Storia Di Musica #226 - Roberto Murolo, La Grande Canzone Napoletana (3cd), 2012
Il mese di Giugno ho pensato di dedicarlo ad una piccola panoramica sulla musica di una delle città-mondo, la ci canzone è una delle forme musicale più famose, conosciute e apprezzate del mondo. La canzone napoletana ha una storia, come molte delle cose napoletane, che si perde nella Storia millenaria della città, si intreccia con gli incontri di Napoli da sempre crocevia di genti, culture e pensieri, con la capacità determinante di reinterpretare questi stimoli in forme e caratteristiche uniche. Sebbene molto complessa, l’origine primaria della canzone popolare napoletana si può far risalire alla cosiddetta villanella napoletana, una composizione in musica di storie in lingua napoletana, che ebbe molto successo in tutta Europa: nella commistione tra temi popolari e colti (espressione centrale di tutta la produzione culturale napoletana) la più famosa villanella è probabilmente Si Li Femmene Purtassero La Spada. A ciò verso la fine del ‘700 si aggiunsero i ritmi della tarantella e poi idee, personaggi e stili dell’opera buffa, altra invenzione napoletana, fino ad arrivare a fine ‘800 quando Napoli fu una delle capitali delle produzioni musicali. Decine di editori musicali ebbero il merito di recuperare, raccogliere, riproporre talvolta aggiornandoli, centinaia di brani antichi. Le canzoni venivano riproposte dai cosiddetti posteggiatori, ossia dei musici vagabondi che suonavano le canzoni o in luoghi al chiuso o davanti alle stazioni della posta o lungo le vie della città, talvolta spacciando anche le copielle, fogli contenenti testi e spartiti dei brani parzialmente modificati. Se a ciò aggiungiamo il fatto che a cavallo del ‘900 i maggiori poeti, scrittori e intellettuali si cimentarono nella scrittura di canzoni popolari, le quali vennero “diffuse” anche la massiccia emigrazione meridionale, si può comprendere la dimensione del successo, massiccio nei primi 50 anni del ‘900, della canzone napoletana nel mondo. Uno dei più grandi esponenti della canzone classica napoletana è stato Roberto Murolo. Nato nel 1912, penultimo dei sette figli di Lia Cavalli e del poeta Ernesto Murolo, è imparentato con Eduardo, Peppino e Titina De Filippo dato che suo padre era l’ennesimo figlio illegittimo di Eduardo Scarpetta. Bravissimo nel nuoto e nei tuffi (campione italiano nel 1933), che gli regalava una notevole capacità polmonare, impara a suonare la chitarra. Ma la prima esperienza in musica è con un gruppo a cappella, il Mida Quartet, con cui suona anche in Europa tra il 1938 e il 1946. Inizia la carriera musicale nel 1948, subito con notevole successo, per il suo stile elegante, la sua voce seducente, dolce e melodiosa, accompagnato sempre dalla sola chitarra. Ha anche una carriera cinematografica, e sembra andare tutto bene, fin quando nel 1954 viene arrestato per corruzione di minore: vicenda mai del tutto chiarita, con Murolo che si è sempre dichiarato innocente. Condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione, resta in carcere fino al processo d'appello, svoltosi a porte chiuse il 25 marzo 1955, che gli ridurrà la pena a 11 mesi con il beneficio della condizionale, determinandone l'immediata scarcerazione. Murolo uscirà sconvolto e amareggiato, in un primo momento anche pensando addirittura di non cantare mai più. Decide, però, di proseguire la sua carriera, avvedendosi di un pubblico sempre pronto ad applaudirlo. Inizia qui il periodo più fulgido della sua carriera: con la casa discografica Durium inizia un progetto mastodontico ma fondamentale di antologia dei brani della canzone napoletana, che si sviluppa in due serie di dischi, Vecchia Napoli - Raccolta di canzoni popolari napoletani anteriori al 1900 in sei volumi e la storica Napoletana. Antologia cronologica della canzone partenopea in 12 volumi che parte dal 1200 e arriva agli anni ‘60 del ‘900. Pubblicherà anche delle monografie sui grandi autori della canzone napoletana, Salvatore Di Giacomo, Ernesto Murolo, Libero Bovio ed E. A. Mario, ma ad inizio anni ‘70 decide di interrompere la produzione discografica continuando solo ad esibirsi dal vivo. Già dagli ‘60 è considerato uno dei cantori più sublimi della canzone napoletana. Nella sua sterminata discografia, ho scelto questa antologia molto recente, La Grande Canzone Napoletana (edizione 3cd, ne esiste anche una a due cd con copertina diversa) del 2012 che in tre cd per complessive 36 canzoni racchiude il meglio delle sue esibizioni, caratterizzate dalla sua innata eleganza, dal dolce accompagnamento di chitarra (la sua preferita era una preziosa chitarra del 1838 della liuteria Guadagnini di Torino) con uno stile anche piuttosto lontano dall’idea della canzone napoletana, molto espansiva nelle esibizioni. Si inizia con una delle prima canzoni napoletani, Michelemmà, scritta forse all'epoca delle prime invasioni turche (nel 1600): significa forse "Michela è mia", oppure è un intercalare, tipo: "Michela là, Michela là". Nel testo si parla di "scarola" che potrebbe significare "schiava", ma alcuni propendono per "ragazza riccia" per metafora con la capigliatura simile all’ortaggio. Le scelte racchiudono le canzoni più famose: quelle a tema delle partenza come Santa Lucia, Munastero ‘E Santa Chiara o Era De Maggio, una delle più belle di tutta la storia della canzone napoletana, qui in una delle sue interpretazioni più famose e sentite. Murolo è elegante anche nelle canzoni più allegre, come A Tazza ‘ Cafè, O’ Surdato ‘Nnamurato, o Tammurriata Nera, scritta da E. A. Mario e Eduardo Nicolardi, che vide un certo trambusto nel reparto maternità presso l'ospedale di Napoli Loreto Mare, di cui era dirigente amministrativo. Una giovane aveva dato alla luce infatti un bambino di colore e di fatto non era l'unica in quel periodo ad essere rimasta incinta da militari americani afroamericani di stanza a Napoli (la canzone è scritta nel 1944). Ma forse il meglio lo offre nelle stupende canzoni d’amore napoletane: Reginella, scritta nel 1917 da Libero Bovio e musicata da Gaetano Lama a tempo di valzer: lui vede la sua amata in tiro per via Toledo, circondata da sciantose (che deriva da chanteuse dei cafè-chantant), ricorda di quando stavano insieme, di quando non mangiavano che pane e ciliegie e vivevano di baci, di quando lei cantava e piangeva per lui, di quando il cardellino cantava insieme a lei; ora lui invita il cardellino a scappare dalla gabbia che ha volutamente aperto, a volare via come se n'è volata la sua Reginella, a non continuare a piangere la sua padrona che non c'è più ma a cercarsene un'altra più sincera. O Dicitencello Vuje, di Rodolfo Falvo (musica) ed Enzo Fusco (testo) disperata dichiarazione d'amore di un uomo nei confronti della donna amata, resa in maniera indiretta. L'uomo infatti parla rivolgendosi ad un'amica dell'amata riferendosi alla donna desiderata con l'appellativo cumpagna vosta (vostra amica). L'uomo le chiede di riferirle che per lei ha perso il sonno e la fantasia (aggio perduto 'o suonno e 'a fantasia), che la passione "più forte di una catena" (è na passione, cchiù forte 'e na catena, verso usato in altre canzoni famosissime, tipo Caruso di Lucio Dalla e persino Gianna Nannini in Fotoromanza) lo tormenta e non lo fa più vivere (ca mme turmenta ll'anema... e nun mme fa campá). Soltanto nell'ultima strofa del brano il protagonista confessa di amare in realtà, la sua interlocutrice e quando vede una lacrima sul suo volto le dice che è proprio lei la donna che ama ("levammece sta maschera, dicimme 'a verità", togliamoci questa maschera, diciamo la verità). In scaletta anche altre gemme come Luna Rossa, Te Voglio Bene Assaje, Marechiaro (uno dei cavalli di battaglia di Murolo), ‘E Spingule Frangese (la spilla da balia, che si chiama francese in napoletano perchè si dice spingula 'e nutriccia, francesismo di nourrice ovvero balia, nutrice) e altre. Murolo tra l’altro, visto il successo, stabilisce anche un primo stile di pronuncia delle canzoni, che verrà considerato classico, che suona “differente” anche per i locali per l’uso limitato delle parole tronche (tipiche tra l’altro del dialetto). Negli anni ‘90 riebbe una nuova e meritata fama con il disco, bellissimo, Ottantavoglia Di Cantare (1992) per i duetti Don Raffaè, con Fabrizio De André - che aveva interpretato La Nova Gelosia nel suo album Le Nuvole (1990) dopo averne ascoltato la versione di Murolo - e Cu' Mme, con Mia Martini su testo di Enzo Gragnaniello. Nel disco interpreta anche Cercanno 'Nzuonno, ancora con Gragnaniello, Na Tazzulella 'E Cafè con Renzo Arbore e Basta 'Na Notte con Peppino Di Capri. Nel 1995 viene nominato, dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro, grande ufficiale della repubblica per i suoi meriti artistici; a questa onorificenza si aggiunge, il 23 gennaio 2002, la nomina a Cavaliere di gran croce, conferita dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Muore a Napoli nel 2003, lasciando un’eredità musicale infinita e inarrivabile per grandezza, filologia e per uno stile, anch’esso napoletano, elegante, simpatico e pacato.
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"T'amo e t'amerò", il nuovo singolo di Monica Sarnelli dal 29/3
Dal 29 marzo 2024 sarà in rotazione radiofonica "T'amo e t'amerò", il nuovo singolo di Monica Sarnelli estratto dal nuovo album "'E N'ATA MANERA".
"T'amo e t'amerò" è un sentito omaggio di Monica Sarnelli al grandissimo Peppino Gagliardi - che per primo, nel 1963, incise il brano, portandolo ad un enorme successo - ma anche alla Zeus che, sessant'anni fa, con questo brano, di fatto, avviò una stagione fortunatissima, di giuste intuizioni, grandi vendite ed indovinatissime scelte artistiche (oltre a Gagliardi lanciò Mario Merola, Antonio Buonomo, Patrizio, Gigi Finizio, Nino D'Angelo, Gigi D'Alessio ed altri…).
Su questo brano il grande rammarico di Monica Sarnelli che, purtroppo, non è riuscita a far ascoltare la sua versione di "T'amo e t'amerò" a Peppino Gagliardi, scomparso di recente…: "tramite il maestro Gianni Aterrano (pianista, per una vita, di Sergio Bruni ma anche scopritore di grandi talenti; fra i tanti: Massimo Ranieri) nei mesi scorsi, avevo provato a coinvolgere Peppino Gagliardi nella realizzazione di questa nuova versione del brano… ma la risposta fu che qualche acciacco non gli permetteva di partecipare a questa registrazione... Per un attimo pensai ad una risposta diplomatica ma, purtroppo, dopo qualche mese ebbi conferma dei reali problemi di salute e, dopo poco, il grande Peppino è volato via…" (Monica Sarnelli)
Nel 1963 il brano su realizzato anche da Little Tony, per la Durium (ed ebbe grande successo anche nella sua versione). L'esordio professionale di una giovanissima Monica Sarnelli avvenne proprio collaborando con il "mitico" Antonio Ciacci (vero nome di Little Tony) nei primi anni '80: Monica apriva i suoi concerti in piazza con, alle chitarre, un altro giovanissimo molto talentuoso: Paolo Carta (oggi noto anche marito e direttore musicale di Laura Pausini)
Commenta l'artista a proposito del brano:"Nel disco, ma anche in concerto, sarà la mia dedica speciale ad un artista raffinatissimo e di grande serietà e coerenza: caro Peppino "T'amo e t'amerò"
Il videoclip di "T'amo e t'amerò" è stato realizzato utilizzando il set virtuale del CG Studio - a Casalnuovo di Napoli - dal regista/videomaker Carmine Giordano (che ha curato, personalmente, riprese e montaggio).
Guarda qui il videoclip su YouTube: https://youtu.be/4EbRatD9Rvc
Dopo otto anni da "A Testa in Su", undici da "Notte Lenta" e quasi venti da "Lazzare Felici", Monica Sarnelli ritorna con un nuovo album, "'E n'ata manera", prodotto e distribuito dalla Zeus, storica casa discografica, fondata dalla Famiglia Barrucci nei primi Anni '60.
Dieci tracce scritte da grandi autori - Vincenzo D'Agostino, Bruno Lanza, Gianni Fiorellino, Enzo Caradonna, Sally Monetti - dirette, arrangiate e realizzate dal cantautore (polistrumentista) Gianni Fiorellino che, nell'album, suona anche piano, tastiere e chitarre.
È un progetto che apre nuovi scenari nel percorso artistico di Monica e che - grazie alle scelte di Gianni Fiorellino - le ha permesso di sperimentare una vocalità diversa rispetto a quanto fatto in precedenza.
Biografia
Monica Sarnelli è una cantante italiana. È nota soprattutto per la sua singolare capacità di interprete della canzone napoletana sebbene, in ambito nazionale, la sua voce è unita, da ormai più di 27 anni, alla sigla della soap televisiva di Rai 3 "Un posto al sole" (canzone scritta da Antonio Annona e Bruno Lanza), incisa nel 1996.
Debutta nel 1981, all'età di quindici anni, con un 45 giri (etichetta: EMI) intitolato "Amo". Collabora come corista di cantanti affermati come Gianni Bella, Edoardo Bennato, Little Tony, Wess, Peppino Di Capri, Fred Bongusto, Gino Paoli, Gigi D'Alessio.
Nel 1992 riprende la sua attività solistica affrontando un repertorio pop italiano che, nel 1993, caratterizza "Plays", il suo primo album. A questo fanno seguito i singoli "La città che brucia" e "Romantica" (1994), "Le cose che non dirò" e "Come cambia la vita" (1995).
Il successivo progetto discografico, realizzato insieme a Gigi De Rienzo, porta alla pubblicazione degli album "Lazzare felici volume 1" (2004), "Lazzare felici volume 2" (2007) e la raccolta antologica "Neapolitan power i feel" (2009) in cui interpreta brani come: "Chesta sera" di Nino D'Angelo, "Campagna" di James Senese e Franco Del Prete, "Lazzarella" di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno, la classica "'O surdato 'nnammurato" di Aniello Califano, "Maruzzella" di Renato Carosone, "Core" di Maurizio Capone oltre ad una significativa selezione dal repertorio di Pino Daniele ("Terra mia", "A me me piace 'o blues", "Chi tene 'o mare", "Assaie" e "Lazzari felici").
A questi dischi partecipano (oltre a Gigi De Rienzo, che ne ha curato anche la direzione artistica e gli arrangiamenti): James Senese, Peppino Di Capri, Enzo Gragnaniello, Marco Zurzolo, Agostino Marangolo, Ernesto Vitolo, Franco Giacoia, Lino Cannavacciuolo, Marcello Colasurdo, Alfonso Deidda, Solis String Quartet, Sha One, Roberto Schiano, Annibale Guarino, Patrix Duenas.
Nel 2004 partecipa al "Premio Carosone". Nel 2005, con Sal da Vinci e Gigi Finizio, è in concerto ad Agnano per il "Gran Premio Lotteria". Nel 2007 è tra i protagonisti, con Gigi D'Alessio, Alessandro Siani e Sal da Vinci, della festa allo Stadio San Paolo per il ritorno in serie A della SSC Napoli. Nel 2008 in Piazza del Plebiscito "duetta" con Nino D'Angelo, alla serata finale della "Piedigrotta" (sul palco: Sophia Loren, Pippo Baudo). Sempre nel 2008, al "Leuciana Festival", un concerto dedicato al "repertorio" di Pino Daniele.
A dicembre 2009, presso il Consolato Italiano a Londra - accompagnata dal pianista Pino Tafuto - con le sue canzoni "inaugura" una mostra dedicata al "Presepe Napoletano del '700".
Nel 2010 è su RAI 1, con Lucio Dalla, Josè Feliciano, per "Napoli prima e dopo" ed ancora, su RAI 2 per "Napoli Racconta" di Giorgio Verdelli, condotto da Enzo De Caro.
Nel 2011 - con i testi di Maurizio de Giovanni, gli arrangiamenti musicali di Gigi De Rienzo, la regia teatrale di Raffaele Di Florio - porta in scena lo spettacolo/concerto "Napoli Plebiscito Italia", dedicato a Pino Daniele ed ai protagonisti del "Neapolitan Power".
Nel 2012, ad Ercolano in Villa Campolieto, in un cartellone ricco di grandi nomi della musica Italiana - Fiorella Mannoia, Giorgia, Antonello Venditti, Tosca, Pino Daniele - è protagonista, con il suo concerto "Neapolitan Nu_Classic", alla 25ª edizione del Festival delle Ville Vesuviane.
Ad ottobre 2012, con il disco "Notte Lenta", realizzato ancora su etichetta Bop and Pop, continua il suo percorso di rilettura di brani partenopei (tra "vecchi classici" e "nuovi classici"), ed interpreta gli inediti di Franco Del Prete ("Notte Lenta") ed Enzo Leomporro ("Tu nun siente niente").
Nel 2015 pubblica l'album "Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci", che prende il titolo dall'omonimo spettacolo di Federico Vacalebre con cui è protagonista di una lunga tournèe teatrale.
Sempre nel 2015, pubblica la raccolta antologica, in 4 dischi, "Napoli a Colori", ed anche l'album "A testa in su", che contiene 7 nuovi registrazioni fra inediti e nuove riletture di alcuni classici, fra cui il brano "Mentecuore" di Nino D'Angelo.
Il 24 giugno del 2017, alla Stadio di Napoli (ex "San Paolo", oggi "Diego Armando Maradona") "duetta" con Nino D'Angelo - sulle note di "Chesta sera" - in occasione del concerto organizzato per i sessant'anni dell'artista partenopeo. All'evento partecipano anche: Clementino, Gigi Finizio, Enzo Gragnaniello, Rocco Hunt, Maria Nazionale, Raiz, Sal Da Vinci, James Senese, Fortunato Cellino, Brunella Selo, Franco Ricciardi, Daniele Sanzone, Luchè... Del 2017 è "Je so' pazzo", il suo omaggio - condiviso con Valerio Jovine - all'indimenticabile Pino Daniele, e poi l'inedito "Vicino a te" (scritto da Antonio Annona e Marco Fasano).
Nel 2018, in occasione dell'uscita del singolo "Tu sì meglio 'e me" (scritto da: Bruno Lanza, Sally Monetti e Federico Spagnoli), promuove nel mese di dicembre un "minitour solidale" che la impegna in una serie di concerti: al Carcere Femminile di Pozzuoli, presso la Comunità di Sant'Egidio ed al Centro Giovanile Santa Maria Rosa Nova creato a Sant'Antonio Abate da Don Salvatore Branca.
Nel 2019 realizza "Note Positive", un progetto dedicato agli studenti delle scuole della Campania realizzato con il coordinamento di Geppino Radin.
A novembre 2019 pubblica, su tutte le piattaforme digitali, "Napoli@Colori" la sua "raccolta antologica" (4 album con 68 brani).
Tra il 2019 ed il 2022, nei periodi non soggetti al lockdown pandemico, è ancora protagonista in concerto con "Napoli@colori" che presenta al pubblico attraverso un tour dedicato ai "teatri di frontiera" della Campania.
A gennaio del 2022 esce il singolo "Un nuovo Sud" su testo e musica di Felice Iovino, con la partecipazione di Maurizio de Giovanni.
A febbraio (sempre del 2022), Monica Sarnelli propone la sua versione di "Abbracciame" di Andrea Sannino e Mauro Spenillo che realizza coinvolgendo, nuovamente in studio, gli stessi autori del brano.
Ad aprile del 2022, firma un contratto discografico con la ZEUS Record di Napoli, che la impegna per tre album. Per il primo, "'E N'ATA MANERA", con la direzione artistica e gli arrangiamenti del cantautore Gianni Fiorellino, uscito il 29 novembre 2023, accompagnato dal singolo "VOGLIO PARLA' CU TTE" feat. Gianni Fiorellino .
"T'amo e t'amerò" è il nuovo singolo di Monica Sarnelli in rotazione radiofonica dal 29 marzo 2024 estratto dall'album "'E N'ATA MANERA".
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