Tumgik
#José Sbarra
ma-pi-ma · 7 months
Text
Tumblr media
Autunno. Che sia autunno. Che sia autunno e che piova. Molto. Che ci sia della legna che brucia in un camino. E un gatto. Che ci sia un gatto. E che sia nero e guardi in giallo e si acciambelli e ci insegni un po’ a vivere. Ma, soprattutto, che sia autunno. Che manchi un vetro alla finestra. Che entrino da quel buco il freddo e la pioggia. Che tu abbia voglia di baciarmi. Tanta voglia. Che sia autunno. Che un uomo ti stia aspettando, da qualche parte. E che tu non vada. Che sia un’altra volta autunno. E tu rimanga. Autunno, e che piova. Che tu non vada. Che sia ancora autunno e tu sia con me.
José Sbarra
31 notes · View notes
kamas-corner · 16 days
Text
Tumblr media
- José Sbarra
6 notes · View notes
wishuuu · 2 years
Text
Yo sabía que había un tigre debajo de la cama, un orangután en el armario y una araña gigante dentro de un zapato.
Te amaba tanto que para que durmieras tranquila me levantaba por las noches y les daba de comer al tigre, al orangután y a la araña.
Cómo no me amabas te resultó fácil creerme loco y no quisiste vivir más conmigo. Me obligaste a tomar un tren.
Casi todos los pasajeros descansan con los ojos cerrados. Yo no. No puedo relajarme. Miro la luna por la ventanilla y pienso que estás dormida y que no sabes que hay un tigre debajo de la cama, un orangután en el armario y una araña gigante dentro de un zapato.
24 notes · View notes
Text
Se solicita tu presencia.
Reclaman tu asistencia mis fémures
y sus tendones vecinos.
Te llaman mis clavículas.
Todos mis leucocitos preguntan por vos.
Mi tráquea se niega a su movimiento de mares.
Hay necesidad de vos en este envase de piel.
Mis piezas dentarias no permanecerán ancladas
en sus bahías si no las saluda tu sonrisa.
Son ciento y pico los huesos que amenazan
con desmoronarse catastróficamente.
Es imprescindible que concurras al salón
de los pasos perdidos de mi cráneo.
Te extrañan las venas y las arterias
que sostienen mi orgullo.
Te demanda imperiosamente mi esternón.
José Sbarra
3 notes · View notes
venusplanettoflove · 2 years
Text
José Sbarra ❤️
Tumblr media
7 notes · View notes
levtolstoiz · 5 months
Text
«No, no conocí el amor. Solo conocí el exasperante deseo de que el amor existiese»
–José Sbarra, El mal amor
0 notes
susieporta · 4 months
Text
QUANDO NOSTRO PADRE COMINCIA A MORIRE
Quando il padre invecchia e comincia a trotterellare come se fosse nella nebbia. Lento, lento, impreciso.
È quando uno dei genitori che ti teneva stretta la mano quando eri piccolo non vuole più restare solo. È quando il padre, un tempo fermo e insormontabile, si indebolisce e fa due respiri prima di alzarsi dal suo posto.
È quando il padre, che un tempo aveva comandato e ordinato, oggi non fa altro che sospirare, solo gemere, e cerca dove siano la porta e la finestra: ogni corridoio è ormai lontano.
È quando un genitore precedentemente volenteroso e laborioso non riesce a indossare i propri vestiti e non ricorda i farmaci che ha preso. E noi, da bambini, non faremo altro che accettare di essere responsabili di quella vita. Quella vita che ci ha dato i natali dipende dalla nostra vita per morire in pace.
Forse la vecchiaia del padre e della madre è curiosamente l'ultima gravidanza. Il nostro ultimo insegnamento. Un'opportunità per ricambiare la cura e l'amore che ci hanno donato per decenni. E proprio come abbiamo adattato la nostra casa per prenderci cura dei nostri bambini, bloccando le prese della luce e montando dei box, ora cambieremo la distribuzione dei mobili per i nostri genitori.
La prima trasformazione avviene nel bagno.
Saremo i genitori dei nostri genitori che ora metteranno una sbarra sotto la doccia. Il bar è emblematico. Il bar è simbolico. La sbarra inaugura il “detemperamento delle acque”. Perché la doccia, semplice e rinfrescante, è ormai una tempesta per i vecchi piedi dei nostri protettori. Non possiamo lasciarli per nessun momento.
La casa di chi si prende cura dei propri genitori avrà dei rinforzi ai muri. E le nostre braccia saranno estese sotto forma di ringhiere. Invecchiare è camminare aggrappandosi agli oggetti, invecchiare è anche salire le scale senza gradini. Saremo estranei a casa nostra. Osserveremo ogni dettaglio con paura e ignoranza, con dubbio e preoccupazione. Saremo architetti, designer, ingegneri frustrati. Come non prevedere che i nostri genitori si sarebbero ammalati e avrebbero avuto bisogno di noi?
Rimpiangeremo i divani, le statue e la scala a chiocciola. Rimpiangeremo tutti gli ostacoli e il tappeto. E a nostro padre si saluta un po' tutti i giorni...
Un uomo di nome José accompagnò suo padre fino ai suoi ultimi minuti.
In ospedale, l'infermiera stava facendo la manovra per spostarlo dal letto alla barella, cercando di cambiare le lenzuola quando José gridò dal suo posto: - Lascia che ti aiuti! - . Raccolse le forze e prese suo padre sulle ginocchia per la prima volta.
Appoggiò il volto di suo padre al petto. Ha messo sulle sue spalle il padre consumato dal cancro: piccolo, rugoso, fragile, tremante. Rimase abbracciato a lungo, il tempo equivalente alla sua infanzia, il tempo equivalente alla sua adolescenza, un tempo bello, un tempo infinito.
Dondolando suo padre da una parte all'altra.
Accarezzare suo padre.
Calmare suo padre.
E gli disse sottovoce:
- SONO QUI, PAPÀ!
Ciò che un padre vuole sentire alla fine della sua vita è che suo figlio è "lì" per dirgli... Vacci piano. Ti diamo il permesso, non preoccuparti... Andrà tutto bene! 🙏🏽
Queste meraviglioso testo lo aveva trovato anni fa. Dopo la morte del mio padre. Non ho potuto arrivare in tempo prima che lui mancase.
Grazie papà ovunque la nel spazio infinito sta te e tutti mie antenati. Mi manchi.
Xiukiauitzincheko Escandon
Nagual Sciamano dell’anima
22 notes · View notes
lahija-del-molinero · 2 months
Text
¿En qué infierno acabaremos los equivocados, los que no fuimos genios, los que no fuimos dioses, los que sobrevivimos de prestado? que conocimos la luz y nos detuvimos a jugar con las sombras? ¿Qué será de los vencidos ilesos? ¿Qué será de los fracasados?… — José Sbarra
8 notes · View notes
apartado8 · 1 month
Text
"Otoño. Que sea otoño. Que sea otoño y que llueva. Mucho. Que haya leños ardiendo en un brasero. Y un gato. Que haya un gato y que sea negro y que mire de amarillo y que se enrosque y que nos enseñe un poco a vivir.
Pero por sobre todas las cosas que sea otoño. Que le falte un vidrio a la ventana. Que entren por ese hueco la lluvia y el frío. Que tengas ganas de besarme. Muchas ganas. Que un hombre te espere en otra parte. Que sea otra vez otoño. Otoño y Que llueva. Y que no vayas. Que te quedes conmigo. Que sea otoño otra vez y que te quedes".
José Sbarra, fue un escritor, autor teatral, poeta y guionista argentino.
3 notes · View notes
verteder0 · 9 months
Text
Tumblr media
Los pterodáctilos. José Sbarra.
14 notes · View notes
canesenzafissadimora · 3 months
Text
Il verbo è amare
amare bene
amare male
amare come sia
però amare.
La chiave è amare
e quando tutto duole
amare con maggiore intensità
e quando tutto diventa insopportabile
amare il doppio.
Tumblr media
José Sbarra e Isabel Miramontes
4 notes · View notes
lauratome · 8 months
Text
Es sábado
y es de noche
vos estás sola
yo estoy solo
abracémonos desnudos
digamos palabras excitantes
y llamémoslo amor
José Sbarra
6 notes · View notes
tinyember · 3 months
Text
Tumblr media
- josé sbarra
2 notes · View notes
Text
Tumblr media
José Sbarra
6 notes · View notes
vagoasdf · 1 year
Text
Tumblr media
Plástico cruel.
José Sbarra
5 notes · View notes
josemimontalban · 2 years
Photo
Tumblr media
¿Habrá piedad para los que escuchamos a todos y no entendimos a nadie; para los que la soledad no nos dio un jaque de muerte, ni el amor nos dio un golpe de vida? José Sbarra. (Argentina,1950/1996) https://www.instagram.com/p/Civp1rkoBIp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
2 notes · View notes