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#Adolfo De Carolis
myownprivate · 1 year
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Adolfo De Carolis, (Italian 1874-1928), The Fallen Giant, 1925.
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lux-vitae · 10 months
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L'Arciere (The Archer) by Adolfo De Carolis (1917)
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thatstudyblrontea · 2 years
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Amore e psiche
Adolfo de Carolis (1879-1928); oil on canvas
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pigs-in-art · 9 months
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Circe (1926) by Adolfo de Carolis 
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Artist : Adolfo De Carolis
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spiritful · 1 year
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hadrian6 · 1 year
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The Fallen Giant. 1925. Adolfo De Carolis Italian 1874-1928. woodcut.        http://hadrian6.tumblr.com
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fraternoviril · 6 months
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Adolfo de Carolis - Turin Exhibition, 1911.
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homomenhommes · 6 months
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Adolfo de Carolis
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simena · 2 years
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Adolfo De Carolis
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myownprivate · 11 months
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Adolfo De Carolis Fallen Giant Male Nude (The Fallen Giant) 1925 (Il Gigante Caduto) Yellow brown version.
From our friends at Dorian Gallery: Website, eBay, Etsy. 
A recently printed scarce archival quality inkjet print, of the iconic woodcut by Adolfo de Carolis, on thick art paper. Artwork size: 27.5 x 40.75 cm, full sheet size 29.75 x 42 cm.
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lux-vitae · 8 months
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Prometheus by Adolfo De Carolis (1904)
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cosmicanger · 6 months
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Adolfo de Carolis
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libroazzurro · 10 months
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È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE - IL LIBRO DEL MONDO È REFRATTARIO ALLA CHIAREZZA
Si può dire qualcosa sullo stile in cui è scritto il libro del mondo: sullo stile di Dio, insomma. Il libro del mondo è seducente e refrattario alla chiarezza. Il mondo respinge le interpretazioni, eppure ci chiama a perpetrarle. Dio, scrivendo il mondo, mette l’uomo alla pari con sé, offrendogli con sontuoso eloquio carnale un enigma da risolvere, ed è molto diverso da quegli autori umani, troppo umani, che usano quella chiarità di stile, quella politezza sintattica e grammaticale, quella pianezza lessicale, quella dizione lucidata, quella cadenza gradevole e piacevole, quella castità logica che spiega tutto perfettamente: Dio non fa come il buon padre con il figlio di tre anni o come il padrone con lo schiavo, perché il mondo non è cosa per bambini e schiavi. 
Eraclito afferma: “Il Signore di cui è l’oracolo in Delfi, non dice e non nasconde, ma significa”. E dice anche: “Non bisogna comportarsi come figli dei padri” (frammento n. 120 e frammento n. 95).
Nell’immagine, “Ad Apollo Delio”, elaborazione grafica di un’incisione di Adolfo de Carolis realizzata per le illustrazioni al testo a I poeti greci tradotti da Ettore Romagnoli - Omero minore, Nicola Zanichelli Editore, Bologna 1925, p.10 (L’immagine è nel pubblico dominio, tramite Wikipedia Commons).
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.
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lamilanomagazine · 2 years
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La Spezia, mostra sulla contemporaneità del classico
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La Spezia, mostra sulla contemporaneità del classico. «Al Museo Lia giungeranno le opere della Wolfsoniana di Genova, in dialogo perfetto con la collezione Lia – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini –. Siamo particolarmente orgogliosi di una mostra così di lustro e grande interesse che abbraccerà secoli di storia dell'arte in un percorso articolato, interdisciplinare e meraviglioso». Il Museo Civico Amedeo Lia della Spezia presenta dal 19 ottobre 2022 al 19 febbraio 2023 la mostra La contemporaneità del classico. Dialogo sui modelli tra Museo Lia e Wolfsoniana. Organizzata attraverso una selezione di opere della Wolfsoniana di Genova, l'esposizione intende infatti proporre un dialogo tra le due collezioni, focalizzato sulle molteplici trasformazioni e riprese, nel corso dei secoli, di comuni modelli stilistici e iconografici. Punto di partenza del percorso espositivo è il Ritratto di Matteo Marangoni, dipinto nel 1919 dal pittore toscano Baccio Maria Bacci. Tale opera non solo raffigura uno tra i principali storici dell'arte italiani del Novecento, celebre per i suoi studi sull'arte barocca e per le importanti scoperte (tra cui il Bacco di Caravaggio), realizzate nel corso della sua opera di tutela del patrimonio artistico italiano, ma documenta anche la determinante influenza estetica esercitata dal critico d'arte sugli sviluppi espressivi di Bacci che proprio in quest'epoca, abbandonate le sperimentazioni linguistiche del futurismo, si accingeva ad aderire alle istanze classiche della cultura novecentista. La mostra si struttura in quattro sezioni tematiche e di genere – Pittura; Scultura; Architettura e progetti di interni e Arti decorative – che coerentemente documentano le peculiarità tematiche e i principali caratteri espressivi della Wolfsoniana e contribuiscono pure a declinare, in ambiti di ricerca differenti, l'ininterrotta rielaborazione dei modelli classici sviluppatasi nell'ambito delle arti figurative e decorative a cavallo tra Otto e Novecento. Questa attitudine – presente, nonostante i differenti approcci estetici, sia nella pittura storicista della seconda metà dell'Ottocento, sia nella cultura figurativa novecentista – si può ugualmente ravvisare nelle ricerche plastiche della stessa epoca e appare evidente anche nella progettazione e decorazione architettonica e nelle diverse tendenze stilistiche che si alternarono, a cavallo tra i due secoli, nel contesto delle arti decorative. La mostra, oltre che nelle sale adibite per le esposizioni temporanee, si articola lungo il percorso del museo proponendo, come nel caso dei rimandi neomichelangioleschi del cartone di Adolfo De Carolis o nel richiamo a Tintoretto presente nello studio per affresco di Mimì Quilici Buzzacchi, diretti confronti con le preziose opere della Collezione Lia, selezionate con il contributo di Andrea Marmori, direttore del Museo. Attraverso citazioni e rimandi ai modelli del passato, l'esposizione propone dunque un'intensa e variegata riflessione sull'inclinazione, diffusa tra Otto e Novecento, a rievocare, con vocabolario artistico moderno, soluzioni formali e temi figurativi attinti dalla cultura classica; ma contribuisce anche a sviluppare un coerente dialogo espressivo tra le raccolte della Wolfsoniana e del Museo Amedeo Lia, generosamente donate dai due collezionisti alle città di Genova e della Spezia per una loro definitiva fruizione pubblica. Questa selezione delle opere della Wolfsoniana, principalmente focalizzata sulle ricerche italiane, ma integrata anche da alcune significative testimonianze internazionali, propone infatti – in un suggestivo dialogo con le opere permanentemente esposte al museo – una panoramica sintetica, ma esaustiva sulla multidisciplinarietà dell'eclettica Collezione Wolfson: una caratteristica che, pur con diverse motivazioni e differenti motivi di ispirazione, si può pure riscontrare nelle ricche  raccolte d'arte di Amedeo Lia.... Read the full article
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hadrian6 · 1 year
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 Motori Gnome E Rhone Torino - Symbolism Naked Wings. 1918. Adolfo De Carolis Italian 1874-1928. poster.    http://hadrian6.tumblr.com
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