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#Attacco dei Giganti
woundedbabyangel · 2 years
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Artist : @sonagee_ on instagram
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thegodhand7 · 3 months
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ross-nekochan · 4 months
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僕は僕が嫌いだ
ずっとそのまま
僕は裏切り続けてきた
僕の命も、期待も、責任も
何も
何一つ
何も返せなかったんじゃないか
なのに、なんで死んじゃんだよ
動けよ!
アルミン 『進撃の巨人 完結編 後編』
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The end Attack on titan 🥹🥰
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sandnerd · 1 year
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L'attacco dei giganti - Ep 88 - Il boato della terra
Avevo concluso la scorsa parte aprendo la gara di apnea; pensavo davvero che non avrei ugualmente trattenuto il fiato durante questa mirabolante ora? Ma che mi prendo in giro a fare, dico io. Bentornati alla terza parte della stagione finale di Aot, "sono passati 84 anni" come direbbe la cara vecchia Rose, intenta a lanciare in acqua quel bigiottone del cuore dell'oceano.
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Mikasa si avvicina, e tende le sue mani verso il volto addormentato di Eren. Aot, che facciamo, foreshadowiamo?? I lettori del manga mi hanno capito. E rivedamo quel pezzettino del primissimo episodio, quando Eren si sveglia sotto un albero, da un sogno che non ricorda ma che gli ha lasciato le lacrime agli occhi. Torniamo al presente, due bambini piuttosto familiari sono intenti a nascondere un piccolo mucchio di monete e pietre preziose in un boschetto, in previsione di poterlo utilizzare per i loro familiari, per un futuro migliore. Sì, come no. Alzando gli occhi vedono gente che sta correndo, con armi e bagagli, in maniera piuttosto disperata. Ma non è dai programmi trash della mediaset che fuggono, quello sì che sarebbe stato grave. Stanno fuggendo dal boato della terra, i giganti colossali si sono fatti strada e pian pianino trotterellando hanno camminato per gran parte del continente di Marley. Poveretti quelli camminano, mica fanno nulla, il problema è che camminando schiacciano. Il tempo l'hanno avuto poi, è passato quasi un anno dalla scorsa stagione.
Questo il presente, ma ad Aot piace confonderci, e ci rimanda nel passato, all'epoca della ricognizione a Marley, quando Hange tentava di dar da mangiare delle carote alle automobili, bei tempi. Chi ci parla in questo caso è Eren, che si aggira per le strade della città pensando a ciò che aspetta queste brave persone intente a prendere un tè o leggere il giornale. Lui lo sa, lo ha visto, sappiamo ormai che grazie al potere del suo gigante è capace di spostarsi avanti e indietro nel tempo. Capisce perfettamente che tra gli abitanti di un'isoletta e gli abitanti di un continente, andrebbero sacrificati quelli che sono di meno (io mi dissocio eh, per me la via è sempre quella della pace), ma semplicemente non ci vuole stare, lui vuole proteggere gli amichetti suoi e quindi spiaze Marley. Ma tale decisione non gli impedisce di pensare alla morte e alla disperazione che porterà a queste persone, e non riesce a fare a meno di chiedere perdono. Il mondo che aveva sognato, le distese di acqua salata, le terre di ghiaccio, i fiumi di fuoco, tutto era una bugia, perchè nel mondo al di fuori delle mura ha solo trovato odio, quell'odio che lui stesso ha provato sulla propria pelle fin da bambino. E' deluso, amareggiato, angosciato, dispiaciuto, pieno di rimorsi e sensi di colpa ma allo stesso privo di scrupoli e determinato finanche alla morte a realizzare il suo obiettivo. Il panorama di morte lasciato dai giganti che schiacciano tutto, nella mente di Eren è sacrificio necessario che si trasforma in un'infinita distesa di nuvole che navigano su un cielo limpido. Disperazione e poesia, serenità e morte. E sono solo passati dieci minuti. E mi dicono che gli anime son per bambini. Certo come no.
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Torniamo al presente, sulla nave dove i nostri eroi sono riusciti a fuggire. Armin ed Annie stanno parlando, innanzitutto del passato, ed Annie chiede come mai lui si sia intestardito a parlare con un pezzo di roccia per tutto questo tempo. Una mezza frase porta ad un'altra mezza frase, ed entrambi diventano rossi come pomodori maturi. Che bello Aot, un secondo prima schiacciano bambini come se non ci fosse un domani ed il secondo dopo ti ritrovi in Piccoli problemi di cuore. Annie ci prova ad arginare la situazione, sicuramente Armin veniva a parlare da lei perchè è un bravo ragazzo e crede nell'ideale del dialogo, ma Armin la rimette a sedere accanto a sè (♥️) dicendo che non è mai stato un bravo ragazzo, anche lui si è sentito derubato della speranza di un mondo bellissimo…ma quel mondo merita ancora di essere salvato, e lui farà di tutto per convincere Eren. Come biasimare Annie, davanti ad un Armin così maturo è difficile restare indifferenti.
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Siamo arrivati intanto a Odiha, la città dove faranno la manutenzione all'idrovolante. Dopo una brevissima parentesi che ci fa vedere un Falco disperato a bordo della nave per la sorte toccata agli abitanti di Liberio, torniamo da Annie, che stavolta parla con Mikasa; non se la sente più di combattere, oltretutto per una popolazione che l'ha cresciuta e ripagata con l'odio, non comprende l'ideale di salvare la razza umana. E da un punto di vista puramente umano la capiamo perfettamente, non c'è niente di male e non voler più immolarsi, chi vuole fare l'eroe lo faccia, ma se qualcuno non se la sente non deve essere biasimato, Annie ne ha passate tante, ed anche Mikasa riconosce che nessuno le chiederà di soffrire ancora. La maturità che gronda da questi dialoghi mi sta facendo piangere di commozione, come sono cresciuti bene i miei ragazzi. Un'occhiata ad Armin intento a discutere i preparativi per il combattimento fa capire anche a Mikasa il flirt in atto, ne è talmente spiazzata che rimane imbambolata con la bocca aperta, è veramente la fine del mondo se perfino Annie dimostra una cotta ed arrossisce, Eren fatti da parte tu e la tua lagna, qui abbiamo una Annie arrossita, non so se ci rendiamo conto. Scherzi a parte, anche Mikasa ha un uomo da gestire, ed infatti Annie le chiede che intenzioni ha con Eren, ma la nostra Ackermann preferita sa perfettamente cosa vuole, e cioè prendere quel testone (wink wink) e portarlo a casa. Intanto il nostro altro Ackermann preferito non ci vuole stare nemmeno lui, ha saputo che Yelena s'è svegliata e non gliene frega una mazza del fatto che sia mezzo cieco ed ormai venga soprannominato "Levi tre dita", lui la vuole interrogare per sapere quali sono gli obiettivi di Eren nel continente. Grande Levi, potrai anche essere monco ma l'apporto di testosterone che dai tu nessuno mai (ignorate il mio urletto da fangirl in sottofondo appena il capitano è stato inquadrato).
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Si va quindi ad interrogare Yelena, che senza problemi riferisce che l'obiettivo più probabile di Eren sarà la fortezza di Salta, nella Marley meridionale, dove vengono studiati i dirigibili, un'arma molto efficace contro i giganti. E nessuno riesce a dare contro alla donna, quando dice che davanti alla minaccia scatenata dai giganti tanto torto, lei e Zeke, non ne avevano. I preparativi sono quasi finiti, è il momento di salutare Annie, con un'altra chiacchierata tra lei e Reiner, che le chiede scusa per la sua testardaggine nel portare avanti la missione affidata loro da Marley; Reiner è un altro personaggio che è cresciuto in maniera esponenziale, entrandomi nel cuoricino, ha capito perfettamente di avere sbagliato ed ora vuole solo redimersi, anche a costo della vita. Annie sorride, ebbene si, e lo abbraccia. Non ce la faccio, mi serve un fazzoletto, so proud. Anche i nostri eroi salutano Annie, e l'ultimo sguardo di lei è rivolto al biondone dagli occhi di cerbiatto, che davanti a Mikasa che gli chiede se davvero gli vada bene così, ammettendo di sapere della love story, arrossisce e dice di sì, Annie deve rimanere quella di sempre. Ma basta finitela di farmi piangere. Ci si mette pure Hange, che chiede a Levi se pensa che i loro compagni li stanno guardando combattere. Hange per favore!
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Ci pensa Floch a interrompere il piagnisteo, il pazzo si era attaccato alla nave in barba alle leggi della fisica ed all'attrito dell'acqua ed è rispuntato fuori più morto che vivo, ma abbastanza in forze da sparare qualche colpo al serbatoio dell'idrovolante. Eccheppalle Floch, ma fino alla fine devi farti odiare male?? Il danno però è fatto, e mentre gli ingegneri si mettono all'opera per saldare delle lastre di metallo sui buchi nel serbatoio, la terra comincia a tremare. Il tempismo, porca miseria. Dai monti vicini si staglia l'ormai familiare vapore, insieme all'armata dei giganti. Serve un'ora per riparare l'idrovolante, ed in un crescendo di emozione e lacrime, come se già non stessi piangendo da mezz'ora, Hange si fa avanti e nomina Armin quindicesimo Comandante della Legione esplorativa, perchè andrà lei a rallentare l'armata colossale. Sulla sua strada incontra Levi, che comprende anche lui l'intenzione di Hange. "Offrite i vostri cuori" le dice, incapace di fermare l'amica di sempre per il bene della missione finale. Ed Hange vola, fra i giganti colossali che vede ancora come creature bellissime, ne spezza uno, dieci, ancora, pur di dare tempo all'idrovolante di scappare via. Il suo corpo si infiamma, grazie al vapore incandescente che la circonda e all'attrito dell'aria, ma lei non si ferma, non finchè la speranza è al sicuro lontano da quel posto. Un ultimo barlume di fuoco viene visto dai ragazzi a bordo del velivolo, in lacrime per aver perso un altro dei loro pilastri, e fra loro Levi, che con gli occhi bassi mormora "Ci si vede, Hange. Stacci a guardare". A terra Erwin, Nile e tutti i compagni che ormai sono caduti danno il benvenuto ad Hange, che si alza da terra lamentandosi del casino in cui l'hanno lasciata.
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Cosa aggiungere? Me lo chiedo davvero, sto fissando la tastiera da alcuni minuti, tutte le mie parole sono state risucchiate da questa superba e gloriosa sequenza, dal sacrificio di Hange, dal dolore silenzioso di Levi, dall'emozione potente che stravolge e colpisce, ancora una volta, sempre più forte. Facile dire che sono solo personaggi inventati, storie inventate, non c'è nulla di vero. Ma un capolavoro non ha bisogno di essere vero, ed Aot dimostra, puntata dopo puntata, minuto dopo minuto, la sua altezza, la sua qualità, la sua magia, la sua tragicità, la sua potenza. L'animo umano, dalla cattiveria più ingloriosa al sacrificio più sublime, viene tratteggiato in ogni sequenza e lascia senza fiato, le musiche, i colori, le animazioni, le espressioni, i dialoghi, perfino anche i flashback ed il punto di vista di quello che banalmente parlando è "il cattivo", anche se sappiamo bene che qui non c'è più questa distinzione così netta, tutto è talmente ben coeso e trasposto che lascia senza fiato, è difficile rimanere impassibili davanti a tutto questo. Io sono devastata ed emozionata, ancora con gli occhi umidi ed ho finito i fazzoletti, mi fermo qui per adesso per riprendere il commentone della prossima puntata nei prossimi giorni, sia per dare tregua a me sia per evitare un papiro che nessuno avrà mai voglia di leggere, visto che già con solo questa puntata è lungo assai. Ma a chiunque legga e sia arrivato fin qui dico grazie di cuore, e do appuntamento nei prossimi giorni, per il commentone alla seconda puntata della terza parte della stagione finale. Saluti e, offrite i vostri cuori! -sand
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nasco-n-dino · 1 year
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rosefuckinggenius · 2 years
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Levi Ackerman - Attack on Titan
COMMISSIONS ARE OPEN!
LINKS HERE: https://linktr.ee/rose.m.al ✨
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Io ieri sera ho visto il finale di aot (lo so un po’ in ritardo) e mi sto ancora domandando PERCHÉ?
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loudteller · 11 months
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⋆ ˚⋆。˚    ⋆。˚ eremika as a playlist ˚。⋆    ˚⋆。˚ ⋆
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malebrina · 1 year
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Hanjo
My beloved
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animehiro · 1 year
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ilmondodishioren · 10 months
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L'Attacco dei giganti, di Hajime Isayama
«Quel giorno l’umanità ricordò il terrore di essere controllata da loro, l’umiliazione di vivere come uccelli in gabbia…»[intro] Ciao, come state? Io non male, a parte l’umidità disumana che quest’anno sembra implacabile. Ma mettiamo da parte le lamentele e parliamo di manga, vi va?No?Eh, ma io non faccio articoli fighi e dall’alto spessore, per cui, se volete, di questo parlo. Scherzo,…
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thegodhand7 · 4 months
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What a journey, i wish i could forget everything just to watch it from the start again
THE PICS ARE SPOILERS
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intertriste · 2 years
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Partita ancora non iniziata e “in attacco la novità è Gnonto. Quindi avremo due attaccanti giovani, veloci e, certo, non dei giganti”
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lettieriletti · 2 months
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Fungus and Iron 2
OPERA CONSIGLIATA ANCHE DA HAJIME ISAYAMA, AUTORE DE L’ATTACCO DEI GIGANTI! Il momento tanto atteso è arrivato. Ether, guidato da Grant, decide di lanciare un attacco generale e si trova ad affrontare i “Cinque fondatori”, i supremi comandanti di Amigasa. L’unico che può scombinare i calcoli del Professore, l’essere che sta al vertice del pianeta, è proprio Dante…
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sandnerd · 2 years
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L'attacco dei giganti - Ep 87 - L'alba dell'umanità
Dopo una meritatissima pausa dagli schermi, non che l'avesse voluto ma per cause di forza maggiore, il magico mondo dell'attacco dei giganti torna a farci sognare, o a fare incubi, a seconda dei casi. Per tutti quelli che chiedevano risposte troppo pigri per leggere il manga, eccovi accontentati, non lamentatevi per tutte queste risposte schiaffate sul muso una dopo l'altra, l'avete voluto voi. Con questo episodio chiudiamo la seconda parte della quarta stagione, e si parla di una terza parte invece di un film conclusivo, vedremo come andrà a finire. Intanto partiamo con l'episodio.
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I nostri eroi sono sulla nave che si porta dietro il velivolo della discordia, destinazione l'hangar degli Azumabito dove poterlo mettere in funzione e sorvolare il continete per trovare Eren e fargli la festa. E' proprio a lui che Mikasa pensa mentre cammina sul ponte della nave, chiedendosi se quello che ha visto in lui è sempre stato la realtà o si è immaginata un Eren che con la persona vera non ha niente a che vedere. Mi sta piacendo Mikasa in questi discorsi, l'abbiamo sempre considerata una macchina da guerra incapace di pensare ma, ancora una volta, l'Attacco dei giganti ci mostra la complessità dell'animo umano. Da una nave ad un'altra, torniamo nel passato a quando i nostri eroi, di cui ancora faceva parte anche Eren, hanno scoperto dell'umanità oltre le mura ed hanno organizzato una ricognizione a Marley, aiutati dagli Azumabito. In realtà non doveva esserci adesso questa parte, bensì molto prima, subito dopo la rivelazione di come Ymir ricevette i poteri del gigante 2000 anni fa, ma nell'anime hanno deciso di giocare coi tempi e mettere tutte le rivelazioni a questo punto, non è male come cambiamento, anche perchè ci ha permesso di goderci l'azione tutta di seguito senza interruzioni ed ora che stiamo riprendendo fiato non fa male guardare il passato. I nostri eroi sono sbalorditi davanti a tutta questa umanità che nemmeno pensavano esistesse, tutto è nuovo per loro, gli edifici, i mezzi di trasporto, il vestiario, il cibo, le automobili, che scambiano per cavalli o mucche e per le quali Hange ha un debole a quanto pare.
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Quelli sani di mente tipo Armin o Levi guardano dall'altra parte e tentano di far finta di non conoscere quegli invasati che corrono dietro alle automobili per nutrirle con delle carote. Ed un siparietto imbarazzantissimo con un pagliaccio che scambia Levi per un bambino e tenta di dargli un lecca lecca. Che l'unica fobia di Levi siano i pagliacci? Come dargli torto in effetti. Chi è l'unico che si estrania e sembra avere il morto in vacanza? Avete indovinato, Eren. Persino davanti ad un cono gelato ha la mandibola fino a terra e mormora sulla vastità delle popolazioni al di fuori delle mura. Un po' di vita però, eccheppalle che sei. Nel tentativo di salvare un marmocchio che per necessità aveva preso i soldi di Sasha (a quanti è mancata Sasha? anche a me T.T), i nostri eroi sono costretti a fuggire, e non possono fare altro, perchè la brava gente di Marley comincia a parlare di tagliare mani, appendere il bambino chissà dove, farlo analizzare per vedere se ha il sangue dei demoni eldiani, che schifo gli eldiani, perchè non muoiono tutti, bla bla bla. Sì, decisamente fuggire è la cosa migliore. Raggiungiamo la residenza degli Azumabito, dove la signora Kiyomi ci spiega che avere sangue eldiano durante l'impero di Eldia era motivo di orgoglio e chiunque lo avesse era bene in alto nella scala sociale. Ciò si è naturalmente ribaltato al crollo dell'impero, e da allora chiunque abbia sangue eldiano è perseguitato o peggio. Le possibilità per Paradis di stabilire amicizie con le altre nazioni non sono molto alte. L'alternativa è allearsi con Zeke e con l'eutanasia che vuole iniziare lui, usando Historia ed i suoi figli, e questo non si fa, ne abbiamo già parlato, non si usa la gente per i propri scopi. La via quindi è quella dell'amicizia e della pace, srotolate le bandiere arcobaleno. Ci sarebbe, nel continente, un'associazione, che Hange chiama l'Associazione per la Protezione del Popolo di Ymir, l'APPY (shala-la). Per il momento possiamo riporre le speranze in questa associazione dal nome bizzarro, potrebbero parlare in favore di tutti gli eldiani, dentro e fuori le mura, alla conferenza internazionale che il giorno dopo si svolgerà in città. I nostri eroi sono in ogni caso pronti a portare avanti il loro ideale di pace.
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Mikasa si accorge che Eren è sparito, come al solito, e lo ritrova a guardare un villaggio, il villaggio del marmocchio che aveva preso i soldi di Sasha. Eren dice che queste persone hanno perso tutto nelle guerre passate ed ora non hanno nulla, come era successo a loro nella prima puntata quando la loro vita cambiò per sempre. Poi cambia discorso e chiede a Mikasa che cosa è lui per lei e perchè si preoccupa così tanto per lui. E' perchè è la sua famiglia? Perchè l'ha salvata da piccola? Tutti quelli che li shippano in questo momento sono con le orecchie tese e sul bordo della sedia, ma Mikasa delude le vostre aspettative purtroppo, e le sfugge che lo considera la sua famiglia, prima di essere interrotta da uno del villaggio che gli ha portato due bicchieri di quello che sembra tè. Dall'altra parte arrivano Jean, Connie e Sasha, che stavano cercando anche loro Eren. Ottimo tempismo, come dice anche lui. E tutti a far baldoria nelle tende degli amici del villaggio, a finire le loro scorte di alcolici, cantare e ballare e crollare a terra. E lo so che è un contesto allegro, ma in questa scena ero quasi alle lacrime, perchè vederli tutti così allegri, sia loro sia la gente di Marley che li ha accolti senza conoscerli, tutti a far festa come se si conoscessero da sempre, ignari del futuro tragico che li aspetta...Impossibile rimanere indifferenti. Ecco perchè presentare il passato adesso, ora che Eren marcia coi colossali verso queste città, ha un impatto molto più forte rispetto al manga, dove ci viene narrato il passato prima che Eren si muova da Paradis. Ma torniamo a noi. La conferenza internazionale ha luogo, e il monologo del rappresentante dell'APPY viene accolto con 92 minuti di applausi, peccato però che in detto monologo dica di lasciare stare gli eldiani del continente e di concentrarsi sui demoni dell'isola, perchè sono loro il vero nemico. Bel discorso, presidente. E' a questo punto che Eren lascia i suoi compagni e non si fa più vedere, ed in seguito invierà loro delle lettere in cui dirà di essersi alleato con Zeke.
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La voce narrante cambia e diventa quella di Eren, vediamo il passato coi suoi occhi e vediamo il momento in cui Yelena è venuta a parlare con lui per convincerlo ad unirsi al piano per l'eutanasia. Successivamente si snodano diversi dialoghi contemporaneamente, tra Eren e Floch, o Historia, o Zeke, e viene fuori il suo piano, cioè quello di seguire Zeke solo apparentemente, e di discostarsi dal piano della Gendarmeria, che vuole trasformare Historia in gigante per divorare Zeke; il piano di Eren è, come lui stesso dice a Floch e Historia, quello di distruggere il mondo, di spezzare la ruota, per dirla con le parole della brava Daenerys, e sa bene che così facendo anche persone innocenti moriranno, come successe a sua madre, ma per lui l'unico modo di interrompere questo ciclo di popoli che si odiano l'un l'altro è questo, fare tabula rasa e ricominciare tutto daccapo. Che bravo dittatore saresti stato Eren. Il dialogo con Zeke verte su un altro argomento, Mikasa. Eren parla delle sue emicranie a Zeke, chiedendo se sia un sintomo dovuto al suo stato di Ackermann e di come questo la influenzi a considerare Eren il suo padrone e a proteggerlo, ma Zeke gli dice che non s'è mai sentito di questa teoria e gli dice solo che lei è invaghita di lui ed è per questo che per lui farebbe pazzie. E ci voleva tanto? Grazie, Zeke, io mi ero arresa al fatto che Eren avesse ciocchi di legno nel cervello e non avrebbe riconosciuto una cotta nemmeno se si fosse spogliata e gli si fosse gettata nuda al collo, sarebbe stato lì a calcolare se questa cotta vuole trasformarsi in gigante per combattere o meno. E bravo Eren, bricconcello, hai creato una bella teoria del tutto falsa con cui prendere per i fondelli tutti quanti e spezzare il cuore di Mikasa, per farti considerare nemico ed alleato di Zeke. Ma anche sapendo dell'infatuazione di Mikasa il piano di Eren non cambia, intanto perchè gli rimangono solo 4 anni di vita, e poi perchè quello che sta facendo e dal quale non sa se tornerà più, lo sta facendo per vederli tutti felici, non solo Mikasa, ma anche tutti i suoi compagni, e queste frasi le dice mentre vediamo con quanta determinazione, tra le trincee di Marley, si taglia una gamba con un pugnale e si schiaccia l'occhio col proiettile di un fucile. Tutto si può dire di Eren, ma non che non ha coraggio, io arrivo alle lacrime anche solo con l'epilatore elettrico.
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Ed arriviamo al presente, non venite più a lamentarvi che non avete risposte perchè è stato estenuante rivangare il passato ed in maniera così dolorosa, letteralmente e fisicamente. Il boato della terra avanza, ed una flotta composta da tutte le navi da guerra di tutte le nazioni esistenti prova a porsi tra i giganti in arrivo e la costa. Inutile dire che dopo aver fatto a pezzi i primi colossali non possono far niente contro il popolo di giganti che si stagliano all'orizzonte inghiottendo qualsiasi cosa con il loro vapore. Infatti con una tranquillità invidiabile i giganti fanno saltare in aria tutte le navi ed escono dall'acqua senza venire minimamente rallentati dalle palle di cannone sparate da terra. Quei poveretti dei soldati provano a scappare, ma rimangono paralizzati dalla paura non appena vedono l'esercito dei colossali e l'immensa forma scheletrica che sovrasta tutto, la forma del gigante d'attacco, intenzionato a distruggere qualsiasi forma di vita si trovi davanti. Finisce qui la seconda parte della quarta stagione, e finisce su una nota altissima, in pieno movimento, da una parte Eren che è in procinto di sterminare l'umanità fuori dalle mura, con un potere ed un esercito immensi dalla sua, dall'altra i nostri eroi, che, non sanno bene nemmeno loro come, tentano di fare il possibile per fermarlo. Davide e Golia. Che dire di questo episodio, ancora una volta alzo le mani, è tutto perfetto, le scene, il montaggio, le sequenze che si susseguono e si mescolano trovando un accordo perfetto, le musiche di sottofondo, le emozioni, i ricordi, il passato e quanto ha influenzato il presente ed il futuro in maniera irreversibile. Ed aver visto i personaggi del passato, rivedere il corso degli eventi con i loro occhi, è come se ci avessero offerto un riassunto veloce della storia, un riassunto stavolta senza lacune perchè abbiamo visto anche i dialoghi che prima non ci avevano ancora mostrato. Non importa aver letto il manga, ogni episodio è una scoperta ed un'emozione indescrivibile, consiglio davvero a chi ancora è dubbioso ad avvicinarsi a questa storia, non sarà deluso. Che dire, restiamo, ancora una volta, col fiato sospeso fino al prossimo episodio, nel 2023. La gara di apnea inizia ora, via! -sand
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