i ieri, no fari raggia nun vuliri cuntu, nun ci spiari non fari du passatu na jaggia.
Spiati si ci dasti u giustu si ci dasti u dovutu rispettu: l’amuri non è piaciri o gustu è impegnu, sacrificiu, affettu
Picchì si sulu pigghi ma non dai si ogni cuppa è sulu a soi si a ragiuni sulu tu l’ hai nun è l’amuri chi d’idda tu voi
Voi na criata, chi mai si lagna chi sempri t’avi diri sulu si muta e mansa tu voi na cagna chi mai spia, mai voli un picchì
Voi sulu na fimmina i pezza fatta i rasta e tutta pittata chi mai ridi mai parra o schezza fossi bedda, cu anima stutata
Nuddu ni zigna ad amari nuddu sapi vuliri beni ma na cosa tu t’ha nzignari nun ama cu dugna peni
nun ama cu si fa patruni cu giusta tuttu nzuttannu cu voli sempre ragiuni cu voli fari sulu dannu
L’amuri è semi da giustizzia in nomi soi nun si po' mazzari non si dugna lacrimi e malizia quannu poi ni veni a mancari
Lassa a sciarra o a to ragiuni non ti luddari i mani du so sangu l’amuri mossi? finiu na stagiuni u mali chi senti ti fa liuni.
Cos’è l’amore se amore non è? Perché l’amore è volere dare, per quel santo bene che tra due c’è, ma cosa diventa quando scompare? Quando l’amore nostro se ne muore, con lui si porta il nostro passato, tu voltati, svuotalo dal tuo cuore, la vita non è quello che hai lasciato. A lei ormai lasciala stare, non far diventare il bene di ieri rabbia, non volere spiegazioni, non chiedere, non far diventare il tuo passato una gabbia. Chiediti se le hai dato il giusto, se le hai dato il dovuto rispetto, l’amore non è piacere o gusto, è impegno, sacrificio, affetto. Perché se prendi solo senza dare, se ogni colpa è solo sua, se la ragione ce l’hai solo tu, non è l’amore che vuoi da lei Vuoi una serva che non si lamenta mai, che ti deve dire solo di si, muta e mansueta vuoi una cagna, che non chiede mai, che non vuole mai un perché. Vuoi solo una donna di pezza, fatta di coccio e tutta dipinta, che non ride mai, mai parla o scherza, forse bella, ma con l’anima spenta. Nessuno ci insegna ad amare, nessuno sa voler bene, ma una cosa devi imparare, non ama che dona sole pene. non ama chi si fa padrone, chi aggiusta tutto insultando, chi vole sempre ragione, chi vuol fare solo danno. L’amore è il seme della giustizia, in suo nome non si può ammazzare, non si da lacrime e cattiveria, quando poi ci viene a mancare. Lascia la guerra o la tua ragione, non ti sporcare le mani di sangue: l’amore è morto? È finita una stagione, il male che senti, ti renderà un leone.
What is love if it isn't love? Because love is wanting to give, for that holy good that exists between two, but what does it become when it disappears? When our love dies, it takes our past with it, turn around, empty it from your heart, life is not what you left. Leave her alone now, don't let yesterday's love become anger, don't want explanations, don't ask, don't let your past become a cage. Ask yourself if you gave her the right love, if you gave her due respect, love is not pleasure or taste, it is commitment, sacrifice, affection. Because if you only take without giving, if everything is to blame only her, if only you have the reason, it's not the love you want from her. You want a servant who never complains, who only has to say yes, silent and meek, you want a bitch, who never asks, who never wants a why. You just want a rag woman, made of earthenware and all painted, who never laughs, never speaks or jokes, perhaps beautiful, but with a dull soul. Nobody teaches us to love, nobody knows how to love, but you have to learn one thing, it's not love if you gives only pain. you doesn't love if you make yourselves masters, if you fix everything by insulting, if you always want to be right, if you only want to cause damage. Love is the seed of justice, in its name one cannot kill oneself, one cannot give tears and malice when it then fails in us. Leave the war or your reason, don't get your hands dirty with her blood: is love dead? A season is over, the evil you feel will make you a lion.
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libero-de-mente · 5 months
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- Pa' ti puoi fermare al supermercato?
- Certo, che ti serve?
- Questa sera vorrei comprarmi una buona birra da bere a cena.
- Va bene, vuoi che entro o la scegli da solo?
- Se mi accompagni preferisco, così mi consigli.
Dopo aver scelto la birra ci avviamo alla cassa, non c'è quasi nessuno e distraendomi guardando alcuni scaffali mio figlio mi distanzia.
Arrivo alla cassa, la cassiera ha appena afferrato la bottiglia e fissa guarda mio figlio. Mio figlio osserva la cassiera.
- Sei sicuro di voler prendere questa birra? - chiede la cassiera.
- Si, perché non è buona? - chiede ingenuamente mio figlio.
- ...
- ...
- Senti, hai diciott'anni?
- Certo, ne ho venti.
- Sicuro?
- Vuole vedere la carta d'identità?
Nel frattempo mio figlio mi guarda, io lo guardo con la rassegnazione di chi ha vissuto questa situazione ventordicimila volte nei suoi vent'anni.
La cassiera mi riconosce: - Ma è tuo figlio?
- Si, è figlio numero 1
- Ma dai, proprio come te quando avevi la sua età.
- Già, te lo ricordi vero?
- Come no, tutti i posti di blocco erano tuoi. Ti pensavano minorenne alla guida dell'auto.
Mio figlio ci guarda stranito, io lo tranquillizzo: - Eravamo in compagnia insieme.
- Ah, siete amici.
- Si si, io e tuo padre ci conosciamo da una vita. Ha sempre dimostrato tanti anni in meno della sua età reale.
Daniele paga, usciamo dopo aver scambiato due parole con la mia amica e averla salutata.
- Pa' che imbarazzo!
- Daniele, un giorno apprezzerai il dimostrare meno anni dei tuoi.
- Ma papà a venti anni quanti ne dimostravi?
- Sedici.
- A sedici anni?
- Dodici, tredici.
- A dodici?
- Otto.
- A otto? - chiede ridendo sempre di più.
- Tre...
- E a tre anni?
- Dicevano a mia madre "Ma che bel spermatozoo, è suo?"
Ride di gusto, bello lui.
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nospiderpls · 4 months
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1 dicembre
Mi sveglio storcendo appena il naso, ma mi ci vuole solo un istante. Mi volto solo un attimo guardando l'ora. Le 8:00. Mi tiro su appena, e mi poso al tuo petto picchiettandolo con le mani per svegliarti. << Greengrass, Greengrass. Sveglia Greengrass, Greengrass? >>
Il borbottio mi dice che in qualche modo si è svegliato: << Sì sì che c'è, ho capito. Che succede? >> ha solo aggrottato la fronte, non ha ancora aperto gli occhi. Non che questo sia in grado di fermarmi: << E' il primo dicembre >> << Sì beh, sai, capita quando finisce novembre >> Il colpo con la mano che gli rifilo al petto l'istante seguente sembra togliergli il fiato, abbastanza da aprire un occhio. Io gli sto sorridendo a sessantacinque denti.
<< Oddio che succede? >> << Dobbiamo preparare la casa! >> << Preparare la casa? Perchè, dove deve andare? >> Altro colpo. << Per Natale! >> Resta qualche istante a guardarmi, vedevo i suoi pensieri che cercavano una qualche spiegazione. Poi ride sornione tornando a chiudere gli occhi: << Sì certo, come no >> << Greengrass... >> << Non ti farò addobbare tutta casa mia Travers >>
E' il silenzio che segue quelle parole che gli fa riaprire gli occhi, qualche istante dopo. Ho le labbra arricciate, le guance gonfie con lo sguardo triste. << Credevo abitassimo insieme, non di essere solo un ospite a casa tua... >> << Infatti è casa tua... >> << E mi sentirei moooolto a casa se fosse tutta addobbata per Natale! >> Silenzio. << Mh >> dice solo. Gli sorrido, facendogli il verso << Mh? >> << Sembra molto pericoloso parlare in questo momento >> Lo guardo divertita, e poso il mento sul suo petto. << Volevo solo vivermi queste feste assieme a te, tutto qui >> vedo il suo sguardo combattuto, e gioco decisamente sporco. Abbasso il viso e gli lascio un bacio sul petto tornando a guardarlo.
Il sospiro che segue è talmente profondo che quasi mi solleva. Esordisce quasi criptico: << In soffitta >> Sollevo un sopracciglio confusa: << Vuoi segregarmi in soffitta finchè non passano le feste? >>. Nel suo sguardo per un breve istante vedo che il pensiero lo attraversa, ma poi scuote il viso. << Dev'esserci della robaccia della mia ex, avrà distrutto la maggior parte ma troverai sicuramente qualcosa con cui infestarmi casa... >> Mentre parla, mi tiro leggermente su con sguardo impassibile. Mi poso meglio con le braccia sul suo petto, per reggermi la testa osservandolo con enorme curiosità: << Oh splendida mossa Greengrass, offrirmi gli scarti delle cose con cui passavi felicemente il Natale con le donne che hai sposato prima di incontrarci. Pensi che dovrei arrabbiarmi subito o quando starnutirò per la polvere della tua soffitta tenendoti il broncio tutto dicembre? >> Vedo il suo sguardo andare prima a destra, poi a sinistra. Sembra pensare a come risolvere la situazione, ma conosco abbastanza quello sguardo da capire che sta passando la camera per controllare quante cose potrei rompere lì dentro. Deve aver individuato i portagioie e le borse, forse anche qualche vaso.
Torna a guardarmi con gli occhi a una fessura, so che quell'espressione arrabbiata è la mia vittoria. << Un solo albero >>. Mi tiro su d'istinto ascoltando estremamente attenta quello che ha da dire. << Ti porto a prendere un unico piccolo insignificante minuscolo albero, solo un albero >> Mi brillano gli occhi: << Sì tranquillo, ti costringerò a fare solo solo quello per il resto mi arrangerò in tutto io! >>
L'istante seguente sono in bagno a prepararmi, senza lasciargli controbattere. Sento solo il suo borbottare che mi accompagna, ma ormai è troppo tardi. Sarà un Natale fantastico.
@alanmgreengrass
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canesenzafissadimora · 2 months
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"La vita ti disillude perché tu smetta di vivere di illusioni e veda la realtà.
La vita ti distrugge tutto ciò che è superfluo, fino a che rimanga solo ciò che è importante.
La vita non ti lascia in pace affinché tu smetta di combatterla e accetti ciò che è.
La vita ti toglie ciò che hai, fino a che non smetti di lamentarti e inizi a ringraziare.
La vita ti manda persone conflittuali affinché tu guarisca e smetta di proiettare fuori ciò che hai dentro.
La vita lascia che tu cada una e un'altra volta fino a che ti decidi ad imparare la lezione.
La vita ti porta fuori strada e ti presenta incroci fino a che non smetti di voler controllare e fluisci come un fiume.
La vita ti pone nemici sul cammino fino a che non smetti di "reagire".
La vita ti spaventa tutte le volte necessarie a perdere la paura e riacquistare la fede.
La vita ti toglie il vero amore, non te lo concede né te lo permette, fino a che non smetti di volerlo comprare con fronzoli.
La vita ti allontana dalle persone che ami fino a che non comprendi che non siamo questo corpo ma l'anima che lo contiene.
La vita ride di te molte volte, fino a che non smetti di prenderti tanto sul serio e impari a ridere di te stesso.
La vita ti frantuma in tanti pezzi quanti sono necessari affinché da lì penetri la luce.
La vita ti ripete lo stesso messaggio con schiaffi e urla finché non ascolti.
La vita ti invia fulmini e tempeste affinché tu possa svegliarti.
La vita ti umilia e sconfigge fino a che non decidi di far morire il tuo Ego.
La vita ti nega i beni e la grandezza fino a che smetti di voler beni e grandezza e inizi a servire.
La vita ti taglia le ali e ti pota le radici, fino a che non avrai più bisogno né di ali né di radici, ma solo di sparire nella forma e volare dall'essere che sei.
La vita ti nega i miracoli fino a che non comprendi che tutto è un miracolo.
La vita ti accorcia il tempo affinché tu impari a vivere.
La vita ti ridicolizza fino a diventare nulla, fino a diventare nessuno, così diventi tutto.
La vita non ti dà ciò che vuoi, ma ciò di cui hai bisogno per evolvere.
La vita ti fa male, ti ferisce, ti tormenta, fino a quando non lasci andare i tuoi capricci e godi del respirare.
La vita ti nasconde tesori fino a che non inizi il tuo viaggio e non esci a cercarli.
La vita ti nega Dio, fino a che non lo vedi in tutti e in tutto.
La vita ti chiede, ti toglie, ti taglia, ti spezza, ti delude, ti rompe...fino a che in te rimanga solo AMORE"
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Bert Hellinger
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lunamagicablu · 8 months
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Puoi controllare un elefante pazzo; Puoi chiudere la bocca dell’orso e della tigre; Cavalcare il leone e giocare con il cobra; Dall’alchimia puoi imparare il tuo sostentamento; Puoi vagare nell’universo in incognito; Rendere vassalli gli dei; essere sempre giovane; Puoi camminare sull’acqua e vivere nel fuoco; Ma il controllo della mente sarà la cosa più difficile di tutte. (Paramahansa Yogananda) ******************* You can control a crazy elephant; You can close the mouth of the bear and the tiger; Ride the lion and play with the cobra; From alchemy you can learn your livelihood; You can wander the universe incognito; Making vassals of the gods; always be young; You can walk on water and live in fire; But mind control will be the hardest thing of all. (Paramahansa Yogananda)
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la-novellista · 4 months
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Sei come una nube intravista fra i rami.
Ti ride negli occhi la stranezza di un cielo che non è il tuo.
Cesare Pavese
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scorcidipoesia · 1 month
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Dopo di te, dopo questo volo leggero e invisibile, nascosto ad ogni sguardo e anche a me stessa.. dopo questo scorcio di poesia, di speranza taciuta , di abbracci mai avuti, di musiche nelle quali mi sono cullata per spendere il mio tempo peggiore .. dopo questo sguardo sull’infinito, tra piogge sfociate nel grigio che abbraccia la città ma anche il colore dei tuoi occhi, dopo la visione del tuo cuore, le tue movenze e fragilità che sono la tua forza, dopo tutto quello che non ho avuto e non avrò, dopo il sentore candido della tua anima, il tuo tendere all ‘infinito cercando i ricordi, dopo gli abbracci del tuo passato, del mio, nel mescolare insieme di fallimenti e persone lontane, svanite .. dopo averti visto, intuito, sentito, immaginato, disegnato , compreso. Dopo un vivere romantico in cui io mi nascondo e tu non sai, dove c’è posto solo per il rispetto e la gentilezza , dove posso solo sbirciare come sono le tue mani o la dispettosa rosa nei tuoi capelli , dopo tutto quello che ho osservato non vista, espresso non ascoltata nemmeno da me stessa.. puoi esistere solo tu, il ticchettio di rari messaggi e il cuore che ride quando so che sei poco distante e io ti penso , e sempre ti ringrazierò per aver tenuto in volo il mio cuore e per il valore che mi hai dato, e che io sempre darò a te
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umi-no-onnanoko · 1 month
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Bravissima.
Adoro il castello 🏰 errante.
Poi amo la forma della voce. (Netflix)
Josee, la tigre e i pesci. (Mi ha toccato molto). (Streaming)
I want to eat your pancreas (ho letteralmente pianto).
Blue Spring Ride (Streaming)
Drifting Home (Inquietante, ma bello). (Netflix)
Arrietty. (È più per bambini, ma bello).
Blue Spring Ride (Streaming)
Il castello errante di Howl è tra i miei preferiti, voglio mangiare il tuo pancreas l'ho visto ed è commuovente.
Gli altri li conosco solo di nome.
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blackrosesnymph · 5 months
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Non so, discorso che parte bene, ma non so se finisce altrettanto bene...mediterò...
Mio caro uomo:
Ti libero dalla storia in cui devi sempre essere il principe, il coraggioso o il soccorritore e, naturalmente, il principe azzurro.
Ti libero dalla storia in cui cerchi, salvi e ami solo una principessa.
Che ne dici, se invece, amassi la strega,
il drago, la contadina, quella che si salva da sola, quella che non vive nel castello, quella che non è la più bella, tranne che per i tuoi occhi?
Ti libero dalla storia in cui devi essere un colore: il blu.
Che modo assurdo di classificarti con un mondo di colori, sapori e opportunità per te. Vesti il ​​colore che vuoi! rosso, giallo, nero, arcobaleno, quello che vuoi!
Ti libero dalla storia in cui sei sempre il più forte, il più coraggioso, il più bello e quello che ovviamente possiede già un castello.
Quello che ha tesori e ricchezze, o almeno qualche eredità.
Anche tu sei stato danneggiato e hai imposto stereotipi di coraggio, possesso e forza!
Ti libero dalla storia in cui non ti è mai permesso di piangere, dove non esistono confusione, caos e sconfitta, dove hai capito che tuo padre non è un re.
E se tu non volessi essere l'eroe?
Forse vuoi essere il cattivo, quello che non può, quello che rinuncia a tutto, quello che si salva e quello che non vuole avere una principessa o una storia di: "Si sono sposati ed erano felici per sempre".
Ti libero dalla storia in cui ci sono sempre mille battaglie, mostri, draghi, oscurità, e con essa lo slogan che tutto deve essere combattuto, che tutto è guerra e competizione.
Quanto deve essere stancante essere un cavaliere in guerra per l'eternità!
Ti libero dalla storia, dall'incantesimo e dall'amore magico e imposto, in modo che tu possa costruire meglio il tuo mondo a modo tuo, come scegli e dalla tua identità.
Ti esonero dalla storia e ti dico:
Abbiamo già imparato a salvarci.
Non siamo tutte fragili principesse, non siamo più addormentate o intrappolate nella nostra storia.
Amiamo l'uomo che ride, gioca, è intelligente, sarcastico, sensibile, a volte pauroso e piagnucoloso.
Abbiamo già lasciato la storia e ti aspettiamo da questa parte, nella vita reale dove puoi essere tu e io posso essere me... senza così tanta storia.
[Autrice sconosciuta]
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smokingago · 4 months
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La collina è notturna, nel cielo chiaro.
Vi s’inquadra il tuo capo, che muove appena
e accompagna quel cielo. Sei come una nube
intravista fra i rami. Ti ride negli occhi
la stranezza di un cielo che non è il tuo.
Cesare Pavese
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La vita ti manda persone conflittuali affinché tu guarisca e smetta di proiettare fuori ciò che hai dentro.
La vita lascia che tu cada una e un'altra volta fino a che ti decidi ad imparare la lezione.
La vita ti porta fuori strada e ti presenta incroci fino a che non smetti di voler controllare e fluisci come un fiume.
La vita ti pone nemici sul cammino fino a che non smetti di "reagire".
La vita ti spaventa tutte le volte necessarie a perdere la paura e riacquistare la fede.
La vita ti toglie il vero amore, non te lo concede né te lo permette,
fino a che non smetti di volerlo comprare con fronzoli.
La vita ti allontana dalle persone che ami fino a che non comprendi che non siamo questo corpo ma l'anima che lo contiene.
La vita ride di te molte volte,
fino a che non smetti di prenderti tanto sul serio e impari a ridere di te stesso.
La vita ti frantuma in tanti pezzi quanti sono necessari affinché da lì penetri la luce.
La vita ti ripete lo stesso messaggio con schiaffi e urla finché non ascolti.
La vita ti invia fulmini e tempeste affinché tu possa svegliarti.
La vita ti umilia e sconfigge fino a che non decidi di far morire il tuo ego.
B. Hellinger
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ypsilonzeta1 · 5 months
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Nel morire non mi muori mai,
non mi muori più;
non attendo la chiamata
che ci dà
tutti per vinti,
non mi aspetto
che una madre
sbianchi;
ai gatti ora qualcuno
darà sempre da mangiare;
i tuoi occhi ridono
da ogni buio;
nella notte, vigili
dai soffitti
e dici: dormi.
Nel morire, vivi ovunque,
dappertutto sta zitta
la tua voce che ride,
non mi muori più, da quando
muori,
più
sulle macchine,
più
dentro ai maglioni,
più
nelle stagioni;
mi vivi
nei mercati,
ovunque
porgi la tua schiena al mio
non chiamarti,
ovunque
non mi abbracci,
non vieni a salvarmi;
sempre presente, adesso, quando
sui banconi mi feriscono
i caffè scuri
che tu non bevi.
Si presta il tuo corpo a tutti
gli spazi e il silenzio
che fai fuori è fuori
discussione,
ma dentro, sempre.
Nel morire mi sei ovunque,
accanto a me,
da ogni lato e
in nessun posto
è il tuo posto,
come il mio.
Beatrice Zerbini
dal libro D’amore (ed. Interno Poesia)
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A chi ho perso e alle persone che hanno perso qualcuno.
Beatrice Zerbini - In comode rate - Poesie ed Eventuali
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