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#Pandemie
gregor-samsung · 5 months
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" Canton e Hong Kong sono situate nella regione del delta del Fiume delle Perle (Zhu), con metropoli come Macao, Shenzhen (città dallo sviluppo molto recente), Foshan, Zhongshan e altre ancora. Il 16 novembre 2002 un quarantaseienne di Foshan fu colpito da febbre e difficoltà respiratorie. Secondo quanto hanno stabilito i segugi dell'epidemiologia, spetta a lui il titolo di primo paziente di questa nuova malattìa. Non si sono conservati campioni del suo sangue o del suo muco, ma un forte indizio di SARS è il fatto che l’uomo contagiò a catena un bel po’ di persone (la moglie, una zia che gli fece visita in ospedale, il marito e la figlia della stessa zia). Il suo nome non è stato tramandato ai posteri; di lui si sa soltanto che era un «impiegato del governo locale». Un dato interessante del suo profilo, col senno di poi, è il fatto che avesse cucinato in precedenza piatti che prevedevano come ingredienti pollo, gatto e serpente. Mangiare serpenti non è insolito nel Guangdong, una provincia abitata da carnivori impenitenti e non schizzinosi, dove i menù potrebbero essere scambiati per la lista degli ospiti di uno zoo o di un negozio di animali.
Tre settimane dopo, all'inizio di dicembre, un cuoco di Shenzhen accusò gli stessi sintomi. Lavorava in una friggitoria e non si occupava direttamente di uccidere e preparare gli animali, ma ne manipolava le carni pulite e tagliate. Andò a farsi curare fuori da Shenzhen, allo Heyuan City People’s Hospital, dove trasmise la malattia ad almeno sei tra medici e infermieri, prima di essere trasferito a Canton, a duecento chilometri di distanza. Il giovane dottore che lo accompagnò in ambulanza si ammalò a sua volta. Non molto tempo dopo, tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, casi analoghi iniziarono a presentarsi a Zhongshan, città portuale situata un centinaio di chilometri a sud di Canton e poco distante da Hong Kong, che è dall'altra parte del Fiume delle Perle. Nel giro di poche settimane si registrarono ventotto casi. I sintomi comprendevano emicrania, febbre alta, brividi, dolore alle ossa, tosse forte e persistente con sangue nell'espettorato e progressiva compromissione dei polmoni, che si indurivano e si riempivano di liquido. La conseguente scarsa ossigenazione nei casi più gravi poteva portare alla morte. Tredici pazienti tra quelli di Zhongshan lavoravano nel settore sanitario e almeno uno era un cuoco, anche lui dedito alla preparazione di piatti a base di serpenti, volpi, zibetti (mammiferi di piccola taglia parenti alla lontana delle manguste) e ratti. Gli ufficiali sanitari della provincia si accorsero della concentrazione di casi a Zhongshan e spedirono in loco vari team di «esperti» che si occupassero di cura e prevenzione, ma in realtà nessuno di loro sapeva nulla di questa misteriosa e ingannevole malattia. Uno di questi gruppi produsse un documento ufficiale in cui il nuovo morbo era definito «polmonite atipica» (feidian in cantonese). La stessa formulazione di uso generico fu ripresa qualche settimana più tardi dall'OMS nel suo primo bollettino. Una polmonite atipica è una qualsiasi affezione polmonare non attribuibile ai classici patogeni, come ad esempio il batterio Streptococcus pneumoniae. Utilizzare questa espressione ben nota in medicina fu un modo per stemperare e non accentuare la stranezza e la potenziale pericolosità dei casi di Zhongshan. In realtà quella specie di polmonite non era solo atipica, ma anomala, feroce e spaventosa. Il bollettino ufficiale fu inviato agli ospedali e agli uffici sanitari della provincia (ma non fu reso pubblico). Conteneva anche una lista di sintomi tipici della malattia e una serie di raccomandazioni per arginarne la diffusione, che si rivelarono timide e tardive. A fine gennaio, un commerciante all'ingrosso di prodotti ittici, reduce da un viaggio a Zhongshan, fu ricoverato in un ospedale di Canton, da dove partì la serie di contagi a catena che di lì a poco avrebbe fatto il giro del mondo. "
David Quammen, Spillover. L’evoluzione delle pandemie, (Traduzione di Luigi Civalleri; collana La collana dei casi), Edizioni Adelphi, 2014. [Libro elettronico]
[ Edizione originale: Spillover. Animal Infections and the Next Human Pandemic, W.W. Norton & Company, Inc., 2012 ]
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unfug-bilder · 11 months
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Eine Pandemie KANN (natürlich nur theoretisch) auch nützlich sein.
(C) Rabe (2014)
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raisongardee · 1 year
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Sur le même modèle que le tristement célèbre Event 201 qui avait précédé le Covid-19, le Johns Hopkins Center for Health Security, l’OMS et la Fondation Bill & Melinda Gates ont organisé cet automne à Bruxelles une simulation intitulée Catastrophic Contagion portant sur une pandémie d’entérovirus (Entero-25), plus mortel que le Covid-19, et touchant essentiellement les enfants et les jeunes.
Faits & Documents n° 515, janvier 2023.
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jloisse · 10 months
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Dans une gare d'une grande ville de #France
Un panneau d'affichage gouvernemental résume la décennie qui vient de s'écouler:
🔴 En rouge le terrorisme de synthèse,
🟢 En vert la pandémie médiatique du virus imaginaire,
🟡 En jaune la guerre hybride de l'Otan contre l'Europe
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liedpoesierebscher · 10 months
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Konserviren
Konservativiren
Konsermuttiviren
Konserkiddiviren
vermehren sich
mutieren
explodieren bis
die Büchse der
Pandora aufspringt
und die Konserviren
sich gewaltig rechts
drehend pandemisieren.
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aktionfsa-blog-blog · 10 months
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Weltweiter digitaler Impfpass ist da
EU-Covid-Zertifikat gilt ab 1. Juli als weltweiter digitaler Impfpass der WHO
Am 1. Juli wurde das EU-Zertifikat zum ersten Baustein der global gültigen digitalen Zertifizierung von Impfungen. Die Impfzertifikate werden damit Teil des freiwilligen Zertifizierungsprogramms in fast 80 Ländern.
Wie tkp.at schreibt, hat die WHO auch verraten, wer für die Arbeit an dem Projekt bezahlt hat:
"Diese Arbeit wurde von der Bill and Melinda Gates Foundation, der Regierung von Estland, der Fondation Botnar, dem Staat Kuwait und der Rockefeller Foundation finanziert. Die Ansichten der Förderer haben den Inhalt dieses Dokuments nicht beeinflusst."
Weiter heißt es: Was die WHO gerne alles gespeichert hätte, findet sich im Glossar im Punkt „Personal Data“:
"PERSÖNLICHE DATEN: Alle Informationen, die sich auf eine Person beziehen, die direkt oder indirekt durch diese Informationen identifiziert wird oder werden kann. Zu den personenbezogenen Daten gehören: biografische Daten (Personaldaten) wie Name, Geschlecht, Personenstand, Geburtsdatum und -ort, Herkunftsland, Wohnsitzland, individuelle Registrierungsnummer, Beruf, Religion und ethnische Zugehörigkeit; biometrische Daten wie ein Foto, ein Fingerabdruck, ein Gesichts- oder Irisbild; Gesundheitsdaten sowie jegliche Meinungsäußerung über die Person, wie z. B. Bewertungen ihres Gesundheitszustands und/oder ihrer spezifischen Bedürfnisse."
Mehr dazu bei https://tkp.at/2023/06/29/eu-covid-zertifikat-ab-1-juli-weltweiter-digitaler-impfpass-der-who/
Kategorie[21]: Unsere Themen in der Presse Short-Link dieser Seite: a-fsa.de/d/3uW Link zu dieser Seite: https://www.aktion-freiheitstattangst.org/de/articles/8449-20230704-weltweiter-digitaler-impfpass-ist-da.htm
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fesselblog · 11 months
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Symbole und Stigmatisierung
Kann man alle Symbole immer eindeutig zuordnen oder kann es aufgrund einer Fehlinterpretation zu Vorurteilen und Stigmatisierung kommen? Wir klären auf!
Es gibt unzählige Symbole auf der Welt, die eine bestimmte Bedeutung haben. Je nach Kontext oder Personenkreis, in welchem ein Symbol Verwendung findet, kann die Bedeutung abweichen. Manchmal kann es dadurch zu Fehlinterpretationen und möglicher Stigmatisierung kommen. Continue reading Untitled
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nolifedestiny · 2 years
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Die Verdummung der Deutschen
An alle Deutschen, an alle Mitglieder des Bundestages und an alle Medienmacher, TV-Sender und Journalisten habe ich eine Frage: Habe ich das jetzt richtig verstanden?
Wenn meine Bäckerei keine Produkte mehr verkaufen kann, bin ich nicht automatisch Insolvent, ich höre blöß auf Geld zu verdienen?
Wenn ich durch gesetzliche Verpflichtung zu einer Impfung gezwungen werde, lasse ich mich ja dann doch freiwillig impfen?
Wenn ich im Alltag Strom spare, spare ich zwar nicht auf dem Strohmzähler, dafür aber Ressourcen?
Wenn ich mich impfen lasse, kann ich zwar Corona kriegen und Weitergeben, schütze aber trotzdem mich und andere?
Wen wollt ihr hier eigentlich verarschen?
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techniktagebuch · 2 years
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Juni 2022
Ich telefoniere und gucke auf Webseiten und mir wird heiß und kalt gleichzeitig
"Papa, mir ist heiß und kalt gleichzeitig, und in meinem Magen ist es am schlimmsten, da habe ich gar kein Gefühl."
Der selbstgemachte Corona-Schnelltest zeigt sofort zwei deutliche roten Streifen an. 
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Das ist nicht so richtig überraschend: wir hatten vor ein paar Tagen engen Kontakt zu jemandem, die am Tag darauf coronapositiv getestet wurde.
Der Sohn steckt gerade mitten in der 10. Klasse in den Prüfungen des Mittleren Schulabschlusses. Deshalb macht ihn das etwas nervös: es gab von der Schulleitung eine Info, dass, wer mehr als eine Klassenarbeit versäumt oder mehr als zwei Tage fehlt, ein ärztliches Attest vorlegen müsse. In der nächsten Woche stehen zwei Klassenarbeiten an. Die Quarantäneregeln bei Corina schreiben aktuell 5 Tage Isolation bei einer Infektion vor. Außerdem ist der Sohn richtig krank, inklusive Fieber und Erbrechen. Er liegt in seinem Zimmer im Bett, und auch, wenn eine richtige Isolation natürlich nicht möglich ist, versuchen wir doch, den physischen Kontakt etwas zu verringern, indem wir uns vor Allem gegenseitig über die Alexa-Sprachverbindung des Echo anrufen - zwischen seinem Zimmer und meinem Arbeitszimmer. An Schulbesuch ist also im Moment sowieso nicht zu denken.  
Es gab bis vor Kurzem die Möglichkeit einer telefonischen Krankschreibung, das hätte hier helfen können - die gibt es aber nicht mehr. 
Wir müssen also einen "offiziellen" Test durchführen lassen.
Ich weiß von ein paar Testzentren in der Nähe und versuche, einen Termin zu buchen. Es gibt dafür Webseiten, die mittlerweile so einigermaßen funktionieren. Bei den allermeisten Testzentren muss man bestätigen, dass man keine Symptome hat, wenn man sich dort testen lassen will. Ich finde eine Teststation, die die Symptome bei der Terminreservierung nicht abfragt, und buche dort einen Termin. In der Bestätigungsmail steht:
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Ich storniere den Termin wieder.
Bei Symptomen soll man sich also an 116 117 wenden. Ich rufe 116 117 an. Dort sagt man mir, für einen Test sollen wir in ein Testzentrum gehen. “Die Testzentren wollen aber keine symptomatischen Personen testen.” - “Ja, tut mir leid. Wir sind aber nicht mehr zuständig. Waren wir mal, sind wir aber nicht mehr.” - “Haben Sie denn nen Tipp für mich, was wir tun sollen?” - “Müssen Sie sich denn wirklich testen lassen? Ich darf Ihnen das offiziell ja nicht so sagen, aber die Politik hat ja Corona jetzt für beendet erklärt, und es interessiert doch sowieso niemanden mehr.” - “Naja, wir brauchen halt ein Attest.” - “Tja, da kann ich Ihnen dann nicht helfen. Vielleicht schauen Sie noch mal auf der Webseite des Gesundheitsamtes der Stadt Hamburg nach?”
Ich schaue auf der Webseite der Stadt Hamburg nach. Dort steht:
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Bei Symptomen also an die Hausarztpraxis wenden oder die angegebene Webseite. Die Hausärztin sagt, sie macht keine Coronatests, und mit positivem Selbsttest sollen wir bitte sowieso nicht in die Praxis kommen. Wenn es dem Sohn schlechter geht und er ärztliche Hilfe braucht, sollen wir bitte 116 117 anrufen. Ich versuche es also über die angegebene Webseite, eterminservice.de: 
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Ach, schau an, das ist die Webseite der Rufnummer 116 117. Die haben mir doch eben schon telefonisch gesagt, dass sie nicht zuständig sind.
Ich probiere es trotzdem. Auf der Webseite muss ich bestätigen, dass ich gesetzlich krankenversichert bin. Bin ich nicht. Für privat Versicherte geht es aber gar nicht weiter, ich klicke also doch an, dass ich gesetzlich versichert bin. Die Seite meldet: Es wurden keine verfügbaren Termine gefunden.
Ich werde wohl mal in der Schule anrufen müssen, um das zu besprechen. Dass jemand Corona noch mit Krankheitssymptomen bekommt, scheint in den offiziellen Prozessen seit offizieller Beendigung von Corona nicht mehr vorgesehen. 
Update: Etwas später bekommt der Sohn doch noch einen PCR-Test.
(Molinarius)
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humpreybumprey666 · 1 year
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nedermemes · 4 months
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gregor-samsung · 1 year
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“ La mattina del 3 marzo 2004 la porta 537 si aprì e Kelly Warfield uscì dalla Segreta. La aspettavano nella sala d’attesa la madre e il figlio (per cui aveva ottenuto un permesso speciale), che andò a casa con lei. Il pomeriggio di quello stesso giorno ritornò all'USAMRIID*, dove i colleghi organizzarono una festa di fine isolamento, con tanto di discorsi e palloncini colorati. Parecchi mesi più tardi, dopo un periodo di sospensione, una lunga serie di analisi del suo sistema immunitario, di esami e supervisioni al limite dell'offensivo, oltre a una certa insistenza da parte sua, ottenne nuovamente il nullaosta per entrare nei laboratori di livello 4. Poteva tornare a stuzzicare la bestia che avrebbe potuto ucciderla. «Non ha mai pensato di non tornare a lavorare su Ebola?» le chiesi. Rispose di no. «Perché le piace tanto il suo lavoro?». «Non lo so di preciso» disse, e si fermò un attimo a riflettere. «Perché proprio Ebola? In fondo fa al massimo un centinaio di vittime all'anno». Non è una malattia di impatto globale e nonostante i toni apocalittici di certi autori è probabile che non lo diventerà mai. Per Warfield l’interesse aveva basi scientifiche. Per esempio, era affascinata dal fatto che un organismo tanto semplice fosse tanto letale. Ha un genoma minuscolo, quanto basta per costruire le sole dieci proteine che servono a formare le strutture di sostegno e a farlo replicare (un herpesvirus, per contro, ha una complessità genetica circa dieci volte superiore). Nonostante ciò il virus Ebola è feroce, capace di uccidere un uomo in soli sette giorni. «Come può una cosa così insignificante e rudimentale essere così orribilmente pericolosa?» si chiedeva Warfield. «Lo trovo davvero affascinante». “
* Istituto di ricerca sulle malattie infettive dell’esercito statunitense: un laboratorio per la guerra biologica riconvertito alla ricerca sulle malattie e sulle biodifese con sede nel Maryland.
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David Quammen, Spillover. L’evoluzione delle pandemie, (Traduzione di Luigi Civalleri; collana La collana dei casi), Edizioni Adelphi, 2014.
[ Edizione originale: Spillover. Animal Infections and the Next Human Pandemic, W.W. Norton & Company, Inc., 2012 ]
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melaeckenfels · 2 years
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Apathie
Ein oberflächlich vernünftig klingender aber in Wirklichkeit zutiefst apathischer Kommentar hat mich heute zur Explosion gebracht.
Mir ist vorhin in einem Kommentar auf Quora etwas der Kragen geplatzt … … aber ich möchte das nicht alleine dort im Kommentar belassen. Denn als Historikerin ist das Verhalten ist die vorherrschende Apathie, der Unwille, Wissen, das wir haben, auch anzuwenden, und Mittel, die wir haben, auch einzusetzen, einfach nicht mehr verstehbar. Das ist aus meiner aktuellen Recherche. Aus einer Zeitung…
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datenarche · 21 days
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jloisse · 11 months
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Le monde entier prend conscience des dangers du traité de l'OMS sur les pandémies.
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askaniatravel · 24 days
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ITB 2024 Eindrücke | Ein Blick hinter die Kulissen der Tourismusbranche
🔍 Neugierig auf die aufstrebenden Reiseziele des Jahres? Alles dazu erfahrt ihr im heutigen Blogartikel. #Reisetrends #ITB #Urlaub #Tourismus
Stefan Baumann Chef d von TUI Deutschland Ein Interview mit Stefan Baumann, dem Geschäftsführer von TUI Deutschland, wirft ein Licht auf die gegenwärtige Lage des Tourismus und die aufstrebenden Reiseziele. Die jüngsten Entwicklungen in der Tourismusbranche geben Anlass zur Freude: Die Geschäfte scheinen gut zu laufen. Doch wie genau steht es um den Tourismus, und welche Ziele erweisen sich als…
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