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#Durium
gebo4482 · 1 year
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Durium Hospital Lost Tape 95
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annlarimer · 1 year
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Lets All Be Fairies ~ Durium Dance Band ~1932
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iloveyoufor800years · 4 months
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not now kitten mommy is busy undercutting these bastards on the market board
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larkr · 9 months
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people watching in old sharlayan but only that one spot in front of the leve desk by the docks where a group of people gather to turn left and then right and then left and then right and then left and then right and then left and then
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valkariel · 5 months
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Cyber Bean
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Head: Model C-2 Tactical Hood - default Body: Late Allagan Coat of Healing - abyssal blue Hands: Virtu Didact's Gloves - shadow blue Legs: Gentlebean Bottoms - soot black Feet: Late Allagan Boots of Healing - soot black To clip sleeves: Alt Hands: Hypostatic Armlets of Healing
Earring: High Allagan Earrings of Healing Neck: The Emperor's New Necklace Wrists: The Emperor's New Bracelet Right Ring: The Emperor's New Ring Left Ring: The Emperor's New Ring
Main Hand: High Durium Milpreves Off Hand: --
Fashion Accessory: -- Minion: -- Mount: -- Location: Faeberry Atelier
Shader: Faeberry Studio
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autumnslance · 1 year
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Level 80 across the board; still gotta finish Shadowbringers patches and then on to Endwalker! With the ability to soak some of the spare exp on some of these alts, even.
Paladin, Dancer (& Machinist), Ninja, Scholar, Summoner, & Monk. At least one of each role for the role quests, with a couple extras for funsies (& various weird reasons over time).
The Aiming glam is slowly becoming her "default" adventurer outfit, though I've a few other favorites. Especially now that she can wear a lot of Neo-Ishgard. Though right now pretty fond of the desert-y wear from Gyr Abania/Amh Araeng. The crafted Alliance gear lookalikes are also pretty nice, though dye channels and base colors can make me prefer one or the other.
Also looking forward to Castrum Abania getting duty support finally; I want to farm those original pink flowery weapons! The High Durium just doesn't dye the same (currently in Lotus Pink, which leans more purple, for that reason). Also ought to roll through Dohn Mheg a few more times as the Fae weapons are similarly dyeable versions.
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incendiadrakon · 9 months
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📣 THE HIGH DURIUM NUGGET YOU PUT UP FOR SALE IN THE LIMSA LOMINSA MARKETS HAS SOLD FOR 1,092 GIL (AFTER FEES). 📢
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diceriadelluntore · 2 years
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Storia Di Musica #226 - Roberto Murolo, La Grande Canzone Napoletana (3cd), 2012
Il mese di Giugno ho pensato di dedicarlo ad una piccola panoramica sulla musica di una delle città-mondo, la ci canzone è una delle forme musicale più famose, conosciute e apprezzate del mondo. La canzone napoletana ha una storia, come molte delle cose napoletane, che si perde nella Storia millenaria della città, si intreccia con gli incontri di Napoli da sempre crocevia di genti, culture e pensieri, con la capacità determinante di reinterpretare questi stimoli in forme e caratteristiche uniche. Sebbene molto complessa, l’origine primaria della canzone popolare napoletana si può far risalire alla cosiddetta villanella napoletana, una composizione in musica di storie in lingua napoletana, che ebbe molto successo in tutta Europa: nella commistione tra temi popolari e colti (espressione centrale di tutta la produzione culturale napoletana) la più famosa villanella è probabilmente Si Li Femmene Purtassero La Spada. A ciò verso la fine del ‘700 si aggiunsero i ritmi della tarantella e poi idee, personaggi e stili dell’opera buffa, altra invenzione napoletana, fino ad arrivare a fine ‘800 quando Napoli fu una delle capitali delle produzioni musicali. Decine di editori musicali ebbero il merito di recuperare, raccogliere, riproporre talvolta aggiornandoli, centinaia di brani antichi. Le canzoni venivano riproposte dai cosiddetti posteggiatori, ossia dei musici vagabondi che suonavano le canzoni o in luoghi al chiuso o davanti alle stazioni della posta o lungo le vie della città, talvolta spacciando anche le copielle, fogli contenenti testi e spartiti dei brani parzialmente modificati. Se a ciò aggiungiamo il fatto che a cavallo del ‘900 i maggiori poeti, scrittori e intellettuali si cimentarono nella scrittura di canzoni popolari, le quali vennero “diffuse” anche la massiccia emigrazione meridionale, si può comprendere la dimensione del successo, massiccio nei primi 50 anni del ‘900, della canzone napoletana nel mondo. Uno dei più grandi esponenti della canzone classica napoletana è stato Roberto Murolo. Nato nel 1912, penultimo dei sette figli di Lia Cavalli e del poeta Ernesto Murolo, è imparentato con Eduardo, Peppino e Titina De Filippo dato che suo padre era l’ennesimo figlio illegittimo di Eduardo Scarpetta. Bravissimo nel nuoto e nei tuffi (campione italiano nel 1933), che gli regalava una notevole capacità polmonare, impara a suonare la chitarra. Ma la prima esperienza in musica è con un gruppo a cappella, il Mida Quartet, con cui suona anche in Europa tra il 1938 e il 1946. Inizia la carriera musicale nel 1948, subito con notevole successo, per il suo stile elegante, la sua voce seducente, dolce e melodiosa, accompagnato sempre dalla sola chitarra. Ha anche una carriera cinematografica, e sembra andare tutto bene, fin quando nel 1954 viene arrestato per corruzione di minore: vicenda mai del tutto chiarita, con Murolo che si è sempre dichiarato innocente. Condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione, resta in carcere fino al processo d'appello, svoltosi a porte chiuse il 25 marzo 1955, che gli ridurrà la pena a 11 mesi con il beneficio della condizionale, determinandone l'immediata scarcerazione. Murolo uscirà sconvolto e amareggiato, in un primo momento anche pensando addirittura di non cantare mai più. Decide, però, di proseguire la sua carriera, avvedendosi di un pubblico sempre pronto ad applaudirlo. Inizia qui il periodo più fulgido della sua carriera: con la casa discografica Durium inizia un progetto mastodontico ma fondamentale di antologia dei brani della canzone napoletana, che si sviluppa in due serie di dischi, Vecchia Napoli - Raccolta di canzoni popolari napoletani anteriori al 1900 in sei volumi e la storica Napoletana. Antologia cronologica della canzone partenopea in 12 volumi che parte dal 1200 e arriva agli anni ‘60 del ‘900. Pubblicherà anche delle monografie sui grandi autori della canzone napoletana, Salvatore Di Giacomo, Ernesto Murolo, Libero Bovio ed E. A. Mario, ma ad inizio anni ‘70 decide di interrompere la produzione discografica continuando solo ad esibirsi dal vivo. Già dagli ‘60 è considerato uno dei cantori più sublimi della canzone napoletana. Nella sua sterminata discografia, ho scelto questa antologia molto recente, La Grande Canzone Napoletana (edizione 3cd, ne esiste anche una a due cd con copertina diversa) del 2012 che in tre cd per complessive 36 canzoni racchiude il meglio delle sue esibizioni, caratterizzate dalla sua innata eleganza, dal dolce accompagnamento di chitarra (la sua preferita era una preziosa chitarra del 1838 della liuteria Guadagnini di Torino) con uno stile anche piuttosto lontano dall’idea della canzone napoletana, molto espansiva nelle esibizioni. Si inizia con una delle prima canzoni napoletani, Michelemmà, scritta forse all'epoca delle prime invasioni turche (nel 1600): significa forse "Michela è mia", oppure è un intercalare, tipo: "Michela là, Michela là". Nel testo si parla di "scarola" che potrebbe significare "schiava", ma alcuni propendono per "ragazza riccia" per metafora con la capigliatura simile all’ortaggio. Le scelte racchiudono le canzoni più famose: quelle a tema delle partenza come Santa Lucia, Munastero ‘E Santa Chiara o Era De Maggio, una delle più belle di tutta la storia della canzone napoletana, qui in una delle sue interpretazioni più famose e sentite. Murolo è elegante anche nelle canzoni più allegre, come A Tazza ‘ Cafè, O’ Surdato ‘Nnamurato, o Tammurriata Nera, scritta da E. A. Mario e Eduardo Nicolardi, che vide un certo trambusto nel reparto maternità presso l'ospedale di Napoli Loreto Mare, di cui era dirigente amministrativo. Una giovane aveva dato alla luce infatti un bambino di colore e di fatto non era l'unica in quel periodo ad essere rimasta incinta da militari americani afroamericani di stanza a Napoli (la canzone è scritta nel 1944). Ma forse il meglio lo offre nelle stupende canzoni d’amore napoletane: Reginella, scritta nel 1917 da Libero Bovio e musicata da Gaetano Lama a tempo di valzer: lui vede la sua amata in tiro per via Toledo, circondata da sciantose (che deriva da chanteuse dei cafè-chantant), ricorda di quando stavano insieme, di quando non mangiavano che pane e ciliegie e vivevano di baci, di quando lei cantava e piangeva per lui, di quando il cardellino cantava insieme a lei; ora lui invita il cardellino a scappare dalla gabbia che ha volutamente aperto, a volare via come se n'è volata la sua Reginella, a non continuare a piangere la sua padrona che non c'è più ma a cercarsene un'altra più sincera. O Dicitencello Vuje, di Rodolfo Falvo (musica) ed Enzo Fusco (testo) disperata dichiarazione d'amore di un uomo nei confronti della donna amata, resa in maniera indiretta. L'uomo infatti parla rivolgendosi ad un'amica dell'amata riferendosi alla donna desiderata con l'appellativo cumpagna vosta (vostra amica). L'uomo le chiede di riferirle che per lei ha perso il sonno e la fantasia (aggio perduto 'o suonno e 'a fantasia), che la passione "più forte di una catena" (è na passione, cchiù forte 'e na catena, verso usato in altre canzoni famosissime, tipo Caruso di Lucio Dalla e persino Gianna Nannini in Fotoromanza) lo tormenta e non lo fa più vivere (ca mme turmenta ll'anema... e nun mme fa campá). Soltanto nell'ultima strofa del brano il protagonista confessa di amare in realtà, la sua interlocutrice e quando vede una lacrima sul suo volto le dice che è proprio lei la donna che ama ("levammece sta maschera, dicimme 'a verità", togliamoci questa maschera, diciamo la verità). In scaletta anche altre gemme come Luna Rossa, Te Voglio Bene Assaje, Marechiaro (uno dei cavalli di battaglia di Murolo), ‘E Spingule Frangese (la spilla da balia, che si chiama francese in napoletano perchè si dice spingula 'e nutriccia, francesismo di nourrice ovvero balia, nutrice) e altre. Murolo tra l’altro, visto il successo, stabilisce anche un primo stile di pronuncia delle canzoni, che verrà considerato classico, che suona “differente” anche per i locali per l’uso limitato delle parole tronche (tipiche tra l’altro del dialetto). Negli anni ‘90 riebbe una nuova e meritata fama con il disco, bellissimo, Ottantavoglia Di Cantare (1992) per i duetti Don Raffaè, con Fabrizio De André - che aveva interpretato La Nova Gelosia nel suo album Le Nuvole (1990) dopo averne ascoltato la versione di Murolo - e Cu' Mme, con Mia Martini su testo di Enzo Gragnaniello. Nel disco interpreta anche Cercanno 'Nzuonno, ancora con Gragnaniello, Na Tazzulella 'E Cafè con Renzo Arbore e Basta 'Na Notte con Peppino Di Capri. Nel 1995 viene nominato, dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro, grande ufficiale della repubblica per i suoi meriti artistici; a questa onorificenza si aggiunge, il 23 gennaio 2002, la nomina a Cavaliere di gran croce, conferita dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Muore a Napoli nel 2003, lasciando un’eredità musicale infinita e inarrivabile per grandezza, filologia e per uno stile, anch’esso napoletano, elegante, simpatico e pacato.
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purrformance · 1 year
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          kehda's current melee dps outfit, (  because i was a fool & misplaced her cryptlurker's maiming top. )  includes the makai harrowers jerkin, expeditioner's pantalettes, and high durium sollerets of maiming as well as the no. 2 type b goggles  --  as requested by @autumnvow​
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saltmageprime · 1 year
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Canon Glams [1/2] Dragoon can be found here! This is Teras usual going out glam -Head: Durium Hairpin of Fending (ruby red) -Body: Skyworker's Singlet (Jet black) -Gloves: False Nails (soot black) -Pants: Calfskin Riders's Bottoms -Boots: Casual Boots (Jet Black) -Ears: Ardent Earrings of Fending -Neck: Skallic Necklace of Fending -Wrists: Eternal Dark Bracelet of Fending -Ring: Ardent Ring of Fending
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miqo-tales · 1 year
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Forest Keeper
High Durium Visor of Maiming (Ul Brown)
Ravel Keeper's Vest of Maiming (Shadow Blue)
High Steel Armguards of Maiming (Charcoal Grey)
Troian Hose of Maiming
Paglth'an Boots of Maiming
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penhero · 2 years
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This is an Arnold fountain pen in a spiral wrap cream and black marbled celluloid c. late 1930s. Remmie Arnold founded the Arnold Pen Company in 1935 on E. Washington Street in Petersburg, Virginia. He spent twenty years at the Edison Pen Company in Petersburg and set out on his own. Arnold was a high volume, low cost pen company that he claimed was the second largest pen company in the world in 1958. The company was still in business in 1968. This 5 1/4 inch long pen is quite broad and features a gold plated clip stamped with an A in a circle, probably an Arnold logo. The two cap bands and lever are gold plated. The two-tone gold plated stainless steel nib is stamped ARNOLD over DURIUM over PETERSBURG over VA. #pencollecting #fountainpen #arnold #celluloid #petersburg #virginia #penhero https://www.instagram.com/p/ChGCWXJvB8y/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ozkar-krapo · 2 years
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Marino MARINI & son Quartette
"Les plus grands Succès - Greatest Hits"
(2LP. Durium. 1983 / rec. 1956-62) [IT]
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444names · 2 years
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brythonic deities + dragons + mythical humanoids + roman emperors forenames, deities and place names
Abius Adritors Adrivyane Aenta Afare Albago Alkosta Alkyregus Andea Andius Anitus Anotaura Antes Anthae Antia Antiovia Antuna Antuscoma Apiae Apizzi Aporairio Aporra Apudium Aquina Aquirios Aquitus Arcurnus Arita Arivianes Artevidho Artus Aruna Astas Aswartum Aswarum Atalindin Augus Aundius Aurina Aurus Averta Azeus Bagres Bairen Bardia Berune Boriurnum Borsataba Brian Brinavia Bruda Bubistas Bugomars Bugulte Bures Burosia Busonie Cadenus Cadovala Calague Calum Camaie Camania Camerrax Camut Caniangel Cantuturo Caporus Carius Carpyre Cartus Carva Catheops Catik Ceantil Ceratutia Cetromona Cetus Cinastius Claeta Clang Clatou Cletelf Cletoro Clonne Clonnum Clugo Cobbius Cochann Cocong Coenti Comodoris Conax Coninne Conius Contitors Conus Corin Coriner Corinus Cortad Culavenna Cunyeta Cuscor Cybrius Cybrut Cycea Cycle Dalkimin Dambiscin Dectong Dempaa Discitan Disuniae Dorurnus Dosta Drabinus Drabunus Dracres Driolotan Dudia Dudigonus Durat Durina Durium Duroblin Eborta Egello Elimia Elkobius Ellangen Emeluson Emnum Endmatles Erampugus Eremlibas Erinx Evalena Evins Fabus Fafala Faidea Faigoyle Falenacla Falesum Falus Fangia Faranikba Faricus Febobons Feranus Ferios Fidea Fidorcus Firangene Firears Firia Flaces Flamax Flamonia Flaze Flori Flycerak Fonia Forda Fulcamna Fultus Furich Furota Gaburas Galca Galtus Ganium Gartri Gencaeno Genus Ghouta Gilou Gittin Glibigus Glybel Glycetian Gorius Gregotas Gress Grium Hamutus Hanagus Handena Haras Hemis Hempedra Heodurna Heona Heoppiae Heptum Herae Hercian Herobor Hilago Hillino Horus Hunetum Hyeria Icius Icupie Iollaze Ioviryx Ivicenus Jinax Jindath Jorgeni Jovish Julbis Jultum Juniandra Jupizzi Jutas Jutupiea Kalbis Kalsegona Kaphis Kielencan Kikban Kouria Lagnus Lagula Lamormium Lamum Lathus Laufante Lenia Lenni Lentinus Leonis Lespy Leverra Liandons Lians Libacip Libell Libellon Lichagor Licus Linus Livres Lonian Lotusta Lucagna Lundmana Lundo Lurobigus Lusomna Macles Maglius Magobigor Maiannum Maigona Majan Mamonina Mandryx Mapieta Marmen Maros Martunus Mathus Matiang Matus Maunus Mebondios Mellius Mellum Mentinae Mentis Mentus Menusubus Meralac Mesta Metrenth Mianum Micine Migan Millius Mingen Mintus Misio Mogrus Monna Monnia Monus Moria Moris Moruin Mostum Mutasaery Mytisium Naedale Nehun Nempe Nentua Nerinus Netius Niannos Nires Novenus Nungelus Obiscitia Oborca Ogmis Opium Orcuno Ormauna Orretou Orudina Padelibeo Palbales Pantia Pediant Peidho Permenery Phiandan Phiantia Phogmis Pianorta Pixia Pizzi Poeaturyx Polibago Polibis Pollo Pollum Pomena Pongeiar Porina Porrina Putaor Putius Pyres Quire Raurnus Reduus Rehydrai Remer Romia Rovii Rulcame Rurnes Ruttia Saetus Salatus Samena Sanus Scania Scius Sclaepid Sclos Secus Sedamena Sedan Seianos Seidum Selus Senum Sinna Smajanus Smeror Smetelf Spedamius Spellos Spesson Spetan Sphae Sphono Sprownid Stensta Strite Succaa Succus Sucella Suldunus Suligo Sunus Syleis Tangenus Taugorum Taunue Terita Terius Teronium Tertis Tinsuadea Torustis Traccus Traell Treste Trictium Trina Trium Trius Tupie Turigus Tutas Typhi Tyrbraco Ullus Untis Vagon Valli Varius Vecinus Vectona Venian Venrveste Venza Verina Verus Vesprovid Vetentin Vetia Vetobis Vetortum Vherrania Vherrius Vianius Viantinus Videes Vidios Vigalexie Vilian Villos Vinoma Viostasta Vistace Vitatum Vitucius Vonissius Vulanius Vulbi Vulinx Wenus Weraklou Yentiumin Yestaura Zendinna
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valkariel · 1 year
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Words of Azem
Head: Edengate Temple Chain of Healing - default Body: Pagos Bolero - iris purple Hands: Anemos Constellation Armlets - iris purple Legs: Panthean Skirt of Healing - iris purple Feet: Faerie Tale Princess's Heels - grape purple
Earring: Pearl Earrings Neck: The Emperor's New Necklace Wrists: The Emperor's New Bracelet Right Ring: Etheirys Ring of Healing Left Ring: Etheirys Ring of Healing
Main Hand: High Durium Planisphere - aldgoat brown Off Hand: --
Fashion Accessory: -- Minion: -- Location: Akadaemia Anyder - The Words of Halmarut
Shader: Neneko Kawaii
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djs-party-edm-italia · 21 hours
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"T'amo e t'amerò", il nuovo singolo di Monica Sarnelli dal 29/3
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Dal 29 marzo 2024 sarà in rotazione radiofonica "T'amo e t'amerò", il nuovo singolo di Monica Sarnelli estratto dal nuovo album "'E N'ATA MANERA".
"T'amo e t'amerò" è un sentito omaggio di Monica Sarnelli al grandissimo Peppino Gagliardi - che per primo, nel 1963, incise il brano, portandolo ad un enorme successo - ma anche alla Zeus che, sessant'anni fa, con questo brano, di fatto, avviò una stagione fortunatissima, di giuste intuizioni, grandi vendite ed indovinatissime scelte artistiche (oltre a Gagliardi lanciò Mario Merola, Antonio Buonomo, Patrizio, Gigi Finizio, Nino D'Angelo, Gigi D'Alessio ed altri…).
Su questo brano il grande rammarico di Monica Sarnelli che, purtroppo, non è riuscita a far ascoltare la sua versione di "T'amo e t'amerò" a Peppino Gagliardi, scomparso di recente…: "tramite il maestro Gianni Aterrano (pianista, per una vita, di Sergio Bruni ma anche scopritore di grandi talenti; fra i tanti: Massimo Ranieri) nei mesi scorsi, avevo provato a coinvolgere Peppino Gagliardi nella realizzazione di questa nuova versione del brano… ma la risposta fu che qualche acciacco non gli permetteva di partecipare a questa registrazione... Per un attimo pensai ad una risposta diplomatica ma, purtroppo, dopo qualche mese ebbi conferma dei reali problemi di salute e, dopo poco, il grande Peppino è volato via…" (Monica Sarnelli)
Nel 1963 il brano su realizzato anche da Little Tony, per la Durium (ed ebbe grande successo anche nella sua versione). L'esordio professionale di una giovanissima Monica Sarnelli avvenne proprio collaborando con il "mitico" Antonio Ciacci (vero nome di Little Tony) nei primi anni '80: Monica apriva i suoi concerti in piazza con, alle chitarre, un altro giovanissimo molto talentuoso: Paolo Carta (oggi noto anche marito e direttore musicale di Laura Pausini)
Commenta l'artista a proposito del brano:"Nel disco, ma anche in concerto, sarà la mia dedica speciale ad un artista raffinatissimo e di grande serietà e coerenza: caro Peppino "T'amo e t'amerò"
Il videoclip di "T'amo e t'amerò"  è stato realizzato utilizzando il set virtuale del CG Studio - a Casalnuovo di Napoli - dal regista/videomaker Carmine Giordano (che ha curato, personalmente, riprese e montaggio). 
Guarda qui il videoclip su YouTube: https://youtu.be/4EbRatD9Rvc 
Dopo otto anni da "A Testa in Su", undici da "Notte Lenta" e quasi venti da "Lazzare Felici", Monica Sarnelli ritorna con un nuovo album, "'E n'ata manera", prodotto e distribuito dalla Zeus, storica casa discografica, fondata dalla Famiglia Barrucci nei primi Anni '60. 
Dieci tracce scritte da grandi autori - Vincenzo D'Agostino, Bruno Lanza, Gianni Fiorellino, Enzo Caradonna, Sally Monetti - dirette, arrangiate e realizzate dal cantautore (polistrumentista) Gianni Fiorellino che, nell'album, suona anche piano, tastiere e chitarre. 
È un progetto che apre nuovi scenari nel percorso artistico di Monica e che - grazie alle scelte di Gianni Fiorellino - le ha permesso di sperimentare una vocalità diversa rispetto a quanto fatto in precedenza.
Biografia
Monica Sarnelli è una cantante italiana. È nota soprattutto per la sua singolare capacità di interprete della canzone napoletana sebbene, in ambito nazionale, la sua voce è unita, da ormai più di 27 anni, alla sigla della soap televisiva di Rai 3 "Un posto al sole" (canzone scritta da Antonio Annona e Bruno Lanza), incisa nel 1996.
Debutta nel 1981, all'età di quindici anni, con un 45 giri (etichetta: EMI)  intitolato "Amo". Collabora come corista di cantanti affermati come Gianni Bella, Edoardo Bennato, Little Tony, Wess, Peppino Di Capri, Fred Bongusto, Gino Paoli, Gigi D'Alessio. 
Nel 1992 riprende la sua attività solistica affrontando un repertorio pop italiano che, nel 1993, caratterizza "Plays", il suo primo album. A questo fanno seguito i singoli "La città che brucia" e "Romantica" (1994), "Le cose che non dirò" e "Come cambia la vita" (1995).
Il successivo progetto discografico, realizzato insieme a Gigi De Rienzo, porta alla pubblicazione degli album "Lazzare felici volume 1" (2004), "Lazzare felici volume 2" (2007) e la raccolta antologica "Neapolitan power i feel" (2009) in cui interpreta brani come: "Chesta sera" di Nino D'Angelo, "Campagna" di James Senese e Franco Del Prete, "Lazzarella" di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno, la classica "'O surdato 'nnammurato" di Aniello Califano, "Maruzzella" di Renato Carosone, "Core" di Maurizio Capone oltre ad una significativa selezione dal repertorio di Pino Daniele ("Terra mia", "A me me piace 'o blues", "Chi tene 'o mare", "Assaie" e "Lazzari felici"). 
A questi dischi partecipano (oltre a Gigi De Rienzo, che ne ha curato anche la direzione artistica e gli arrangiamenti): James Senese, Peppino Di Capri, Enzo Gragnaniello, Marco Zurzolo, Agostino Marangolo, Ernesto Vitolo, Franco Giacoia, Lino Cannavacciuolo, Marcello Colasurdo, Alfonso Deidda, Solis String Quartet, Sha One, Roberto Schiano, Annibale Guarino, Patrix Duenas.
Nel 2004 partecipa al "Premio Carosone". Nel 2005, con Sal da Vinci e Gigi Finizio, è in concerto ad Agnano per il "Gran Premio Lotteria". Nel 2007 è tra i protagonisti, con Gigi D'Alessio, Alessandro Siani e Sal da Vinci, della festa allo Stadio San Paolo per il ritorno in serie A della SSC Napoli. Nel 2008 in Piazza del Plebiscito "duetta" con Nino D'Angelo, alla serata finale della "Piedigrotta" (sul palco: Sophia Loren, Pippo Baudo). Sempre nel 2008, al "Leuciana Festival", un concerto dedicato al "repertorio" di Pino Daniele. 
A dicembre 2009, presso il Consolato Italiano a Londra - accompagnata dal pianista Pino Tafuto - con le sue canzoni "inaugura" una mostra dedicata al "Presepe Napoletano del '700". 
Nel 2010 è su RAI 1, con Lucio Dalla, Josè Feliciano, per "Napoli prima e dopo" ed ancora, su RAI 2 per "Napoli Racconta" di Giorgio Verdelli, condotto da Enzo De Caro. 
Nel 2011 - con i testi di Maurizio de Giovanni, gli arrangiamenti musicali di Gigi De Rienzo, la regia teatrale di Raffaele Di Florio - porta in scena lo spettacolo/concerto "Napoli Plebiscito Italia", dedicato a Pino Daniele ed ai protagonisti del "Neapolitan Power". 
Nel 2012, ad Ercolano in Villa Campolieto, in un cartellone ricco di grandi nomi della musica Italiana - Fiorella Mannoia, Giorgia, Antonello Venditti, Tosca, Pino Daniele - è protagonista, con il suo concerto "Neapolitan Nu_Classic", alla 25ª edizione del Festival delle Ville Vesuviane. 
Ad ottobre 2012, con il disco "Notte Lenta", realizzato ancora su etichetta Bop and Pop, continua il suo percorso di rilettura di brani partenopei (tra "vecchi classici" e "nuovi classici"), ed interpreta gli inediti di Franco Del Prete ("Notte Lenta") ed Enzo Leomporro ("Tu nun siente niente").
Nel 2015 pubblica l'album "Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci", che prende il titolo dall'omonimo spettacolo di Federico Vacalebre con cui è protagonista di una lunga tournèe teatrale. 
Sempre nel 2015, pubblica la raccolta antologica, in 4 dischi, "Napoli a Colori", ed anche l'album "A testa in su", che contiene 7 nuovi registrazioni fra inediti e nuove riletture di alcuni classici, fra cui il brano "Mentecuore" di Nino D'Angelo.
Il 24 giugno del 2017, alla Stadio di Napoli (ex "San Paolo", oggi "Diego Armando Maradona") "duetta" con Nino D'Angelo - sulle note di "Chesta sera" - in occasione del concerto organizzato per i sessant'anni dell'artista partenopeo. All'evento partecipano anche: Clementino, Gigi Finizio, Enzo Gragnaniello, Rocco Hunt, Maria Nazionale, Raiz, Sal Da Vinci, James Senese, Fortunato Cellino, Brunella Selo, Franco Ricciardi, Daniele Sanzone, Luchè... Del 2017 è "Je so' pazzo", il suo omaggio - condiviso con Valerio Jovine - all'indimenticabile Pino Daniele, e poi l'inedito "Vicino a te" (scritto da Antonio Annona e Marco Fasano).  
Nel 2018, in occasione dell'uscita del singolo "Tu sì meglio 'e me" (scritto da: Bruno Lanza, Sally Monetti e Federico Spagnoli), promuove nel mese di dicembre un "minitour solidale" che la impegna in una serie di concerti: al Carcere Femminile di Pozzuoli, presso la Comunità di Sant'Egidio ed al Centro Giovanile Santa Maria Rosa Nova creato a Sant'Antonio Abate da Don Salvatore Branca.
Nel 2019 realizza "Note Positive", un progetto dedicato agli studenti delle scuole della Campania realizzato con il coordinamento di Geppino Radin.
A novembre 2019 pubblica, su tutte le piattaforme digitali, "Napoli@Colori" la sua "raccolta antologica" (4 album con 68 brani). 
Tra il 2019 ed il 2022, nei periodi non soggetti al lockdown pandemico, è ancora protagonista in concerto con "Napoli@colori" che presenta al pubblico attraverso un tour dedicato ai "teatri di frontiera" della Campania.
A gennaio del 2022 esce il singolo "Un nuovo Sud" su testo e musica di Felice Iovino, con la partecipazione di Maurizio de Giovanni.
A febbraio (sempre del 2022), Monica Sarnelli propone la sua versione di "Abbracciame" di Andrea Sannino e Mauro Spenillo che realizza coinvolgendo, nuovamente in studio, gli stessi autori del brano.
Ad aprile del 2022, firma un contratto discografico con la ZEUS Record di Napoli, che la impegna per tre album. Per il primo, "'E N'ATA MANERA", con la direzione artistica e gli arrangiamenti del cantautore Gianni Fiorellino, uscito il 29 novembre 2023, accompagnato dal singolo "VOGLIO PARLA' CU TTE" feat. Gianni Fiorellino .
"T'amo e t'amerò" è il nuovo singolo di Monica Sarnelli in rotazione radiofonica dal 29 marzo 2024 estratto dall'album "'E N'ATA MANERA".
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